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    PNRR, Bonetti: parità di genere “asse strategico”

    (Teleborsa) – “Vorrei concentrarmi su tre elementi specifici tra loro correlati nelle ragioni, e che quindi richiedono di essere affrontati con un approccio integrato e multidimensionale: il calo demografico, l’emergenza educativa, l’esclusione delle donne dal mondo del lavoro e da troppi processi sociali e di leadership”. Lo ha detto la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti durante l’audizione in commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati sottolineando che contro il calo demografico dell’Italia, accentuato dalla pandemia, “risulta essenziale attivare processi di riforma delle politiche lavorative e familiari” e “il Family Act è la prima riforma che risponde a questa esigenza, a sostegno delle famiglie, dei percorsi educativi, della necessità di promuovere lavoro femminile, un welfare paritario tra donne e uomini, e autonomia per i giovani. Auspico quindi un’accelerazione della sua approvazione”.”Il progetto Next Generation EU (NGEU), voluto dalla Commissione Europea per dare una risposta comune ai danni economici e sociali causati dalla pandemia da Covid-19 – ha proseguito Bonetti – è la grande occasione per l’Italia di mettere in atto riforme e politiche in grado non solo di dare il via alla ripartenza sociale, economica e educativa del nostro Paese dopo la crisi pandemica, ma di progettare un percorso di riforma strutturale e radicale che rilanci l’Italia nelle sfide che avremo davanti nei prossimi anni, affrontando quindi i problemi che sono stati all’origine dei ritardi del Paese, e soprattutto dei suoi profondi squilibri”. ” Le scelte di oggi – ha aggiunto – devono essere primariamente rivolte a rendere migliore questo nostro tempo e contemporaneamente a costruire opportunità di un futuro migliore per le giovani e nuove generazioni, che non possono restare escluse non solo dagli obiettivi del nostro piano ma anche dalla sua fase di costruzione e attuazione. La missione di fondo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono dunque le riforme, che devono consentire di affrontare i nodi strutturali che hanno frenato lo sviluppo italiano per un tempo troppo lungo”.La Ministra ha quindi confermato che “il Governo sta lavorando per migliorare e completare la bozza di Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza presentata dal precedente esecutivo. In particolare nella necessità di chiarire il quadro di riforme sulla base del quale si vuole dare concretezza e fattibilità alla visione dell’intero piano. Sono state consegnate al Parlamento anche le schede tecniche dei progetti, e gli orientamenti che il Parlamento esprimerà avranno, nonostante i tempi molto stretti, un’importanza fondamentale per arrivare alla stesura definitiva”.Sul fronte del calo demografico “il PNRR si vuole prefiggere l’obiettivo di restituire opportunità per i giovani e per la loro crescita, incentivare scelte e progetti di vita personali e lavorativi, promuovere lavoro e protagonismo femminile in tutti i settori, sostenere le famiglie e la scelta della genitorialità. In particolare, la parità di genere è definita come asse strategico di tutto il piano, assumendo un ruolo trasversale, il cosiddetto gender mainstreaming, su cui ogni azione dovrà essere valutata ex ante ed ex post”. Per questo “abbiamo deciso di dotare il Paese – ha aggiunto – di una Strategia Nazionale, per sistematizzare un approccio trasversale e integrato volto alla promozione delle pari opportunità e della parità di genere. Il Pnrr deve necessariamente essere parte integrante di questa strategia”.”C’è un’azione che ritengo particolarmente significativa all’interno del piano, che è quella – ha spiegato il Ministro – inserita nella linea strategica istruzione-ricerca, per la ristrutturazione e la costruzione di nidi e servizi educativi e di cura per la prima infanzia che deve essere garantita su tutto il territorio nazionale almeno per la media europea prevista che è del 33% dell’offerta, In realtà il piano che abbiamo presentato ha una visione più ambiziosa rispetto a questo dato. Il dato attuale della media nazionale è purtroppo del 25,5%. dietro questo dato c’ è però una disparità significativa territoriale. L’obiettivo è di superare nel 2026 il 50%” ciò creerà “400 mila posti di lavoro” .”Sul piano delle proposte operative – ha ricordato Bonetti, gli interventi finanziati dal piano per quanto riguarda il primo asse: denatalità ed educazione integrano alcune misure strategiche che sono contenute nel Family Act, che comprende l’assegno unico universale per i figli, una riforma paritaria dei congedi parentali, una riforma dei tempi di vita familiare e lavorativa, il sostegno alle famiglie per le spese educative, incentivi al lavoro femminile e all’autonomia per i giovani under35″. LEGGI TUTTO

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    Rivoluzione PA al via: da aumenti a smart working, le novità

    (Teleborsa) – Si è svolto nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 12 marzo, l’incontro tra il Ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, l’Aran (Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni, ndr), le confederazioni sindacali e le rispettive categorie per dare l’avvio alla stagione contrattuale nel pubblico impiego.Con la Legge di bilancio del 2021 lo stanziamento complessivo a regime su tutta la Pubblica Amministrazione ha raggiunto la cifra complessiva di 6,8 miliardi di euro (nel precedente triennio 2016-2018 le risorse complessive per tutta la P.A. sono state pari a circa 5,4 miliardi), corrispondente a incrementi del 4,07% e ad aumenti complessivi medi mensili a regime di 107 euro per le amministrazioni statali, ha detto Brunetta, aprendo l’incontro.”Nelle Leggi di bilancio – ha aggiunto – sono state aggiunte risorse extra contrattuali per alcune categorie di personale. La legge di bilancio 2021, per esempio, ha previsto 530 milioni per l’indennità di esclusività medica, 335 milioni per indennità di specificità infermieristica. Il totale di queste risorse, pari a circa 1,3 miliardi, dal 2021 si aggiungono ai 6,8 miliardi per i rinnovi contrattuali”.Il quadro finanziario “permette di avviare la stagione dei rinnovi presso l’Aran, rinnovi che oltre l’aspetto finanziario dovranno prevedere un nuovo ordinamento professionale, la regolamentazione dello smart working e la valorizzazione della contrattazione integrativa. Prima dell’avvio delle trattative per il rinnovo è necessario che si concluda in Aran l’accordo quadro per la definizione dei comparti e aree. Intanto gli uffici del dipartimento hanno già preparato una bozza di atto di indirizzo generale e una bozza di atto di indirizzo per le funzioni centrali che dovranno avere il concerto del MEF”.Inoltre, tramite la Conferenza Unificata, che molto probabilmente si terrà a metà della prossima settimana, “vorrei sensibilizzare i comitati di settore competenti ad emanare nel più breve tempo possibile gli atti di indirizzo di loro competenza. Soprattutto quello della Sanità – ha proseguito – settore molto colpito dall’emergenza Covid”.Il percorso, dunque, prevede, l’accordo quadro in sede Aran per la definizione dei comparti e aree; atto di indirizzo madre e atto di indirizzo per le funzioni centrali (perchè di competenza statale); avvio delle procedure per gli altri atti di indirizzo per gli altri comparti (scuola, sanità e funzioni locali).”La stagione dei rinnovi contrattuali che apriamo oggi è un riconoscimento dovuto ai lavoratori pubblici”, ha sottolineato Brunetta. “Come metalmeccanici, lavoratori delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della gomma e della sanità privata hanno visto rinnovati i propri contratti collettivi – ha rilevato ancora – così ne hanno pieno diritto i medici, gli insegnanti, le forze dell’ordine e tutti i dipendenti pubblici che hanno servito lo Stato in questo anno drammatico per il Paese. Sono loro, siete voi, il volto della Repubblica, come ha ricordato il Presidente Mattarella. Da loro, da voi, bisogna ripartire per cogliere la sfida della ricostruzione e le opportunità del Recovery Plan”.Finito il tempo delle contrapposizioni, mai come ora serve coesione. “Non è questo il tempo della vecchia retorica della contrapposizione autonomi-statali, garantiti-non garantiti, pubblico-privato”. “Il mio compito è aumentare la qualità e l’efficienza dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, a vantaggio di cittadini e imprese – ha detto – nonchè naturalmente degli stessi dipendenti pubblici. Uno Stato che si rinnova rappresenta la carta migliore abbandonare le generalizzazioni”. Brunetta ha sottolineato che per questa ragione mercoledì scorso è stato firmato a Palazzo Chigi il patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”. LEGGI TUTTO

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    Draghi a Fiumicino, “stretta necessaria ma azione Governo a sostegno famiglie e imprese”

    (Teleborsa) – “A più di un anno dall’inizio dell’emergenza purtroppo c’è una nuova ondata di contagi: nell’ultima settimana più di 150mila infezioni contro le 131mila della settimana precedente, un incremento di ricoverati quasi di 5000 persone, della terapia intensiva di seicento unità. Questi numeri impongono massima cautela” per “limitare il numero di morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi durante il punto stampa nel corso della visita al centro vaccinale di Fiumicino. “La mia prima visita in un sito vaccinale – ha aggiunto – è stata una visita breve ma veramente bella. Questi ragazzi che lavorano come volontari o in forma permanente hanno reso questo che è un luogo medico un luogo di speranza, entrando qui si capisce che ne usciremo”.Poi un messaggio agli italiani che “ho ringraziato per la loro infinita pazienza. Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti. Ma, a queste misure, si accompagna l’azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l’accelerazione della campagna vaccinale, che sola dà speranza di uscita dalla pandemia”.”Le misure previste nel decreto legge” Sostegni “sono corpose, coprono una platea più ampia e arriveranno rapidamente. Tra i provvedimenti più significativi, c’è il prolungamento della cassa integrazione guadagni, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i “nuovi poveri”, coloro che sono diventati maggioranza nelle file della Caritas. Agli autonomi e alle partite IVA che hanno patito perdite di fatturato riconosceremo contributi in forma più semplice e immediata, senza criteri settoriali”, ha chiarito il Presidente del Consiglio che ha precisato che “i 32 miliardi saranno impegnati nel decreto Sostegni “ma non basta. Ho intenzione di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio”.L’obiettivo del Governo è sostenere concretamente le famiglie. “Per venire incontro alle loro esigenze abbiamo deciso, già nel decreto legge di oggi, di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working, sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting.”Capitolo – delicatissimo – vaccini, “ad oggi, sottolinea Draghi, si vedono già i primi risultati di un’accelerazione. Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170.000 somministrazioni al giorno. L’obiettivo è triplicarlo presto. Abbiamo già ricevuto 7,9 milioni di dosi, ma contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane, anche a seguito della recente approvazione del vaccino Johnson & Johnson”.”L’Italia ha scelto di cominciare la sua campagna vaccinale dal personale delle strutture sanitarie. Abbiamo proceduto a vaccinare nelle Rsa, dove vivono i nostri concittadini più fragili. Infine, abbiamo dato priorità agli ultra-ottantenni, insieme a chi opera nella scuola, nell’università e nel soccorso pubblico. Mentre completeremo la vaccinazione di queste categorie, procederemo rispettando un ordine dato dall’età e dalle condizioni di salute. A tutti, chiedo di aspettare il proprio turno, come ha fatto in maniera esemplare il Presidente della Repubblica. È un modo di mostrarci una comunità solidale”, ha proseguito sottolineando che l’obiettivo, “in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il Commissario straordinario all’emergenza, Generale Francesco Paolo Figliuolo, è quello di utilizzare tutti gli spazi utili disponibili per le vaccinazioni. Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino. In Italia sono già operativi 1694 siti vaccinali fissi e altri verranno individuati”.Poi, una buona notizia. “Di oggi è la conclusione del primo contratto tra un’azienda italiana e un’azienda titolare di un brevetto. Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia”, ha detto il Premier che ha aggiunto: “L’Unione europea ha preso degli impegni chiari con le case farmaceutiche e ci aspettiamo che vengano rispettati. In queste settimane abbiamo preso decisioni forti nei confronti delle aziende in ritardo con le consegne. Seguiteremo a farlo, per difendere la salute degli italiani”.Inevitabile un passaggio sul “caso” AstraZeneca. “Nella giornata di ieri l’Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi. È una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza. Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino”, ha rimarcato sottolineando che “L”Ema sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo”, spiega.Infine, un “messaggio di fiducia e forza”, pur consapevole delle difficoltà: “Questo Governo – ha concluso Draghi – vi accompagnerà con la stessa intensità mostrata nel suo primo mese di lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Stretta anti-Covid, a Pasqua tutta Italia zona rossa

    (Teleborsa) – Dopo i confronti dei giorni scorsi, l’azione del Governo per contenere la diffusione della pandemia passa dalla teoria alla pratica. Ad aprire la giornata il vertice con gli enti locali, quindi alle 11,30 il Consiglio dei Ministri, durato poco più di un’ora, che ha dato il via libera al decreto legge con le nuove misure per il contrasto all’emergenza Covid. Da lunedì 15 marzo, come annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza, scompaiono le zone gialle che vengono portate in arancione. Più tempestivo l’ingresso in area rossa: tutte le Regioni che hanno incidenza settimanale” di Covid-19 “superiore a 250 casi su 100mila” verranno inserite nella fascia di massimo rischio.Le nuove misure restrittive resteranno in vigore dal 15 marzo al 6 aprile. Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile (3, 4 e 5 sarà zona rossa nazionale), nelle Regioni arancioni “è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno”, tra le 5 e le 22, “e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”. Nelle zone rosse spostamenti vietati, se non per comprovati motivi, dotati di autocertificazione.Intanto, è ufficiale il cambio di colore del Lazio che passa dal giallo al rosso. “Anche la nostra Regione da lunedì sarà chiamata a rispettare giustamente le regole della zona rossa”. Lo sottolinea in un passaggio del suo discorso al centro vaccinale di Fiumicino il governatore del Lazio Nicola Zingaretti confermando così le indiscrezioni in queste ore sulla fascia di rischio assegnata al Lazio LEGGI TUTTO

