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    Svezia nella NATO, ok di Erdogan: l’annuncio di Stoltenberg

    (Teleborsa) – “Sono felice di annunciare che il presidente Erdogan ha concordato di concedere l’ingresso della Svezia nella Nato il prima possibile”. L’annuncio del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è arrivato al termine dell’incontro trilaterale con i leader di Svezia e Turchia.”Siamo stati in grado di riconciliare le preoccupazioni della Turchia e della Svezia, ora abbiamo nel testo concordato fatti passi avanti su come implementare la lotta al terrorismo, lavorare insieme come alleati e far sì che le restrizioni sull’export delle armi da Stoccolma ad Ankara siano rimosse”, ha proseguito Stoltenberg aggiungendo che alla Nato verrà creato un Coordinatore speciale per la lotta contro il terrorismo. “Oggi è giorno storico. Abbiamo un chiaro impegno da parte di Ankara di presentare la ratificazione della Svezia al Parlamento il primo possibile e di lavorare perché la ratificazione avvenga il prima possibile. Ma non è mio compito dare dei tempi su quanto tempo ci vorrà, dobbiamo rispettare i tempi del Parlamento turco”, ha aggiunto. Budapest ora resta l’altro paese a dover dare luce verde. “Credo che il problema dell’Ungheria verrà risolto”, ha notato.La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parla di “una tappa storica a Vilnius. Accolgo con favore l’importante passo che la Turchia ha promesso di compiere, per ratificare l’adesione della Svezia alla Nato”.Soddisfazione espressa anche dal presidente Usa, Joe Biden: “Accolgo con favore la dichiarazione rilasciata questa sera dalla Turchia, dalla Svezia e dal Segretario generale della Nato, sull’impegno del presidente Erdogan a dare il via libera all’adesione di Stoccolma”, scrive in una nota Biden, aggiungendo: “Sono pronto a collaborare con il presidente turco e il suo Paese per rafforzare la difesa nell’area euro-atlantica. Non vedo l’ora di dare il benvenuto al Primo Ministro Kristersson e alla Svezia come nostro 32° alleato nella Nato”. iI presidente americano ha ringraziato Stoltenberg “per la sua ferma leadership”. LEGGI TUTTO

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    Migranti, Tajani: questione delicatissima, serve soluzione Ue

    (Teleborsa) – Con i ministri di Croazia e Slovenia “abbiamo affrontato la delicatissima questione dell’immigrazione clandestina e la lotta al traffico degli esseri umani, con una visione che può essere solo europea perché non ci sono soluzioni diverse da quella europea, anche per la protezione delle frontiere esterne”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa alla Trilaterale dell’Alto Adriatico con i colleghi di Slovenia e Croazia Tanja Fajon e Gordan Grlic Radman. “Abbiamo guardato con attenzione anche a ciò che accade in Africa perché la questione migratoria si risolve se si agisce affrontandone le cause”.”Ritengo che durante il vertice di Vilnius si debba sottoporre all’attenzione di tutti i nostri alleati il sud. Certamente va posta attenzione a quello che accade a oriente, all’Ucraina ma dobbiamo anche guardare ciò che accade in Africa e in Medio Oriente perché l’instabilità, la presenza terroristica, le guerre, il cambiamento climatico sono un cocktail esplosivo”, ha aggiunto. “Credo che la scelta più giusta sia quella di dar vita a un Consiglio Nato-Ucraina per preparare il terreno ad una futura adesione di Kiev, che dovrà per forza avvenire dopo la guerra”.Alla vigilia della sua partenza, il Presidente Biden ha frenato le spinte dei Paesi del fianco nordorientale per un suo rapido ingresso nell’Alleanza. Tre i motivi, spiegati in una intervista alla Cnn: “Kiev non è pronta a far parte della Nato… deve soddisfare altri requisiti”, “non c’è unanimità tra i Paesi membri” e farlo ora “nel mezzo di un conflitto significherebbe entrare in guerra con la Russia”, dato l’impegno alla mutua difesa “di ogni centimetro del territorio Nato”.Il presidente americano suggerisce invece di “tracciare un percorso razionale affinché l’Ucraina possa qualificarsi per poter entrare nella Nato”. LEGGI TUTTO

