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    USA, Yellen a Congresso: alzare tetto debito o si rischia default

    (Teleborsa) – Il segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, ha avvertito il Congresso che il suo dipartimento dovrà intraprendere “misure straordinarie” il 2 agosto per impedire al governo degli Stati Uniti di fallire se i legislatori statunitensi non saranno in grado di raggiungere un accordo per aumentare o estendere il tetto del debito pubblico del Paese.”Come sapete, il Bipartisan Budget Act del 2019 ha sospeso il limite legale del debito fino a sabato 31 luglio 2021. Vi scrivo per informarvi che a partire da domenica 1 agosto 2021, il debito residuo degli Stati Uniti sarà al limite di legge”, si legge nella missiva inviata ai leader di Repubblicani e Democratici del Congresso. “Se il Congresso non avrà agito per sospendere o aumentare il limite del debito entro lunedì 2 agosto 2021, il Tesoro dovrà iniziare a prendere alcune misure straordinarie aggiuntive per evitare che gli Stati Uniti non adempiano ai propri obblighi”, ha aggiunto.L’ex presidente della Federal Reserve sottolinea che l’aumento o la sospensione del limite di debito non aumenta la spesa pubblica, né autorizza spesa per future proposte di bilancio. La misura consente semplicemente al Tesoro di pagare le spese precedentemente approvate. “L’attuale livello di indebitamento riflette l’effetto cumulativo di tutte le precedenti decisioni di spesa e fiscali, che sono state assunte dalle Amministrazioni e dai Congressi di entrambe le parti nel tempo – ha scritto Yellen – Il mancato rispetto di tali obblighi causerebbe danni irreparabili all’economia degli Stati Uniti e ai mezzi di sussistenza di tutti gli americani. Anche la minaccia di non adempiere a tali obblighi ha causato in passato impatti dannosi, compreso l’unico declassamento del rating creditizio nella storia della nazione nel 2011”.Il messaggio tra il segretario del Tesoro e il presidente della Camera è una formalità richiesta se il debito in essere degli Stati Uniti si avvicina al limite legale. Mentre le misure straordinarie sono state già implementate in passato per prevenire un default, non è chiaro quanto durerà il capitale di emergenza di Yellen di fronte agli sforzi di stimolo senza precedenti innescati dalla crisi di Covid-19. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Franco: primi 25 miliardi da Commissione UE tra pochi giorni

    (Teleborsa) – “E’ fondamentale attuare tutti i gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e aiutare le città a migliorare la propria qualità della vita, i servizi pubblici, la qualità dell’aria. La sfida che abbiamo davanti è quella di utilizzare a pieno le risorse del Piano nazionale. Tra pochi giorni la Commissione europea ci verserà i primi 25 miliardi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, intervenuto all’evento “Quale città” organizzato dal senatore Luciano D’Alfonso.”Dei fondi assegnati un paio di settimane fa nelle riunioni del Consiglio europeo, metà circa viene come prima tranche assegnata all’Italia e questo è un segnale di grande solidarietà europea per un paese che ha avuto problemi di stagnazione ed è stato pesantemente colpito dalla pandemia, quindi la sfida è usare i fondi”, ha aggiunto Franco sottolineando che “il finanziamento dei progetti è subordinato a obiettivi quantitativi e a tempi predeterminati e questo deve indurci ad accelerare il modo in cui gestiamo i progetti”. “Il piano – ha proseguito – si associa ad un insieme di riforme della Pubblica amministrazione, la giustizia, la semplificazione. Quindi grandi dimensioni, tempi auspicabilmente molto rapidi e tutto questo dipende dalla capacità di realizzare tutto questo e in particolare i progetti di investimento. Il fatto di avere il piano e di avere i fondi non deve darci niente per scontato. Bisogna lavorare, lavorare, lavorare”, ha detto. Capitolo crescita. “Il nostro è un Paese che da tanti anni cresce poco da circa 25 anni meno di altri paesi con cui commerciamo. Siamo sotto di 10 punti rispetto alla media europea. Dietro il PIL ci sono redditi, occupazione, famiglie imprese. Quando la pandemia è arrivata il Pil era 4 punti inferiore al 2007. Lo scorso anno abbiamo perso circa 9 punti. L’economia si sta riprendendo e contiamo di crescere almeno il 5% quest’anno. Vedremo se riusciremo a fare di più ma l’obiettivo più difficile è tornare a crescere stabilmente di più, terminata la sfida della pandemia. Questa è la vera sfida economica”. LEGGI TUTTO

