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    Covid, scende il tasso di positività. Verso il nuovo decreto

    (Teleborsa) – Sono 13.844 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 12.074), a fronte di 350.034 tamponi tra antigenici e molecolari (ieri erano stati poco più di 294 mila) con il tasso di positività che passa dal 4,1% al 3,9%. Ancora alto, purtroppo, il numero delle vittime: 364 (ieri erano state 390). Questi i numeri del bollettino di oggi, mercoledì 21 aprile, diffuso dal Ministero della Salute.Sono 3.076 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, in calo di 75 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 155 (ieri 182). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 22.784 persone, in calo di 471 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 475.635 (-7.080 rispetto al giorno prima).Intanto procede il dialogo tra governo e regioni per arrivare al nuovo decreto che regolerà le riaperture. Dal 26 aprile la maggior parte dell’Italia tornerà in giallo, molti studenti torneranno a scuola e potranno riprendere le attività all’aperto, con la ministra Gelmini che ha dichiarato di pensare “che oltre 11 regioni passeranno al giallo”.Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti si è impegnato sul tema delle aperture: “Giusta la proposta di permettere apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento e anticipare quella delle fiere al 15 giugno”. Le regioni vorrebbero però di più: la ripartenza dei servizi di ristorazione sia al chiuso che all’aperto (senza distinzione di trattamento in base agli orari di somministrazione) e lo spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23. I governatori chiedono anche “la riapertura del settori wedding e l’avvio anticipato, rispetto a quanto disposto in bozza, dei mercati, l’uniformazione delle date di riapertura degli spettacoli all’aperto e degli eventi sportivi all’aperto”, secondo quanto riporta l’ANSA.”Sul coprifuoco – ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a Radio Capital – c’è un’interlocuzione con il governo. La Conferenza delle Regioni propone, misura assolutamente responsabile, l’ampliamento di un’ora, fino alle 23, per permettere alle attività, nei limiti delle regole, di avere un minimo di respiro”. LEGGI TUTTO

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    Bombardieri: lavoro vera emergenza Paese

    (Teleborsa) – Sui contenuti del Recovery Plan “abbiamo la necessità di confrontarci”, in particolare “sulle riforme che dovranno accompagnare le varie misure”. Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, entrando a Palazzo Chigi per l’incontro tra il Premier Mario Draghi e i sindacati. “Ricordo che a Bruxelles insieme con le misure avranno bisogno dei piani di riforma perchè altrimenti i soldi non arrivano – ha detto – e sulle riforme aspettiamo di confrontarci. Sul lavoro lo stiamo facendo, sulla pubblica amministrazione lo abbiamo fatto. Aspettiamo di farlo sulla riforma fiscale, che ci sembra sparita, dopo il condono, dai temi della discussione politica”. Bombardieri ha insistito sulla necessità di “vedere il piano. Abbiamo lavorato su quello del precedente Governo. Il confronto con le parti si fa sui documenti scritti”. “Chiederemo di considerare il lavoro come elemento prioritario – ha aggiunto entrando – dentro il piano ci sono alcune cose da tenere in considerazione: giovani, donne e Mezzogiorno. Ci aspettiamo risposte concrete, un cronoprogramma e l’impatto occupazionale di ciascuno dei progetti. Anche il tema dei licenziamenti sarà oggetto di confronto e discussione, almeno per quello che ci riguarda”.Al termine Bombardieri ha anticipato che il Presidente del Consiglio ha dato disponibilità a un ulteriore incontro dopo il primo maggio. Ci siamo confrontati, Draghi ci chiesto quale fosse la nostra idea. Abbiamo ribadito l’esigenza di avere gli impatti occupazionali del piano, di capire cosa succede sulla governance”. “Nel merito delle questioni aspettiamo il documento che sarà presentato nei prossimi giorni alla presidenza del consiglio e alle Camere – ha proseguito – dopo saremo in grado di dare un giudizio più articolato. Per il momento c’è la necessità che il piano sia collegato con il DEF e con le linee di politica industriale. Non possono esserci piani diversi. Speriamo ci sia un impegno del Governo. Il Presidente del consiglio ha dato su questo grande rassicurazione. Vedremo nei prossimi giorni”. LEGGI TUTTO

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    Ex Embraco, Sindacati in pressing

