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    Nato, l'America targata Biden torna protagonista

    (Teleborsa) – “Voglio che l’Europa sappia che gli Stati Uniti ci sono. Come nella Seconda Guerra Mondiale”. Lo ha detto il Presidente Usa Joe Biden durante l’incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg a margine del summit di Bruxelles. L’America targata Biden – alla sua prima partecipazione nella nuova veste – torna, dunque, protagonista. “Una Nato forte è un bene per l’America e un bene anche per l’Europa”. Soprattutto in tempi di nuove sfide, come la Russia “che non sta agendo in modo coerente con quanto avevamo sperato, e pure la Cina”. Biden elogia poi l’articolo 5, che sancisce che “un attacco a uno Stato membro Nato è un attacco all’intera Alleanza”, definendolo un “sacro obbligo”. Messaggio ribadito anche su Twitter: “La nostra alleanza Nato è più forte che mai. Oggi mi unirò ai nostri 29 alleati per discutere la nostra difesa collettiva, compresa quella dall’aggressione russa, le sfide strategiche della Cina, le maligne attività cibernetiche , il terrorismo e il cambiamento climatico”. Arrivando al quartier generale della Nato per il summit dell’Alleanza Atlantica, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto sottolineare l’importanza del summit, che è una “continuazione del G7, fa parte del processo di ricostruzione e della riaffermazione delle alleanze fondamentali degli Usa che erano state come dire indebolite dalla precedente amministrazione. Pensate che la prima visita del presidente Biden è in Europa, provate a ricordarvi la prima del visita del Presidente Trump” (in Arabia Saudita, ndr). “Siamo qui anche per la riaffermazione dell’Ue. L’Unione europea più forte significa una Nato più forte”, ha detto. LEGGI TUTTO

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    G7 al via in Inghilterra, è il primo per Draghi e l'ultimo per Merkel

    (Teleborsa) – È iniziato ufficialmente in Cornovaglia, nel Sud-ovest dell’Inghilterra, il G7 2021 a presidenza britannica. Il summit è il primo a cui partecipano Mario Draghi e Yoshihide Suga, primo ministro del Giappone, e anche l’ultimo per Angela Merkel, che dopo 16 anni da Cancelliera lascerà la carica a settembre. A completare il quadro ci sono Joe Biden per gli USA, Emmanuel Macron per la Francia, Justin Trudeau per il Canada, e Charles Michel e Ursula von der Leyen per l’Unione europea.Il padrone di casa, Boris Johnson, ha definito il vertice un’occasione “enorme” per accelerare l’uscita dei rispettivi Paesi e del mondo “dalla miseria della pandemia”. “Dobbiamo trarre lezione dalla pandemia e assicurarci che alcuni degli errori che abbiamo senza dubbio commesso durante gli ultimi 18 mesi non si ripetano”, ha detto il premier britannico. Quanto al futuro, ha aggiunto, bisogna puntare a una ripresa in cui ci sia più equità, per “ricostruire in meglio” lo scenario economico globale.La gestione della pandemia e gli sforzi comuni per far uscire dall’emergenza tutto il mondo sono sicuramente due temi di cui discuterano i leader riuniti in Inghilterra. I membri del G7 sono desiderosi di respingere le critiche sul fatto che abbiano agito nel segno di un nazionalismo da vaccino, e si impegnerano a donare un miliardo di dosi in più per il resto del mondo. Nei giorni scorsi era tr l’altro arrivato l’accordo di Joe Biden con Pfizer e BioNTech per far arrivare più dosi ai Paesi più poveri, dopo le critiche dei scorsi mesi per aver accumulato scorte non utilizzate negli Stati Uniti.Tra i temi che troveranno posto in agenda, e nei bilaterali tra i singoli leader, ci sono anche il cambiamento climatico, con gli Stati Uniti e il Regno Unito desiderosi di costruire un fronte comune più deciso nei rapporti con la Cina sul tema. Si parlerà anche degli assenti, in particolare del presidente russo Vladimir Putin: su questo fronte le questioni calde sono l’ingerenza russa in Ucraina e Bielorussia, ma anche i collegamenti del Paese agli attacchi hacker contro aziende statunitensi. Domenica, alcune sessioni vedranno anche la presenza dei leader ospiti di Australia, Corea del Sud, India e Sudafrica, nonché del segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres. LEGGI TUTTO

