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    Pensioni, al via confronto Governo-Sindacati

    (Teleborsa) – Torna sotto i riflettori il tema, sempre centrale, delle pensioni.”Domani avremo un nuovo incontro con la Ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, sulle pensioni. La Cisl, insieme a Cgil e Uil, negli incontri precedenti ha ampiamente spiegato al Governo le istanze contenute nella piattaforma: dal recupero di flessibilità per andare in pensione, all’attivazione delle Commissioni per lo studio della spesa previdenziale e dei lavori gravosi, alla pensione contributiva di garanzia per i giovani, alla tutela del potere di acquisto dei pensionati ed al sostegno previdenziale delle donne, fino all’importanza di promuovere lo sviluppo della pensione complementare, e molti altri temi. Ora la parola passa al Governo”. Lo sottolinea in una nota in vista dell’incontro di domani, il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga.”E’ urgente che si faccia chiarezza sulla previdenza – aggiunge – perchè lo chiedono da tempo lavoratori e pensionati e perchè negli ultimi giorni abbiamo visto sulla stampa molte, e forse troppe, proposte che se fossero reali non sono state mai discusse con il sindacato”. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, il Piano per rilanciare l'Italia e dribblare la crisi

    (Teleborsa) – Il Recovery Fund rappresenta “un punto di svolta per il rilancio dell’economia” e “una occasione irripetibile per uscire da un lungo periodo di stagnazione e da una crisi senza precedenti a causa della pandemia, tornando allo sviluppo e a investire sul futuro, dare ai giovani nuove opportunità di lavoro e per vivere in un Paese più avanzato e più rispettoso dell’ambiente”.Lo ha detto il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione davanti alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera sul Recovery Fund precisando che “non può costituirsi in un’ondata di spesa corrente”. “Ma – ha aggiunto – determinare maggiori pacchetti di investimenti pubblici e di sostegno a quelli privati per le riforme che da tempo sono necessarie per modernizzare il Paese”.Il Titolare del Tesoro – sottolineando che il Presidente del Consiglio “invierà oggi le linee guida del Recovery Plan italiano al Parlamento”, ha anche annunciato che il piano italiano di investimenti per l’utilizzo del Recovery Fund sarà presentato alla Commissione europea “il 15 ottobre”, insieme al consueto Documento programmatico di bilancio.Il Piano di resilienza che il Governo sta predispondendo per il Recovery Fund traccerà “un sentiero del PIL che si innalzerà di svariati punti percentuali, così come l’occupazione”.Un concetto ribadito con forza: il Recovery Fund rappresenta “una grande sfida di responsabilità” , ribadisce Gualtieri, aggiungendo che si dovranno scegliere “progetti capaci di rendere il Paese migliore, più forte e più giusto”. “Auspico che tutti insieme – ha aggiunto – avremo senso di responsabilità per raccogliere questa sfida”.Particolare attenzione a un’area del Paese da sempre in affanno. “Intendiamo destinare al Sud una quota consistente di risorse, con una percentuale adeguata di risorse, per rendere credibile un piano di rilancio del Mezzogiorno, fondamentale per la ripresa del Paese”.”Inopportuno anticipare gli orientamenti specifici della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, ma – prosegue il Ministro – confermo l’intenzione di una significativa discesa del rapporto debito-PIL nel 2021″, aggiungendo che l’intenzione è quella di “un graduale rientro, in termini sostenibili, ai livelli pre pandemici e nel lungo periodo un’ulteriore riduzione” del rapporto.Quanto ai 100 miliardi complessivi stanziati dal Governo per sostenere cittadini e imprese nella crisi provocata dal Coronavirus, “a fine anno saranno stati utilizzati tutti”, ha detto Gualtieri rivendicando l’efficacia delle misure approvate dal Governo.”Se il Governo perde la sfida del Recovery Fund “avete il diritto di mandarci a casa”. Lo ha detto il Premier Giuseppe Conte in visita a Norcia, rivolgendosi agli studenti. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, il “Piano” del Governo