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    Assegno unico figli, Parlamento accelera. Obiettivo attuazione entro il primo luglio

    (Teleborsa) – Con l’approvazione all’unanimità, da parte della commissione Lavoro del Senato, del ddl di delega su “riordino, semplificazione e potenziamento delle misure a sostegno dei figli a carico delle famiglie italiane”, il Parlamento sblocca l’assegno unico e universale.”Si tratta di uno snodo importante – ha affermato in una nota la presidente della commissione Lavoro del Senato Susy Matrisciano (M5s) – nell’iter per l’approvazione della legge, che introduce un intervento atteso da tempo. Ringrazio i commissari per l’impegno. Attraverso questa misura, elaborata dal governo Conte II, le famiglie italiane potranno beneficiare di un importante sostegno economico, oggi più che mai fondamentale, che può incentivare il lavoro delle donne e sostenere la natalità nel nostro Paese”.Il provvedimento, come ha spiegato il relatore Mauro Laus (Pd), verrà calendarizzato per il voto dell’Aula nel più breve tempo possibile, alla prima riunione utile della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Poiché il testo non è stato modificato rispetto a quello giunto dalla Camera, “proprio per consentire di accelerare il percorso” nei tempi previsti, il voto del Senato sarà quello definitivo e consegnerà al governo la palla per la stesura dei decreti delegati su cui la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti (Iv), stava già lavorando. “L’approvazione oggi in commissione con voto unanime e senza modifiche rispetto al testo licenziato all’unanimità alla Camera, segna un altro importante passo avanti. Ora dobbiamo andare avanti con urgenza, per giungere a una veloce e definitiva approvazione in Aula”, ha sottolineato Laus spiegando che gli emendamenti che erano stati presentati prima che arrivasse il governo Draghi da Fi e Lega sono stati ritirati. “Una volta che il testo sarà diventato legge – ha aggiunto Laus – sarà importante e urgente approvare i successivi decreti attuativi, fondamentali per riordinare, semplificare e potenziare le misure previste”.La misura è già finanziata con 3 miliardi su quest’anno e tra i 5 e i 6 miliardi dal prossimo. Il ddl delega era stato approvato da Montecitorio, sempre all’unanimità, a giugno del 2020 e trasmesso al Senato circa otto mesi fa, cioè a luglio scorso, poi si era arenato. Oggi l’accelerazione che potrebbe davvero consentire di centrare l’obiettivo dell’attuazione entro il primo luglio. La legge delega prevede che le famiglie potranno beneficiare di un contributo mensile o un credito d’imposta per ciascun figlio fino ai 21 anni di età. L’assegno andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti ed autonomi. Il Mef è al lavoro sulle quantificazioni dell’assegno che potrebbe aggirarsi attorno ai 200 euro mensili, a seconda dell’Isee del nucleo familiare.(Foto: CC-BY-2.0) LEGGI TUTTO

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    Generale Figliuolo nuovo Commissario emergenza

    (Teleborsa) – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 che, dunque, prende il posto di Domenico Arcuri al quale – si legge in una nota rilasciata da Palazzo Chigi- vanno “i ringraziamenti del Governo per l’impegno e lo spirito di dedizione con cui ha svolto il compito a lui affidato in un momento di particolare emergenza per il Paese”.Originario di Potenza, Figliuolo ha maturato esperienze e ricoperto molteplici incarichi nella Forza Armata dell’Esercito, interforze e internazionale. E’ stato Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal 7 novembre 2018 è Comandante Logistico dell’Esercito.In ambito internazionale ha maturato esperienza come Comandante del Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e come Comandante delle Forze NATO in Kosovo. LEGGI TUTTO

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    Gentiloni: ritiro misure sostegno andrà gestito “molto attentamente”

