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    Franco: “Ripresa tema numero uno, condizioni restano impegnative”

    (Teleborsa) – “Dal punto di vista dell’economia ci attendiamo un lieve calo del PIL nel primo trimestre, un recupero nel secondo trimestre con una accelerazione nel terzo e nel quarto”. E’ quanto ha affermato il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, intervenendo in qualità di presidenza italiana del G20 ad un dibattito organizzato da Bloomberg. “Dobbiamo fare ancora tanta strada per tornare al PIL del 2019″, ha aggiunto.”Nelle prossime settimane” il Governo potrebbe decidere altre misure anticrisi, ma poi “la questione cruciale” è quella della loro rimozione, che inizierà “più avanti nell’anno”. “In Italia stiamo ancora adottando misure, nelle scorse settimane ne sono state introdotte per un ammontare pari all’1,5% del PIL e forse altre misure saranno prese nelle prossime settimane”, ha detto.”In Italia non siamo ancora alla normalità” sull’emergenza pandemica, “abbiamo ancora un flusso rilevante di nuovi contagi, il processo di vaccinazioni è ben avviato e stiamo puntato a raggiungere mezzo milione di dosi al giorno tra circa un mese. Il Paese resta sotto pesanti restrizioni alla mobilità, le scuole resta chiuse”, ha rilevato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, durante un convegno online. “Pensiamo che successivamente la situazione migliorerà gradualmente e si muoverà verso la normalità, diciamo verso maggio e giugno data la disponibilita’ di vaccini, da una parte, e dall’altra la stagione e il caldo che aiuteranno”, ha aggiunto.”Lavoriamo per fornire il nostro Piano (di ripresa e resilienza) alla Commissione europea per la fine di aprile”. Per l’Italia il piano apporterà “190 miliardi di euro tra sovvenzioni a fondo perso e prestiti su sei anni, circa il 10% del PIL per sostenere investimenti in varie aree”, ha aggiunto.”Affrontare le sfide climatiche non può più essere rinviato, dobbiamo limitare le ricadute sulle emissioni di carbonio dell’attività umana, ma sappiamo che si può fare solo su scala globale”. “Penso che tutti i Paesi abbiano accettato che dobbiamo fare il prima possibile sul controllo delle emissioni. La sfida – ha concluso Franco – è aggiustare i modi con cui cresciamo, consumiamo e investiamo”. LEGGI TUTTO

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    Cattolica, Bedoni e Ferraresi in audizione in commissione di inchiesta sulle banche

    (Teleborsa) – Dopo il segretario generale dell’Ivass, Stefano De Polis, saranno Paolo Bedoni e Carlo Ferraresi, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, ad essere ascoltati in commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario sulle “recenti vicende della società”.L’audizione, in programma nella mattinata di martedì 23 marzo, sarà focalizzata sulla governance della società, che è finita nel mirino dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, e i cui vertici sono sotto inchiesta della magistratura per illecita influenza sull’assemblea.Gran parte dell’audizione, così come successo con De Polis, dovrebbe essere secretata perché il procedimento sanzionatorio non si è ancora concluso e si tratta di una società quotata.Nel pomeriggio, si legge nell’avviso di convocazione, verranno invece ascoltati i commissari liquidatori di Veneto Banca, “in merito allo stato della procedura di liquidazione coatta amministrativa” dell’ex popolare veneta. LEGGI TUTTO

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    MISE, incontro Giorgetti-Le Maire: visione comune su autonomia strategica dell'Europa

