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    Turismo, Garavaglia: dopo pandemia ripartire nel modo giusto

    (Teleborsa) – “La pandemia ha agito come la safety car, che entra nel circuito e rallenta il gioco. Ora la safety car sta per lasciare e bisogna ripartire nella maniera giusta, perché abbiamo il patrimonio più bello del mondo e per questo dobbiamo essere i primi”. Lo ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a Cosenza per l’evento “Una nuova cultura turistica per il Mezzogiorno. Alla scoperta della Calabria”, promosso da Confapi Calabria in collaborazione con l’associazione Guido Carli. “Gli stranieri – ha aggiunto – vedono l’Italia meglio degli italiani, e gli italiani vedono la Calabria meglio dei calabresi, quindi è ora di smettere di piangersi e investire in servizi, che devono essere al top per accogliere i turisti, tutti i turisti. Siamo arrivati in tre mesi ad avere operativo il green pass ed è una novità per l’Europa avere tempi così rapidi di decisione. Questo, insieme alle regole nostre, all’eliminazione del coprifuoco, consente la ripartenza”.”Oltre alle regole servono le finanze. L’intervento dello Stato è necessario ma deve essere temporale – ha poi concluso il ministro Garavaglia – non è lecito che lo Stato si sostituisca all’attività del privato, altrimenti distorce il mercato, quindi se una persona cade l’aiuto a rialzarsi ma non a mettersi comodo. È importante che le persone abbiano la libertà e la dignità di lavorare, quindi bisogna che rientrino dalla cassa integrazione, e per farlo puntiamo sulla decontribuzione, che per lo Stato costa meno della cassa integrazione e vale per quest’anno 800milioni fino al 31 dicembre, poi vedremo di prolungarla, anche per gli stagionali, così superiamo alcuni limiti della misura del reddito di cittadinanza. Sono incentivi per far ripartire la macchina. A questi bisogna aggiungere l’aumento della qualità dei servizi, dato fondamentale nella scelta del turista. Qualità su tutta la filiera, dal marketing ai trasporti, per far in modo che l’Italia passi dal paese più desiderato al più visitato”.”Il 28 (giugno, ndr) toglieremo le mascherine e va bene così. Non vedevamo l’ora. Poi gli italiani ormai sanno come comportarsi, sanno che se necessario la tengono in tasca e la mettono”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Franco: sfida ora è realizzare il Piano

    (Teleborsa) – La “sfida ora quella di realizzare” il piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo ha detto il Ministro dell’economia, Daniele Franco, in occasione del 247mo anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, sottolineando che si tratta di uno “sforzo senza precedenti” e il “successo dell’implementazione del piano dipenderà dalla piena cooperazione tra tutti gli attori coinvolti nel suo sistema di governo”. Bisogna “evitare – ha proseguito – che i risultati attesi siano compromessi da fenomeni di frodi e malversazioni, distrazioni o sprechi di risorse oggi più che mai intollerabili”. Il “ruolo della Guardia di finanza sarà decisivo” affinchè tutto avvenga in un “quadro di piena legalità”.Il Ministro ha poi ribadito che le stime “indicano un significativo aumento del PIL nel trimestre in corso e la crescita dovrebbe consolidarsi nel terzo e nel quarto trimestre. La crescita annua del PIL dovrebbe risultare verosimilmente superiore al 4,5%” stimato per il 2021 nel Documento di economia e finanza”. “Dobbiamo rafforzare questo andamento positivo e gettare le basi per una crescita economica duratura e sostenuta” che è “cruciale per la riduzione del debito pubblico”, ha sottolineato.”La Guardia di finanza è un’istituzione fondamentale del nostro Paese”, ha sottolineato Franco ricordando il ruolo della Gdf “volto a tutelare il bilancio nazionale e il bilancio dell’Ue” che si esplica su alcune linee di azione. Il Ministro ne ha ricordate quattro: la “lotta all’evasione fiscale che distorce la concorrenza, mina il rapporto tra cittadino e Stato, penalizza l’equità e costituisce ostacolo allo sviluppo economico del Paese; il contrasto alla corruzione e agli sprechi di denaro pubblico che peggiorano i servizi e la competitività e distorcono la concorrenza e la distribuzione dei redditi; il contrasto della contraffazione e la tutela del Made in Italy” anche per la “tenuta del gettito” e “il contrasto delle infiltrazioni della criminalità nell’economia legale essenziale per proteggere il tessuto economico e produttivo sano del Paese”.”Dopo molti anni di dibattito” sulla tassazione delle multinazionali – ha proseguito il Ministro – “si sta giungendo alla definizione di un regime basato su due pilastri: la distribuzione delle basi imponibile delle multinazionali piu’ importanti incluse quelle digitali, nei paesi in cui operano; un’aliquota di imposta minima per le imprese multinazionali”. “Il G7 si è espresso a favore, ora è auspicabile che si trovi un accordo anche in ambito del G20 nella prossima riunione di luglio”, ha detto Franco, aggiungendo che “la presidenza italiana è impegnata a ottenere questo risultato”. LEGGI TUTTO