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    Green pass, Fipe: usarlo in chiave positiva, non punitiva

    (Teleborsa) – “Con l’Italia in zona bianca, il Green pass rappresenta uno strumento straordinario ed efficace sia per riaprire quelle attività al momento ancora chiuse, come le discoteche sia per consentire l’accesso di un numero più ampio di persone in occasione di eventi culturali o spettacoli”. Con queste parole Aldo Cursano, vice presidente vicario di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, esprime piena condivisione alla linea espressa ieri dalla Conferenza delle Regioni in merito alle nuove misure che il Governo si appresta a prendere nell’ambito del contrasto della pandemia.”Se invece i livelli di rischio, a cui si sta lavorando sulla base di nuovi parametri, dovessero cambiare in peggio allora, invece di tornare a misure restrittive non più sostenibili, si potrebbe introdurre il green pass per riservare l’accesso ad ogni attività esclusivamente alle persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il green pass va, insomma, utilizzato in chiave positiva e non punitiva. E’ un cambio di prospettiva fondamentale in grado di garantire equilibrio e sicurezza sanitaria”. LEGGI TUTTO

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    Brexit, von der Leyen gela Londra: non rinegozieremo Protocollo Ulster

    (Teleborsa) – Londra fa retromarcia sull’Irlanda del Nord, chiedendo a Bruxelles – che ha già risposto picche – di rimettere mano all’intesa.Il protocollo, che si è rivelato centrale per l’intesa sulla Brexit, raggiunto con grande fatica, al quale il Premier britannico Boris Johnson aveva dato l’ok 2019 a distanza di due anni resta non solo controverso ma anche insufficiente a garantire stabilità dato “il persistente febbrile clima politico” nell’area, che stando a quanto sostenuto da Londra non consente di “poter andare avanti così”.La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato di avere ricevuto una “telefonata” dal premier britannico “Boris Johnson in cui le veniva presentato il Command paper del Regno Unito sul protocollo Irlanda/Irlanda del nord”.Von der Leyen ha però ribadito la posizione annunciata ieri dal vicepresidente Maros Sefcovic affermando che “l’Ue continuerà a essere creativa e flessibile nel quadro del protocollo. Ma non lo rinegozieremo. Dobbiamo garantire insieme stabilità e prevedibilità nell’Irlanda del Nord” LEGGI TUTTO

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    Da Green pass a nuovi parametri colori, Governo-Regioni cercano intesa

    (Teleborsa) – Giornata decisiva – esclusi colpi di scena – per il nuovo decreto che metterà nero su bianco le prossime regole alle quali dovremo attenerci per tentare di fermare la corsa del virus, in scia alla variante Delta. I numeri, del resto, parlano chiaro: una settimana fa l’incremento dei casi in 24 ore è stato di 1.534 mentre ora quel numero è schizzato a 4.259. La linea di Palazzo Chigi è netta: bisogna intervenire subito per evitare di trovarsi di fronte all’incubo di nuove chiusure.Sull’utilizzo del green pass e sulla revisione dei parametri del monitoraggio con i quali vengono assegnati i colori delle regioni, però, non c’è ancora accordo nella maggioranza e tra governo e regioni. Le posizioni restano per il momento distanti e il documento della Conferenza delle Regioni lo conferma, anche se il presidente Massimiliano Fedriga parla di proposte elaborate in “un’ottica positiva e di collaborazione istituzionale”. Ancora una volta, dunque, toccherà al premier Mario Draghi stemperare per trovare una sintesi. I presidenti hanno messo nero su bianco la loro richiesta: utilizzare il pass solo “per mettere in sicurezza la ripresa di attività fino ad oggi non consentite o limitate”: eventi sportivi, concerti, discoteche, fiere e congressi. Niente ristoranti, cinema, teatri, palestre, piscine. Posizione che Matteo Salvini appoggia: è una “proposta assolutamente equilibrata – dice il leader della Lega – se applicassimo il green pass da domani mattina come vuole qualche ultra significherebbe impedire il lavoro, il diritto alla salute, il diritto allo studio, allo spostamento e alla vita ad almeno la metà della popolazione italiana”. All’opposto c’è chi, come il ministro della Salute Roberto Speranza ed altri nella maggioranza, spinge per un uso ‘estensivo’ dei certificati. “L’obiettivo – spiega una fonte di governo – è avere un impianto solido che permetta una convivenza con la circolazione del virus in condizioni di sicurezza. Non si può chiedere un allentamento dei parametri e un utilizzo del green pass limitato e in tempi non ragionevoli”. Il certificato, dice il leader Dem Enrico Letta, “è essenziale” e serve un’applicazione “intelligente e scrupolosa, per essere tutti più liberi”.Capitolo nuovi parametri. Si resta in zona bianca se l’occupazione delle terapie intensive non supera il 20% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari non supera il 30%. E’ questa la proposta della Conferenza delle Regioni al governo in vista della revisione dei parametri del monitoraggio. Il confronto, come conferma il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, è andato avanti per tutta la giornata di ieri: “sono fiduciosa che si trovi un accordo non solo all’interno della maggioranza, ma anche con le Regioni, il green pass serve per incentivare le vaccinazioni e dall’altro evitare possibili nuove chiusure”.Non dovrebbe essere, invece, tra i temi oggetto del decreto legge Covid atteso in Cdm, il trasporto pubblico locale sul quale ci si dovrebbe focalizzare in una seconda fase. LEGGI TUTTO

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    Colori Regioni, nuovi parametri: le ipotesi

    (Teleborsa) – Ore di lavoro intenso per l’esecutivo impegnato nella modifica dei parametri che determinano il cambio dei colori dello Stivale, meccanismo con il quale abbiamo dovuto familiarizzare negli ultimi mesi.Si resta in zona bianca se l’occupazione delle terapie intensive non supera il 20% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari non supera il 30%: questa la proposta della Conferenza delle Regioni al governo in vista della revisione dei parametri del monitoraggio “in un’ottica – dice il presidente Massimiliano Fedriga – di collaborazione istituzionale”.Le Regioni chiedono, inoltre, che il green pass venga utilizzato “per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite” come “eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”.Le proposte, ribadisce ancora Fedriga, sono state elaborate in “un’ottica positiva” e di collaborazione anche “alla luce dell’attuale contesto epidemiologico, caratterizzato da un aumento dell’incidenza ma da una bassa occupazione dei posti letto ospedalieri, e dalla progressione intensa della campagna vaccinale”. Nuove norme ancora in fase di scrittura: il nuovo provvedimento sarebbe dovuto arrivare in Consiglio dei ministri già oggi, ma è slittato a domani. Quel che sembra certo, invece, è che il certificato verde diventerà obbligatorio per accedere a luoghi affollati e attività di svago. Anche in zona bianca, bar e ristoranti al chiuso compresi, ma in questo caso dovrebbe bastare una sola dose. LEGGI TUTTO

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    Green pass, verso nuovo Decreto: i nodi da sciogliere

