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    Fiducia al Senato, il DL Covid è legge: salva la norma sui vertici dei servizi segreti

    (Teleborsa) – Con 143 voti favorevoli, 120 contrari e nessuna astensione, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo con l’approvazione in via definitiva, nel testo licenziato dalla Camera, del ddl di conversione, con modificazioni, del DL Covid.Il provvedimento, oltre a prorogare fino al prossimo 15 ottobre lo stato di emergenza, contiene le misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica deliberata il 31 gennaio.Salva quindi la norma relativa alla durata degli incarichi dei vertici dei servizi segreti, cioè i direttori delle due agenzie di intelligence (Aise e Aisi) e quello del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis). Il testo garantisce ai vertici dell’intelligence italiana la possibilità di rinnovo dell’incarico per altri quattro anni. LEGGI TUTTO

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    Dopo il voto, MES torna sotto i riflettori

    (Teleborsa) – Neanche il tempo di archiviare il voto regionale, che il discusso MES torna sotto i riflettori, con il PD, forte dei buoni risultati ottenuti che ha già fatto sentire la sua voce.”Le risorse finanziarie sono un problema successivo. Prima bisogna elaborare un piano per rafforzare la sanità, dopodiché andremo a vedere quanto costa questo piano. Sì Mes e no Mes è una questione pregiudiziale su cui non mi pronuncio. Se e quando si porrà il problema lo risolveremo in Parlamento in trasparenza”. Queste le parole del Presidente del Consiglio a margine del Welfare Index PMI 2021.Il Premier ha ovviamente parlato di Recovery Fund: “Il Governo è chiamato ad attuare un progetto molto impegnativo e deve avere la possibilità, il dovere e la responsabilità di portare i progetti a termine e su questo deve essere giudicato. Questo deve essere un Paese serio, deve ragionare in prospettiva. E se non saremo capaci il Governo dovrà andare a casa e io aggiungo con ignominia”.Conte ha poi ribadito di non avvertire “assolutamente l’esigenza di un rimpasto”. “Sono contento della squadra di Governo: soddisfatto perché è coesa, tutti i Ministri hanno sin qui lavorato con grande impegno e coesione. Non mi sembra che il Pd ponga il tema del rimpasto, ma pone un problema di rilancio dell’azione anche alla luce della sfida del Recovery: su questo ci ritroviamo assolutamente”, ha sottolineato LEGGI TUTTO

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    Recovery Plan, Catalfo: per mercato del lavoro pronti 11 progetti, distinti ma connessi