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    Berlino, Merkel-Draghi cauti: “esposti a nuove varianti”

    (Teleborsa) – “Non è la prima volta che Mario Draghi è a Berlino ma è la prima volta che è qui come Premier e gli do il benvenuto”. Lo ha detto Angela Merkel in conferenza stampa con il Presidente del Consiglio italiano. La cancelliera ha sottolineato che a causa della pandemia non c’è stato il picchetto, “ma questo si recupererà”.Io e Mario Draghi “siamo entrambi cauti” sulla situazione del Covid, “felici che ci sia un sostanziale miglioramento ma è un progresso fragile. La quota vaccini cresce ma ancora non si può dire che ci stiamo avvicinando all’immunità di gregge” anche perché siamo “esposti alle nuove varianti”.Draghi ha quindi sottolineato come il rapporto tra Italia e Germania sia profondo, duraturo e solido. Sono due Paesi fondati sull’europeismo e sull’atlantismo. Le posizioni nei confronti di Usa, Russia, Cina e Nordafrica sono molto molto vicine” e “la crisi sanitaria ha contribuito a rendere i legami tra i due Paesi ancora più saldi e voglio ricordare l’aiuto offerto dalla Germania durante la prima fase della pandemia con il trasporto di molti pazienti italiani negli ospedali tedeschi e anche il sostegno decisivo della cancelliera nel lancio del Next Generation Eu”.Sul dossier migranti l’impegno “è aiutarsi reciprocamente”, ha detto il Premier. “Abbiamo vicinanze di vedute sulla dimensione esterna” del tema, spiega sottolineando che sul dossier i due Paesi dovranno “lavorare assieme”. Sul tavolo, in vista del prossimo Consiglio Ue “ci sono tutti i meccanismi di riallocazione: si sta discutendo, i negoziati prenderanno del tempo, c’è gran volontà di arrivare a una visione congiunta e che sia di mutuo beneficio”Poi uno sguardo in casa nostra. “Il Governo è impegnato in riforme, si usava dire un tempo strutturali, io direi di sistema, che rendono l’Italia più equa e sostenibile. Questo è l’impegno di questo governo e l’impegno continuerà. Per avere un’Europa più forte occorre avere un’Italia più forte”. LEGGI TUTTO

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    Recovery, Italia promossa a pieni voti da Bruxelles

