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    Gentiloni striglia l'Europa: “Al vertice UE niente fallimenti o rinvii”

    (Teleborsa) – Nessun fallimento o rinvio al prossimo vertice UE del 17-18 luglio quando i 27 saranno chiamati a decidere sul Recovery fund.È quanto si augura il commissario UE aglio Affari Economici, Paolo Gentiloni, in un editoriale pubblicato sul Financial Times online dedicato alle azioni di Bruxelles contro evasione ed elusione fiscale, digital tax e tassazione energetica.”Non ci possiamo permettere né fallimenti né rinvii. L’Europa sta vivendo uno shock economico devastante e senza precedenti. Ma questa sfida ci dà anche l’opportunità di una transizione verso un modello di sviluppo più sostenibile e più giusto”, si legge nell’editoriale.Gentiloni ha poi proposto di passare dal sistema di voto all’unanimità a quello a maggioranza qualificata sulle materie fiscali attraverso il ricorso alle disposizioni già contenute nel Trattato UE.In questo modo si potrebbero combattere le politiche fiscali “aggressive” di alcuni Stati membri che “portano alla perdita di entrate in altri Paesi” partner e creano distorsioni all’interno del mercato unico.Nell’editoriale, il commissario UE sottolinea che “la crisi e la conseguente domanda di finanze pubbliche rendono la riforma della tassazione europea più importante che mai”, ricordando che le perdite annue in UE in termini di introiti fiscali dovute all’evasione delle persone fisiche sono stimate in 46 miliardi di euro, mentre quelle dovute all’elusione di aziende in 35 miliardi e quelle legate alle frodi transfrontaliere sull’Iva in 50 miliardi.L’Europa “rimane impegnata” anche nella ricerca di una soluzione globale a livello Ocse per risolvere la questione della tassazione dell’economia digitale.”Se però questo non fosse possibile entro l’anno, presenteremo una nuova proposta UE. Nel frattempo la Commissione è unita nel sostegno a quei Paesi minacciati dalle sanzioni USA perché hanno adottato una tassazione nazionale sui servizi digitali. E se necessario reagiremo” tutti insieme, scrive Gentiloni.Infine, “l’Europa deve usare” la leva fiscale per raggiungere gli obiettivi fissati nella lotta ai cambiamenti climatici. “Nella prima metà del 2021 presenteremo una revisione del sistema di tassazione dell’energia rimuovendo i sussidi al combustibili fossili”, annuncia il commissario economico europeo che parla di un prossimo “piano per una carbon tax frontaliera in modo da scoraggiare le aziende dallo spostare la produzione in Paesi con regole verdi meno stringenti”. LEGGI TUTTO

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    Trump, sanzioni contro Cina: stop al trattamento privilegiato per Hong Kong

    (Teleborsa) – Donald Trump firma la legge, approvata all’unanimità dal Congresso, che introduce sanzioni contro i dirigenti cinesi che applicano le nuove regole stabilite dalla legge sulla sicurezza a Hong Kong e contro le banche che hanno attività con loro.L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa fiume alla Casa Bianca nella quale Trump ha anche annunciato la fine del trattamento privilegiato di Hong Kong con un ordine esecutivo con cui elimina lo status di partner commerciale preferenziale dell’ex colonia britannica.L’affondo contro Pechino è durissimo nelle parole del Presidente USA che ha indetto la conferenza nel giorno in cui scadevano i termini per le leggi messe a punto dal Congresso.”L’ascesa della Cina non è uno sviluppo positivo per noi”, ha dichiarato Trump che è tornato ad attaccare il colosso asiatico, accusandolo di aver nascosto il coronavirus, definendo Pechino “portatore della maledizione coronavirus di cui ha piena responsabilità”, mentre negli USA aumentano ogni giorno i contagi e le vittime tanto che molti Stati sono tornati a chiudere.”Non parlo con lui da molto tempo e non ho intenzione di parlarci”, ha dichiarato ancora in merito al presidente cinese Xi Jinping, aggiungendo di vedere ora l’accordo commerciale con Pechino in modo molto differente.Immediata la risposta della Cina che ha assicurato contromisure verso gli States mettendo in campo “tutte le necessarie risposte a tutela dei suoi legittimi interessi e imporrà sanzioni contro rilevanti dirigenti ed entità USA”, come ha chiarito il ministero degli Esteri cinese in una nota. LEGGI TUTTO

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    Autostrade, futuro da public company con ingresso CDP. E quotazione in Borsa

