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    Medio Oriente, Israele chiede le dimissioni di Guterres: ecco perchè

    (Teleborsa) – Si accende lo scontro tra Nazioni Unite e Israele in scia alle parole pronunciate dal segretario generale Antonio Guterres. “È importante – ha detto Guterres intervenendo a Palazzo di Vetro in un clima incandescente – riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione”.Poi ha aggiunto che certo, “le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas”, ma anche che quegli stessi attacchi “non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese.Tanto che il ministro degli Esteri Eli Cohen, presente a New York, ha rifiutato di incontrarlo, mentre l’ambasciatore israeliano Gilad Erdan ne ha invocato le dimissioni immediate. Il primo a reagire è stato il rappresentante israeliano: “Un segretario generale dell’Onu che mostra comprensione per la campagna di sterminio di massa di bambini, donne e anziani non è adatto a guidare l’Onu. Lo invito a dimettersi immediatamente”.In serata è arrivato anche il commento del portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby che sottolinea come la “responsabilità del 7 ottobre è di Hamas, solo di Hamas. Non di Israele, né dei civili innocenti”. E su Guterres è intervenuto anche Matteo Salvini che ha definito le parole pronunciate dal Segretario Generale “gravi e inaccettabili”. LEGGI TUTTO

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    Ddl capitali, via libera da commissione Finanze Senato a emendamento relatori

    (Teleborsa) – La Commissione Finanze del Senato ha dato il via libera al ddl Capitali, il disegno di legge promosso dal governo in primavera per rafforzare il mercato dei capitali italiano e permettere a Piazza Affari di competere con i concorrenti europei. In particolare, oggi è stato approvato l’emendamento dei relatori e il provvedimento passerà ora alla V Commissione Bilancio per l’approvazione del passaggio sulla delega al TUF. Tra le novità più rilevanti, è stato approvato l’emendamento sulla lista dei CdA nella versione riformulata (presentata dai relatori del ddl Capitali, i senatori Fausto Orsomarso di Fratelli d’Italia e Dario Damiani di Forza Italia). Per quanto riguarda i consiglieri assegnati alle minoranze, non si contempla più l’assegnazione del 49% dei posti in consiglio alla lista che ottiene oltre il 20%, ma il nuovo testo prevede che se le altre liste ottengano oltre il 20% del totale dei voti espressi, i componenti del nuovo CdA di competenza delle minoranze sono assegnati proporzionalmente ai voti ottenuti dalle liste di minoranza che hanno conseguito una percentuale di voti non inferiore al 3%.Molto attesa anche l’introduzione del voto maggiorato. Secondo quanto approvato oggi, le società potranno introdurre nei propri statuti il voto maggiorato, arrivando fino a un moltiplicatore dieci, dando quindi più poteri agli azionisti stabili. I diritti di voto concessi agli azionisti cresceranno di anno in anno, con la possibilità di arrivare fino a un massimo di dieci voti per azione che sarà quindi diluita nell’arco temporale di un decennio.Domani, 11 ottobre, il ddl Capitali concluderà il suo iter in commissione con la discussione dell’unico emendamento presentato dal governo: si tratta della delega all’esecutivo stesso per riformare il Testo unico della finanza (TUF), risalente al 1998. Dovrebbe essere approvato un sub-emendamento, che allungherà da 12 a 18 mesi i tempi per l’esercizio della delega, anche se resta l’orientamento da parte del governo ad esercitarla nell’arco di un anno. LEGGI TUTTO

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    Sovraindebitamento, Ordine commercialisti Roma presenta Quaderno con piano consumatore

    (Teleborsa) – “Sul sovraindebitamento e su una delle sue procedure, il Piano del consumatore, è stato fatto un lavoro importante che vuole essere un contributo fattivo per tutti gli Ordini nazionali. Per questo intendiamo condividere il ‘Quaderno I’ realizzato dalla commissione Crisi da Sovraindebitamento dell’Ordine dei commercialisti di Roma”. A dirlo è Giovanni Battista Calì, presidente dell’Odcec di Roma, presentando il Quaderno I “La ristrutturazione dei debiti del consumatore nel Codice della Crisi d’impresa”.”Un lavoro – dice Calì – condiviso con tutti i colleghi di tre gruppi che si sono dedicati allo studio delle norme sul sovraindebitamento, raccogliendo una serie di documenti e pronunce sulle varie procedure che sono state modificate con il nuovo Codice della crisi in vigore dallo scorso anno. Un plauso va alla commissione, in particolare al presidente Andrea Giorgi e al vicepresidente Gabriele Felici, che hanno coordinato i tre gruppi di studio formati da una ventina di colleghi, realizzando un lavoro che sarà utile a tutti gli Ordini nazionali”.”Un lavoro importante, che riteniamo sia molto utile per i colleghi, e che ha visto la partecipazione dei vari referenti dell’area giudiziale. Forse è il primo lavoro di questo genere, così completo, che cercheremo di diffondere”, afferma Andrea Giorgi, presidente commissione Crisi da Sovraindebitamento dell’Odcec di Roma.Il Quaderno I contiene anche un focus particolare sul piano del consumatore e sulla ristrutturazione dei debiti del consumatore. “Si tratta di un approfondimento tecnico su questa procedura e sulle novità della normativa – aggiunge Giorgi – e che stanno creando già non poche problematiche, soprattutto sulle contrastanti pronunce arrivate in questo primo anno. Ci sono ancora questioni e spesso interpretazioni non univoche, per questo con il nostro lavoro cercheremo di dare un punto di riferimento ai colleghi attraverso una prima analisi. Su questa tematica – conclude Giorgi – sono coinvolti anche gli avvocati, ma si tratta di una materia per la quale l’Odcec si sta dimostrando più sensibile”. LEGGI TUTTO

