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    Trump, nuovo Piano anticrisi e profezie: “Virus scomparirà”

    (Teleborsa) – I leader del partito repubblicano sono alla Casa Bianca per discutere con Donald Trump di un nuovo piano di aiuti all’economia. Fra i presenti il numero uno dei conservatori in Senato, Mitch McConnell, ma anche il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin.Il piano allo studio ha un valore di 1.000 miliardi di dollari ed è decisamente inferiore a quello da 3.000 miliardi sul quale spingono i democratici. Secondo indiscrezioni, Trump starebbe cercando di azzerare i fondi previsti dai repubblicani per finanziare i test sul coronavirus e il tracciamento dei contagi.Prosegue intanto il botta e riposta tra il Presidente Usa e l’esperto immunologo americano Anthony Fauci. Donald Trump lo ha descritto come “un po’ allarmista” sulla pandemia del coronavirus, ripetendo l’affermazione del febbraio secondo cui il virus “scomparirà”. In un’intervista a Fox News Sunday, ha aggiunto: “Alla fine avrò ragione”.Una dichiarazione che stona con il quadro generale e una situazione dei contagi di Covid 19 drammatica negli Usa, con il numero più alto di morti (140 mila) e contagi confermati (3,7 milioni). Tra l’altro, proprio la gestione della pandemia – che non ha convinto i più – ha contribuito al calo nei sondaggi del Tycoon in vista delle presidenziali, con l’avversario Biden che almeno nei sondaggi allunga. LEGGI TUTTO

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    Piano Italia cashless, Gualtieri accelera

    (Teleborsa) – “Dal primo luglio i piccoli esercenti beneficiano di un credito di imposta del 30% delle commissioni applicate ai pagamenti #cashless. Sosteniamo con convinzione la modernizzazione del Paese con #pagamentielettronici efficienti, tracciabili, sicuri”. Lo scrive su Twitter il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.Una strada imboccata dall’esecutivo con convinzione, orma dai tempo. Per il contrasto all’evasione fiscale “vogliamo arrivare a un sistema totalmente cashless, senza contanti e con i pagamenti digitali”. È questa la direzione verso cui ci muoviamo e che vogliamo accelerare”, un concetto più volte ribadito in questi mesi dal Titolare del Tesoro per il quale l’obiettivo “è il progressivo superamento del contante”. Da Roma, intanto, si aspettano notizie, preferibilmente buone da Bruxelles dove il Premier Conte è impegnato ormai da quattro giorni e quattro notti nella delicatissima partita europea sul Recovery Fund. E se nelle scorse ore, le possibilità di accordo erano davvero ridotte al lumicino, in scia al muro alzato dal blocco dei cosiddetti frugali capeggiati dall’olandese Rutte, negli ultimi minuti cresce l’ottimismo di arrivare a una fumata bianca. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, speranze di accordo. Conte: “Cauto ottimismo”

    (Teleborsa) – Inizialmente in programma alle 16, la plenaria è già slittata alle 17. Ma al quarto giorno di vertice, dopo una maratona di trattative ufficiali e negoziati sottotraccia “nei corridoi” , il pessimismo filtrato nelle ultime ore quando un accordo sembrava impossibile, potrebbe cedere il passo a un cauto ottimismo. Se si tratti di una strategia per “motivare” i leader a superare l’ultima curva o una ipotesi concreta lo sapremo nelle prossime ore, qualora dovesse arrivare l’attesa fumata bianca che allo stato attuale non è comunque scontata.Merkel e Macron – i grandi mediatori di questo Consiglio straordinario – vedono la possibilità di un’intesa sul Recovery fund ma si cammina ancora su un territorio minato.Anche secondo il Premier italiano Giuseppe Conte “stanotte c’è stata una svolta: dobbiamo essere ancora cauti ma direi che sono cautamente ottimista“. Ma restano diversi paletti: le risorse per l’Italia devono essere “cospicue” e “il sistema di controllo e verifica spetta agli organi comunitari” e dunque non può essere demandato al veto di singoli Stati.Fa professione di ottimismo anche la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen per la quale siamo entrati “nella fase cruciale”. “Sono positiva per oggi, non ci siamo ancora ma le cose si muovono nella giusta direzione”.Per far cadere il muro alzato dai “frugali” – capeggiati dall’olandese Mark Rutte che ha dato filo da torcere al Premier italiano – ad alzare l’asticella rispetto ai “non più di 350 miliardi” messi sul piatto domenica, uno scambio tra l’ammontare dei sussidi e quello degli sconti sul contributo al bilancio comunitario di cui godono i Paesi nordici. Si parla di 390 miliardi di sussidi – a fronte dei 500 immaginati dalla Commissione – più 360 di prestiti.Intanto, nella fase più delicata della “partita”, arriva l’incoraggiamento del Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli: “In queste ore a Bruxelles non c’è soltanto il nostro Presidente del Consiglio, ci siamo tutti noi. Con Giuseppe Conte l’Italia sta rivendicando i suoi diritti, sta affrontando un negoziato delicatissimo. Lavoriamo per un’Europa giusta e solidale”, ha scritto su Facebook. LEGGI TUTTO