    (Teleborsa) – Inizia subito in salita la settimana per l’esecutivo guidato da Draghi chiamato a varare nei prossimi giorni il nuovo Decreto anti-Covid che traghetterà l’Italia (almeno) fino a fine mese con l’occhio rigorosamente puntato verso la curva dei contagi che, come ormai succede da oltre un anno, detterà la linea. Al momento, contagi e tasso di positività continuano a crescere in scia alla variante Delta, ma terapie intensive e i reparti ordinari non preoccupano.L’ipotesi che prende sempre più forma è quella di un green pass – sul modello francese – allargato e più stringente rispetto all’attuale utilizzo. Ma non è mistero che i principali partner della maggioranza hanno visioni distanti su vaccini e utilizzo del certificato verde. Scontato che venga richiesto per stadi, piscine, palestre, concerti e tutte le attività collettive. Il certificato per immunizzati, guariti dal Covid o ‘tamponati’ negativi entro le 48 ore potrebbe essere obbligatorio anche per i ristoranti al chiuso ed è proprio su questo punto che ci sarà la parte più dura della battaglia. Le riunioni del Comitato tecnico scientifico (Cts) e poi della cabina di regia con il presidente del Consiglio Mario Draghi (che non dovrebbe essere convocata domani) sono precedute dalle polemiche della Lega di Matteo Salvini, che rispedendo al mittente l’accusa di essere no vax, chiama in causa i genitori vaccinati, ma poi evoca il figlio 18enne: “Mi rifiuto di vedere qualcuno che lo insegue con un tampone o una siringa. Prudenti sì, terrorizzati no”. E sul green pass dice: “”Leggevo di multe di 400 euro se uno deve farlo per andare a prendere il caffè in piazza…intanto ne sbarcano a carrettate in Sicilia senza”, i migranti. Se dall’opposizione Fratelli d’Italia con Francesco Lollobrigida consiglia agli under 40 di non vaccinarsi e il partito bolla il green pass di “obbligo nascosto”, nella maggioranza il Pd con Nicola Zingaretti e Leu con Federico Fornaro parlano di “sovranisti irresponsabili e ambigui”, dentro e fuori l’esecutivo.In questo clima rovente, serviranno la mediazione e il decisionismo del Premier per trovare la via all’italiana.Intanto, ancora leggermente in salita i positivi ai test per i Covid individuati nelle ultime 24 ore, ieri 18 luglio sono stati 3.127 secondo i dati del ministero della Salute. Il giorno prima erano stati 3.121. Tre le vittime in un giorno. LEGGI TUTTO

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    UE, Gentiloni: proposta di “tassa digitale” rinviata all'autunno

    (Teleborsa) – A inizio mese era stata Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Europea, a rilanciare l’idea di un’imposta digitale utile a finanziare la ripresa dalla pandemia di Covid-19, dicendo che si applicherà a centinaia di imprese e sarà presentata in queste settimane. Oggi però il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, a margine della riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, ha comunicato la decisione di rinviare all’autunno la proposta di tassa digitale UE sui colossi del web.La Commissione considera necessario il rinvio per dare priorità al completamento dell’accordo globale sulla tassazione minima delle multinazionali, raggiunto in linea di massima durante il il week-end al G20 di Venezia, lavorando in particolare con gli Stati Uniti. Anche per questo, la Segretaria Usa al Tesoro, Janet Ellen, è stata invitata oggi a partecipare all’Eurogruppo. “Lavoreremo insieme per raggiungere un accordo globale – ha detto Gentiloni al suo arrivo alla riunione – In questo quadro ho informato la Segretaria al Tesoro Janet Yellen della nostra decisione di mettere in pausa la nostra proposta di tassa digitale europea, per concentrarci lavorando insieme per completare l’ultimo miglio di questo storico accordo”.In un incontro con la Yellen stamattina, ha riferito il commissario, “abbiamo parlato degli impegni che abbiamo preso nell’ultimo G20 a Venezia: il coordinamento delle nostre risposte alla pandemia di Covid-19, la lotta al cambiamento climatico e la campagna di vaccinazione. E prima di tutto, naturalmente, l’accordo globale sulla tassazione, per mettere fine alla corsa al ribasso” delle imposte societarie, e “per riallocare i diritti d’imposizione fiscale laddove vengono realizzati i profitti”, ha concluso. LEGGI TUTTO