(Teleborsa) – Con l’acquisizione di Banca Popolare di Sondrio, BPERrafforzerebbe la sua posizione di mercato in Italia, in particolare nelle regioni più ricche del nord del paese, e in particolare la Lombardia. Allo stesso tempo, BPS trarrebbe vantaggio dall’adesione al consolidato e diversificato franchising di BPER, supportato da un solido profilo di credito. Lo scrive Morningstar DBRS in un’analisi dell’ultima operazione del consolidamento bancario in Italia.In precedenza, erano arrivati gli annunci riguardanti diverse potenziali alleanze tra istituzioni finanziarie, tra cui UniCredit e Banco BPM; Banco BPM e Anima Holding; Banca Monte dei Paschi di Siena e Mediobanca, nonché Generali Investment Holding e Natixis Investment Managers.Secondo Morningstar DBRS, BPER ha recentemente dimostrato un buon track record nell’esecuzione di processi di integrazione, tra cui l’integrazione di oltre 600 filiali di Intesa Sanpaolo e UBI Banca nel 2021, nonché la fusione per incorporazione di Banca Carige nel 2022. “A nostro avviso, ciò riduce i rischi di esecuzione correlati all’accordo con BPS”, si legge nel report.Inoltre, la compagnia assicurativa italiana Unipol è il principale azionista di entrambe le banche, detenendo il 19,8% del capitale sociale di BPER e il 19,7% del capitale sociale di BPS. Oltre a essere un azionista strategico, entrambe le banche svolgono un ruolo chiave nel canale di distribuzione della bancassurance di Unipol. “Ci aspettiamo che la presenza dello stesso azionista significativo in entrambe le banche faciliti un’esecuzione di successo dell’accordo”, viene sottolineato.L’operazione prevede sinergie di ricavi e costi per un importo complessivo ante imposte di circa 290 milioni di euro all’anno. Su base pro forma (PF), attraverso questa acquisizione l’utile netto di BPER supererebbe i 2 miliardi di euro nel 2027, incorporando un ritorno sul capitale proprio tangibile (ROTE) di circa il 15% post-sinergie, mentre il rapporto CET1 PF sarebbe del 15,3%. Questi si confrontano con un ROTE del 16,9% riportato da BPER nel 2024 e un rapporto CET1 del 15,8% a fine 2024. Non si prevede che le metriche della qualità degli asset cambino in modo sostanziale, dati i profili di rischio simili di BPER e BPS. LEGGI TUTTO