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    Coronavirus, verbali CTS consultabili online

    (Teleborsa) – Pubblicati sul sito (andato immediatamente in tilt) della Fondazione Luigi Einaudi i verbali finora secretati delle riunioni del Comitato tecnico scientifico (CTS), che hanno rappresentato la base delle misure di contenimento adottate per l’emergenza coronavirus. Si tratta di cinque verbali del Comitato Tecnico Scientifico: il numero 12 del 28 febbraio; il 14 dell’1 marzo; il 21 del 7 marzo; il numero 39 del 30 marzo e il 49 del 9 aprile.La desecretazione dei verbali è avvenuta in risposta a una istanza di accesso civico inoltrata dall’Istituto il 13 maggio 2020. Gli avvocati Rocco Todero, Andrea Pruiti ed Enzo Palumbo avevano ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, nella serata del 5 agosto, la documentazione a suo tempo secretata del Comitato tecnico scientifico posta a base dei DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio ndr), che hanno messo a disposizione il giorno successivo, il 6 agosto.”Le regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto presentano…una situazione epidemiologica complessa attesa la circolazione del virus, tale da richiedere la prosecuzione di tutte le misure di contenimento già adottate, opportunamente riviste”, scriveva il CTS lo scorso 28 febbraio, LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Speranza: “Rischio zero non esiste, in nuovo DPCM ancora tre regole base”

    (Teleborsa) – “Non esiste il rischio zero e il percorso di riapertura va continuato lungo una linea di prudenza e cautela che ci ha positivamente portato fin qui. Restano le tre regole: mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani. Queste dovranno perdurare per agosto e dopo: su queste tre regole essenziali per continuare con prudenza il percorso di riapertura e l’ordinanza dell’1 agosto le ripropone e le riporteremo nel prossimo DPCM”. Lo ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa al Senato sulle misure adottate dal Governo per affrontare l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus.Il Ministro ha voluto ribadire che il “contesto è tutt’altro che semplice perché nel mondo è sicuramente il momento più difficile con oltre 700mila decessi, e anche in UE la situazione è tutt’altro che tranquilla”.Poi un plauso all’operato dell’esecutivo che sta dando buoni risultati anche se è vietato abbassare la guardia. “Ad oggi possiamo dare un giudizio positivo di questa prima fase di apertura, eravamo preoccupati per la ripartenza del contagio ma il sistema di monitoraggio chea bbiamo costruito ci ha consentito di valutare passo dopo passo l’impatto di queste riaperture. I dati ci dicono che la curva nonostante le riaperture si è piegata e da qualche settimana siamo in fase di stabilità, il virus ancora circola ma la prevenzione ci consente di poter intervenire. Il sistema di monitoraggio è stato uno dei punti che ci ha consentito di gestire epidemia”, ha aggiunto Speranza sottolineando che in Italia ci sono 5,2 casi per 100mila abitanti, il più basso in Europa.Quanto a un vaccino “sicuro e certo e validato che “può metterci nelle condizioni di vincere definitivamente la battaglia, il nostro Paese ci sta investendo con tutte le energie. L’Italia – ha proseguito Speranza – ha già sottoscritto una alleanza per i vaccini con altri paesi e abbiamo sottoscritto un primo accordo importante con Astra Zeneca che ci consentirà di avere le prime dosi del candidato vaccino entro la fine del 2020”. LEGGI TUTTO

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    Dl Agosto prende forma, Castelli: a breve CdM