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    Dl Asset: Governo pone la fiducia alla Camera

    (Teleborsa) – Il governo ha posto la questione di fiducia sulla conversione in legge del decreto asset senza modifiche rispetto al testo licenziato in prima lettura al Senato. La richiesta di fiducia è stata formalizzata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. La prima chiama del voto di fiducia alla Camera sul provvedimento che deve essere convertito in legge entro il 9 ottobre prossimo inizierà domani alle 16.25. È quanto ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Le dichiarazioni di voto di fiducia prenderanno il via dalle 13 in modo da consentire lo svolgimento del question time che è stato confermato alle 15. I lavori sul decreto asset proseguiranno con i pareri sugli ordini del giorno le cui votazioni proseguiranno, dopo la commemorazione del presidente emerito Giorgio Napolitano prevista alle 18, fino alle 20.30. Il voto finale sul decreto è previsto per giovedì entro le ore 14. LEGGI TUTTO

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    USA, shutdown evitato ma senza nuovi fondi per l’Ucraina

    (Teleborsa) – La minaccia di uno shutdown del governo federale è svanita sabato sera quando il presidente Joe Biden ha firmato un disegno di legge di finanziamento temporaneo per mantenere aperte le agenzie statunitensi, dopo che il Congresso si è affrettato ad approvare un accordo bipartisan.Il pacchetto riduce gli aiuti all’Ucraina, una priorità della Casa Bianca osteggiata da un numero crescente di legislatori repubblicani, ma aumenta l’assistenza federale in caso di calamità di 16 miliardi di dollari, soddisfacendo l’intera richiesta di Biden. Il disegno di legge finanzia il governo fino al 17 novembre.La Camera dei Rappresentanti ha votato con 335 voti a favore e 91 contrari per finanziare temporaneamente il governo, con 209 democratici che hanno sostenuto la misura rispetto ai 126 repubblicani in una dimostrazione di rara unità che ha posto fine allo stallo.”Questa è una buona notizia per il popolo americano”, ha detto Biden in una nota. Ha anche affermato che gli Stati Uniti “non possono in nessun caso permettere che il sostegno americano all’Ucraina venga interrotto” e si aspetta che lo speaker repubblicano Kevin McCarthy “manterrà il suo impegno nei confronti del popolo ucraino e assicurerà il passaggio del sostegno necessario per aiutare l’Ucraina in questo momento critico”. McCarthy è sotto pressione dall’ala più radicale del partito repubblicano, con alcuni parlamentari che hanno espresso la volontà di destituirlo, accusandolo di essere stato troppo morbido nelle trattative con i democratici.Il fatto che il disegno di legge copre solo altri 45 giorni significa che si prospettano rinnovate e intense discussioni nei due organi del Congresso per scongiurare un altro potenziale shutdown. Pertanto, se non si riesce a raggiungere un accordo entro il 17 novembre, milioni di lavoratori federali si troveranno a fronteggiare ritardi nel pagamento dello stipendio.Secondo i media statunitensi, il Senato aveva proposto un disegno di legge bipartisan per inviare circa 6 miliardi di dollari a Kiev, ma i democratici, per non essere accusati di uno shutdown del governo, hanno approvato la versione della Camera del disegno di legge senza aiuti. LEGGI TUTTO

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    CdM approva decreto energia da 1,3 miliardi: introdotto bonus carburante

