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    UE, atteso il via libera per il PNRR di 12 Paesi

    (Teleborsa) – Potrebbe arrivare domani, in occasione del Consiglio dei ministri economici e finanziari dell’UE (ECOFIN), il via libera definitivo ai 12 piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR), compreso quello dell’Italia, che sono stati presentati entro il termine indicativo di fine aprile, e poi valutati positivamente dalla Commissione europea. Secondo quanto hanno riferito fonti del Consiglio UE, i piani ?verranno approvati “in blocco”, perchè “non ci sono grossi ostacoli” e non sono attese discussioni particolari su nessuno di essi.”Non ci aspettiamo particolari problemi. Possiamo essere fiduciosi”, hanno detto le fonti, aggiungendo che non ci sarà bisogno di discussioni estese perchè la Commissione “ha già fatto il suo lavoro per mesi”, su questi piani nazionali, compreso quello italiano, negoziando intensamente con gli Stati membri. I primi 12 Paesi dell’UE che vedranno i loro piani approvati definitivamente dall’ECOFIN sono Portogallo, Spagna, Grecia, Danimarca, Lussemburgo, Slovacchia, Lettonia, Germania, Austria, Italia, Belgio e Francia.Una volta ricevuto il via libera definitivo, ogni Paese potrà probabilmente ottenere il prefinanziamento del 13% dell’ammontare complessivo di ciascun piano. Altri quattro piani – quelli di Croazia, Cipro, Lituania e Slovenia – dovrebbero ricevere l’approvazione in una riunione a fine mese, con l’ECOFIN che dovrebbe riunirsi in sede straordinaria il 26 luglio. I piani di altri otto Paesi sono stati presentati alla Commissione, ma non hanno ancora ricevuto una valutazione positiva; sono quelli di Estonia, Repubblica Ceca, Romania, Irlanda, Svezia, Finlandia, Ungheria, Polonia. Tra questi, il più problematico è quello ungherese, con il braccio di ferro in corso fra la Commissione UE e Budapest su meccanismi adeguati e trasparenti di audit e controllo della spesa dei fondi UE, e la predisposizione di politiche anti corruzione efficaci. LEGGI TUTTO

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    Covid, Italia: oggi 888 positivi e 13 vittime. Speranza chiede massima attenzione

    (Teleborsa) – 888 nuovi casi (su 73.571 i tamponi molecolari e antigenici), 13 morti e tasso di positività all’1,2%. Sono questi i principali dati del bollettino Covid in Italia di oggi, lunedì 12 luglio. Secondo i dati del ministero della Salute, ieri i nuovi contagi erano stati 1.391, mentre si erano registrate 7 vittime. I casi in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.272.163, i morti 127.788. I dimessi e i guariti sono invece 4.103.949, con un incremento di 1.529 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi in tutto il Paese sono 40.426, calo di 655 unità nelle ultime 24 ore.Sono 158 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, 3 in meno nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, sempre secondo i dati del ministero della Salute, sono 4 (ieri erano stati 6). Tornano invece a salire i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari: si sono assestati oggi a quota 1.149 unità, 15 in più rispetto a ieri.Intanto, il ministro della Salute Roberto Speranza rinnova l’invito ad osservare le regole. “Io chiedo sempre la massima attenzione, ci sono delle norme chiare, queste norme vanno rispettate, la mascherina è obbligatoria al chiuso, all’aperto quando ci sono rischi di assembramenti e di non poter mantenere la distanza, la mascherina va mantenuta. Io chiedo a tutti di fare ogni sforzo per rispettare questa impostazione”, ha detto Speranza rispondendo a una domanda se preoccupano caroselli e assembramenti dei festeggiamenti per la vittoria italiana agli Europei.Secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa non ha per il momento senso parlare del ritorno in zona gialla di alcune regioni. “Oggi dobbiamo osservare non tanto i contagi, ma i ricoveri in ospedale. L’augurio e l’auspicio è che l’Italia rimanga in bianco, ma occorre valutare i dati quotidianamente e settimanalmente. Ad oggi i dati non ci fanno presagire un cambio di colore”, ha affermato durante un intervento a RaiNews24. LEGGI TUTTO

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    Yellen: USA e UE devono contrastare insieme minacce da Cina e Russia