    (Teleborsa) – Il progetto che sta mettendo in piedi il Governo per l’ex Ilva mira a garantire i livelli occupazionali e produttivi. Lo ha detto il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo a un evento del Pd a Taranto.”Definiremo un progetto credibile e ambizioso – ha detto il Titolare del Tesoro – di rilancio, decarbonizzazione e risanamento ambientale di Ilva, che faccia di questo tema uno dei punti qualificanti del Green New Deal italiano ed europeo. Con una disponibilità del Governo a coinvestire in questo progetto e con la scelta di inserirlo tra le priorità del Recovery Plan”.”E’ una strada difficile ma possibile e non ce ne sono altre – ha aggiunto – perchè è del tutto evidente che un’Ilva abbandonata a se stessa, senza prospettive, non sarebbe solo un problema industriale ma sarebbe anche un problema ambientale. E’ quindi una strada obbligata che ci impone di agire con forte determinazione e anche capacità innovativa”.”Questo progetto – ha concluso Gualtieri – ha alcuni capisaldi: quello del mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi e quello per l’impegno di un ambizioso piano di investimenti aggiuntivi molto significativi, sia per la decarbonizzazione, che per la bonifica e il rilancio verde dell’intera area di Taranto”. LEGGI TUTTO

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    Dl semplificazioni, via libera alla fiducia: si vota oggi

    (Teleborsa) – Ok della Camera con 291 sì e 207 no (un solo astenuto) alla questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione del Dl semplificazioni (nel testo identico a quello licenziato dal Senato).Il voto finale per il via libera definitivo al provvedimento è stato fissato per oggi alle ore 13. LEGGI TUTTO

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    Recovery Plan, tracciate le linee guida. Conte: “Rispettata tabella di marcia”

    (Teleborsa) – Il Recovery Plan parte dalle tre “i” – innovazione, infrastrutture, istruzione – che rappresentano alcuni dei capisaldi del piano di riforme che l’Italia si appresta a presentare a Bruxelles entro il mese di gennaio. In aggiunta l’attuazione del Green Deal – ambiente e transizione energetica – il lavoro e la sanità, divenuta un tema cruciale ed un fattore strategico post pandemia.Sono queste le linee guida del “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, che sarà Presentato oggi al CIAE – Comitato interministeriale per gli affari europei a Palazzo Chigi.Secondo il cronoprogramma della Commissione europea, le linee guida del Piano di riforme saranno discusse informalmente a Bruxelles a partire dal 15 ottobre, mentre il Recovery Plan vero e proprio sarà presentato formalmente da gennaio ad aprile 2021. Una “tabella di marcia” che l’Italia sta rispettando in pieno ha precisato il Premier Giuseppe Conte, intervenendo ieri alla festa dell’Unità a a Ponte Alto, Modena.E parlando del Piano di riforme finanziato con i 209 miliardi messi in campo dall’UE, Conte ha sottolineato “sarà forte e robusto, con l’obiettivo di avviare riforme strutturali”. “Dietro ci deve essere un progetto per il Paese anche sul fronte delle infrastrutture, del lavoro e dell’eliminazione delle diseguaglianze”, ha spiegato il Presidente del Consiglio, affermandoSulla ripartizione delle risorse, il Premier ha avvertito “niente spese correnti, niente rivoli” e soprattutto facendo in modo che “non sia sprecato un solo euro”. “Ben vengano tutte le competizioni locali e territoriali – ha aggiunto – ma io ho un obbligo: portare a casa la partita”.Ecco le riforme prioritarie:Fra le riforme che il Governo ritiene più urgenti vi sono Digitalizzazione ed innovazione, che implicano anche l’informatizzazione della pubblica amministrazione, il completamento della rete nazionale in fibra ottica e lo sviluppo della rete 5G.Rivoluzione verde e transizione energetica sono altri due obiettivi selezionati, in armonia con il Green Deal europeo, e concernono la decarbonizzazione dei trasporti, il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici, la gestione integrata del ciclo delle acque, gli investimenti in economia circolare.Poi c’è il grande capitolo delle infrastrutture, dalle reti (tlc, energia ecc) alle opere per la mobilità. Fra Queste anche il completamento della TAV Torino-Lione.L’istruzione e formazione è un altro tema importante del piano di riforme, a partire dalla sua digitalizzazione, per concentrarsi anche sulla lotta all’abbandono scolastico e sul cablaggio in fibra delle università. Cruciali anche le politiche attive del lavoro e per l’occupazione giovanile.E ancora equità, inclusione sociale e territoriale e la grande sfida della salute, un tema tornato in auge con il Covid-19 che ha evidenziato l’inadeguatezza delle strutture sanitarie ad affrontare potenziali choc.Il Recovery non dimenticherà neanche una riforma dell’Irpef, cui si fa brevemente cenno nelle linee guida. LEGGI TUTTO