    (Teleborsa) – Un Piano nazionale per le nuove competenze, sgravi contributivi per favorire l’occupazione femminile e il salario minimo orario. Sono alcuni dei temi toccati dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo questa mattina in audizione alla Camera sul Recovery Plan.”Undici progetti, tra loro distinti ma strettamente connessi”, così ha descritto le proposte del suo Ministero al Piano la ministra. L’obiettivo è “l’abbattimento delle disuguaglianze e il raggiungimento di una piena equità sociale” e a tale scopo sono stati “individuati interventi che mirano a garantire l’inclusione sociale sotto il profilo dell’inserimento lavorativo di fasce svantaggiate o a rischio emarginazione, o, ancora, a rischio di sfruttamento, perché impiegate in forme di lavoro irregolare, fenomeno purtroppo ad oggi largamente diffuso in alcune aree del nostro Paese e in determinati settori produttivi”.L’intenzione dell’esecutivo, ha precisato Catalfo, è quella di organizzare un mercato del lavoro “più competente”, “più inclusivo”, più trasparente”, “più digitalizzato” e “più sicuro”. La ministra ha annunciato anche un potenziamento dei Centri per l’Impiego e il rafforzamento delle interazioni fra questi ultimi e i servizi sociali per la presa in carico integrata di soggetti e famiglie in condizioni di fragilità o disoccupazione.Tra le misure descritte dalla ministra c’è quella dell’istituzione di un “Piano nazionale per le nuove competenze” che sarà sviluppato insieme ai ministeri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dell’Innovazione”. Una delle “nostre priorità – ha dichiarato Catalfo – e’ rappresentata dallo sviluppo delle competenze. Credo infatti sia doveroso finalmente accogliere anche in Italia un modello in cui il lavoratore non costituisca più un mero costo per l’azienda, ma venga considerato una risorsa, da far crescere e sulla quale investire, l’investimento in capitale umano è una delle chiavi di volta su cui costruire il rilancio dell’impresa e del lavoro”.”Vogliamo favorire l’occupazione femminile attraverso l’introduzione di un incentivo in termini di sgravi contributivi per il loro ingresso al lavoro e misure per incentivare la prosecuzione del lavoro femminile al rientro dalla maternità – ha detto Nunzia Catalfo – Per garantire una reale parita’ di trattamento anche sul piano retributivo abbiamo in progetto di introdurre incentivi sul salario di produttività che inducano le imprese ad utilizzare indici di produttività del lavoro gender oriented”.Nell’ambito del Recovery Plan, ha aggiunto la ministra, ci saranno misure per garantire una “maggiore adeguatezza dei livelli di reddito attraverso l’ancoraggio della detassazione dei rinnovi contrattuali dei Ccnl all’introduzione di un salario minimo orario modulato dalla contrattazione collettiva”. Il governo intende inoltre sostenere la “contrattazione di secondo livello quale strumento per accrescere la produttività a livello aziendale e riconoscere ai lavoratori benefici contrattuali ed economici come premio per i risultati raggiunti”.Secondo la ministra, “una volta favorito il progressivo adeguamento dei parametri fissati dai contratti collettivi ai valori salariali stabiliti con l’introduzione del salario minimo orario, si determinerà, sul piano nazionale, un incremento generalizzato dei livelli retributivi. Ciò comporterà un miglioramento delle condizioni dei lavoratori, accrescerà la dignità e il valore del lavoro prestato e consentirà di eliminare fenomeni di dumping salariale e di concorrenza sleale tra le imprese”.Infine un ultimo appunto la ministra Nunzia Catalfo lo riseva alla “completa rivisitazione della disciplina degli ammortizzatori sociali”: è già al lavoro una commissione composta da cinque esperti da me nominati”, ha assicurato la ministra. La riforma mira a “snellire l’impianto normativo e procedurale e a superare la frammentarietà e la disorganicità” di un sistema che dovrà assicurare la “vocazione all’universalismo coinvolgendo nel meccanismo assicurativo le imprese di tutti i settori produttivi e tutti i lavoratori”, ha spiegato la Catalfo. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, Johnson all'angolo: caos Brexit e boom di contagi