    (Teleborsa) – Promosso a pieni voti il PNRR italiano con la Commissione UE che ha assegnato tutte A, cioè il massimo voto, e una B alla voce Costi, come per gli altri piani approvati finora. Secondo quanto appreso dall’Ansa, nella pagella che sarà approvata entro domani e che la presidente Ursula von der Leyen consegnerà domani al Premier Draghi a Roma, si sottolinea che il piano “contribuisce ad affrontare in modo soddisfacente” le raccomandazioni specifiche della Ue.Il Pnrr italiano è “ben allineato” al Green Deal, con il 37% di misure indirizzate alla transizione climatica, tra cui progetti di efficientamento energetico degli edifici (Superbonus) e per favorire la concorrenza nel mercato del gas e dell’elettricità. Bruxelles rileva poi che al digitale è dedicato il 25% del piano, con misure per la digitalizzazione delle imprese, incentivi fiscali per la transizione 4.0, la banda larga e il sostegno a ricerca e innovazione. Via libera, dunque, al 13% di pre-finanziamento all’Italia (circa 25 miliardi). Questa settimana la Commissione Ue approverà sette piani nazionali di ripresa e resilienza: oltre al Pnrr italiano, semaforo verde anche per Austria, Slovacchia, Lettonia, Germania, Belgio e Francia.APPROVATO IL PIANO DELLA SLOVACCHIA- Via libera della Commissione europea al piano di ripresa e resilienza della Slovacchia da 6,3 miliardi di euro in sovvenzioni. Nella sua valutazione, Bruxelles rileva il contributo stabilito da Bratislava alla transizione verde ammonta al 43% della sua dotazione totale, con investimenti nell’efficienza energetica anche di edifici privati ;;e pubblici e trasporti. Il 21% delle risorse andrà invece alla transizione digitale, soprattutto di servizi pubblici, istruzione e sanità. Il piano comprende anche diverse riforme per migliorare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, come la riforma delle pensioni. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, Draghi: eterologa efficace e raccomandata, ma libertà di scelta

    (Teleborsa) – “Se una persona ha meno di 60 anni e gli viene proposto, come è stato stabilito, di fare l’eterologa ma non vuole per qualche motivo, questa persona è libera di fare la seconda dose di Astrazeneca purchè abbia un parere del medico e il consenso informato bene. La cosa peggiore in quei casi è non fare la seconda dose. Quindi è consigliata l’eterologa per queste persone, ma se non vogliono per un motivo o per un altro, possono farsi la seconda dose di Astrazeneca”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi (“l’eterologa funziona, io sono prenotato martedì”) nel corso della conferenza stampa convocata “last minute” con il Commissario all’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo e il ministro della Salute, Roberto Speranza per importanti aggiornamenti sulla campagna vaccinale anti-Covid.”La raccomandazione principale è per la vaccinazione eterologa, ma se c’è un individuo sotto i 60 che vuole fare AstraZeneca c’è la possibilità di valutare anche questa possibilità. Noi siamo in grado di avere la massima flessibilità per le scelte personali”, messaggio ribadito anche dal Commissario Francesco Figliuolo a margine dell’incontro stampa. E dal Ministro Speranza. “Oggi si è riunito il Comitato tecnico scientifico a cui avevo posto un quesito di chiarimento sulla vaccinazione eterologa. La risposta del Cts è che c’è una raccomandazione, un’indicazione molto forte, per l’utilizzo dell’eterologa per le persone sotto i 60 anni che hanno usato il vaccino di AstraZeneca in prima dose, ma resta aperta la possibilità per chi lo richiede, sulla base di un consenso medico, di poter anche utilizzare il seconda dose sotto i 60 anni il vaccino AstraZeneca”. Lo ha precisato il ministro della Salute. “Ribadiamo con ogni energia – ha aggiunto il ministro – che la priorità è di natura generazionale: dobbiamo assolutamente completare la vaccinazione delle categorie più fragili, che sono quelle che, incontrando il virus, rischiano di pagare il prezzo più alto”.”Nonostante tutta questa confusione è straordinario come la popolazione non mostri intenzione di diminuire la vaccinazione, di non vaccinarsi. E’ straordinario, rispetto ad altri Paesi, è uno dei comportamenti più ammirevoli che ci stanno davanti. Noi dobbiamo essere pronti a chiarire ogni confusione però effettivamente il comportamento delle persone è costante e straordinario e voglio ringraziare tutti gli italiani per questo”, ha detto anche il Presidente del Consiglio anticipando che domani inoltrerà la richiesta al Cts “perchè ci dica se possiamo togliere la mascherina” all’aperto “o no”. Per il momento, ha detto, “non ci sono date”. “Sullo stato di emergenza decideremo quando saremo vicini alla scadenza” (il 31 luglio). LEGGI TUTTO