    (Teleborsa) – “Dobbiamo contrastare le minacce ai principi di apertura, concorrenza leale, trasparenza e responsabilità”. È questo il messaggio lanciato da Janet Yellen, Segretario al Tesoro USA, durante il suo intervento alla riunione dell’Eurogruppo sul tema dei rapporti transatlantici, sulla ripresa economica, sul cambiamento climatico e sulla tassazione minima globale. Tra le principali sfide, ha sottolineato l’economista statunitense, ci sono “le pratiche economiche sleali e le violazioni dei diritti umani della Cina; i continui abusi del regime di Lukashenka in Bielorussia; e il continuo e crescente comportamento maligno della Russia”. “Più affrontiamo queste minacce con un fronte unificato, più avremo successo”, ha sottolineato.Nel suo intervento ha sottolineato che non ci sono dubbi sull’impegno degli Stati Uniti a costruire relazioni economiche transatlantiche più forti e a sostenere l’Unione europea e l’economia dell’area euro. “Come il presidente Biden ha chiarito proprio il mese scorso qui a Bruxelles, condividiamo gli stessi valori e condividiamo molte delle stesse sfide – ha spiegato – Queste sfide non sono insignificanti. Includono gli impatti devastanti della pandemia di Covid-19 e del cambiamento climatico; vulnerabilità economiche strutturali, comprese persistenti disparità regionali, razziali e di genere”.Yellen ha anche speso parole di apprezzamento per la risposta alla crisi economica dei governi nazionali e della BCE, oltre che per il programma Next Generation EU. “Penso che siamo tutti d’accordo sul fatto che l’incertezza rimane alta. In questo contesto, è importante che la posizione di bilancio rimanga di sostegno fino al 2022 – ha specificato – In futuro, è importante che gli Stati membri prendano seriamente in considerazione ulteriori misure fiscali per garantire una solida ripresa nazionale e globale, e per rendere la ripresa dell’Europa durevole nel futuro”.Il Next Generation EU, ha detto, “ridurrà la probabilità che questa crisi si traduca in pericolose divergenze nei risultati economici tra i paesi dell’Unione. Come il piano per l’occupazione americano degli Stati Uniti, Next Generation EU può facilitare investimenti critici per la crescita e il miglioramento della produttività nelle transizioni green e digitali. Ulteriori progressi sull’agenda a lungo termine dell’Unione economica e monetaria, compresa l’Unione bancaria e l’Unione dei mercati dei capitali, sono positivi per l’Europa, per gli Stati Uniti e per il mondo”. LEGGI TUTTO

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    RAI, il ministro dell'Economia proporrà Carlo Fuortes come AD

    (Teleborsa) – Il Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, ha reso noto che, d’intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, proporrà alla prossima riunione del Consiglio dei Ministri Marinella Soldi e Carlo Fuortes quali componenti del Consiglio di Amministrazione di RAI S.p.A. Carlo Fuortes verrà proposto, in sede di Assemblea della società, per il ruolo di amministratore delegato.Marinelli Soldi è attualmente presidente della Fondazione Vodafone Italia e consigliere indipendente di Nexi, Italmobiliare e Ariston Thermo. Nata a Figline Valdarno (Firenze) e cresciuta a Londra, ha conseguito una laurea in Economia presso la London School of Economics e un MBA presso INSEAD, Fontainebleau, Francia. Ha iniziato la sua carriera in McKinsey. Dal 1995 al 2000 è entrata a far parte di MTV Networks Europe. Nel 2000 (fino al 2009) ha fondato la Soldi Coaching, società di leadership coaching. Dal 2009 al 2018 ha lavorato presso Discovery Networks International.Carlo Fuortes è Sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma dal 21 dicembre 2013. Manager ed economista, da più di venti anni svolge studi e consulenze sui temi dell’economia della cultura, con riferimento alla gestione dei teatri, musei e dei beni culturali, allo spettacolo dal vivo, alla televisione e cinema per conto di imprese pubbliche e private, enti locali, musei e sovrintendenze. LEGGI TUTTO

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    USA, Biden firma maxi ordine esecutivo per stimolare concorrenza

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato oggi un ordine esecutivo – ovvero un provvedimento che indirizza l’operato delle agenzie governative – per promuovere maggiore concorrenza nell’economia americana, con l’obiettivo di abbassare i prezzi per le famiglie in molti settori, aumentare i salari per i lavoratori, promuovere l’innovazione e una crescita economica ancora più rapida. Per giustificare il maxi-intervento, Biden ha citato dati che mostrano come in oltre il 75% delle industrie statunitensi un numero inferiore di grandi aziende controlla oggi più attività rispetto a vent’anni fa e che il tasso di formazione di nuove imprese è diminuito di quasi il 50% dagli anni ’70 ad oggi.Il presidente Biden “sta intraprendendo azioni decisive per ridurre la tendenza al consolidamento aziendale, aumentare la concorrenza e offrire vantaggi concreti ai consumatori, ai lavoratori, agli agricoltori e alle piccole imprese americane”, si legge in documento rilasciato dalla Casa Bianca. L’ordine esecutivo comprende ben 72 iniziative, indirizzate a oltre una dozzina di agenzie federali, che affrontano il tema della concorrenza.Tra le iniziative più rilevanti c’è quella che intende ridurre i prezzi dei farmaci soggetti a prescrizione, sostenendo programmi statali e maggiore import di farmaci economici dal Canada. Un altro obiettivo è far risparmiare denaro sulle bollette Internet, vietando spese eccessive di risoluzione anticipata e favorendo la trasparenza sui costi dei piani. Previste azioni anche per rendere più facile ottenere rimborsi dalle compagnie aeree, più semplice ed economico il cambio di banca. L’executive order incoraggia inoltre le principali agenzie antitrust a concentrare i loro sforzi in mercati chiave: lavoro, agricoltura, sanità (che include farmaci da prescrizione, consolidamento ospedaliero e assicurazioni) e tech.Per quanto riguarda il settore bancario, l’amministrazione Biden incoraggia il Dipartimento di Giustizia e le agenzie responsabili del settore bancario (la Federal Reserve, la Federal Deposit Insurance Corporation e l’Office of the Comptroller of the Currency) ad aggiornare le loro linee guida sulle fusioni bancarie per “fornire un controllo più approfondito delle fusioni”. Inoltre, incoraggia il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) a emanare regole che consentano ai clienti di scaricare i propri dati bancari e portarli con sé in caso di cambio di operatore. LEGGI TUTTO

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    Sostegni bis, la discussione in Aula slitta a lunedì

    (Teleborsa) – Il dl Sostegni bis approderà in Aula alla Camera lunedì prossimo alle ore 9,30 per la discussione generale e per l’avvio dell’esame del provvedimento. La Commissione Bilancio, infatti, non ha ancora ultimato il suo lavoro ed è stato necessario chiedere al presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, di rinviare l’esame dell’Assemblea inizialmente calendarizzato per oggi. L’esame del decreto, che poi dovrà passare al Senato ed essere convertito in legge entro il 24 luglio, dovrà terminare, secondo il nuovo calendario, entro giovedì.Nel frattempo, la Commissione ha dato l’ok all’emendamento che elimina l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco agli aeroporti che hanno registrato nell’anno 2019 un traffico passeggeri in partenza pari o inferiore a un milione di unita’. “Il Parlamento ha accolto una misura sostenuta dal Pd che – ha spiegato la presidente del gruppo PD alla Camera, Debora Serracchiani – era attesa da Assaeroporti e che aiuterà soprattutto quegli scali regionali che hanno subito i contraccolpi più pesanti dal blocco dei trasporti in pandemia”. Via libera anche al taglio dell’Iva al 5% dal primo luglio al 31 dicembre 2021 per gli acquisti finalizzati alla ricerca scientifica finanziati da Fondi europei. Soddisfazione è arrivata dalla prima firmataria dell’emendamento, Angela Ianaro, deputata del MoVimento 5 Stelle e presidente dell’Intergruppo parlamentare “Scienza e Salute”: “una norma, seppur transitoria, che permette all’Italia di incentivare un settore strategico per il Paese”. Sempre in tema di salute, la Commissione Bilancio della Camera ha approvato anche il Fondo unico da 1 miliardo in tema di accesso ai farmaci innovativi. E’ quanto prevede un emendamento del Pd al dl Sostegni bis approvato dalla commissione Bilancio della Camera. “Con l’approvazione del nostro emendamento – hanno affermato l’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin e il responsabile economico del PD, Antonio Misiani – il nostro Paese si conferma tra i più virtuosi in Europa in materia di accesso ai farmaci innovativi. Infatti, attraverso l’unificazione dei due fondi, per un totale di 1 miliardo, dedicati al rimborso dei farmaci innovativi oncologici e non, il sistema sanitario riorganizza e ottimizza l’accesso all’innovazione”. Ok anche all’incremento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole a beneficio degli allevatori di bovini al quale vengono erogati ulteriori 5 milioni di euro per la zootecnia in considerazione del momento di difficoltà vissuto per l’aumento dei costi dei mangimi. “Si tratta di un comparto che, dopo aver sopportato e resistito ai contraccolpi causati dal crollo del canale Ho.Re.Ca durante le chiusure, si ritrova adesso a scontare il rialzo dei prezzi delle materie prime”, ha dichiarato la deputata di Forza Italia e prima firma dell’emendamento Maria Spena, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera. “Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento Lega sulle partecipate comunali. Tali società, se saranno in utile, non potranno essere alienate almeno fino al 2022. Il nostro impegno sarà massimo per spostare ulteriormente questo termine. È una misura di buonsenso, voluta per sostenere gli enti locali e tutelare i cittadini”, hanno dichiarato in una nota i deputati della Lega Alberto Ribolla, primo firmatario, e Ketty Fogliani, commentando l’approvazione dell’emendamento. LEGGI TUTTO

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    Decreto Sostegni bis, slitta a domani mattina la presentazione del pacchetto di riformulazioni

    (Teleborsa) – È slittata a domani la presentazione del pacchetto di riformulazioni al dl Sostegni bis in commissione Bilancio della Camera. Il Governo e la maggioranza sono infatti ancora al lavoro per sciogliere i ‘nodi’ ma il confronto proseguirà con riunioni a ‘margine’. La seduta della Commissione Bilancio della Camera infatti è servita a scremare le proposte di modifica (tra bocciature e accantonamenti) compresi i subemendamenti all’emendamento del Governo che fa confluire il dl Lavoro nel Sostegni bis (con le misure dal cashback allo sblocco dei licenziamenti). Si è preso dunque atto della necessità di aggiornare la seduta a domani mattina. Si profila per domani una maratona fino a giovedì per chiudere con l’ok della commissione Bilancio e consentire l’approdo in Aula nella giornata di venerdì, come da calendario. I tempi sono però strettissimi, salvo rinvii dell’ultima ora: il provvedimento deve passare in Senato per essere convertito, pena la decadenza, entro il 24 luglio. LEGGI TUTTO

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    Infrastrutture, Giovannini: “Accelerare i tempi e programmare in modo flessibile”

    (Teleborsa) – “Il PNRR chiede, accanto agli investimenti, tante riforme. Non solo quella ad esempio della Giustizia, o della PA, ma poi ci sono tante riforme settoriali e noi ne abbiamo tantissime da fare. La prima della quali è l’accelerazione dei contratti di programma, e cioè l’accordo tra lo Stato e, in particolare oggi parliamo di Ferrovie dello Stato, per decidere cosa si farà nei prossimi anni”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, durante il Forum di Pietrarsa (Napoli), organizzato da Assoferr con Conftrasporto/Confcommercio.”Poi ci sono gli aggiornamenti – ha evidenziato il ministro – in alcuni casi ci sono voluti anni per fare l’accordo di programma, e questi accordi spesso sono arrivati quando ormai il periodo di riferimento era già iniziato: questo è inaccettabile. Nessuno è in grado di programmare se poi un contratto del genere arriva dopo che io ho già dovuto iniziare a lavorare”. “Il primo impegno comune di parlamento e governo e ne stiamo parlando in questi giorni, è quello di accelerare i tempi, rispettando ovviamente compiti di tutti, ma fare più rapidamente. Il lavoro della politica deve andare in questa direzione, cioè nell’accelerazione, perché il mondo sta accelerando, pensare di sapere cosa accadrà nei prossimi 10 anni è una fantasia, dobbiamo imparare a programmare in modo flessibile e dinamico”, ha aggiunto Giovannini.”Il PNRR, con il fondo complementare di altri trenta miliardi e poi dieci miliardi aggiunti per completare la Salerno-Reggio Calabria ad alta velocità entro il 2030 è lo sforzo più ampio che i governi italiani abbiano fatto da tanto tempo verso la cura del ferro”, ha detto Giovannini, sottolineando che questi interventi servono anche a ridurre il gap nel settore tra il Nord e il Sud Italia. Una cura, quella del trasporto su ferro più veloce “che riduce l’impatto delle attività socioeconomiche sull’ambiente, ma è anche conveniente perché porta un cambiamento profondo di mentalità delle persone, l’alta velocità ha cambiato i comportamenti di alcuni persone nel Centronord che hanno addirittura cambiato città muovendosi con l’alta velocità. Perché questo non deve essere appannaggio anche del Sud?”.Allargano lo sguardo al campo della logistica, il ministro ha affermato che “il PNRR e gli altri fondi nazionali saranno un’opportunità per sbloccare alcuni dei porti che sono limitati, penso proprio al Sud: sull’alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio daremo priorità al tratto che collega il porto di Gioia Tauro alle ferrovie, allargando quelle gallerie che oggi sono un limite al passaggio dei container, in una logica sistemica fatta insieme agli esperti della materia e delle autorità portuali”. Giovannini ha sottolineato anche il lavoro di collegamento tra porti e interporti: “io dal primo giorno – ha detto – ho rilanciato la conferenza dei presidenti delle autorità portuali e abbiamo cominciato a vederci ogni 15 giorni, definendo i progetti per questi anni e gli anni a venire. Gli investimenti di quattro miliardi, non solo su Genova e Trieste, saranno un’opportunità per trasformare i porti non solo in senso green ma anche da abbinare agli investimenti sull’ultimo miglio ferroviario e autostradale”. LEGGI TUTTO