    (Teleborsa) – Ritirare i licenziamenti e andare avanti con il progetto Italcomp. A chiederlo Fiom, Fim e Uilm ricordando che oggi i lavoratori di Acc e di Embraco hanno manifestato al Ministero dello Sviluppo economico per chiedere al Governo di riprendere il progetto Italcomp e di “agire con la massima urgenza per scongiurare gli imminenti licenziamenti alla Embraco di Torino e la interruzione della produzione alla Acc di Belluno per problemi di liquidità”. Il Viceministro, Alessandra Todde, “che da qualche giorno ha avuto le deleghe a seguire le vertenze, ha ricevuto una delegazione delle segreterie nazionali e delle rappresentanze dei lavoratori. Ha assicurato la sua intenzione di proseguire con la ricerca di una soluzione industriale e ha dichiarato la disponibilità di ammortizzatori sociali consecutivi anche per Embraco, a patto naturalmente che il curatore fallimentare ne faccia richiesta”. Questi sono gli argomenti più urgenti, insieme alla necessita’ di assicurare adeguata liquidita’ ad Acc, che saranno discussi nel prossimo contro già fissato per venerdi’ 23.I sindacati chiedono “al curatore fallimentare di Embraco di interrompere immediatamente la procedura di licenziamenti, di inoltrare domanda di cassa integrazione al ministero del Lavoro e di sbloccare l’utilizzo del fondo a suo tempo costituito da Embraco a beneficio dei lavoratori”. Per quanto riguarda invece “il Governo, speriamo che l’incontro di oggi dimostri un rinnovato interessamento da parte del Ministero dello Sviluppo economico dopo un lungo periodo di inerzia e di passaggio di consegne che ha messo gravemente a repentaglio il futuro dei lavoratori sia di Belluno sia di Torino”. Infine, “ci aspettiamo a breve l’approvazione degli emendamenti in discussione in Parlamento a sostegno della liquidità per l’Acc di Belluno e la costituzione di ItalComp”. LEGGI TUTTO

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    Da Whirlpool a ex Embraco, i dossier aperti al MiSE

    (Teleborsa) – A seguito dell’assegnazione delle deleghe, ho definito oggi il calendario delle vertenze che saranno convocate nelle prossime 2 settimane al MiSE. Giovedì 22 aprile il tavolo Dema, il 23 aprile Acc-Embraco, il 26 aprile Blutec e Sider Alloys, il 27 Treofan, il 28 Whirlpool, giovedì 29 Elica e Industria Italiana autobus e il 30 aprile L. Foundry. Le convocazioni saranno inviate a breve”. A rendere noto il calendario dei tavoli in programma al Ministero dello Sviluppo Economico è la viceministra Alessandra Todde.Intanto, sempre più caldo il dossier ex Embraco. “Nonostante le continue richieste ancora non è arrivata nessuna risposta dal Governo su Italcomp, il progetto deve ripartire, questa inerzia sta ammazzando due fabbriche, di due diversi territori – Mel nel bellunese e Riva di Chieri in provincia di Torino – e con esse i loro 800 lavoratori”. Ad affermarlo sono Barbara Tibaldi, segretario nazionale Fiom e responsabile settore elettrodomestico, e Claudia Ferri, coordinatrice nazionale Fiom settore elettrodomestico, annunciando un presidio domani davanti al Ministero dello Sviluppo economico.Italcomp “è stato presentato in due Prefetture, a Belluno e a Torino, plaudito come un progetto ambizioso, di buona politica industriale e che stava passando dalla fase progettuale, dopo un lungo lavoro di confronto con le parti sociali, a quella di realizzazione. Oggi invece, dopo il cambio di governo, osserviamo soltanto un silenzio a cui non riusciamo a dare più alcuna giustificazione”, aggiungono.Se questo progetto “è potuto partire ed è arrivato al punto in cui si trova è grazie alla tenacia di tutti quei lavoratori che hanno tenuto in vita la fabbrica, credendo ostinatamente nella possibilità di tornare a produrre e lavorare, questa immobilità invece rischia di far saltare l’intero progetto, le due fabbriche e tutti i posti di lavoro, inaccettabile soprattutto in una fase in cui il mercato dell’elettrodomestico e’ in forte ripresa. Il silenzio che osserviamo adesso offende e danneggia tutte quelle persone ed è ormai intollerabile”.Per questo domani 20 aprile, dalle 10, “saremo sotto al MiSE con i lavoratori di Embraco e Acc Wanbao a chiedere un intervento immediato da parte del Governo, per non far morire il progetto Italcomp e per salvaguardare i lavoratori delle due fabbriche”, concludono. LEGGI TUTTO

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    UE, Dombrovskis: “Commissione valuterà proroga a sospensione regole su aiuti di Stato”

    (Teleborsa) – La Commissione europea “valuterà se serva una proroga” alla sospensione delle regole sugli aiuti di Stato “con l’ottica di assicurare certezza del diritto” prima che scada, a fine anno. Lo ha annunciato la vicepresidente della Commissione, Margrethe Vestager durante la riunione informale dell’Ecofin (la riunione di tutti i ministri dell’economia e delle finanze degli Stati membri), secondo quanto riferito dal vicepresidente Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine degli incontri.Margrethe Vestager ha anche spiegato che tramite questo “Quadro temporaneo” sulle regole, deciso in riposta alla crisi pandemica, ad oggi sono state approvate oltre 500 misure di sostegno alle imprese, per un totale di circa 3.000 miliardi di euro.Nella conferenza stampa Dombrovskis ha parlato anche dello stato dell’avanzamento del Recovery fund. Oltre alla qualità, i piani nazionali di ripresa e resilienza devono essere in ordine anche con tutti i “requisiti regolamentari quindi è più importante prendersi una o due settimane in più, per migliorare la qualità del piano, piuttosto che concentrarsi sulla data” di fine aprile per la presentazione, ha affermato il vicepresidente della Commissione UE.Sulla revisione del Patto di stabilità, che riprenderà “quando la crisi sarà finita”, è “importante costruire un consenso sulla nuova direzione delle regole di bilancio”, ha detto invece Dombrovskis rispondendo a chi gli chiedeva se condividesse le parole di Draghi sulle vecchie regole che non torneranno. Dombrovskis ha ricordato che nella revisione, partita prima della pandemia e poi congelata, si punterà a semplificare i parametri non osservabili, come il deficit strutturale, e ad assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche. Inoltre le regole dovranno essere anticicliche ed “assicurare il sostegno alla ripresa”. LEGGI TUTTO

