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    Maratona Recovery Fund, Merkel e Macron: “C'è quadro per possibile accordo”

    (Teleborsa) – Dopo tre giorni e tre notti entriamo nella fase cruciale, ma ho l’impressione che i leader UE vogliano davvero un accordo, stanno mostrando reale volontà di trovare una soluzione, un accordo ci serve per i cittadini, per la Ue. Sono positiva per oggi, non ci siamo ancora ma le cose si muovono nella giusta direzione”: lo ha detto la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen.Filtra ottimismo da quello che sarà ricordato come il vertice più lungo della storia ma non tutte le criticità sono state superate. “Abbiamo lavorato su un quadro per un possibile accordo, è un passo avanti e dà la speranza che forse oggi ce ne possano essere altri o che un accordo sia possibile”. Queste le parole della Cancelliera tedesca Angela Merkel arrivando al Consiglio europeo per la quarta giornata di negoziati sul Recovery Fund e il bilancio Ue. “I negoziati – ha aggiunto – sono incredibilmente duri, ma situazioni straordinarie richiedono uno sforzo straordinario, spero che le divergenze residue possano essere superate”.”Concordare una parte sostanziale di sovvenzioni è la risposta di cui abbiamo bisogno per una situazione eccezionale”, ha precisato la Merkel aggiungendo di essere “molto lieta” di aver lanciato a maggio insieme al presidente francese un programma “davvero sostanzioso” per il piano di ripresa europeo.”Iniziamo questo quarto giorno di negoziati con la possibilità di un compromesso. Ma resto estremamente prudente. Elementi si sono materializzati nella notte per cercare di trovare un accordo sul volume totale del Recovery Fund e la parte della sovvenzioni, l’argomento più sensibile delle ultime ore. C’è lo spirito per arrivare al compromesso”, ribadisce il Presidente francese, Emmanuel Macron, per il quale “Se non ci fosse spirito di compromesso” al vertice Ue oggi “ci sarebbe il rischio di provocare momenti più duri che alla fine costerebbero più cari” all’Unione.In pressing anche il Presidente del Parlamento Ue David Sassoli: “Dopo giorni di discussioni, gli europei si aspettano una conclusione all’altezza di questa fase storica. Siamo preoccupati per un futuro che mortifichi la solidarietà europea e il metodo comunitario. “Il Parlamento Ue ha indicato le proprie priorità e si aspetta che vengano rispettate – aggiunge -. Occorrono subito nuove risorse proprie e una efficace difesa dei principi dello stato di diritto. Inoltre, il Parlamento ha più volte chiesto la soppressione dei rebates. Senza queste condizioni il PE non darà il proprio consenso”. LEGGI TUTTO

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    Riprende vertice UE, nuova proposta di Michel sul tavolo

    (Teleborsa) – Si continua a trattare in Europa per trovare l’accordo tra i 27 su Recovey fund dopo il nulla di fatto della terza giornata di trattative.La giornata odierna vedrà l’incontro in plenaria alle 16, e non alle 14, come anticipato dal portavoce del Presidente del Consiglio UE, Charles Michel, Barend Leyts, su Twitter.Serve tempo, infatti, per cercare di superare lo stallo e potrebbe essere l’intervento di Michel la chiave di volta: secondo fonti europee, il presidente del Consiglio UE presenterà una nuova proposta formale (negobox) entro la ripresa dei lavori fissata che dovrebbe essere basata su una dotazione di 390 miliardi di euro di sovvenzioni, ma con rebate più bassi rispetto alla precedente.La conferma è arrivata anche dal premier Giuseppe Conte che ha parlato di due ipotesi in arrivo sul tavolo di lavoro. “Michel non ha anticipato null’altro ma ha detto che proporrà oggi una soluzione con una riduzione dei grants a 400 miliardi e 390 miliardi. La soluzione da 400 miliardi” di sussidi nel Recovery plan “condurrebbe un maggiore sconto per i Paesi che ne hanno diritto e quella da 390 miliardi un minore sconto”, ha spiegato Conte.”C’è una soluzione possibile sulla governance del Recovery fund che elimini il meccanismo di veto sui piani di riforma nazionali? Abbiamo indirizzato il procedimento di verifica e controllo dello stato di avanzamento dei progetti secondo una più corretta soluzione, rispettosa delle competenze dei vari organi definite dai trattati”, ha proseguito il presidente del Consiglio.”In questo momento ci stiamo avvicinando allo zoccolo duro delle rispettive posizioni e il confronto diventa più risolutivo”, ha poi aggiunto Conte che ha incontrato i leader dei Paesi Frugali (Olanda, Svezia, Danimarca, Austria, Finlandia) nel pomeriggio di domenica senza trovare un accordo.”Vi state illudendo che la partita non vi riguardi o vi riguarda solo in parte. In realtà se lasciamo che il mercato unico venga distrutto tu forse sarai eroe in patria per qualche giorno, ma dopo qualche settimana sarai chiamato a rispondere pubblicamente davanti a tutti i cittadini europei per avere compromesso una adeguata ed efficace reazione europea”, avrebbe detto il premier italiano al collega olandese Mark Rutte. LEGGI TUTTO