    (Teleborsa) – “Procede a gran ritmo il lavoro sul Decreto Agosto, che giorno dopo giorno prende forma e, a breve, approderà in Consiglio dei Ministri”. Lo ha scritto in un post su Facebook il Viceministro all’Economia, Laura Castelli.”Sin dalle prime fasi di questa pandemia – scrive – avevo detto che avremmo dovuto ragionare passo dopo passo, adeguando le misure volta per volta, ascoltando le esigenze di cittadini e imprese e adottando le opportune soluzioni ai problemi. Così, sono nati, nell’ordine, il Decreto Cura Italia, con le prime risposte all’emergenza economica, il Decreto Liquidità, per fornire alle imprese la liquidità con la garanzia dello Stato, il Decreto Rilancio, un imponente provvedimento da 55 miliardi con misure a sostegno di famiglie e imprese ed il Decreto Semplificazioni, con nuove misure in ambito di appalti, e procedure più rapide con meno burocrazia. Adesso siamo quasi pronti con il nuovo provvedimento che impegna le risorse dello scostamento di 25 miliardi, per offrire ulteriore supporto ai comuni, al trasporto pubblico locale, al mondo della scuola, ai lavoratori e alle imprese, con meno tasse e politiche di decontribuzione, e poi misure specifiche per i settori più colpiti a partire da turismo, ristorazione e automotive”.Conclude Castelli: “Leggo di molte indiscrezioni, alcune vere altre meno. Con la squadra di Governo stiamo lavorando per mettere in campo tutte le misure necessarie a far ripartire l’economia, in attesa della sessione di bilancio e del Recovery Fund con cui arriveremo ad una programmazione pluriennale, rendendo strutturali molte delle misure che abbiamo adottato durante l’emergenza”. LEGGI TUTTO

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    Blocco licenziamenti, Sindacati: proroga o Sciopero generale

    (Teleborsa) – “Se il Governo non prorogasse il blocco dei licenziamenti sino alla fine del 2020, si assumerebbe tutta la responsabilità del rischio di uno scontro sociale”. Questa la presa di posizione, netta, dei Segretari segretari di Cgil Cisl e Uil Maurizio Landini, Annamaria Furlan, Pierpaolo Bombardieri che sottolineano di avere già indetto un’iniziativa per il 18 settembre: “che possa essere trasformata in uno sciopero generale dipenderà solo dalle scelte del Governo e della Confindustria”.L’uscita dei sindacati entra a gamba tesa nella serie di riunioni fiume di Ministri e maggioranza sul decreto Agosto. Gli alleati sono divisi fra chi vorrebbe che il blocco, finora previsto fino al 17 agosto, venga prolungato solo fino al 15 ottobre, e chi invece vuole che duri fino al 31 dicembre.Se ieri sembrava prevalere la prima ipotesi, dopo il messaggio di Cgil, Cisl e Uil il vento sembra essere cambiato. A metà giornata è spuntata anche una mediazione, per far finire il blocco il 15 ottobre, facendolo però proseguire fino alla fine dell’anno per quelle aziende che stanno utilizzando gli ammortizzatori sociali. Allo stato, le posizioni restano dinamiche: la segreteria del Pd è per il 31 dicembre, ma non tutti nel partito sono d’accordo. Diverse sensibilità anche nel M5s, anche se la pentastellata ministro del Lavoro Nunzia Catalfo è per la proroga a fine anno. Italia Viva, invece, punta alla scadenza breve, sul fronte opposto Leu, che invece spinge per quella lunga.Prima però bisogna fare i conti con Confindustria. “Come abbiamo spiegato in un documento inviato al governo due settimane fa – afferma un comunicato -, se l’esecutivo intende ancora protrarre il divieto dei licenziamenti, il costo per lo Stato sarà pesante. Come correttamente osservato dall’OCSE e da numerosi economisti, il divieto per legge assunto in Italia – unico tra i grandi paesi avanzati – non ha più ragione di essere ora che bisogna progettare la ripresa. Esso infatti impedisce ristrutturazioni d’impresa, investimenti e di conseguenza nuova occupazione. Pietrifica l’intera economia allo stato del lockdown”. LEGGI TUTTO

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    Bozza Dl agosto, proroga mutui PMI al 31 gennaio 2021