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    Recovery, da approvazione a prefinanziamento: le prossime tappe

    (Teleborsa) – Il via libera della Commissione Europea al Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza dell’Italia arriverà “la settimana prossima”, probabilmente martedì 22 giugno in coincidenza con la visita a Roma della presidente Ursula von der Leyen; l’approvazione definitiva da parte del Consiglio probabilmente nell’Ecofin del 13 luglio e l’erogazione del prefinanziamento nella misura del 13% delle somme previste per il piano “entro luglio”. Questo il calendario del PNRR tracciato dal ministro dell’Economia Daniele Franco, a margine della riunione dell’Ecofin a Lussemburgo.Conferme arrivano dalla Portavoce della Commissione Dana Spinant che oggi a Bruxelles, durante il briefing quotidiano online per la stampa, ha annunciato il programma delle visite di von der Leyen la settimana prossima nel quadro del tour europeo per “Next Generation EU”. von der Leyen, sarà in Italia martedì prossimo per consegnare al governo il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con il via libera dell’Esecutivo comunitario, da sottoporre all’approvazione definitiva da parte del Consiglio Ecofin. I piani che riceveranno il via libera della Commissione la settimana prossima sono sette: quelli di Austria e Slovacchia, dove la presidente della Commissione si recherà lunedì, poi quelli di Lettonia, Germania e Italia martedì, e infine quelli di Francia e Belgio mercoledì, ha annunciato la portavoce.”Abbiamo rispettato ampiamente l’obbligo di dedicare almeno il 37% dei finanziamenti del Pnrr” alla transizione verde; “poi, abbiamo una decisione molto ampia, e quindi non c’è solo una concentrazione sul clima”, ma ci sono investimenti anche in diversi altri settori, in particolare “la ricerca, l’istruzione, e molto nella sanità”, ha detto Franco rispondendo al termine della riunione dell’Ecofin, alla domanda di un giornalista sulle critiche da parte di organizzazioni ambientaliste, secondo sarebbe deludente la presa in conto della transizione verde nel Pnrr italiano, che avrà il via libera della Commissione europea la settimana prossima, probabilmente martedì.L’Italia – ha proseguito Franco – si aspetta di raggiungere al vertice G20 di Venezia, in luglio, un accordo di massima sui “due pilastri” (giurisdizione competente e aliquota minima) della tassazione delle grandi imprese e dell’economia digitale a livello globale, in modo da chiudere la partita a ottobre. “Nella sessione dell’Ecofin di stamattina – ha riferito – ho parlato di quelle che sono le nostre aspettative per il G20 sui vari fronti: quello sanitario, quello dei paesi in via di sviluppo, quello dell’ambiente, e quello della tassazione, che è forse il tema più complicato. Non che gli altri siano meno importanti, i programmi delle vaccinazioni sono fondamentali. Ma dal punto di vista della difficoltà politica a trovare un accordo, forse il lato della tassazione e’ quello piu’ complicato, mentre sui vaccini sono tutti d’accordo più facilmente, e anche sul clima”. “Abbiamo parlato, io e la nostra delegazione, con Bruno Le Maire”, il ministro dell’Economia francese che è molto attivo nel promuovere l’accordo globale sulla tassazione delle multinazionali. Ma, ha aggiunto, “questa è stata un’occasione per incontrare anche altri ministri per discutere delle questioni aperte”. “Nelle prossime settimane, poi – ha continuato Franco – sentirò telefonicamente tutti gli altri ministri del G20 non europei, in modo da arrivare a Venezia in una condizione, di arrivare ad un accordo, speriamo, che sarebbe molto importante per la presidenza italiana del G20, ma soprattutto su scala mondiale”. Sull’Unione bancaria ci sono “diverse visioni nazionali” la posizione dell’Italia, “la nostra visione è che vada affrontato tutto assieme e che lo schema europeo di tutela dei depositanti debba essere pieno”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Draghi: ripresa sia rapida, ma anche giusta e duratura