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    Vertice UE in salita: battaglia su tagli a Bilancio e Recovery Fund

    (Teleborsa) – Come da pronostico della vigilia, parte in salita il Consiglio europeo straordinario riunito a Bruxelles dalle 10 di questa mattina. A dare il “buongiorno” al Presidente del Consiglio Conte ci ha pensato subito il collega olandese Rutte che vede “poco meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo entro domenica”.Sul tavolo dei 27, due i temi che viaggiano a braccetto: il bilancio comune pluriennale di oltre mille miliardi di euro per i sette anni compresi tra il 2021 e il 2027 e il Recovery Fund, ribattezzato da Ursula von der Leyen Next Generation EU, NGEU, il fondo da 750 miliardi (250 sotto forma di prestiti e 500 a fondo perduto) per uscire dalla recessione economica innescata dalla pandemia per disegnare un’Europa più forte, più verde e più digitale.Nulla di fatto nell’ultimo vertice del 19 giugno quando però non era ancora iniziata la presidenza di turno tedesca, con la Cancelliera Angela Merkel che più volte in questi giorni ha vestito i panni della mediatrice.Saranno due giorni di trattative intense dove si alterneranno momenti di stallo e negoziati sottotraccia “da corridoio”, impossibili nelle precedenti riunioni online. Miracoli esclusi, nessuno punta su un accordo entro domenica: molto più probabile che ci si debba rivedere a fine mese.Sulla governance, l’Olanda continua a chiedere che i piani nazionali di ripresa e di resilienza che ciascun paese dovrà presentare per avere accesso ai fondi europei legati al Recovery Fund debbano essere approvati all’unanimità dagli Stati membri. Posizione questa tuttavia che vedrebbe l’Aia abbastanza isolata, anche rispetto agli stessi paesi del fronte frugale. Linea dura dei Paesi Bassi sui ‘rebates’, né sulla composizione della risposta anticrisi tra sovvenzioni e prestiti. Nel mirino anche dimensioni del pacchetto e volume del bilancio Ue 2021-2027.Intanto, dopo due round di discussioni approfondite su diversi aspetti del bilancio Ue e del Recovery Fund, il Presidente Charles Michel ha chiesto una pausa fino alla cena delle 20. Nel frattempo organizza le consultazioni in formati più piccoli”: lo fa sapere il Portavocedi Michel. Si tratta cioè, secondo quanto si apprende, sia di incontri bilaterali che multilaterali. Il Premier Giuseppe Conte, sempresecondo quanto si apprende, avrà, tra gli altri, un colloquio proprio con Michel. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, Castelli in pressing: risorse servono subito