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    G7, Draghi vede Johnson: dialogo su pandemia, politica verde e Libia

    (Teleborsa) – Il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha incontrato oggi il premier britannico Boris Johnson in vista del vertice G7 di Carbis Bay, in Cornovaglia. I due “hanno parlato delle rispettive esperienze dei loro Paesi durante la pandemia e hanno condiviso il lavoro attraverso le presidenze del Regno Unito e dell’Italia del G7 e del G20 per garantire che il mondo sia meglio preparato per le future crisi sanitarie”, ha reso noto Downing Street in un comunicato.I due leader hanno anche discusso di una ricostruzione post pandemia fondata su una politica “più verde” e dell’importanza di garantire che le economie ricche soddisfino l’impegno di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno per i Paesi in via di sviluppo per affrontare il cambiamento climatico.Draghi e Johnson hanno parlato inoltre di una serie di priorità internazionali condivise, inclusa l’importanza di sostenere un cessate il fuoco duraturo in Libia per fornire le basi per una transizione democratica pacifica a lungo termine. “Il Primo Ministro non vede l’ora di lavorare con il Primo Ministro Draghi durante il G7 e il G20 di quest’anno e di dargli nuovamente il benvenuto nel Regno Unito per la COP26 a Glasgow”, si legge nel comunicato di Downing Street. LEGGI TUTTO

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    USA, verso accordo con Pfizer e BioNTech per dosi a Paesi poveri

    (Teleborsa) – La Casa Bianca ha raggiunto un accordo con Pfizer e BioNTech per fornire 500 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus a circa 100 Paesi nei prossimi due anni. Lo riporta il New York Times, sostenendo che il Presidente Biden prevede di annunciare il piano nelle prossime ore.Poco prima di salire a bordo dell’Air Force One per il suo primo viaggio all’estero come Presidente, gli è stato chiesto se avesse una strategia di vaccinazione per il mondo. “Ne ho una e la annuncerò”, ha risposto Biden. Secondo le indiscrezioni, gli Stati Uniti dovrebbero pagare le dosi a un prezzo “not-for-profit” e le prime 200 milioni di dosi verrebbero distribuite quest’anno e le altre 300 milioni l’anno prossimo.Intanto brilla Pfizer, che passa di mano con un aumento del 2,33%, attestandosi a 39,75. Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l’ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 40,01 e successiva a 40,8. Supporto a 39,22.Protagonista anche Biontech, che mostra un’ottima performance, con un rialzo del 7,74% e si attesta a 237,5. Operativamente le attese propendono per la continuazione del rialzo verso la resistenza stimata in area 244,2 e successiva a quota 261,6. Supporto a 226,8.(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    Dl Riaperture, ok definitivo alla Camera con voto di fiducia. Ora passa al Senato

    (Teleborsa) – È arrivato il via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge sulle riaperture, quello cioè che introduce misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali, e delinea il cronoprogramma relativo alla progressiva eliminazione delle restrizioni. Il testo, su cui il governo ha incassato a Montecitorio la fiducia, è stato approvato con 384 voti a favore, 39 contrari e cinque astenuti.Ieri la Camera aveva confermato la fiducia al governo sul dl riaperture, stamattina sono stati votati gli gli ordini del giorni e poi si è arrivati al voto finale sul provvedimento. Il decreto dovrebbe, secondo il cronoprogramma, arrivare in Senato martedì prossimo.Tra le altre cose, il provvedimento recepisce lo spostamento del coprifuoco a mezzanotte e lo stop definitivo dal 21 giugno più la prosecuzione dello stato di emergenza fino al 31 luglio. Intanto, da lunedì prossimo via libera al settore wedding, cioè i festeggiamenti successivi ai matrimoni, ma anche alle varie feste e ricevimenti successivi alle celebrazioni (siano esso civili o religiose), fermo restando il green pass per i partecipanti. LEGGI TUTTO