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    Maratona Recovery Fund, Merkel e Macron: “C'è quadro per possibile accordo”

    (Teleborsa) – Dopo tre giorni e tre notti entriamo nella fase cruciale, ma ho l’impressione che i leader UE vogliano davvero un accordo, stanno mostrando reale volontà di trovare una soluzione, un accordo ci serve per i cittadini, per la Ue. Sono positiva per oggi, non ci siamo ancora ma le cose si muovono nella giusta direzione”: lo ha detto la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen.Filtra ottimismo da quello che sarà ricordato come il vertice più lungo della storia ma non tutte le criticità sono state superate. “Abbiamo lavorato su un quadro per un possibile accordo, è un passo avanti e dà la speranza che forse oggi ce ne possano essere altri o che un accordo sia possibile”. Queste le parole della Cancelliera tedesca Angela Merkel arrivando al Consiglio europeo per la quarta giornata di negoziati sul Recovery Fund e il bilancio Ue. “I negoziati – ha aggiunto – sono incredibilmente duri, ma situazioni straordinarie richiedono uno sforzo straordinario, spero che le divergenze residue possano essere superate”.”Concordare una parte sostanziale di sovvenzioni è la risposta di cui abbiamo bisogno per una situazione eccezionale”, ha precisato la Merkel aggiungendo di essere “molto lieta” di aver lanciato a maggio insieme al presidente francese un programma “davvero sostanzioso” per il piano di ripresa europeo.”Iniziamo questo quarto giorno di negoziati con la possibilità di un compromesso. Ma resto estremamente prudente. Elementi si sono materializzati nella notte per cercare di trovare un accordo sul volume totale del Recovery Fund e la parte della sovvenzioni, l’argomento più sensibile delle ultime ore. C’è lo spirito per arrivare al compromesso”, ribadisce il Presidente francese, Emmanuel Macron, per il quale “Se non ci fosse spirito di compromesso” al vertice Ue oggi “ci sarebbe il rischio di provocare momenti più duri che alla fine costerebbero più cari” all’Unione.In pressing anche il Presidente del Parlamento Ue David Sassoli: “Dopo giorni di discussioni, gli europei si aspettano una conclusione all’altezza di questa fase storica. Siamo preoccupati per un futuro che mortifichi la solidarietà europea e il metodo comunitario. “Il Parlamento Ue ha indicato le proprie priorità e si aspetta che vengano rispettate – aggiunge -. Occorrono subito nuove risorse proprie e una efficace difesa dei principi dello stato di diritto. Inoltre, il Parlamento ha più volte chiesto la soppressione dei rebates. Senza queste condizioni il PE non darà il proprio consenso”. LEGGI TUTTO

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    Riprende vertice UE, nuova proposta di Michel sul tavolo

    (Teleborsa) – Si continua a trattare in Europa per trovare l’accordo tra i 27 su Recovey fund dopo il nulla di fatto della terza giornata di trattative.La giornata odierna vedrà l’incontro in plenaria alle 16, e non alle 14, come anticipato dal portavoce del Presidente del Consiglio UE, Charles Michel, Barend Leyts, su Twitter.Serve tempo, infatti, per cercare di superare lo stallo e potrebbe essere l’intervento di Michel la chiave di volta: secondo fonti europee, il presidente del Consiglio UE presenterà una nuova proposta formale (negobox) entro la ripresa dei lavori fissata che dovrebbe essere basata su una dotazione di 390 miliardi di euro di sovvenzioni, ma con rebate più bassi rispetto alla precedente.La conferma è arrivata anche dal premier Giuseppe Conte che ha parlato di due ipotesi in arrivo sul tavolo di lavoro. “Michel non ha anticipato null’altro ma ha detto che proporrà oggi una soluzione con una riduzione dei grants a 400 miliardi e 390 miliardi. La soluzione da 400 miliardi” di sussidi nel Recovery plan “condurrebbe un maggiore sconto per i Paesi che ne hanno diritto e quella da 390 miliardi un minore sconto”, ha spiegato Conte.”C’è una soluzione possibile sulla governance del Recovery fund che elimini il meccanismo di veto sui piani di riforma nazionali? Abbiamo indirizzato il procedimento di verifica e controllo dello stato di avanzamento dei progetti secondo una più corretta soluzione, rispettosa delle competenze dei vari organi definite dai trattati”, ha proseguito il presidente del Consiglio.”In questo momento ci stiamo avvicinando allo zoccolo duro delle rispettive posizioni e il confronto diventa più risolutivo”, ha poi aggiunto Conte che ha incontrato i leader dei Paesi Frugali (Olanda, Svezia, Danimarca, Austria, Finlandia) nel pomeriggio di domenica senza trovare un accordo.”Vi state illudendo che la partita non vi riguardi o vi riguarda solo in parte. In realtà se lasciamo che il mercato unico venga distrutto tu forse sarai eroe in patria per qualche giorno, ma dopo qualche settimana sarai chiamato a rispondere pubblicamente davanti a tutti i cittadini europei per avere compromesso una adeguata ed efficace reazione europea”, avrebbe detto il premier italiano al collega olandese Mark Rutte. LEGGI TUTTO

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    Vertice UE in salita: battaglia su tagli a Bilancio e Recovery Fund

    (Teleborsa) – Come da pronostico della vigilia, parte in salita il Consiglio europeo straordinario riunito a Bruxelles dalle 10 di questa mattina. A dare il “buongiorno” al Presidente del Consiglio Conte ci ha pensato subito il collega olandese Rutte che vede “poco meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo entro domenica”.Sul tavolo dei 27, due i temi che viaggiano a braccetto: il bilancio comune pluriennale di oltre mille miliardi di euro per i sette anni compresi tra il 2021 e il 2027 e il Recovery Fund, ribattezzato da Ursula von der Leyen Next Generation EU, NGEU, il fondo da 750 miliardi (250 sotto forma di prestiti e 500 a fondo perduto) per uscire dalla recessione economica innescata dalla pandemia per disegnare un’Europa più forte, più verde e più digitale.Nulla di fatto nell’ultimo vertice del 19 giugno quando però non era ancora iniziata la presidenza di turno tedesca, con la Cancelliera Angela Merkel che più volte in questi giorni ha vestito i panni della mediatrice.Saranno due giorni di trattative intense dove si alterneranno momenti di stallo e negoziati sottotraccia “da corridoio”, impossibili nelle precedenti riunioni online. Miracoli esclusi, nessuno punta su un accordo entro domenica: molto più probabile che ci si debba rivedere a fine mese.Sulla governance, l’Olanda continua a chiedere che i piani nazionali di ripresa e di resilienza che ciascun paese dovrà presentare per avere accesso ai fondi europei legati al Recovery Fund debbano essere approvati all’unanimità dagli Stati membri. Posizione questa tuttavia che vedrebbe l’Aia abbastanza isolata, anche rispetto agli stessi paesi del fronte frugale. Linea dura dei Paesi Bassi sui ‘rebates’, né sulla composizione della risposta anticrisi tra sovvenzioni e prestiti. Nel mirino anche dimensioni del pacchetto e volume del bilancio Ue 2021-2027.Intanto, dopo due round di discussioni approfondite su diversi aspetti del bilancio Ue e del Recovery Fund, il Presidente Charles Michel ha chiesto una pausa fino alla cena delle 20. Nel frattempo organizza le consultazioni in formati più piccoli”: lo fa sapere il Portavocedi Michel. Si tratta cioè, secondo quanto si apprende, sia di incontri bilaterali che multilaterali. Il Premier Giuseppe Conte, sempresecondo quanto si apprende, avrà, tra gli altri, un colloquio proprio con Michel. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, Castelli in pressing: risorse servono subito