    (Teleborsa) – Passo indietro dei Benetton, ingresso di Cassa Depositi e Presiti (CDP) con il 51%, che renderà di fatto ASPI una public company, revisione complessiva della concessione, dai risarcimenti alle tariffe: l’intesa sul delicato dossier Autostrade viaggia su un triplice binario, fissato dalla nuova proposta planata sul tavolo del Governo.E’ l’alba quando, dopo una riunione fiume iniziata a tarda serata e durata tutta la notte, il Consiglio dei Ministri dà mandato a Cassa Depositi e Prestiti per avviare, entro il 27 luglio, il percorso che, secondo il nuovo schema, dovrebbe portare all’uscita progressiva dei Benetton, prima scendendo al 10-12% (fissando l’asticella della famiglia attorno a una percentuale che non gli consentirebbe di esprimere nemmeno un membro nel CdA di Autostrade per l’Italia), poi con un’ulteriore diluizione in coincidenza con la quotazione in borsa di Aspi.Ai Ministri Roberto Gualtieri, che ha portato sul tavolo del Cdm la proposta finale dell’azienda, e Paola De Micheli viene dato il mandato a definire gli altri aspetti dell’accordo. Il Premier Giuseppe Conte tiene ancora sul tavolo l’arma della revoca: “Se gli impegni assunti questa notte non vengono rispettati”.Uno scenario che, al momento, sembra scongiurato. Non si esclude che ulteriori novità possano arrivare a stretto giro. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Consiglio UE pronto ad appuntamento con la storia”

    (Teleborsa) – “Lavoriamo affinché il Consiglio Europeo si faccia trovare pronto all’appuntamento della storia, perché noi siamo consapevoli, Italia e Francia, che siamo dal lato giusto della storia”.A dirlo è il premier Giuseppe Conte nel suo intervento all’ambasciata di Francia in occasione delle celebrazioni per il 14 luglio, parlando della trattativa su Recovery fund in vista del Consiglio europeo del 17-18 luglio.”Vogliamo riguadagnare gradualmente la normalità. Vogliamo migliorarla. Di fronte a una sfida così dura abbiamo l’opportunità unica di reinventare il mondo da lasciare ai nostri figli”, ha aggiunto Conte.”Italia e Francia – ha sottolineato – sono chiamate a dare risposte europee. Di un’Europa che non lasci indietro nessun membro della sua famiglia, sia responsabile, solidale, resiliente alle crisi, forte nel mondo, più verde, più digitale”. E su questo, ha assicurato, “c’è sintonia con quello che sta perseguendo il governo francese”. LEGGI TUTTO

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    Gualtieri: dati su produzione industriale maggio “incoraggianti”

    (Teleborsa) – Incoraggianti. Così il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha commentato i dati diffusi da Eurostat in merito alla produzione industriale italiana nel mese di maggio (+42,1% sul livello di aprile).”Confermano il forte rimbalzo della produzione industriale italiana in maggio – ha spiegato il Ministro – e mostrano che la distanza che ancora ci separa dai livelli di maggio 2019 (-20,3%) è più contenuta in confronto ad altri grandi Paesi dell’Unione Europea e alla media della zona Euro”.”Il dato di maggio – ha continuato Gualtieri – è stato probabilmente influenzato in senso positivo dal fatto che le chiusure produttive in Italia nei mesi di marzo e aprile sono state più ampie e prolungate e alcune imprese dovevano recuperare rispetto alle consegne previste”.”Tuttavia – ha aggiunto – il dato è molto positivo in confronto alle attese e, anche alla luce di indicatori più aggiornati, fa ben sperare per un’ulteriore salita dell’indice della produzione industriale in giugno e luglio. Ci auguriamo di vedere un recupero anche da importanti industrie che a maggio hanno ripreso in misura relativamente più limitata”.Per il Ministro Gualtieri sono i primi risultati “dell’impegno straordinario dei lavoratori e delle imprese, della collaborazione tra le parti sociali ed il governo, che ha portato al protocollo del 24 aprile sul contrasto del Covid nei luoghi di lavoro e ha permesso di riprendere la produzione in sicurezza, e delle ampie misure di sostegno all’economia”.Ma Gualtieri invita a non abbassare la guardia rinnova l’impegno dell’esecutivo nel “monitoraggio quotidiano dell’economia”.”L’Italia – ha concluso il Ministro dell’Economia – è e deve rimanere un Paese altamente industrializzato e dobbiamo continuare a puntare su un forte rilancio della nostra industria improntato all’innovazione e alla sostenibilità ambientale e sociale”. LEGGI TUTTO

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    Ammortizzatori sociali, Catalfo: con riforma tuteleremo tutti

    (Teleborsa) – Con la riforma degli ammortizzatori sociali il Governo punta a tutelare tutti i lavoratori. A scriverlo su Facebook il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.”Quello degli ammortizzatori sociali – spiega Catalfo – è un sistema molto frammentato che durante la pandemia ha mostrato tutti i suoi limiti e fragilità. Nonostante questo, siamo intervenuti con il decreto Cura Italia e il decreto Rilancio per estendere queste misure anche a quei lavoratori che altrimenti, in un momento cosi’ delicato, sarebbero rimasti esclusi. Adesso è il momento di riformare questo sistema. Perciò ho istituito una commissione di esperti che da ieri e’ al lavoro per tracciare le linee di indirizzo e interventi su questo tema”.Si sta progettando “un meccanismo nuovo, in grado di tutelare tutti i lavoratori, nessuno escluso. Occorre semplificare e snellire le procedure anche attraverso processi informatizzati, e a tal fine il tavolo in corso con la ministra Paola Pisano servirà ad accelerare questo cambiamento. Servono strumenti innovativi, capaci da un lato di garantire una rete di protezione temporanea ai lavoratori di quelle imprese che intendono sospendere una parte della produzione per ristrutturazioni aziendali o riconversioni produttive o tecnologiche, e dall’altro di accompagnare il lavoratore in un percorso di transizione occupazionale, al fine di evitare il successivo passaggio per lunghi periodi in Naspi e, soprattutto, la sua esclusione dal mercato del lavoro”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Governo verso nuovo scostamento bilancio