    (Teleborsa) – “Il Recovery Fund serve per stimolare la crescita e la proposta della Commissione Europea, che va in questa direzione, è una buona proposta. Il lavoro che sta portando avanti il Governo, per superare le divergenze che ci sono tra i Paesi europei, è estremamente importante”. Lo ha scritto in un post su Facebook il Viceministro all’Economia, Laura Castelli.”Le risorse – prosegue – come l’Italia ha rappresentato sin dall’inizio, servono subito per sostenere la ripartenza dell’economia dell’intero continente, non solo dell’Italia, e il rilancio degli investimenti in infrastrutture. Solo con un reale meccanismo di solidarietà tra i Paesi membri possiamo uscire, tutti assieme, dalla crisi. In questi mesi, nonostante l’emergenza Covid, abbiamo avviato un piano di riforme, che va ulteriormente implementato e ricondotto all’interno di un disegno unico e complessivo. Molti dei provvedimenti, e delle semplificazioni introdotte per contrastare la pandemia, dovranno diventare strutturali. E mentre abbiamo messo in campo strumenti per semplificare la vita di cittadini e imprese, favorendo anche lo sblocco di centinaia di miliardi di investimenti, adesso dobbiamo lavorare ad un piano che aiuti le aziende a rialzarsi nella direzione della sostenibilità, anche ambientale, del sociale e delle connessioni”. LEGGI TUTTO

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    Gualtieri disegna la ripresa: riforma fiscale, semplificazione e rilancio Sud

    (Teleborsa) – La riforma fiscale nella quale “non ci sarà la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa”, sarà un “lavoro il più possibile ampio e organico, con l’obiettivo di ridurre le tasse su imprese e lavoratori e anche semplificare il sistema, che è molto complesso”. Lo ha detto il Ministro dell’economia Roberto Gualtieri, sottolineando che “abbiamo ripreso il lavoro sulla riforma fiscale, che era in corso prima dell’emergenza Covid. Vogliamo ridurre la pressione fiscale sul lavoro e farlo con il contrasto all’evasione fiscale, usando strumenti nuovi”.”Vogliamo semplificare – ha spiegato il Ministro al congresso nazionale di Ali, la Lega delle autonomie locali – e l’obiettivo sarà di proseguire la riduzione dell’Irpef nel pieno rispetto del principio costituzionale di progressività delle imposte. C’è un altro tassello che riguarda l’assegno unico: si tratta di rafforzare il sostegno alla genitorialità, alle famiglie, ai figli. Saranno i primi due corposi elementi elementi della riforma, con una razionalizzazione delle deduzioni fiscali e con la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi”.”Il Governo riapre il cantiere della riforma fiscale – ha aggiunto Gualtieri – e sarà un’altra delle riforme che affiancheremo al rilancio degli investimenti. Il primo tassello lo abbiamo già varato, perchè in questo mese circa 16 milioni di italiani riceveranno un aumento di stipendio. Abbiamo avviato il primo modulo della riforma, un modulo che a regime vale sette miliardi”.L’Italia “è un Paese che cresce troppo poco e in maniera disomogenea”, ha poi sottolineato Gualtieri osservando che “se non riparte adeguatamente il Mezzogiorno l’Italia non raggiungerà mai i livelli di crescita della media dei paesi europei”. “E’ sul Mezzogiorno e sulle aree interne – ha aggiunto – che noi dobbiamo ricucire”. LEGGI TUTTO

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    Recovery fund, al via il vertice UE