    (Teleborsa) – “Il Recovery Fund serve per stimolare la crescita e la proposta della Commissione Europea, che va in questa direzione, è una buona proposta. Il lavoro che sta portando avanti il Governo, per superare le divergenze che ci sono tra i Paesi europei, è estremamente importante”. Lo ha scritto in un post su Facebook il Viceministro all’Economia, Laura Castelli.”Le risorse – prosegue – come l’Italia ha rappresentato sin dall’inizio, servono subito per sostenere la ripartenza dell’economia dell’intero continente, non solo dell’Italia, e il rilancio degli investimenti in infrastrutture. Solo con un reale meccanismo di solidarietà tra i Paesi membri possiamo uscire, tutti assieme, dalla crisi. In questi mesi, nonostante l’emergenza Covid, abbiamo avviato un piano di riforme, che va ulteriormente implementato e ricondotto all’interno di un disegno unico e complessivo. Molti dei provvedimenti, e delle semplificazioni introdotte per contrastare la pandemia, dovranno diventare strutturali. E mentre abbiamo messo in campo strumenti per semplificare la vita di cittadini e imprese, favorendo anche lo sblocco di centinaia di miliardi di investimenti, adesso dobbiamo lavorare ad un piano che aiuti le aziende a rialzarsi nella direzione della sostenibilità, anche ambientale, del sociale e delle connessioni”. LEGGI TUTTO

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    Gualtieri disegna la ripresa: riforma fiscale, semplificazione e rilancio Sud

    (Teleborsa) – La riforma fiscale nella quale “non ci sarà la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa”, sarà un “lavoro il più possibile ampio e organico, con l’obiettivo di ridurre le tasse su imprese e lavoratori e anche semplificare il sistema, che è molto complesso”. Lo ha detto il Ministro dell’economia Roberto Gualtieri, sottolineando che “abbiamo ripreso il lavoro sulla riforma fiscale, che era in corso prima dell’emergenza Covid. Vogliamo ridurre la pressione fiscale sul lavoro e farlo con il contrasto all’evasione fiscale, usando strumenti nuovi”.”Vogliamo semplificare – ha spiegato il Ministro al congresso nazionale di Ali, la Lega delle autonomie locali – e l’obiettivo sarà di proseguire la riduzione dell’Irpef nel pieno rispetto del principio costituzionale di progressività delle imposte. C’è un altro tassello che riguarda l’assegno unico: si tratta di rafforzare il sostegno alla genitorialità, alle famiglie, ai figli. Saranno i primi due corposi elementi elementi della riforma, con una razionalizzazione delle deduzioni fiscali e con la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi”.”Il Governo riapre il cantiere della riforma fiscale – ha aggiunto Gualtieri – e sarà un’altra delle riforme che affiancheremo al rilancio degli investimenti. Il primo tassello lo abbiamo già varato, perchè in questo mese circa 16 milioni di italiani riceveranno un aumento di stipendio. Abbiamo avviato il primo modulo della riforma, un modulo che a regime vale sette miliardi”.L’Italia “è un Paese che cresce troppo poco e in maniera disomogenea”, ha poi sottolineato Gualtieri osservando che “se non riparte adeguatamente il Mezzogiorno l’Italia non raggiungerà mai i livelli di crescita della media dei paesi europei”. “E’ sul Mezzogiorno e sulle aree interne – ha aggiunto – che noi dobbiamo ricucire”. LEGGI TUTTO