    (Teleborsa) – Proroga dei mutui per le PMI, così come lo stop ai licenziamenti ma solo per le imprese che utilizzano gli ammortizzatori Covid, investimenti di oltre 1 miliardo per la ripartenza della scuola e nuovi stanziamenti per incentivi auto.Sono alcuni degli articoli previsti nella bozza del decreto di agosto, anticipata da Ansa, su cui è al lavoro la maggioranza e che il governo potrebbe varare entro la settimana.Sul tavolo rimangono ancora dei nodi politici da sciogliere, tanto che il preconsiglio è stato sconvocato, ma dall’esecutivo assicurano che si sta lavorando per limare tutti i dettagli.Tra le misure anticipate c’è la proroga della moratoria sui mutui delle micro, piccole e medie imprese colpite dall’emergenza coronavirus che dal 30 settembre previsto nel Cura Italia, slitterebbe al 31 gennaio 2021.Proroga anche per il blocco dei licenziamenti fino a fine anno ma solo per le imprese che utilizzano ammortizzatori. In dettaglio il blocco verrebbe prorogato fino al 31 dicembre ma “le preclusioni e le sospensioni non si applicano, a partire dal 15 ottobre 2020, ai datori di lavoro che non hanno in corso sospensioni o riduzioni dell’orario di lavoro connesso all’utilizzo di ammortizzatori sociali per far fronte all’emergenza da Covid 19”. Tra le eccezioni, oltre a cessazioni e fallimenti, anche gli accordi sindacali per gli esodi volontari.Il dl agosto prevederebbe anche un ulteriore miliardo tra il 2020 e il 2021 per la ripartenza della scuola in sicurezza e con il giusto numero di insegnanti e amministrativi, mentre ci sarebbero altri 500 milioni a favore del settore auto con il ritocco al rialzo per gli incentivi per le auto a basse emissioni.Stop anche alla seconda rata dell’Imu per le strutture ricettive, dagli alberghi ai campeggi e b&b, gli stabilimenti balneari (ma anche su laghi e fiumi). La bozza aggiungerebbe anche fiere, cinema e teatri, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Per cinema e teatri lo stop sarà esteso anche all’imposta dovuta per il 2021 e il 2022.Nel dl ci sarebbe anche la proroga fino al 15 ottobre per lo stop alla riscossione delle cartelle esattoriali.Infine salirebbe lo stanziamento complessivo “fino a 1,5 miliardi in conto capitale” per il 2020 per “sostenere programmi di sviluppo e rafforzamento patrimoniale delle società soggette a controllo dello Stato”, precisando che il Mef con proprio decreto potrà autorizzare “la sottoscrizione di aumenti di capitale e di strumenti di patrimonializzazione di società controllate”, entro il limite di un miliardo e mezzo. LEGGI TUTTO

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    Inaugurato il Ponte S. Giorgio, Conte: “Genova riparte da qui”

    (Teleborsa) – Brilla l’arcobaleno sopra il Ponte San Giorgio, inaugurato a Genova, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, dal premier Giuseppe Conte, accolto dal sindaco Marco Bucci, il governatore Giovanni Toti e la ministra Paola De Micheli.”Oggi Genova riparte forte della sua operosità, come ha fatto in tanti momenti della sua storia, confidando nella forza del lavoro. Mostra un Paese che, a dispetto degli stereotipi, sa rialzarsi, che sa tornare a correre”, ha dichiarato il premier nel suo discorso inaugurale.”Non siamo qui per tagliare un nastro, e forse non è neanche facile abbandonarsi a intenti celebrativi. È ancora troppo acuto il dolore della tragedia”, ha aggiunto, dichiarando che il nuovo ponte “ci restituisce un’immagine di forza e anche di leggerezza”, “opera mirabile frutto del genio italico, di una virtuosa collaborazione tra politica, amministrazione locale, impresa e lavoro”.L’inaugurazione del Ponte “non è la chiusura di quanto avvenuto ma la conseguenza di quanto avvenuto. Ed è un modo di ricordare la tragedia: chiunque vedrà il Ponte a Genova avrà sempre in mente che il Ponte è lì perché un altro ponte è crollato. E sicuramente lo ricorderà la Repubblica”, ha detto Mattarella incontrando i familiari delle vittime del Ponte Morandi.”Il Ponte non è una cancellazione di quel che è avvenuto, anzi per alcuni aspetti il progetto lo comprende con la lapide che ricorda le vittime”, ha aggiunto il Presidente della Repubblica, sottolineando che “lo Stato non dimentica e non dimentica i vostri cari. Tutte le questioni saranno sotto la mia massima attenzione”.All’inaugurazione è intervenuto anche l’architetto genovese e senatore a vita Renzo Piano. “Costruire un ponte è un gesto di pace. Andrebbero costruiti più ponti e meno muri”, ha dichiarato nel suo discorso. “Spero che questo ponte sia amato”, ha aggiunto sottolineando che “per l’erede di una tragedia non è facile essere amato. Succederà – ha concluso – perché è semplice e solido come Genova” LEGGI TUTTO