    (Teleborsa) – “Italia e Spagna non sono solo unite da profondi legami storici, politici e culturali. Sono partner strategici negli ambiziosi progetti che abbiamo davanti in Europa. La transizione ecologica, la digitalizzazione, la trasformazione delle nostre città. Insieme a Francia, Germania, e gli altri Stati membri vogliamo costruire un’Unione europea più moderna, competitiva e solidale. Che superi le tradizionali divisioni tra Nord e Sud, e si mostri unita nel confronto con le altre potenze globali del nostro tempo”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi intervenendo a Barcellona al foro di dialogo italo-spagnolo.”Il Next Generation EU, con 750 miliardi di fondi da spendere entro il 2026, rappresenta un’occasione unica per rispondere alle sfide. Italia e Spagna ne sono i due principali beneficiari, per un totale di 270 miliardi. Ma i piani nazionali di ripresa e resilienza non sono solo un insieme di numeri, obiettivi e scadenze. Sono emblematici di un’idea condivisa di futuro”, ha aggiunto. “L’accordo sui fondi Next Generation oggi non sarebbe una realtà senza il contributo e l’accelerazione di questo dibattito che hanno intrapreso i governi della Spagna e dell’Italia nei momenti difficili e oscuri della pandemia”. E’ quanto ha sottolineato il Premier spagnolo Pedro Sánchez. “Insieme siamo più forti”, ha aggiunto Sánchez, che ha anche ricalcato la “stima” e “l’interesse particolarmente intensi tra i cittadini della Spagna e dell’Italia”In una fase di profonda trasformazione come quella attuale, Italia e Spagna condividono la stessa visione del futuro. Intendiamo rafforzare il modello sociale europeo, per renderlo all’altezza delle sfide dei nostri tempi”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio italiano per il quale “Sure dovrebbe diventare una caratteristica permanente del nostro sistema del mercato di lavoro europeo: è stato un primo passo e può diventare fondamentale, sono certo che abbiamo identità di vedute su questo argomento””La ripresa economica dalla pandemia non deve essere soltanto rapida, ma anche giusta e duratura”, sottolinea. “Dopo la crisi sanitaria, Italia e Spagna hanno l’opportunità di costruire società più sostenibili, più innovative e più eque. Possiamo e dobbiamo farlo insieme”. “L’impegno dell’Italia” sulla transizione digitale “e in particolare sulla connettività, è massimo. Auspichiamo pertanto ci sia una pronta, profonda collaborazione tra la Commissione Europea e i governi”, ha proseguito Draghi. “Per la transizione digitale, il Piano italiano stanzia oltre un quarto dei fondi del programma Next Generation EU. Intendiamo aumentare la produttività e l’innovazione, e colmare i divari territoriali esistenti. Investiamo oltre 7 miliardi per offrire a famiglie, imprese, scuole e ospedali in tutto il Paese una connettività ad alta velocità. Digitalizziamo, poi, i servizi della pubblica amministrazione e mettiamo in sicurezza i dati, con la prima strategia nazionale di migrazione al cloud. Snelliamo le procedure amministrative e rafforziamo l’identità digitale”, conclude.Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, per rigenerare gli spazi urbani, investiamo più di 8 miliardi per sviluppare un trasporto locale più sostenibile. 9 miliardi sono destinati alla realizzazione di nuove strutture di edilizia residenziale pubblica e alla progettazione urbana integrata. Valorizziamo gli spazi verdi, in particolare nelle 14 città metropolitane. Investiamo più di due miliardi per tutelare e valorizzare il patrimonio storico, architettonico e culturale delle città d’arte e trasformare il modello di sviluppo dei nostri centri storici”. “La transizione verde, oltre ad essere un obbligo morale verso le generazioni più giovani e quelle future, presenta anche grandi opportunità di sviluppo”, dice Draghi per il quale “Investire in una maggiore sostenibilità ambientale – aggiunge – vuol dire anche aiutare la crescita economica e l’occupazione. L’Italia ha allocato quasi il 40% dei fondi Next Generation EU alla transizione ecologica, che equivalgono a quasi 75 miliardi nei prossimi 5 anni. Ci impegniamo per la riduzione attiva delle emissioni e proseguiamo l’impegno di decarbonizzazione intrapreso in questi anni. Promuoviamo le energie rinnovabili, scommettiamo sull’idrogeno e incentiviamo l’efficienza energetica degli edifici. Ci impegniamo nella tutela del territorio e nel contrasto al degrado ambientale, con misure per oltre 15 miliardi. Investiamo nella protezione delle risorse idriche e marine, nella salvaguardia della biodiversità e nel ripristino di ecosistemi sani””Alle porte del prossimo Consiglio europeo condividiamo la richiesta urgente all’Europa di giungere a una risposta comune alla sfida dell’immigrazione, bilanciando i principi di umanità, solidarietà e responsabilità condivisa”: questa la linea che emerge al termine del bilaterale. Si è discusso di immigrazione, della necessità che l’Europa concluda il Patto di immigrazione e di asilo, un obiettivo per il quale “è necessario tenere in conto la visione dei Paesi di primo ingresso”. LEGGI TUTTO