    (Teleborsa) – Sembrano lontani i tempi in cui Boris Johnson vestiva i panni del trionfatore assoluto pronto a traghettare tra gli applausi Londra fuori dall’UE. Da allora le cose sono decisamente cambiate, con l’esplosione della pandemia che ha complicato i piani dalle parti di Downing Street.Oggi, intanto, la Camera dei Comuni vota in terza lettura il progetto di legge che dovrebbe bypassare alcune parti dell’accordo di recesso dall’Unione europea, nonostante la forte opposizione giunta da Bruxelles, Belfast e Dublino. Non dovrebbero esserci sorprese per il Governo, dopo che il Premier inglese ha raggiunto un compromesso con i parlamentari conservatori ribelli, accettando un emendamento che assegna al Parlamento il diritto di approvare l’eventuale applicazione della legge.Intenzione di Johnson creare una “rete di sicurezza” legislativa che gli consenta di aggirare le norme dell’accordo per la Brexit che imporrebbero per l’Irlanda del Nord un regime doganale diverso da quello del resto del Regno Unito. Le norme presenti nell’accordo sono state pensate per evitare che in Irlanda venga ripristinato un confine “fisico” tra Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda, territorio dell’Unione europea.I numerosi critici dell’iniziativa legislativa di Johnson, tra i quali ex Premier ed esponenti di spicco del Partito conservatore, sostengono che aggirare le norme dell’accordo per la Brexit si tradurrà in una violazione del diritto internazionale e in una perdita di credibilità per il Regno Unito.FRONTE EUROPA – Nel corso del Consiglio Affari Generali di oggi, dedicato anche alla preparazione del prossimo Consiglio Europeo e alla necessità di ripristinare il pieno funzionamento del mercato interno Ue, i Ministri parleranno anche delle “discussioni in corso con il Regno Unito sull’accordo di ritiro”, dopo la legge britannica sul mercato interno, che viola l’accordo di ritiro. “Nel comitato congiunto” per l’applicazione dell’accordo “il lavoro continua e la prossima riunione sarà il 28 settembre. L’UE crede nella calma: siamo dedicati alla piena e puntuale applicazione dell’accordo di ritiro: niente di più e niente di meno”. Lo dice il vicepresidente della Commissione Europea Maros Sefcovic, a margine della riunione a BruxellesIntanto, di fronte all’aumento dei contagi, il governo guidato da Johnson fa marcia indietro e invita i britannici a lavorare da casa. “Se è sicuro operare nel vostro luogo di lavoro, se siete in uno spazio sicuro, allora dovreste essere lì, se il vostro lavoro lo richiede. Ma se potete lavorare da casa, allora dovreste farlo”. Questo il messaggio lanciato in un’intervista mattutina alla Bbc dal cabinet minister Michael Gove, braccio destro del Premier, ammettendo che quello del governo è un radicale ripensamento rispetto a quanto consigliato a luglio dallo stesso Johnson, che aveva ripetutamente invitato i britannici a tornare al lavoro in presenza, per rimettere in moto il motore dell’economia. LEGGI TUTTO

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    Elezioni Regionali e Referendum, si apre la “partita” degli equilibri

    (Teleborsa) – La partita delle Regionali, sulla quale erano puntati tutti i riflettori, si chiude con un pareggio, 3-3 che secondo molti per il centrosinistra vale di più.In Veneto, come da copione Zaia fa boom di consensi, mai un Governatore tanto votato dall’istituzione delle Regioni. Secondo mandato anche per De Luca in Campania, Toti in Liguria e Emiliano in Puglia che batte Fitto.Una bella fetta della torta si è giocata in Toscana con la vittoria di Giani (centrosinistra) che allontana il possibile tsunami che avrebbe provocato l’affermazione della candidata leghista Ceccardi. Nelle Marche passa il centrodestra con Francesco Acquaroli.Netto successo dei Sì al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Un successo che Di Maio rivendica con forza parlando di “risultato storico”. Poi rilancia sul taglio agli stipendi dei parlamentari e su “una legge elettorale proporzionale”.La maggioranza tira, dunque, un sospiro di sollievo ma c’è un paradosso: un tempo vero traino dello schema ora i Cinquestelle inseguono con il PD pronto a far valere il ritrovato peso specifico. I grillini incassano la vittoria sulla riduzione delle poltrone che attenua, solo in parte, il tonfo alle Regionali. LEGGI TUTTO

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    Referendum: exit poll danno vittoria al Sì (60-64%). Regionali: testa a testa in Puglia, in Toscana di poco avanti Giani