    (Teleborsa) – “Forse questa settimana, per andare in Parlamento la prossima, porteremo un nuovo scostamento di bilancio per rifinanziare alcuni interventi già messi in campo e prevederne di nuovi”. Lo ha detto il Viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, intervenendo a un workshop sul tema “L’impiego delle tecnologie spaziali e digitali per la valorizzazione del patrimonio pubblico”.Misiani ha ricordato che “da marzo in avanti il Governo ha messo in campo interventi di grande portata per fronteggiare le conseguenze economiche e sociali della crisi: tre decreti, che abbiamo via via convertito in legge, che hanno messo in capo 75 miliardi come indebitamento netto, 180 miliardi come fabbisogno e una liquidità per oltre 700. Stiamo andando avanti”.Il Viceministro ha poi voluto sottolineare che “Il patrimonio pubblico non è e non può essere un bancomat per fare cassa” precisando che “dovremo avviare un percorso di riequilibrio dei conti pubblici perchè stiamo finanziando a deficit, come era inevitabile che fosse, i provvedimenti di questi mesi. Ma non sarà la cessione del patrimonio pubblico la leva su cui costruire questo risanamento. Nella visione del Governo è elemento fondamentale di sviluppo del nostro Paese”.Quanto allo smart working, ha concluso Misiani, “è una delle eredità largamente positiva, una delle poche, di questi mesi di emergenza”. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, più incognite che certezze

    (Teleborsa) – Dopo circa un’ora, è terminato l’incontro tra il Premier Giuseppe Conte e la Cancelliera tedesca Angela Merkel nel Castello di Meseberg, in Germania che hanno parlato in una conferenza stampa congiunta. Elogi della Merkel all’Italia “colpita dal virus senza colpa” e agli italiani che “durante i mesi della pandemia hanno reagito con “straordinaria disciplina”.Cresce l’attesa per il vertice del 17-18 luglio sul Recovery Fund rispetto al quale il negoziato è “molto difficile”, ha detto la Merkel specificando che ha sempre sottolineato le difficoltà ma “ho cercato in modo ambizioso di rappresentare il comune obiettivo di una risposta UE solida, forte e coordinata “. “Ne parleremo venerdì”, ha proseguito senza nascondere che “le opinioni sono ancora in parte divergenti ma penso che arriveremo ad un accordo”.Accanto a lei, il Presidente del Consiglio Conte che ha lanciato un messaggio chiaro: “L’Europa deve offrire soluzioni” ai propri cittadini, “non illusioni e paure”, quelle lasciamole ai movimenti nazionalisti. Sul tema delle riforme, il Premier ha poi rassicurato sul percorso dell’Italia che “ha iniziato già un programma di grande prospettiva, ha adottato un provvedimento normativo che introduce semplificazione”, un provvedimento che ” non è mai stato realizzato”. Entrambi i leader si sono trovati concordi nel sottolineare che “quello di approvare sia il quadro pluriennale sia varare il Recovery fund e il cosiddetto Next generation Eu è un “compito complesso”. Per quel che riguarda le proposte di Charles Michel, ognuno ha i propri interessi” ma “siamo d’accordo sulla struttura di base”.Rispondendo a una domanda sulla governance del Recovery Fund, la Cancelliera tedesca ha chiarito che Charles Michel ha fatto unaproposta che prevede che “i Paesi trattino con la Commissione su come questi fondi vengano spesi, e alla fine il Consiglio deve decidere con maggioranza qualificata. Mi sembra una buona soluzione che io potrei sostenere. Giuseppe Conte ha dimostrato di essere proattivo con la sua agenda di riforme” e anche la Germania farà la sua parte.Tante ancora le incognite. “Non so se raggiungeremo un accordo o meno a prescindere dalle quote. Non è ancora certo. Il percorso da fare è ancora lungo. È importante che quello che abbiamo previsto come fondo di ripresa sia qualcosa di poderoso, di particolare, che non sia troppo ridimensionato. Il compito è enorme e anche la risposta deve essere poderosa”, ha ribadito Merkel.Da Conte, infinte, l’esortazione a fare in fretta. “L’Italia è per criteri di spesa chiari e trasparenti, non stiamo chiedendo fondi da utilizzare in modo arbitrario. In modo discrezionale sì, ma non arbitrario”. LEGGI TUTTO