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    USA, Yellen: “Ora è momento fiscalmente più strategico per aumentare budget”

    (Teleborsa) – “La pandemia non è il nostro unico problema economico. Molto prima che un singolo americano venisse infettato dal Covid-19, milioni di persone in questo Paese stavano affrontando una serie di sfide economiche strutturali a lungo termine che hanno minato la loro capacità di guadagnarsi da vivere”. Lo ha detto il segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, alla Commissione per le finanze del Senato, in difesa della proposta di budget da 6.000 miliardi di dollari dell’amministrazione Biden per l’anno fiscale 2022.Tra le distorsioni dell’economia americana da correggere, Yellen ha citato le diseguaglianze – “mentre chi guadagna di più ha visto crescere il proprio reddito, le famiglie nella fascia più bassa hanno visto la loro retribuzione stagnare” – la partecipazione al mercato del lavoro – “anche prima della pandemia, la quota di donne americane nella forza lavoro era molto indietro rispetto a molte altre nazioni ricche” e le differenze economiche all’interno degli stessi Stati Uniti – “c’è una divergenza tra le economie locali, alcune aree che stanno crescendo più prospere e altre ristagnando”. A tutto ciò vanno aggiunti il cambiamento climatico, con il costo medio dei disastri legati al clima che raddoppierà ogni cinque anni, e la disuguaglianza razziale, ha aggiunto il segretario al Tesoro.”Ci sono ragioni chiare per cui queste forze distruttive si sono inasprite – ha spiegato l’ex presidente della Federal Reserve – Il settore privato non fa abbastanza investimenti per invertirli, come programmi di formazione che possono portare a salari più alti, assistenza all’infanzia e congedi retribuiti che aiutino le persone a reinserirsi nel mondo del lavoro o infrastrutture che abbasserebbero le emissioni di carbonio e stimolerebbero la crescita nelle comunità trascurate. Per 40 anni non lo abbiamo fatto. Non quanto avremmo dovuto”.L’economista sottolinea che prima o poi gli Stati Uniti dovranno affrontare questi problemi e che questo è il migliore momento per farlo: “Dobbiamo fare questi investimenti ad un certo punto, e ora è il momento fiscalmente più strategico per farli. Prevediamo che il costo dei pagamenti del debito federale rimarrà ben al di sotto dei livelli storici nel prossimo decennio. Abbiamo una finestra per investire su noi stessi”. LEGGI TUTTO