    (Teleborsa) – Italia e Francia hanno “una visione comune sul fatto che la pandemia ha fatto ben capire la necessità di un’autonomia strategica dell’Europa”. È quanto ha sostenuto il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al termine dell’incontro con il ministro francese dell’economica, delle finanze e del rilancio Bruno Le Maire.Al centro del bilaterale al MISE c’è stata la cooperazione industriale tra i due Paesi, la strategia industriale europea, la cooperazione trilaterale Italia, Francia, Germania, e le priorità della Presidenza italiana del G20. Tra i temi discussi, ha spiegato Giorgetti, “anche l’opportunità dell’industria europea indipendente sia su biotecnologia che biomedicali”.Guardando alla fase di ripresa post-pandemia, secondo Le Maire sui conti pubblici non bisogna ripetere “l’errore del 2011, quello di voler ripristinare troppo velocemente la finanza pubblica che ha finito per uccidere crescita. Il tempo del risanamento verrà, ma quando la crescita sarò tornata e la crisi sarà alle nostre spalle”. “La rinascita economica sarà la prima cosa da assicurare dopo la soluzione del problema sanitario”, gli ha fatto eco Giorgetti.”Adesso per l’Unione europea è indispensabile avviare il prima possibile il rilancio e invitiamo gli Stati europei che non lo abbiano ancora fatto a ratificare norme sulle le risorse proprie in modo che il rilancio europeo possa finalmente a partire – ha affermato il ministro francese – Non è accettabile che gli Stati uniti rilancino l’economia e l’Europa sia invece frenata. L’Europa deve assolutamente accelerare il rilancio”.IndustriaPer quanto riguarda gli incroci di interessi tra i due Paesi, un fronte caldo è quello di Stellantis, su cui entrambi i ministri si sono detti non interessati ad entrare nel capitale. “Non prevediamo nessuna partecipazione pubblica dello Stato in Stellantis, è una impresa privata”, ha affermato Le Maire, aggiungendo che “per noi la creazione di Stellantis è il segno di questa cooperazione franco-italiana in un settore che ci sta a cuore a tutti”.Per quanto riguarda la competitività del Vecchio Continente nel contesto globale, “la nostra industria non può essere oggetto di politiche predatorie rispetto alla tecnologia di cui disponiamo”, ha sottolineato Giorgetti. “Con il ministro Le Maire abbiamo discusso dei grandi progetti di importanza europea; tra questi quelli legati all’idrogeno e i temi dell’aerospazio”.Rete unica”Siamo in clamoroso ritardo rispetto a quelli che erano gli obiettivi, portare la rete altissima velocità a tutti i cittadini e alle imprese italiane”, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico italiano parlando del progetto di rete unica.”Il governo italiano non è contrario al progetto di rete unica è contrario ai ritardi sul progetto – ha spiegato – “Il progetto societario di rete unica ha avuto dei ritardi, se va in porto rapidamente e offre risposte efficienti a queste esigenze è sicuramente una cosa accettabile ma se invece è qualche cosa che ostacola, rallenta o impedisce il raggiungimento di questi obiettivi diventa un problema. Quindi è semplicemente un mezzo per arrivare ad un obiettivo. Non c’è un’opzione negativa o positiva a priori”. LEGGI TUTTO

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    Dl sostegni, Durigon: 32 miliardi aiuto determinante per ripartenza economia

    (Teleborsa) – “Sicuramente l’impegno di 32 miliardi è determinante per far ripartire la nostra economia. All’interno c’è un grande intervento sul piano vaccinale e sull’acquisto anche dei farmaci mononucleari. Economicamente ci sarà un ristoro molto importante, superiore ai 4 ristori che fece il Governo Conte, parliamo di 12 miliardi circa per i rimborsi indennizzi partite IVA, professionisti e aziende fino a un fatturato di 10 milioni di euro; quindi un impatto vero per circa 2,8 milioni di aziende”. Lo ha detto il Sottosegretario all’economia, Claudio Durigon, a Rai Radio1, sul dl sostegni che il Governo dovrebbe approvare questa settimana.Per le aziende, partite IVA e professionisti, ha confermato Durigon, “finalmente” si comparerà “l’anno 2020 e il 2019 e si daranno a tutte quelle aziende che hanno avuto una perdita”. La perdita di fatturato da parte del tessuto economico, è stata “di 400 miliardi, questo è il primo atto, non si può pensare che si possa dare tutto o gran parte della perdita effettiva”, ha aggiunto.Decreto sostegni, dunque, pronto a tagliare il traguardo. Ancora in corso le ultime verifiche nel Governo ma secondo fonti dell’esecutivo, è ormai probabile che venerdì sia convocato il Consiglio dei ministri chiamato a dare il via al provvedimento.Nella stessa giornata, secondo le stesse fonti, il Premier Mario Draghi potrebbe tenere una conferenza stampa per illustrare il decreto ma anche per soffermarsi su alcuni punti critici e prioritaria della campagna di vaccinazione. La conferenza, infatti, arriverebbe 24 ore dopo il verdetto dell’EMA su Astrazeneca. LEGGI TUTTO

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    ITA accelera, passi avanti verso il decollo

    (Teleborsa) – La Commissione trasporti della Camera dei Deputati ha votato a larga maggioranza il parere favorevole al nuovo piano industriale di ITA. Lo dichiara Luciano Nobili, capogruppo Italia Viva e relatore del provvedimento.”Si tratta di un passaggio molto importante – afferma – che ha richiesto un approfondimento lungo e serio e una interlocuzione positiva con i vertici della Newco, guidata dal dottor Lazzerini e dall’ingegner Caio e con il Governo. In particolare voglio ringraziare il ministro Giorgietti che con la sua lunga e dettagliata audizione di oggi ha chiarito con precisione le intenzioni del Governo, la mission della nuova compagnia e il percorso sull’amministrazione straordinaria di Alitalia. Un cambio di passo rispetto alle incertezze, ai ritardi, ai rimpalli di responsabilità degli ultimi mesi di cui si vedono i frutti”.”Imperativo ora è fare presto e fare bene – aggiunge -: la temporanea nazionalizzazione della compagnia, l’impegno di ulteriori 3 miliardi di euro stanziati col decreto rilancio, non erano la nostra soluzione preferita, anzi. Ma la pandemia ha così aggravato la situazione da rendere il percorso obbligato. Sta a noi non dimenticare da dove veniamo, e cioè da una compagnia che registrava performance disastrose ben prima dell’arrivo del Covid e sulla quale occorre procedere, in ossequio alle indicazioni europee e alle convinzioni nostre e del Governo Draghi con una profonda discontinuità manageriale, organizzativa, aziendale e con l’obiettivo di scelte nell’interesse della tutela dell’investimento fatto e dell’equilibrio economico e finanziario della nuova compagnia. Nel nuovo piano industriale, che dovrà necessariamente subire degli aggiornamenti, c’è il profilo di un’azienda più snella, dinamica, che riscopre il lungo raggio, che punta sull’hub di Fiumicino, sul business di Linate, sul rapporto col cliente, sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità”.”Sarà necessario accelerare l’interlocuzione in corso con la commissione Europea – prosegue Nobili – per permettere di trasferire quanto prima il settore aviation direttamente a Ita, e poi procedere secondo quanto sarà definito per concorrere a gestire handling, manutenzione, per tutelare slot e brand aziendale. L’interlocuzione col governo e l’impegno dello stesso ci fa ben sperare sulla risoluzione rapida della trattativa, nell’interesse del nostro Paese”.”Sarà fondamentale poi garantire adeguate tutele al personale di Alitalia e valorizzare gli asset che la gestione commissariale cederà con l’obiettivo di chiuderla il prima possibile. Allo stesso tempo bisognerà evitare errori del passato: per questo per noi è fondamentale lavorare, prima possibile, alla definizione di una partnership strategica dal punto di vista commerciale che possa tradursi in prospettiva in una partnership industriale con ingresso nel capitale sociale di ITA – conclude -. Negli ultimi 15 anni l’esborso di risorse pubbliche su Alitalia è stato abnorme e ingiustificato a fronte di risultati aziendali disastrosi. Che sia la volta buona per far partire una compagnia in grado di stare sul mercato, di accompagnare la ripartenza post Covid del turismo in Italia, che sarà uno dei nostri vettori di crescita più importanti, di avere un futuro senza debiti”.Proprio oggi, il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti aveva detto che è in corso una profonda revisione del piano industriale approvato dal CdA di Ita, alla luce delle negoziazioni con la Commissaria europea Margrethe Vestager. L’Unione europea per dare il via libera alla costituzione della nuova società ha chiesto all’Italia che questa sia in discontinuità con l’attuale compagnia aerea. “Parola d’ordine è discontinuità, orientamento al mercato e sostenibilità economica”, ha dichiarato Giorgetti in audizione alla commissione Trasporti della Camera. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Bonetti: parità di genere “asse strategico”

    (Teleborsa) – “Vorrei concentrarmi su tre elementi specifici tra loro correlati nelle ragioni, e che quindi richiedono di essere affrontati con un approccio integrato e multidimensionale: il calo demografico, l’emergenza educativa, l’esclusione delle donne dal mondo del lavoro e da troppi processi sociali e di leadership”. Lo ha detto la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti durante l’audizione in commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati sottolineando che contro il calo demografico dell’Italia, accentuato dalla pandemia, “risulta essenziale attivare processi di riforma delle politiche lavorative e familiari” e “il Family Act è la prima riforma che risponde a questa esigenza, a sostegno delle famiglie, dei percorsi educativi, della necessità di promuovere lavoro femminile, un welfare paritario tra donne e uomini, e autonomia per i giovani. Auspico quindi un’accelerazione della sua approvazione”.”Il progetto Next Generation EU (NGEU), voluto dalla Commissione Europea per dare una risposta comune ai danni economici e sociali causati dalla pandemia da Covid-19 – ha proseguito Bonetti – è la grande occasione per l’Italia di mettere in atto riforme e politiche in grado non solo di dare il via alla ripartenza sociale, economica e educativa del nostro Paese dopo la crisi pandemica, ma di progettare un percorso di riforma strutturale e radicale che rilanci l’Italia nelle sfide che avremo davanti nei prossimi anni, affrontando quindi i problemi che sono stati all’origine dei ritardi del Paese, e soprattutto dei suoi profondi squilibri”. ” Le scelte di oggi – ha aggiunto – devono essere primariamente rivolte a rendere migliore questo nostro tempo e contemporaneamente a costruire opportunità di un futuro migliore per le giovani e nuove generazioni, che non possono restare escluse non solo dagli obiettivi del nostro piano ma anche dalla sua fase di costruzione e attuazione. La missione di fondo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono dunque le riforme, che devono consentire di affrontare i nodi strutturali che hanno frenato lo sviluppo italiano per un tempo troppo lungo”.La Ministra ha quindi confermato che “il Governo sta lavorando per migliorare e completare la bozza di Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza presentata dal precedente esecutivo. In particolare nella necessità di chiarire il quadro di riforme sulla base del quale si vuole dare concretezza e fattibilità alla visione dell’intero piano. Sono state consegnate al Parlamento anche le schede tecniche dei progetti, e gli orientamenti che il Parlamento esprimerà avranno, nonostante i tempi molto stretti, un’importanza fondamentale per arrivare alla stesura definitiva”.Sul fronte del calo demografico “il PNRR si vuole prefiggere l’obiettivo di restituire opportunità per i giovani e per la loro crescita, incentivare scelte e progetti di vita personali e lavorativi, promuovere lavoro e protagonismo femminile in tutti i settori, sostenere le famiglie e la scelta della genitorialità. In particolare, la parità di genere è definita come asse strategico di tutto il piano, assumendo un ruolo trasversale, il cosiddetto gender mainstreaming, su cui ogni azione dovrà essere valutata ex ante ed ex post”. Per questo “abbiamo deciso di dotare il Paese – ha aggiunto – di una Strategia Nazionale, per sistematizzare un approccio trasversale e integrato volto alla promozione delle pari opportunità e della parità di genere. Il Pnrr deve necessariamente essere parte integrante di questa strategia”.”C’è un’azione che ritengo particolarmente significativa all’interno del piano, che è quella – ha spiegato il Ministro – inserita nella linea strategica istruzione-ricerca, per la ristrutturazione e la costruzione di nidi e servizi educativi e di cura per la prima infanzia che deve essere garantita su tutto il territorio nazionale almeno per la media europea prevista che è del 33% dell’offerta, In realtà il piano che abbiamo presentato ha una visione più ambiziosa rispetto a questo dato. Il dato attuale della media nazionale è purtroppo del 25,5%. dietro questo dato c’ è però una disparità significativa territoriale. L’obiettivo è di superare nel 2026 il 50%” ciò creerà “400 mila posti di lavoro” .”Sul piano delle proposte operative – ha ricordato Bonetti, gli interventi finanziati dal piano per quanto riguarda il primo asse: denatalità ed educazione integrano alcune misure strategiche che sono contenute nel Family Act, che comprende l’assegno unico universale per i figli, una riforma paritaria dei congedi parentali, una riforma dei tempi di vita familiare e lavorativa, il sostegno alle famiglie per le spese educative, incentivi al lavoro femminile e all’autonomia per i giovani under35″. LEGGI TUTTO

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    Rivoluzione PA al via: da aumenti a smart working, le novità

    (Teleborsa) – Si è svolto nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 12 marzo, l’incontro tra il Ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, l’Aran (Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni, ndr), le confederazioni sindacali e le rispettive categorie per dare l’avvio alla stagione contrattuale nel pubblico impiego.Con la Legge di bilancio del 2021 lo stanziamento complessivo a regime su tutta la Pubblica Amministrazione ha raggiunto la cifra complessiva di 6,8 miliardi di euro (nel precedente triennio 2016-2018 le risorse complessive per tutta la P.A. sono state pari a circa 5,4 miliardi), corrispondente a incrementi del 4,07% e ad aumenti complessivi medi mensili a regime di 107 euro per le amministrazioni statali, ha detto Brunetta, aprendo l’incontro.”Nelle Leggi di bilancio – ha aggiunto – sono state aggiunte risorse extra contrattuali per alcune categorie di personale. La legge di bilancio 2021, per esempio, ha previsto 530 milioni per l’indennità di esclusività medica, 335 milioni per indennità di specificità infermieristica. Il totale di queste risorse, pari a circa 1,3 miliardi, dal 2021 si aggiungono ai 6,8 miliardi per i rinnovi contrattuali”.Il quadro finanziario “permette di avviare la stagione dei rinnovi presso l’Aran, rinnovi che oltre l’aspetto finanziario dovranno prevedere un nuovo ordinamento professionale, la regolamentazione dello smart working e la valorizzazione della contrattazione integrativa. Prima dell’avvio delle trattative per il rinnovo è necessario che si concluda in Aran l’accordo quadro per la definizione dei comparti e aree. Intanto gli uffici del dipartimento hanno già preparato una bozza di atto di indirizzo generale e una bozza di atto di indirizzo per le funzioni centrali che dovranno avere il concerto del MEF”.Inoltre, tramite la Conferenza Unificata, che molto probabilmente si terrà a metà della prossima settimana, “vorrei sensibilizzare i comitati di settore competenti ad emanare nel più breve tempo possibile gli atti di indirizzo di loro competenza. Soprattutto quello della Sanità – ha proseguito – settore molto colpito dall’emergenza Covid”.Il percorso, dunque, prevede, l’accordo quadro in sede Aran per la definizione dei comparti e aree; atto di indirizzo madre e atto di indirizzo per le funzioni centrali (perchè di competenza statale); avvio delle procedure per gli altri atti di indirizzo per gli altri comparti (scuola, sanità e funzioni locali).”La stagione dei rinnovi contrattuali che apriamo oggi è un riconoscimento dovuto ai lavoratori pubblici”, ha sottolineato Brunetta. “Come metalmeccanici, lavoratori delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della gomma e della sanità privata hanno visto rinnovati i propri contratti collettivi – ha rilevato ancora – così ne hanno pieno diritto i medici, gli insegnanti, le forze dell’ordine e tutti i dipendenti pubblici che hanno servito lo Stato in questo anno drammatico per il Paese. Sono loro, siete voi, il volto della Repubblica, come ha ricordato il Presidente Mattarella. Da loro, da voi, bisogna ripartire per cogliere la sfida della ricostruzione e le opportunità del Recovery Plan”.Finito il tempo delle contrapposizioni, mai come ora serve coesione. “Non è questo il tempo della vecchia retorica della contrapposizione autonomi-statali, garantiti-non garantiti, pubblico-privato”. “Il mio compito è aumentare la qualità e l’efficienza dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, a vantaggio di cittadini e imprese – ha detto – nonchè naturalmente degli stessi dipendenti pubblici. Uno Stato che si rinnova rappresenta la carta migliore abbandonare le generalizzazioni”. Brunetta ha sottolineato che per questa ragione mercoledì scorso è stato firmato a Palazzo Chigi il patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”. LEGGI TUTTO

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    Draghi a Fiumicino, “stretta necessaria ma azione Governo a sostegno famiglie e imprese”

    (Teleborsa) – “A più di un anno dall’inizio dell’emergenza purtroppo c’è una nuova ondata di contagi: nell’ultima settimana più di 150mila infezioni contro le 131mila della settimana precedente, un incremento di ricoverati quasi di 5000 persone, della terapia intensiva di seicento unità. Questi numeri impongono massima cautela” per “limitare il numero di morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi durante il punto stampa nel corso della visita al centro vaccinale di Fiumicino. “La mia prima visita in un sito vaccinale – ha aggiunto – è stata una visita breve ma veramente bella. Questi ragazzi che lavorano come volontari o in forma permanente hanno reso questo che è un luogo medico un luogo di speranza, entrando qui si capisce che ne usciremo”.Poi un messaggio agli italiani che “ho ringraziato per la loro infinita pazienza. Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti. Ma, a queste misure, si accompagna l’azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l’accelerazione della campagna vaccinale, che sola dà speranza di uscita dalla pandemia”.”Le misure previste nel decreto legge” Sostegni “sono corpose, coprono una platea più ampia e arriveranno rapidamente. Tra i provvedimenti più significativi, c’è il prolungamento della cassa integrazione guadagni, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i “nuovi poveri”, coloro che sono diventati maggioranza nelle file della Caritas. Agli autonomi e alle partite IVA che hanno patito perdite di fatturato riconosceremo contributi in forma più semplice e immediata, senza criteri settoriali”, ha chiarito il Presidente del Consiglio che ha precisato che “i 32 miliardi saranno impegnati nel decreto Sostegni “ma non basta. Ho intenzione di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio”.L’obiettivo del Governo è sostenere concretamente le famiglie. “Per venire incontro alle loro esigenze abbiamo deciso, già nel decreto legge di oggi, di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working, sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting.”Capitolo – delicatissimo – vaccini, “ad oggi, sottolinea Draghi, si vedono già i primi risultati di un’accelerazione. Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170.000 somministrazioni al giorno. L’obiettivo è triplicarlo presto. Abbiamo già ricevuto 7,9 milioni di dosi, ma contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane, anche a seguito della recente approvazione del vaccino Johnson & Johnson”.”L’Italia ha scelto di cominciare la sua campagna vaccinale dal personale delle strutture sanitarie. Abbiamo proceduto a vaccinare nelle Rsa, dove vivono i nostri concittadini più fragili. Infine, abbiamo dato priorità agli ultra-ottantenni, insieme a chi opera nella scuola, nell’università e nel soccorso pubblico. Mentre completeremo la vaccinazione di queste categorie, procederemo rispettando un ordine dato dall’età e dalle condizioni di salute. A tutti, chiedo di aspettare il proprio turno, come ha fatto in maniera esemplare il Presidente della Repubblica. È un modo di mostrarci una comunità solidale”, ha proseguito sottolineando che l’obiettivo, “in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il Commissario straordinario all’emergenza, Generale Francesco Paolo Figliuolo, è quello di utilizzare tutti gli spazi utili disponibili per le vaccinazioni. Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino. In Italia sono già operativi 1694 siti vaccinali fissi e altri verranno individuati”.Poi, una buona notizia. “Di oggi è la conclusione del primo contratto tra un’azienda italiana e un’azienda titolare di un brevetto. Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia”, ha detto il Premier che ha aggiunto: “L’Unione europea ha preso degli impegni chiari con le case farmaceutiche e ci aspettiamo che vengano rispettati. In queste settimane abbiamo preso decisioni forti nei confronti delle aziende in ritardo con le consegne. Seguiteremo a farlo, per difendere la salute degli italiani”.Inevitabile un passaggio sul “caso” AstraZeneca. “Nella giornata di ieri l’Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi. È una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza. Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino”, ha rimarcato sottolineando che “L”Ema sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo”, spiega.Infine, un “messaggio di fiducia e forza”, pur consapevole delle difficoltà: “Questo Governo – ha concluso Draghi – vi accompagnerà con la stessa intensità mostrata nel suo primo mese di lavoro”. LEGGI TUTTO