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    Migranti: ok in CdM a nuovo decreto flussi

    (Teleborsa) – Via libera in Consiglio dei ministri, in esame preliminare, al dpcm con la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025″. È quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio dei ministri.”Per il triennio 2023 – 2025 il Governo prevede complessivamente 452.000 ingressi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833.000 unità”, con 136 mila ingressi nel 2023, 151 mila nel 2024 e 165 mila nel 2025. Estese le categorie professionali e i settori produttivi coinvolti: insieme a elettricisti e idraulici, una quota specifica viene riattivata per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria. Aggiunti anche “lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca”.Si confermano, prosegue il comunicato, per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale i settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale; per il lavoro subordinato stagionale i settori agricolo e turistico-alberghiero. Nell’ambito delle quote per l’agricoltura e per il turismo, si riservano specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale. Tali organizzazioni assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori fino alla effettiva sottoscrizione dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie. Il Consiglio dei ministri ha approvato, come consentito dalla legislazione vigente, un decreto flussi integrativo al dpcm del 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022, avendo preso atto che le domande d’ingresso per lavoro sono risultate in eccesso rispetto alle quote autorizzate. Nel decreto integrativo, si legge nel comunicato finale del Cdm, si prevede una quota aggiuntiva pari a 40.000 unità, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del marzo scorso. LEGGI TUTTO

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    Delega fiscale, Pisani (CNG): “misure che hanno capacità di influenzare qualità vita giovani”

    (Teleborsa) – “La riforma fiscale che si delinea costituisce un punto di svolta per l’Italia e, in particolare, per le future generazioni. Queste misure hanno la capacità di influenzare non solo l’ambito economico, ma l’intero tessuto sociale del nostro Paese”. Lo afferma la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, intervenendo sulle disposizioni inserite nella Delega Fiscale di particolare rilevanza per le giovani generazioni.Tra le diverse disposizioni, risalta l’attenzione verso l’inserimento lavorativo dei giovani e la prevenzione della cosiddetta ‘fuga di cervelli’. “Il fenomeno dell’emigrazione dei giovani talenti è una sfida che l’Italia deve affrontare con determinazione. Le proposte presentate, volte a favorire la permanenza in Italia degli studenti formati nel nostro Paese, sono un passo importante per invertire questa tendenza e rendere l’Italia un luogo attrattivo per i giovani professionisti”, ha aggiunto Pisani.“Inoltre, misure indirette, come gli incentivi per le nuove assunzioni, la riduzione delle tasse sulle tredicesime e una maggiore flessibilità per i lavoratori autonomi, possono avere un impatto notevole sulla qualità della vita dei giovani. Queste disposizioni – prosegue la Presidente del CNG – possono portare a un incremento del potere d’acquisto e a una maggiore stabilità economica per le giovani generazioni, aspetti cruciali per una migliore qualità della vita”.Nel contesto dello sport, l’attenzione alla formazione sportiva dei giovani e dei soggetti svantaggiati rappresenta un importante passo avanti. “La pratica sportiva è vitale per la salute, l’educazione e l’integrazione sociale dei giovani. Incentivare l’avviamento allo sport può avere effetti positivi non solo a livello individuale, ma anche per il benessere della società nel suo complesso”, ha commentato la Presidente.“Continueremo a seguire attentamente l’evoluzione della Delega Fiscale e a rappresentare – conclude Pisani – le esigenze e le aspettative dei giovani italiani in ogni fase del processo legislativo, con l’obiettivo di contribuire alla creazione di un contesto sociale ed economico più favorevole e inclusivo per le generazioni future”. LEGGI TUTTO

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    Caso Santanchè, la versione della Ministra in Senato