    (Teleborsa) – Al via il vertice UE che il 27 e 18 luglio vedrà riuniti i leader dei 27 in un Consiglio Europeo straordinario tutto dedicato al Recovery fund, la risposta europea alla crisi economica e sociale legata alla pandemia Covid-19.La strada al momento è tutta in salita: permangono infatti le divisioni di fondo tra i Paesi, a partire dal Gruppo dei cosiddetti Frugali, capeggiati dall’Olanda di Mark Rutte che vede “poco meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo” sul Recovery Fund “entro domenica”.Dal lato opposto c’è l’Italia, rappresentata dal premier Giuseppe Conte, che al suo arrivo ha ribadito la posizione del governo. “La linea rossa italiana è che la risposta sia adeguata ed effettiva, cioè concretamente perseguibile”, ha dichiarato, sottolineando di aver “piena consapevolezza delle divergenze esistenti ma anche forte determinazione che dobbiamo superarle e non nell’interesse sol della comunità italiana e dei cittadini italiani che hanno sofferto e stanno soffrendo molto, ma nell’interesse di tutti i cittadini europei”.”Vorrei chiarire che non è solo una questione finanziaria: stiamo elaborando una risposta economica e sociale per tutti i cittadini europei nell’interesse comune europeo, per i valori che condividiamo e per rendere l’Europa più resiliente e competitiva nello spazio globale”, ha poi aggiunto.Più attendista la posizione della cancelliera tedesca Angela Merkel che ha sottolineato le differenze “ancora molto, molto grandi e non possiamo prevedere se riusciremo a raggiungere un risultato”.Merkel ha dichiarato di aspettarsi “trattative molto, molto difficili”, precisando che “la Germania lavorerà insieme alla Francia per aiutare il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Dobbiamo solo lavorare sodo”, ha avvertito, richiamando tutti a “guardare in faccia la realtà” della crisi per cui “tutti devono davvero essere disposti a scendere a compromessi in modo da poter ottenere qualcosa di buono per l’Europa”.Ottimismo è invece stato espresso dalla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen per cui “una soluzione è possibile. Molto è in gioco, ed una soluzione è quella che si aspettano i nostri cittadini da noi”, ha aggiunto evidenziando le potenzialità del piano Next Generation Eu.”Negli anni passati ci hanno detto che quello che andava bene ai ricchi sarebbe andato bene anche ai poveri. Lo sappiamo tutti che non è andata così. Da troppi decenni chi nasce povero, resta povero. Da troppi decenni la mobilità sociale, così importante per la mia generazione, non funziona più. È per questo che il Parlamento chiede un progetto più ambizioso. Noi rappresentiamo tutti i cittadini europei e la grande maggioranza è composta da quelli che non ce la fanno”, ha invece ammonito il presidente del Parlamento Ue David Sassoli. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Forte intesa con Macron, risposta sia ambiziosa”

    (Teleborsa) – Con Emmanuel Macron “c’è forte intesa per raggiungere con rapidità un accordo sulla risposta comune alla crisi del Covid19. Una risposta ambiziosa, responsabile e solidale per ricostruire le nostre economie e rafforzare il progetto europeo”.Così ha scritto il premier Giuseppe Conte sulla sua pagina Facebook al termine dell’incontro a Bruxelles, definito “proficuo”, con il presidente francese in vista del Consiglio europeo al via da oggi fino a domani.Il premier italiano ha ribadito la vicinanza tra i due Paesi durante l’iter per il Recovery fund. “Con Macron sin dall’inizio di questo percorso, a partire dalla lettera dei nove, ci siamo trovati fianco a fianco”, ha dichiarato, spiegando che si è trattato di un incontro “per scambiarci i punti di vista, esaminare lo stato dell’arte e anche per affinare le previsioni e le strategie”.”Non è partita contabile, la posta in gioco è l’Europa, non solo una pronta ripresa ma la leadership e la competitività dell’Unione europea nel mondo globale. Abbiamo la chiarezza e condividiamo la necessità che tutto sia finalizzato al più presto. È complicato perché siamo in 27″, ha poi aggiunto ai giornalisti.In riferimento alla richiesta dell’Olanda di approvare all’unanimità, Conte ha risposto che si tratta di “una richiesta non in linea con le regole europee”. LEGGI TUTTO

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    Recovery fund, Conte sente Orban, Kurz, Babis e Marin

    (Teleborsa) –
    Continuano gli incontri del premier Giuseppe Conte con gli altri leader europei in vista del Consiglio Europeo straordinario del 17-18 luglio.Il presidente del Consiglio ha infatti sentito il primo ministro ungherese, Viktor Orban, il Cancelliere federale austriaco, Sebastian Kurz, e con il Primo Ministro ceco, Andrej Babis. Lo rende noto Palazzo Chigi. Il premier ha sentito anche, nel pomeriggio, la premier finlandese Sanna Marin.”Adesso è la volta di Bruxelles: sono in partenza e tra qualche ora incontrerò il Presidente Macron per preparare il Consiglio europeo di domattina. È una partita fondamentale per il futuro dell’Europa e dei nostri cittadini. Dobbiamo approvare al più presto il Recovery Fund e il Quadro Finanziario Pluriennale”, ha scritto Conte sulla sua pagina Facebook.
    “Confrontiamoci duramente, lavoriamo meticolosamente sui dettagli, ma non perdiamo di vista la prospettiva e la visione politica” che guida la nostra azione. È il tempo della responsabilità”, ha concluso. LEGGI TUTTO