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    Recovery, Bonomi: per Italia riforme “vera sfida”

    (Teleborsa) – L’industria italiana è “pronta”, anzi è “all’avanguardia sui progetti della sostenibilità”, ma “la vera sfida è quella delle riforme”. Così il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo a un convegno sul Made in Italy e rispondendo a una domanda sul PNRR.Per far ripartire il Paese e metterci alle spalle la crisi “dobbiamo allearci” perchè “solo insieme se ne può uscire”, ha detto Bonomi, precisando che “non è il momento dei distinguo”. Nel corso del convegno, il leader degli industriali ha aggiunto che questo è il momento di “ridare sogni, tornare ad avere il sogno di un futuro per i nostri figli”. Bonomi ha ricordato che già all’assemblea pubblica dell’associazione nel settembre dello scorso anno “avevo lanciato un patto per l’Italia e nella relazione del Governatore della Banca d’Italia ho trovato questo appello”.Sulla partecipazione delle donne al mondo del lavoro “siamo molto indietro”, ha detto che “prima della pandemia la partecipazione delle donne era 10 punti sotto. La pandemia ha aggravato questa situazione colpendo giovani, donne e contratti a tempo determinato”. Secondo Bonomi “dobbiamo intervenire. Siamo i primi a dire che noi imprenditori dobbiamo far partecipare le donne al mondo del lavoro e avere una parità di retribuzione. Bisogna creare un ambiente favorevole, una serie di servizi a supporto delle lavoratrici per trovarsi in un contesto favorevole”. LEGGI TUTTO

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    Licenziamenti, Orlando: attendiamo confronto tra parti

    (Teleborsa) – Sui licenziamenti “credo si tratti di attendere il confronto in atto tra forze politiche e sociali in atto. Se maturerà una volontà politica di costruire elementi e strumenti in più credo sia un fatto positivo, altrimenti gestiremo questo passaggio”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando intervistato da Massimo Giannini sul sito de La Stampa. “Non è vero che questa partita sia stata giocata e persa. Io ho fatto una proposta che non è stata accolta – ha detto Orlando – cioè di agganciare la cassa Covid al blocco dei licenziamenti ma sono entrati nel pacchetto una serie di proposte che considero risultato importante”. Il Ministro condivide le preoccupazioni legate all’autunno con particolare riferimento a possibili tensioni sociali dovute ai licenziamenti. La preoccupazione, ha detto, “credo sia anche del Presidente Draghi, altrimenti non avrebbe condiviso il percorso e gli strumenti, nessuno pensa che il problema non esiste”. Per Orlando “ci saranno conseguenze economiche legate alla pandemia. Ci sarà un rimbalzo, ma non sarà uguale in tutte le realtà e le imprese affronteranno una fase di ristrutturazione”. Per questo secondo Orlando “più strumenti ci sono e meglio è”. Nei giorni scorsi il Presidente di Confindustria Bonomi ha detto di non temere una catena di licenziamenti causati dalla crisi del Covid. “Credo che nella valutazione di Bonomi ci siano note di eccessivo ottimismo”, ha detto Orlando sottolineando che “ci sono ancora settori che soffrono e che soffrirann”.Per questo – ha evidenziato Orlando – “sono utili gli strumenti previsti, dal contratto di espansione a quello di solidarietà, che servono a gestire la crisi. Dopo di che non posso che augurarmi che Bonomi abbia ragione al 100%, ma più cautela e più strumenti si hanno e meno rischi si corrono. Non perchè non ci sia una voglia da parte delle imprese di assumere, e anzi in alcuni settori esiste anche una carenza di mano d’opera, ma poi c’è da considerare che ci sarà anche una fascia generazionale che rischia di uscire dal mercato del lavoro, e aree in maggior sofferenza. Non e’ che il saldo positivo che si può determinare può cancellare gli effetti sociali di come si matura questo saldo. Dobbiamo provare a gestirli invece in una ottica di maggior equità e attenzione alle diseguaglianze”. LEGGI TUTTO