    (Teleborsa) – “Affermo sul mio onore che non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e che anzi per escluderlo ho chiesto ai miei avvocati di verificare che non ci fossero dubbi”. Lo ha detto la Ministra del Turismo Daniela Santanchè nell’informativa al Senato sul caso Visibilia.”Spero vorrete darmi atto che a fronte della richiesta di alcuni gruppi di opposizione e dico alcuni e non tutti, ho subito dato la disponibilità a riferire cosa che qualcuno considera ha anche considerato eccessiva”, ha affermato la ministra sottolineando che nei suoi confronti è in atto una ” strumentalizzazione politica”. “Sono qui per difendere il mio onore e quello di mio figlio. Sono qui per il rispetto che deve a questo luogo e ai cittadini che rappresentiamo”, ha detto Santanchè che ha definito “sporche e schifose” le pratiche che arrivano dalla stampa. “Ringrazio per la solidarietà i ministri e la presidente del consiglio. Ho preferito non fare pesare al governo le conseguenze di una campagna di vero e proprio odio nei miei confronti”, ha aggiunto Santanchè spiegando che fa impresa “da quando ho 25 anni, sono partita da Cuneo con la forza del lavoro contando solo su me stessa, ho raccolta importanti successi imprenditoriali, sono fiera di aver dato lavoro a tante persone”. Ovviamente, le opposizioni non fanno sconti. “Santanché deve riferire su cose molto gravi che emergono da inchieste giornalistiche ma anche che abbiamo scoperto noi come Pd. In un’interrogazione abbiamo chiesto conto di un prestito che una di queste società avrebbe ricevuto durante il Covid di 2,7 milioni di euro che non sarebbe stato restituito. Non ci può essere una ministra che ha un debito per lo stato di quasi tre milioni. Sono fatti per cui altri ministri in Italia e in Europa si sarebbero già dimessi”, aveva detto questa mattina la segretaria del Pd Elly Schlein ad Agorà su Rai 3. LEGGI TUTTO

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    Russia, situazione ancora instabile. Mistero dove si trovi ora Prigozhin

    (Teleborsa) – Un mistero sia il motivo dell’improvvisa marcia della Wagner su Mosca, sia della velocissima ritirata, attribuita alla mediazione diplomatica del leader bielorusso Aleksandr Lukashenko, che ha poi aperto le porte al capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, in fuga. Ed è un mistero anche dove si trovi ora il capo dei rivoltosi e che cosa ci facessero 4 miliardi di rubli (pari a circa 43 milioni di euro), rinvenuti in alcune scatole di cartone nei pressi del rifugio di Prigozhin. Quel che è certo è che la Russia si trova in una fase di grande instabilità.Se Prigozhin si trovi ancora in Bielorussia o meno è cosa da chiarire, nessuno sa cosa abbia fatto dopo la fuga dalla Russia, ma la sua posizione è ormai chiaramente a rischio. “Prigozhin ha salvato la sua vita, ma ha perso il suo gruppo Wagner”, ha affermato l’ex direttore della CIA David Petraeus, aggiungendo che il capo dei mercenari russi “dovrebbe stare molto attento alle finestre aperte in Bielorussia, dove sta andando”. Frattanto, la televisione di Stato russa ha mostrato il ministro della Difesa Sergei Shoigu che ispeziona le forze russe in Ucraina, la prima apparizione dopo il blitz della Wagner.”Per Putin è l’inizio della fine, è in un grosso guaio in questo momento”, ha commentato Mikhail Kasyanov, ex primo ministro russo nei primi anni 2000, il quale ritiene che Prigozhin non resterà in Bielorussia perché “ha distrutto la stabilità di Putin e ora la sua stessa vita è un punto interrogativo”.”La crisi in Russia rivela crepe nel sistema di potere di Vladimir Putin”, ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken, ammettendo che non vi sono notizie su dove si trovi il leader della Wagner in questo momento. Anche per il Presidente francese Emmanuel Macron la rivota ha rivelato “le divisioni che esistono nel campo russo, la fragilità sia delle sue forze armate che di quelle ausiliari”. La Cina, dal canto suo, ha espresso il suo sostegno alla Russia “nel mantenere la stabilità nazionale e nel raggiungere lo sviluppo e la prosperità”, ma ha precisato che “questi sono affari interni della Russia”. LEGGI TUTTO