    (Teleborsa) – Su proposta del ministro Giancarlo Giorgetti è stato approvato dal CdM il decreto energia con interventi per il quarto trimestre dell’anno, dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023, a sostegno delle famiglie per mitigare gli aumenti delle bollette e del prezzo dei carburanti. In totale sono stati stanziati circa 1,3 miliardi di euro. Lo si legge in una nota del ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).Viene rifinanziata con ulteriori 100 milioni per il 2023 la carta “Dedicata a te” per i nuclei familiari con almeno tre componenti e Isee fino a 15 mila euro e potrà essere utilizzata anche per l’acquisto di carburante. Le modalità e l’ammontare del bonus, che sarà accreditato sulla carta elettronica, saranno definite con un decreto interministeriale.Il governo ha inoltre deciso di rifinanziare il bonus trasporti rivolto a famiglie, studenti e lavoratori a basso reddito: un contributo fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e di trasporto ferroviario nazionale.Il decreto rafforza il contributo per i nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro (30 mila euro con almeno 4 figli) che già beneficiano del bonus sociale per le bollette di luce e gas. La misura, che sarà nuovamente prorogata, è potenziata nell’ultimo trimestre dell’anno in base al numero di componenti del nucleo familiare (300 milioni di euro).Inoltre, è stata confermata anche per il quarto trimestre dell’anno la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali.Prorogati anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.Tra le altre misure viene rifinanziato con circa 7 milioni di euro il fondo borse di studio per l’accesso alla formazione superiore.In materia fiscale, i contribuenti potranno regolarizzare con il ravvedimento operoso, entro il 15 dicembre 2023, le mancate certificazioni dei corrispettivi dal 1 gennaio 2022 al 30 giugno 2023. LEGGI TUTTO

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    CdM approva decreto energia: 1,3 miliardi per le famiglie

    (Teleborsa) – Il consiglio dei ministri ha approvato oggi un decreto legge con misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio. Il pacchetto di misure varrebbe 1,3 miliardi di euro.Tra le misure oggetto del provvedimento c’è la proroga e il rafforzamento delle misure contro il caro bollette e caro energia, il sostegno alle famiglie per i trasporti, con l’estensione della carta “Dedicata a te” per acquistare carburante e rifinanziamento del bonus TPL. Si tratta di una tantum per l’acquisto di carburanti che sarà caricato sulla social card per gli acquisti già prevista per le famiglie meno abbienti (ovvero quelle con Isee non superiore a 15 mila euro).Con il decreto legge approvato oggi verrebbe anche scongiurata la chiusura di oltre 50 mila piccoli esercizi commerciali: chi effettua il ravvedimento operoso e paga le somme dovute sarà esentato dalla sanzione accessoria della sospensione della licenza.È previsto per mercoledì un nuovo consiglio dei ministri. La riunione originariamente doveva tenersi giovedì, ma sarebbe stata anticipata al giorno prima. Non è escluso che in CdM arrivi la Nadef, la nota di aggiornamento al Def. LEGGI TUTTO

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    Trump arrestato ad Atlanta: poi esce su cauzione di 200mila dollari

    (Teleborsa) – E’ andato in scena la scorsa notte il teatrino dell’arresto di Donald Trump: l’ex Presidente americano si è costituito presso il carcere della Contea di Fulton, ad Atlanta, perché accusato di aver tentato di modificare il risultato delle elezioni in Georgia nel 2020. Si tratta solo di una delle quattro accuse rivolte a Trump. Le altre hanno a che fare con l’assalto a Capitol Hill, di cui il tycoon sarebbe l’ispiratore, l’accusa di aver trafugato documenti top secret del Pentagono a Mar-a-Lago e quella di aver tentato di corrompere la pornostar Stormy Daniels per il suo silenzio su abusi sessuali. Trump è stato regolarmente schedato, con l’assegnazione del numero di matricola “P01135809”, gli è stata scattata la foto segnaletica di routine, come un comune criminale, e poi è stato rilasciato su cauzione, pagando la cifra di 200mila dollari patteggiata dai suoi avvocati. Immagini che resteranno nella storia perchè è la prima volta che un ex Presidente degli Stati Uniti finisce in carcere.Per l’accusa di turbativa elettorale, l’indagine è stata portata avanti dal procuratore distrettuale della contea di Fulton, Fani Willis, in seguito alla pubblicazione di una intercettazione telefonica in cui Trump suggeriva all’allora segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, di trovare 11.780 voti per superare quelli di Biden. Il prossimo 5 settembre il tycoon dovrà presentarsi in Tribunale per una nuova udienza e dichiararsi colpevole o non colpevole, mentre il 23 ottobre è in calendario il primo processo ad uno dei 18 co-imputati assieme a Trump.Dopo la “carcerazione” Trump è apparso ironicamente su X, per la prima volta dopo due anni di assenza, postando la sua “foto segnaletica” sotto cui è scritto “Interferenza elettorale. Mai arrendersi!”. LEGGI TUTTO