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    Brexit: muro contro muro fra UE e Johnson, si profila “No Deal”

    (Teleborsa) – La Brexit torna in auge all’inizio dell’autunno, con l’ipotesi “No Deal”, ovvero di uscita dalla UE senza accordo, che appare sempre più concreta, visto lo stallo delle trattative per giungere ad un accordo commerciale regolato sul tipo di quello siglato con il Canada (CETA). Il nodo è sempre quello sui confini ed concerne l’Irlanda e la sovranità del Regno unito post Brexit.Dopo il botta e risposta della scorsa settimana fra il capo negoziatore della UE Michel Barnier ed il Premier britannico Boris Johnson, i negoziati riprenderanno questa settimana, a partire da domani, nella speranza di portare a casa un risultato tangibile in tempi brevi.”L’UE ha fatto numerose proposte costruttive per sbloccare i negoziati”, ha affermato il portavoce della Commissione europea per la Brexit, Daniel Ferrie, aggiungendo “faremo tutto ciò che è in nostro potere per raggiungere un accordo, che deve essere in linea con gli interessi politici ed economici dell’Ue nel lungo termine”. Ma il tempo stringe, dal momento che l’accordo dovrà poi essere sottoposto all’Europarlamento ed al Consiglio europeo.Nel caso di uno scenario di No Deal – ha precisato il portavoce – Bruxelles è pronta a “condurre le sue relazioni commerciali con il Regno Unito in base ai termini del WTO a partire dal 1° gennaio 2021″, sul modello australiano.”Potremmo perdere il Regno Unito, ma non perderemo la nostra forza d’animo”, ha poi assicurato in un post su Twitter il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.Per tutta risposta il Premier Boris Johnson, in uno speech diramato alla vigilia della ripresa dei negoziati, ha avvertito che un’intesa dovrà essere raggiunta entro il il 15 ottobre, altrimenti occorrerà “accettare entrambi il fatto che non ci sarà un trattato di libero scambio tra noi e andare avanti”.Anche l’inquilino di Downing Street ha paventato un’ipotesi “No deal” ed ha assicurato che il governo britannico, pur auspicando ancora la sigla di un accordo sul modello del Canada, si sta preparando ad uno scenario senza accordo, sul modello dell’Australia. In vista di questa eventualità, il governo britannico presenterà mercoledì in Parlamento un progetto di legge, denominato Internal Market Bill, che si proporre “chiarimenti limitati” sugli impegni già presi nell’accordo di divorzio, aprendo di fatto le frontiere al transito delle merci in Irlanda. Un progetto di legge che ha già messo in allarme Bruxelles.Le tensioni odierne stanno facendo male alla sterlina, che si è deprezzata sui ,mercati valutari e cede lo 0,62% contor euro a 1,1137 e lo 0,78% cotro il biglietto verde a 1,3172.(Foto: © Tomas Marek/123RF) LEGGI TUTTO

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    Gualtieri: rimbalzo terzo trimestre eviterà caduta a due cifre del Pil Italia

    (Teleborsa) – Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è ottimista su una pronta ripresa del sistema Italia. Per il titolare del dicastero di via XX settembre, infatti, il rimbalzo del Pil nel terzo trimestre eviterà al Paese una perdita del prodotto interno lordo a due cifre nel 2020.”La stima esatta sarà pubblicata a fine settembre con la Nadef”, ha annunciato il Ministro ieri durante la giornata di chiusura del Forum Ambrosetti a Cernobbio, e bisognerà tenere conto delle incertezze del quarto trimestre dovute all’evoluzione della pandemia.”Il Recovery Plan ci dà le condizioni, uno spazio anche fiscale, per far entrare a regime una riforma che speriamo anch’essa sia ambiziosa e dia semplicità al sistema tributario e una riduzione del carico anche fiscale, soprattutto per i redditi medi e medio bassi”, ha dichiarato Gualtieri.Sarà incentrato sugli investimenti che hanno un forte impatto sul Pil, ha spiegato il Ministro, “quindi questa massa di investimenti aggiuntivi ci darà anche lo spazio per far entrare gradualmente a regime una riforma fiscale che strutturalmente si finanzierà con il contrasto all’evasione fiscale e con la riforma del sistema delle detrazioni della tassazione ambientale”. LEGGI TUTTO