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    MES: Tesoro benedice la ratifica, tensioni in maggioranza

    (Teleborsa) – Il MES non produrrebbe “nuovi o maggiori oneri”, non si intravede “un peggioramento del rischio” e anzi potrebbe portare a un miglioramento del rating dell’Italia. Il parere del capo di gabinetto del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è pronto ad accendere la tensione nella maggioranza. Il parere “è tecnico”, sottolineano a più voci dal governo. Gli effetti però sono tutti politici visto che, di fatto, sblocca il sì al Mes e incrina (non poco) il muro tirato su da Giorgia Meloni alla ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, generando tensioni nel centrodestra. Tanto più che la fetta dei più irremovibili sull’argomento sono proprio nella Lega, il partito di Giorgetti.E pensare che appena qualche giorno fa, la Meloni era tornata a parlare di Mes, gelando Bruxelles. “Il Mes è un tema che sarebbe stupido aprire adesso, per due ragioni: la prima è che non ho cambiato idea sul Mes, ma è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso. Non ha senso ratificare la sua riforma se non sai cose prevede il nuovo patto di stabilità e crescita”. Aveva detto il Presidente del Consiglio Meloni al ‘Forum in Masseria’ da Vespa,”Il Mes – aveva detto ancora – è uno stigma che ora rischia di tenere bloccare delle risorse in un momento in cui invece stiamo tutti cercando risorse: poi non verrebbe utilizzato da nessuno”. “Spero che si affronti questo tema in modo pragmatico e non come in Italia, in modo ideologico.Giorgetti, intanto, strizza l’occhio a Bruxelles, tanto più che l’Italia è l’unico Paese a non aver ancora sottoscritto la ratifica. Una grana da niente per la maggioranza che ieri, tra l’altro, è stata battuta al Senato sul decreto Lavoro. E puntuale arriva l’affondo delle opposizioni. “La maggioranza è nel caos. Dopo quanto avvenuto alla Camera sul Mes, con il ministero dell’Economia che sconfessa la propaganda del governo, al Senato non riesce a far approvare emendamenti e va sotto. Questo esecutivo non sta in piedi, incapace di passare dalla propaganda ai fatti», ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. LEGGI TUTTO

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    Dl Lavoro: Centrodestra va sotto in commissione al Senato

    (Teleborsa) – Forze di maggioranza ko al Senato sul decreto Lavoro. Il voto della commissione Bilancio sul parere al nuovo pacchetto di circa dieci emendamenti presentato della relatrice Paola Mancini di Fratelli d’Italia è finito in pareggio con 10 senatori di maggioranza e altrettanti dell’opposizione, per cui la maggioranza è andata sotto. In assenza del parere necessario per esaminare in aula le nuove proposte di modifica presentate stamattina da Fratelli d’Italia, la commissione è stata sospesa e, per superare l’impasse sul decreto Lavoro, nel pomeriggio è stata convocata la conferenza dei capigruppo del Senato. Una decisione presa da Gian Marco Centinaio dopo aver sentito “per le vie brevi” il presidente del Senato Ignazio La Russa. “È stato un incidente di percorso, un ritardo di 5 minuti che ha provocato una serie di reazioni. Ciò non impedisce di dire che al di là dell’occasionalità dell’incidente di percorso, ho raccomandato sia i gruppi sia i rappresentanti del governo di trovare dei modi per cui non si debba sempre arrivare con l’acqua alla gola sugli emendamenti e sui tempi e spero che il mio richiamo a tutti abbia qualche esito positivo” ha commentato La Russa rispondendo alle feroci critiche dell’opposizione che, dal Pd al M5s, ha parlato di “crisi” e di “governo allo sbando”.Il presidente del Senato ha chiarito che non c’è nessuna contrarietà al provvedimento. La maggioranza sarebbe andata sotto – ha spiegato La Russa – a causa dell’assenza di due senatori di Forza Italia della commissione Bilancio. Un’assenza – come ha riferito il presidente del Senato – dovuta al “cocktail di compleanno” di uno di loro, il forzista Dario Damiani. LEGGI TUTTO