    (Teleborsa) – Urne chiuse e primi exit poll sui risultati di Referendum e Regionali. Secondo il Consorzio Opinio Italia per la Rai il Sì sarebbe passato con una percentuale compresa tra il 60% e il 64%, No compreso quindi tra 36%-40%.Primo dati arrivano sull’affluenza che, secondo quanto comunica il Ministero dell’Interno, si attesta al 53,49% per il referendum. Leggermente superiore per quanto riguarda le Regionali a 57,29% (il dato considera però solo Campania, Liguria, Puglia e Veneto, mentre i dati di Marche, Toscana e Valle d’Aosta non sono comunicati dal Viminale).Sul fronte dei risultati delle Regionali, secondo le espressioni di voto raccolte fuori dai seggi, vanno verso una conferma i governatori uscenti Luca Zaia (Lega) – secondo Opinio Italia con una forbice tra 72-76% – in Veneto e Vincenzo De Luca (Centrosinistra) – tra il 54% e il 58% – in Campania. In Liguria, vantaggio anche per il governatore uscente Giovanni Toti (Centrodestra) – forchetta del 51-55%, – seguito a distanza da Ferruccio Sansa (Centrosinistra) con il 38-42%.Testa a testa in Puglia: Raffaele Fitto (centrodestra) e Michele Emiliano (centrosinistra) sono dati secondo gli exit poll a 39-43%, seguiti da Antonella Laricchia (M5S) all’11-15% e Ivan Scalfarotto (Italia Viva) al 1-3%. Ancora aperta anche la partita in Toscana con Eugenio Giani (centrosinistra) al 43,5-47,5 e Susanna Ceccardi (centrodestra) al 40-44%.Centrodestra in vantaggio nelle Marche – Francesco Acquaroli (Centrodestra) è dato con una forchetta del 47-51%, dietro il candidato del centrosinistra, Maurizio Mangialardi, con il 34-38% – e in Valle d’Aosta – che vota con un sistema elettorale diverso dalle altre Regioni – dove il primo partito è la Lega (20-24%), seguito dal Progetto Civico Progressista (che comprende anche il Pd) con il 13-17%, dall’Union Valdoteaine (11-15%) e dal Centrodestra (FI e Fdi-Meloni) 8-10%). LEGGI TUTTO

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    Elezioni in era Covid, affluenza: i dati del primo giorno

    (Teleborsa) – Referendum costituzionale, Suppletive del Senato, Regionali e Amministrative: italiani chiamati al voto nella maratona di due giorni, iniziata ieri, domenica 20 settembre che si concluderà oggi, lunedì 21 con le urne aperte dalle 7.00 alle 15.00.Nella prima giornata di voto quando sono arrivati i dati di circa 6.000 comuni su 7.900 l’affluenza provvisoria alle 23 per il referendum costituzionale si avvicina al 40%. Medesima la percentuale per le Regionali nelle quattro regioni per le quali il Viminale comunica i dati: Campania, Liguria, Puglia e Veneto (circa 1.200 comuni su 1.604 totali). Mentre per le amministrative l’affluenza è attorno al 50% (365 comuni su 606).Elezioni in era Covid, sotto il segno dunque di mascherine e distanziamento con qualche criticità: in generale, però, la situazione sembra essere sotto controllo.”Ogni votazione è espressione di una partecipazione democratica. C’è sempre l’auspicio che ci sia la partecipazione dei cittadini. Io ho votato in scienza e coscienza”, ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo aver votato in un seggio al centro di Roma verso l’ora di pranzo. E’ giunto da solo a piedi al seggio, accolto dai cronisti che lo attendevano all’entrata ed è entrato nella scuola. Al seggio ha salutato presidente, scrutatori e la piccola folla di fotografi che lo attendevano. Quindi, è andato via sempre a piedi.Alla chiusura dei seggi, al via gli scrutini delle suppletive, del referendum e delle regionali. Gli scrutini delle elezioni amministrative cominceranno, invece, alle ore 9 di martedì 22 settembre. LEGGI TUTTO

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    Terzo settore, Catalfo: pubblicato in Gazzetta DPCM su 5 per mille

    (Teleborsa) – “Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM sul 5 per mille”.Lo scrive su Twitter il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo che parla di ” un altro importante traguardo sul cammino della riforma del Terzo Settore che il Ministero del Lavoro sta portando avanti, all’insegna della semplificazione delle procedure e della trasparenza sull’uso delle risorse”.Nei giorni scorsi il Ministro aveva annunciato che “entro ottobre verrà convocato il Consiglio nazionale del Terzo Settore dove saranno esaminati gli schemi di alcuni provvedimenti attuativi della riforma. “Considero strategico – aveva spiegato Catalfo in un’intervista a Il Corriere della Sera – lo sviluppo dell’economia sociale. LEGGI TUTTO