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    Dl Agosto, UPB: misure sempre più mirate e selettive rispetto a settori colpiti

    (Teleborsa) – “Tenendo conto delle risorse già stanziate dai precedenti decreti e delle risultanze dei più recenti monitoraggi Inps, le risorse complessive dedicate alle integrazioni salariali con casuale Covid-19 appaiono superiori alle esigenze”. E’ quanto si legge nella memoria relativa al dl Agosto depositata dal presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (Upb), Giuseppe Pisauro, alla Commissione Bilancio del Senato.”In particolare- si legge ancora-, dai dati dell’Inps emerge che, a fronte di una spesa stimata di 12,8 miliardi (al netto delle contribuzioni figurative) per le integrazioni fruibili fino a fine ottobre grazie al dl 18/2020 e al dl 34/2020, nel trimestre maggiormente colpito dall’emergenza e dal lockdown (marzo-maggio) la spesa effettiva è stata, senza considerare eventuali ritardi nelle erogazioni, di 3,8 miliardi, meno di un terzo del totale”.Per Pisauro “anche alla luce dei dati sulle ore autorizzate per mese di competenza riportati nella Relazione tecnica del decreto in esame,appare poco probabile che il tiraggio nei prossimi mesi si collochi su livelli paragonabili a quelli del trimestre marzo-maggio. Seppure siverificasse una recrudescenza della pandemia Covid-19 nel bimestre settembre-ottobre, lo scarto tra stanziamenti e spesa effettiva sembrerebbe lasciare ampio spazio per un ulteriore ricorso alle integrazioni salariali anche in assenza degli stanziamenti disposti con il decreto Agosto”.In generale, si legge: “L’impatto del decreto per il 2020 è pari a 24,9 miliardi (5,3 miliardi nel 2021 e a 0,8 nel 2022) in termini di indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, a 30,8 miliardi in termini di fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (5,8 miliardi nel 2021 e 0,7 nel 2022) e a 30,9 miliardi in termini di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato (6,9 miliardi nel 2021 e 1,2 nel 2022).In rapporto al PIL, il decreto comporta un peggioramento dell’indebitamento netto dell’1,5 per cento nel 2020 e dello 0,3 nel 2021 . Sommati agli importi già disposti con i decreti 18, 23 e 34 del 2020, gli interventi determinano un incremento dell’indebitamento netto di 100,2 miliardi nel 2020, di 31,4 miliardi nel 2021 e di 35,5 miliardi nel 2022.Gli interventi del decreto sono concentrati essenzialmente sul 2020; negli anni successivi, a un ridimensionamento dell’impatto sulle uscite si accompagna un effetto positivo sulle entrate dovuto agli slittamenti dei versamenti di talune imposte e contributi conseguenti alle sospensioni decise per l’anno in corso”. Infatti – si legge ancora – le maggiori uscite nette calano progressivamente, passando da 16,9 miliardi di quest’anno a 9 miliardi del 2021 per poi scendere ancora, a 3 miliardi, nel 2022; l’impatto sulle entrate nette, negativo per 8 miliardi nel 2020, diventa positivo nel biennio successivo ammontando a 3,7 miliardi nel 2021 e a 2,2 miliardi nel 2022″.Nella memoria si legge ancora: “In generale, le misure adottate risultano sempre più mirate e selettive rispetto alle imprese e ai settori più colpiti dalla crisi”.”Per far fronte alle esigenze di liquidità di impresa- prosegue – si punta a rafforzare gli strumenti esistenti rifinanziando il Fondo di garanzia per le PMI per assicurarne la piena operatività ed estendendo la durata della moratoria straordinaria di tipo automaticosui prestiti”. LEGGI TUTTO