    (Teleborsa) – “Se vogliamo evitare di ripetere gli errori del passato e una impennata dei fallimenti, dovremo gestire molto attentamente il ritiro delle misure di sostegno all’economia”. Lo ha affermato il Commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni intervenendo allo European Fiscal Board, precisando che “questo significa passare gradualmente da aiuti generalizzati a misure più mirate. Dovremo aumentare gli incentivi all’occupazione, per sostenere la transizione e ridurre i rischi di disoccupazione di lungo termine. E dovremo anche fare la distinzione tra imprese sostenibili e non: una questione non facile”.”L’analisi economica e gli indicatori di mercato – ha aggiunto – segnalano tassi di interesse che resteranno bassi nel futuro prevedibile, zavorrati dall’eccesso cronico di risparmio rispetto agli investimenti”.Secondo Gentiloni i Paesi dovrebbero sfruttare la fase attuale di tassi bassi per spingere investimenti e riforme che consentano di ricavare crescita economica da questo debito. “Questo è il fulcro del nostro strumento di Ripresa e resilienza”, il Recovery fund.”Una vota che la situazione sanitaria sarà tornata pienamente sotto controllo, e che l’economia sarà migliorata in maniera solida, i Paesi membri dovranno realizzare una riduzione graduale e realistica dei livelli di indebitamento. E questo – ha concluso Gentiloni – implicherà livelli adeguati di avanzi primari di bilancio”.La prossima settimana la Commissione europea – ha proseguito Gentiloni – presenterà nuove linee guida ai Paesi sui conti pubblici e i criteri in base ai quali decidere se riattivare le regole del Patto di Stabilità e di crescita dal 2022. “Bisogna ribadire che nella situazione attuale il rischio di fare troppo poco” a sostegno della ripresa “supera quello di fare troppo” e secondo il commissario europeo un aspetto cruciale della sostenibilità dei debiti, destinati ad aumentare è rappresentato dalla qualità della spesa.Nel suo intervento allo Europan Fiscal Board, Gentiloni ha citato la distinzione, coniata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, tra debito “buono” e debito “cattivo”. “Il punto è per cosa usiamo il debito. Se è per finanziare ricerca, istruzione, infrastrutture e ospedali, possiamo ritenerlo debito buono. Se è per finanziare spesa corrente e misure che non hanno effetti sulla capacità produttiva, allora è debito cattivo e la sua sostenibilità verrà messa in questione”.Quanto alle “nostre regole di Bilancio vanno adattate in modo da migliorare la composizione delle finanze pubbliche e assicurare che il nuovo debito sia debito buono”. E secondo Paolo Gentiloni “dobbiamo riflettere sulla regola del debito”.Perchè una versione eccessivamente rigorosa di questa regola innesca aggiustamenti drastici prociclici e autolesionistici. Ma al tempo stesso “resta necessario un meccanismo che conduca il debito verso una traiettoria di graduale moderazione”.Le aree di intervento sulle regole sono diverse e “ci sono margini per cambiarle tramite l’interpretazione. Ma se vogliamo essere più ambiziosi – è il richiamo di Gentiloni a conclusione del suo intervento – non dovremmo escludere modifiche delle regole”, cioè riforme dei trattati. LEGGI TUTTO

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    Draghi, rilancio agenda transatlantica “obiettivo cruciale”

    (Teleborsa) – Il Premier Draghi è intervenuto in mattinata alla sessione Sicurezza e Difesa del Consiglio UE, sottolineando l’importanza dell’autonomia strategica dell’UE in un quadro di complementarietà con la Nato e di coordinamento con gli Usa. Occorre essere autonomi e al contempo coordinati, il ragionamento fatto da Draghi, secondo il quale sarà più facile con l’amministrazione Biden.Il rilancio dell’agenda transatlantica è un “obiettivo cruciale” per il Premier Draghi il quale ha spiegato come il percorso di costruzione di un’autonomia strategica dell’Unione europea deve essere declinato in complementarietà con la Nato, anche alla luce del rinnovato impegno transatlantico della nuova amministrazione Usa. Tuttavia, l’UE deve puntare ad essere più che solo una parte della Nato.Nel corso del Consiglio UE, Draghi ha elogiato l’impegno dell’Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, e della Commissione Ue, per la realizzazione dello “strategic compass”, iniziativa lanciata da Bruxelles in merito alla sicurezza e difesa dell’Unione. Il Presidente del Consiglio si è detto convinto che l’Ue debba continuare a costruire le sue capacità in materia di sicurezza, in particolare nel campo della cybersecurity e contro le minacce ibride.Secondo quanto riferiscono fonti europee, Draghi ha salutato con favore l’impegno dell’Unione nel rilanciare una partnership ambiziosa con gli altri Paesi del Vicinato Meridionale. E’ “arrivato il momento di mettere in pratica questo impegno, attraverso il dialogo politico e il sostegno economico”, ha detto Draghi, enfatizzando in particolare i temi d’interesse comune come l’ambiente, il clima, l’energia, il turismo e il commercio. LEGGI TUTTO