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    Blocco licenziamenti, Orlando: pronto a discutere su selettività

    (Teleborsa) – In queste settimane si concluderanno tavoli di confronto ad hoc con alcune categorie professionali ed entro il mese di giugno sarà pronta “l’architettura” della riforma degli ammortizzatori sociali che il Ministero comincerà a mettere “nero su bianco” durante l’estate. Lo ha annunciato il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine della firma del Protocollo d’intesa fra Regione Emilia-Romagna e ministero su formazione e occupazione.Per far funzionare strumenti di sostegno a chi ha perso momentaneamente il lavoro “il rapporto tra le parti sociali è assolutamente fondamentale – ha chiarito Orlando. In questo lavoro che abbiamo fatto ci siamo accorti che ci sono settori che avevano delle specificità e quindi uno strumento di carattere generale non bastava. Per questo abbiamo fatto tavoli ad hoc”. In particolare con i settori dell’agricoltura, dello spettacolo e del lavoro professionale e autonomo, per i quali “non arriveremo con uno strumento di cassa integrazione perchè non si attaglia a questo tipo di realtà, ma vedremo quali possono essere strumenti in collaborazione con le casse professionali per dare garanzie a un mondo che oggi non ne ha” per esempio “la maternità e la cessazione di attività”, comunque “cuscinetti che sono risultati fondamentali nel momento della pandemia e che ora dobbiamo stabilizzare”. “Finito questo percorso – ha aggiunto il Ministro – facciamo un ultimo passaggio, una pesatura e per la fine di questo mese la costruzione architettonica sarà compiuta e durante l’estate cominceremo a mettere nero su bianco la riforma”.”La riforma degli ammortizzatori sociali sarà una riforma che abbiamo provato a rendere tendenzialmente universalistica – ha detto – che assicuri a tutti i lavoratori, anche i lavoratori autonomi e i professionisti, degli strumenti per le crisi in costanza del rapporto del lavoro e per il dopo, nella malaugurata ipotesi della perdita del posto di lavoro. Si cerca di stringere di più il nesso tra ammortizzatori sociali, politiche attive e formazione”. Orlando si è detto disponibile a discutere sulla proposta legata alla “selettività rispetto ad alcune filiere” in merito al blocco dei licenziamenti per l’emergenza Covid sottolineando che i tempi sono “abbastanza stretti” e “bisogna intervenire subito”. “C’è una coalizione ampia e si tratta di tenere insieme posizioni tra loro diverse – ha precisato Orlando -. Ho visto che si sta facendo strada un ragionamento sulla selettività rispetto ad alcune filiere. Se c’è questo ragionamento io sono pronto. Bisogna naturalmente ricordare che se c’è da intervenire va fatto subito perchè i tempi sono abbastanza stretti”. Su questo tema, ha ricordato il Ministro del Lavoro nel corso di una conferenza stampa in Regione Emilia-Romagna “tutto quello che pensavo non l’ho solo detto ma anche scritto”.Quanto all’accordo storico sulla tassa minima globale al 15% per le grandi imprese digitali “è solo un primo passo” che “rischia di passare sulla testa di tutti” se non è collegato agli altri interventi che il governo italiano sta portando avanti, come “il dialogo sociale” e gli “investimenti sulla formazione”. E questo non sarebbe “un bene per nessuno”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO