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    PNRR, ANCE: serve razionalizzazione strutture di governance

    (Teleborsa) – La struttura di governance del PNRR prevista dal Governo “garantisce una chiara distinzione di ruoli e funzioni per una gestione efficace dei fondi, tuttavia appare “in sovrapposizione con le numerose strutture di governance degli investimenti pubblici create negli ultimi anni. Una razionalizzazione di queste strutture sarebbe auspicabile per evitare sovrapposizioni di competenze”. È quanto ha detto il presidente dell’ANCE, Gabriele Buia, durante l’audizione delle commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente sul decreto sulla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e sulla prime misure di semplificazione. Positiva, secondo l’associazione dei costruttori, è l’istituzione di una Struttura di Missione finalizzata ad individuare soluzioni di semplificazione normativa, e meccanismi di revoca e successiva riassegnazione dei fondi in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi.Per Buia il decreto è comunque “complessivamente” un “passo avanti verso l’attuazione del Recovery Plan e affronta per la prima volta alcuni nodi irrisolti. Nodi fondamentali per raggiungere gli obiettivi di spesa fissati da Bruxelles, sui quali erano attesi da tempo interventi”. Ma allo stesso tempo “alcune misure hanno bisogno di essere rafforzate per garantire l’efficacia del piano di investimenti che pone al centro il settore delle costruzioni con 108 miliardi di euro sui 222 previsti” e “occorre poi fare di più per garantire trasparenza e concorrenza negli appalti che verranno banditi nei prossimi mesi sulla base delle disposizioni del decreto-legge”.Per quanto riguarda le regole per gli appalti pubblici, il decreto introduce ulteriori procedure derogatorie per gli affidamenti del Piano. Il decreto, ha detto Buia, si pone quindi in linea di continuità con le scelte “derogatorie” già compiute con i decreti “Semplificazioni” del 2020 e “Sblocca-cantieri” del 2019. Per la fase di gara, pertanto, si continua a prevedere una deregolamentazione piuttosto che di una migliore regolamentazione del settore delle costruzioni, dando luogo ad un quadro regolatorio dai confini incerti”. Resta in piedi un “dedalo” di norme in cui non sarà facile orientarsi e restano ancora irrisolti i nodi relativi alla “presunzione di colpevolezza” a carico del settore. Per l’ANCE le misure previste nel decreto “hanno l’obiettivo di cambiare l’Italia, di semplificare i percorsi burocratici che troppo spesso hanno frenato la nostra crescita negli ultimi anni” e dunque “non possono essere misure a tempo e terminare nel 2026. Devono diventare strutturali per fare tornare il nostro Paese a correre”.Le norme volte a favorire l’assunzione di giovani e donne nell’ambito dei cantieri del PNRR sono condivisibili dal punto di vista degli “obiettivi ma al momento sono inapplicabili”, secondo ANCE. “Vanno previste presto e obbligatoriamente linee guida applicative che tengano conto delle specificità del settore (difficile avere molti operai donne nei cantieri edili). Va poi chiarito che si applica alle nuove assunzioni. Infine, considerare clausole sia obbligatorie sia premiali per l’assunzione di giovani e donne rischia di favorire le “scatole vuote” e non le imprese serie”, ha sottolineato Buia.Inoltre, secondo il numero uno dell’ANCE, la spinta del PNRR “potrà risultare vana se non si interverrà rapidamente sul tema del caro materiali che sta mettendo in ginocchio le imprese in questi mesi sia per il mercato privato che per il mercato pubblico. Ricordo le cifre: +150% acciaio, +130% polietilene, +30% rame, +22% bitume, eccetera. Tutti i principali Paesi europei sono già intervenuti. È urgente una misura che metta a riparo i cantieri del Recovery e del superbonus dalle fluttuazioni dei mercati internazionali”. LEGGI TUTTO

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    Nato, l'America targata Biden torna protagonista

    (Teleborsa) – “Voglio che l’Europa sappia che gli Stati Uniti ci sono. Come nella Seconda Guerra Mondiale”. Lo ha detto il Presidente Usa Joe Biden durante l’incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg a margine del summit di Bruxelles. L’America targata Biden – alla sua prima partecipazione nella nuova veste – torna, dunque, protagonista. “Una Nato forte è un bene per l’America e un bene anche per l’Europa”. Soprattutto in tempi di nuove sfide, come la Russia “che non sta agendo in modo coerente con quanto avevamo sperato, e pure la Cina”. Biden elogia poi l’articolo 5, che sancisce che “un attacco a uno Stato membro Nato è un attacco all’intera Alleanza”, definendolo un “sacro obbligo”. Messaggio ribadito anche su Twitter: “La nostra alleanza Nato è più forte che mai. Oggi mi unirò ai nostri 29 alleati per discutere la nostra difesa collettiva, compresa quella dall’aggressione russa, le sfide strategiche della Cina, le maligne attività cibernetiche , il terrorismo e il cambiamento climatico”. Arrivando al quartier generale della Nato per il summit dell’Alleanza Atlantica, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto sottolineare l’importanza del summit, che è una “continuazione del G7, fa parte del processo di ricostruzione e della riaffermazione delle alleanze fondamentali degli Usa che erano state come dire indebolite dalla precedente amministrazione. Pensate che la prima visita del presidente Biden è in Europa, provate a ricordarvi la prima del visita del Presidente Trump” (in Arabia Saudita, ndr). “Siamo qui anche per la riaffermazione dell’Ue. L’Unione europea più forte significa una Nato più forte”, ha detto. LEGGI TUTTO

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    G7 al via in Inghilterra, è il primo per Draghi e l'ultimo per Merkel

    (Teleborsa) – È iniziato ufficialmente in Cornovaglia, nel Sud-ovest dell’Inghilterra, il G7 2021 a presidenza britannica. Il summit è il primo a cui partecipano Mario Draghi e Yoshihide Suga, primo ministro del Giappone, e anche l’ultimo per Angela Merkel, che dopo 16 anni da Cancelliera lascerà la carica a settembre. A completare il quadro ci sono Joe Biden per gli USA, Emmanuel Macron per la Francia, Justin Trudeau per il Canada, e Charles Michel e Ursula von der Leyen per l’Unione europea.Il padrone di casa, Boris Johnson, ha definito il vertice un’occasione “enorme” per accelerare l’uscita dei rispettivi Paesi e del mondo “dalla miseria della pandemia”. “Dobbiamo trarre lezione dalla pandemia e assicurarci che alcuni degli errori che abbiamo senza dubbio commesso durante gli ultimi 18 mesi non si ripetano”, ha detto il premier britannico. Quanto al futuro, ha aggiunto, bisogna puntare a una ripresa in cui ci sia più equità, per “ricostruire in meglio” lo scenario economico globale.La gestione della pandemia e gli sforzi comuni per far uscire dall’emergenza tutto il mondo sono sicuramente due temi di cui discuterano i leader riuniti in Inghilterra. I membri del G7 sono desiderosi di respingere le critiche sul fatto che abbiano agito nel segno di un nazionalismo da vaccino, e si impegnerano a donare un miliardo di dosi in più per il resto del mondo. Nei giorni scorsi era tr l’altro arrivato l’accordo di Joe Biden con Pfizer e BioNTech per far arrivare più dosi ai Paesi più poveri, dopo le critiche dei scorsi mesi per aver accumulato scorte non utilizzate negli Stati Uniti.Tra i temi che troveranno posto in agenda, e nei bilaterali tra i singoli leader, ci sono anche il cambiamento climatico, con gli Stati Uniti e il Regno Unito desiderosi di costruire un fronte comune più deciso nei rapporti con la Cina sul tema. Si parlerà anche degli assenti, in particolare del presidente russo Vladimir Putin: su questo fronte le questioni calde sono l’ingerenza russa in Ucraina e Bielorussia, ma anche i collegamenti del Paese agli attacchi hacker contro aziende statunitensi. Domenica, alcune sessioni vedranno anche la presenza dei leader ospiti di Australia, Corea del Sud, India e Sudafrica, nonché del segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres. LEGGI TUTTO

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    G7, Draghi vede Johnson: dialogo su pandemia, politica verde e Libia

    (Teleborsa) – Il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha incontrato oggi il premier britannico Boris Johnson in vista del vertice G7 di Carbis Bay, in Cornovaglia. I due “hanno parlato delle rispettive esperienze dei loro Paesi durante la pandemia e hanno condiviso il lavoro attraverso le presidenze del Regno Unito e dell’Italia del G7 e del G20 per garantire che il mondo sia meglio preparato per le future crisi sanitarie”, ha reso noto Downing Street in un comunicato.I due leader hanno anche discusso di una ricostruzione post pandemia fondata su una politica “più verde” e dell’importanza di garantire che le economie ricche soddisfino l’impegno di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno per i Paesi in via di sviluppo per affrontare il cambiamento climatico.Draghi e Johnson hanno parlato inoltre di una serie di priorità internazionali condivise, inclusa l’importanza di sostenere un cessate il fuoco duraturo in Libia per fornire le basi per una transizione democratica pacifica a lungo termine. “Il Primo Ministro non vede l’ora di lavorare con il Primo Ministro Draghi durante il G7 e il G20 di quest’anno e di dargli nuovamente il benvenuto nel Regno Unito per la COP26 a Glasgow”, si legge nel comunicato di Downing Street. LEGGI TUTTO

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    USA, verso accordo con Pfizer e BioNTech per dosi a Paesi poveri

    (Teleborsa) – La Casa Bianca ha raggiunto un accordo con Pfizer e BioNTech per fornire 500 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus a circa 100 Paesi nei prossimi due anni. Lo riporta il New York Times, sostenendo che il Presidente Biden prevede di annunciare il piano nelle prossime ore.Poco prima di salire a bordo dell’Air Force One per il suo primo viaggio all’estero come Presidente, gli è stato chiesto se avesse una strategia di vaccinazione per il mondo. “Ne ho una e la annuncerò”, ha risposto Biden. Secondo le indiscrezioni, gli Stati Uniti dovrebbero pagare le dosi a un prezzo “not-for-profit” e le prime 200 milioni di dosi verrebbero distribuite quest’anno e le altre 300 milioni l’anno prossimo.Intanto brilla Pfizer, che passa di mano con un aumento del 2,33%, attestandosi a 39,75. Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l’ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 40,01 e successiva a 40,8. Supporto a 39,22.Protagonista anche Biontech, che mostra un’ottima performance, con un rialzo del 7,74% e si attesta a 237,5. Operativamente le attese propendono per la continuazione del rialzo verso la resistenza stimata in area 244,2 e successiva a quota 261,6. Supporto a 226,8.(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    Dl Riaperture, ok definitivo alla Camera con voto di fiducia. Ora passa al Senato

    (Teleborsa) – È arrivato il via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge sulle riaperture, quello cioè che introduce misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali, e delinea il cronoprogramma relativo alla progressiva eliminazione delle restrizioni. Il testo, su cui il governo ha incassato a Montecitorio la fiducia, è stato approvato con 384 voti a favore, 39 contrari e cinque astenuti.Ieri la Camera aveva confermato la fiducia al governo sul dl riaperture, stamattina sono stati votati gli gli ordini del giorni e poi si è arrivati al voto finale sul provvedimento. Il decreto dovrebbe, secondo il cronoprogramma, arrivare in Senato martedì prossimo.Tra le altre cose, il provvedimento recepisce lo spostamento del coprifuoco a mezzanotte e lo stop definitivo dal 21 giugno più la prosecuzione dello stato di emergenza fino al 31 luglio. Intanto, da lunedì prossimo via libera al settore wedding, cioè i festeggiamenti successivi ai matrimoni, ma anche alle varie feste e ricevimenti successivi alle celebrazioni (siano esso civili o religiose), fermo restando il green pass per i partecipanti. LEGGI TUTTO

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    Recovery, Bonomi: per Italia riforme “vera sfida”

    (Teleborsa) – L’industria italiana è “pronta”, anzi è “all’avanguardia sui progetti della sostenibilità”, ma “la vera sfida è quella delle riforme”. Così il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo a un convegno sul Made in Italy e rispondendo a una domanda sul PNRR.Per far ripartire il Paese e metterci alle spalle la crisi “dobbiamo allearci” perchè “solo insieme se ne può uscire”, ha detto Bonomi, precisando che “non è il momento dei distinguo”. Nel corso del convegno, il leader degli industriali ha aggiunto che questo è il momento di “ridare sogni, tornare ad avere il sogno di un futuro per i nostri figli”. Bonomi ha ricordato che già all’assemblea pubblica dell’associazione nel settembre dello scorso anno “avevo lanciato un patto per l’Italia e nella relazione del Governatore della Banca d’Italia ho trovato questo appello”.Sulla partecipazione delle donne al mondo del lavoro “siamo molto indietro”, ha detto che “prima della pandemia la partecipazione delle donne era 10 punti sotto. La pandemia ha aggravato questa situazione colpendo giovani, donne e contratti a tempo determinato”. Secondo Bonomi “dobbiamo intervenire. Siamo i primi a dire che noi imprenditori dobbiamo far partecipare le donne al mondo del lavoro e avere una parità di retribuzione. Bisogna creare un ambiente favorevole, una serie di servizi a supporto delle lavoratrici per trovarsi in un contesto favorevole”. LEGGI TUTTO

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    Licenziamenti, Orlando: attendiamo confronto tra parti

    (Teleborsa) – Sui licenziamenti “credo si tratti di attendere il confronto in atto tra forze politiche e sociali in atto. Se maturerà una volontà politica di costruire elementi e strumenti in più credo sia un fatto positivo, altrimenti gestiremo questo passaggio”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando intervistato da Massimo Giannini sul sito de La Stampa. “Non è vero che questa partita sia stata giocata e persa. Io ho fatto una proposta che non è stata accolta – ha detto Orlando – cioè di agganciare la cassa Covid al blocco dei licenziamenti ma sono entrati nel pacchetto una serie di proposte che considero risultato importante”. Il Ministro condivide le preoccupazioni legate all’autunno con particolare riferimento a possibili tensioni sociali dovute ai licenziamenti. La preoccupazione, ha detto, “credo sia anche del Presidente Draghi, altrimenti non avrebbe condiviso il percorso e gli strumenti, nessuno pensa che il problema non esiste”. Per Orlando “ci saranno conseguenze economiche legate alla pandemia. Ci sarà un rimbalzo, ma non sarà uguale in tutte le realtà e le imprese affronteranno una fase di ristrutturazione”. Per questo secondo Orlando “più strumenti ci sono e meglio è”. Nei giorni scorsi il Presidente di Confindustria Bonomi ha detto di non temere una catena di licenziamenti causati dalla crisi del Covid. “Credo che nella valutazione di Bonomi ci siano note di eccessivo ottimismo”, ha detto Orlando sottolineando che “ci sono ancora settori che soffrono e che soffrirann”.Per questo – ha evidenziato Orlando – “sono utili gli strumenti previsti, dal contratto di espansione a quello di solidarietà, che servono a gestire la crisi. Dopo di che non posso che augurarmi che Bonomi abbia ragione al 100%, ma più cautela e più strumenti si hanno e meno rischi si corrono. Non perchè non ci sia una voglia da parte delle imprese di assumere, e anzi in alcuni settori esiste anche una carenza di mano d’opera, ma poi c’è da considerare che ci sarà anche una fascia generazionale che rischia di uscire dal mercato del lavoro, e aree in maggior sofferenza. Non e’ che il saldo positivo che si può determinare può cancellare gli effetti sociali di come si matura questo saldo. Dobbiamo provare a gestirli invece in una ottica di maggior equità e attenzione alle diseguaglianze”. LEGGI TUTTO