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    Elica, sindacati e Regione Marche convocati al MISE per scongiurare licenziamenti

    (Teleborsa) – I rappresentanti dei sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm e della Regione Marche sono stati convocati al Ministero dello Sviluppo Economico martedì 20 aprile per l’apertura del tavolo sulla vertenza Elica, dopo che la società specializzata nella produzione di cappe aspiranti da cucina (quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana) ha presentato un piano di esuberi che coinvolge circa 400 persone.L’azienda lo scorso 31 marzo scorso ha presentato il piano strategico 2021-2023 che prevede la riorganizzazione dell’area Cooking Italia, con 409 esuberi su 560 dipendenti del comprensorio e la chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo.”Non siamo in presenza di una crisi industriale da giustificare eventuali licenziamenti, ma solo a un processo di delocalizzazione con il principio che il lavoro c’è, ma si decide di farlo altrove – ha commentato Pierpaolo Pullini (Fiom) – Il ritiro formale del piano permetterebbe di aprire una discussione vera e di carattere industriale su come rendere possibile il mantenimento dei livelli produttivi ed occupazionali, attuali e futuri, sul territorio di Fabriano”. LEGGI TUTTO

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    Lombardia, Corte dei Conti boccia Aria: poca organizzazione e troppe consulenze

    (Teleborsa) – La Corte dei Conti ha espresso un giudizio negativo su Aria Spa, azienda di Regione Lombardia al centro delle recenti polemiche sulla prenotazione delle vaccinazioni e alla quale il presidente Attilio Fontana ha cambiato i vertici e chiesto al consiglio di amministrazione di dimettersi.L’analisi della Corte dei Conti si è concentrata su due aree principali, l’assetto societario e la gestione degli acquisti di beni e servizi sanitari in Lombardia (tra il 2019 e il primo semestre del 2020). Un fattore critico trasversale riguarda l’inadeguatezza del sistema informativo di Aria in relazione agli obiettivi strategici ad essa assegnati, sottolinea la relazione, che entra poi più nello specifico.”L’istruttoria ha mostrato uno scarto significativo tra il modello organizzativo adottato da Aria e le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, rilevando altresì criticità relative ad una molteplicità di discipline contrattuali, all’incremento del personale attribuito agli uffici di staff, al mancato rispetto del principio di onnicomprensività del trattamento economico dirigenziale, all’affidamento di incarichi esterni per servizi legali, e al ricorso eccessivo alle consulenze”, si legge in una nota della Corte dei Conti che riassume le 319 pagine della relazione.”La Regione, in veste di principale committente di Aria – continua il documento – dovrebbe acquisire dalla società, all’atto di ogni affidamento, la curva del carico di lavoro in corso e la dimostrazione dell’impatto che il nuovo lavoro può avere sulle unità operative, al fine di accertare la reale capacità della società di svolgere la commessa, senza creare danni o ritardi ai progetti avviati”.Gli strumenti che servono a incrementare la quota della spesa centralizzata, “si rivelano caratterizzati dalla strutturale mancanza di processi, strumenti e metodologie adeguati allo scopo” e nemmeno il monitoraggio degli acquisti sanitari “risulta sufficientemente presidiato dal sistema di raccolta attualmente in uso, strutturalmente inadeguato a fornire dati di buona qualità”.L’organo sottolinea che a fronte di una media degli acquisti programmati tramite Aria vicina al 70% del totale, l’istruttoria sui dati di bilancio ha rivelato che gli acquisti effettivi tramite il canale centralizzato non superano il 36% e che la quota residuale degli acquisti “è gestita in maniera frammentaria ed autonoma, con possibili diseconomicità ed inefficienze”. L’istruttoria ha inoltre mostrato un’elevata incidenza degli acquisti non soggetti a gara per circa un miliardo di euro. LEGGI TUTTO

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    ASTM, Presidenza del Consiglio non esercita golden power

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto volontaria promossa da NAF 2, interamente controllata da Nuova Argo Finanziaria, finalizzata al delisting di ASTM, l’offerente ha reso oggi noto la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato a Nuova Argo Finanziaria di accogliere la proposta, formulata dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, di non esercitare i poteri speciali previsti dalla disciplina golden power.Era, ricorda una nota, la condizione autorizzativa dell’OPA che ha preso il via il 13 aprile.(Foto: Roman Logov on Unsplash) LEGGI TUTTO