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    Stato emergenza, Covid: Giappone lo estende al 12 settembre

    (Teleborsa) – Il Governo giapponese ha deciso di estendere di due settimane, fino al 12 settembre, lo stato di emergenza in diverse prefetture del Paese a causa della diffusione, a livelli allarmanti, della variante Delta del coronavirus. Oltre a Tokyo, le tre prefetture adiacenti di Chiba, Kanagawa, e Saitama, quella di Osaka e l’isola di Okinawa, altre 7 prefetture saranno aggiunte alla lista, tra le quali Ibaraki, Tochigi, Gunma, Shizuoka, Kyoto, Hyogo e Fukuoka.Nuovi provvedimenti minori riguardano altre 10 prefetture dell’arcipelago, con misure che prevedono lo stop della vendita di alcol alle 19 per le attività della ristorazione, e la chiusura anticipata alle 20. Nelle ultime 24 ore l’area metropolitana di Tokyo ha segnalato oltre 4.300 nuove infezioni, mentre a livello nazionale i pazienti in terapia intensiva hanno superato quota 1.600, aggiornando il record per il quinto giorno di fila.Nella conferenza stampa serale, durante l’annuncio delle misure, il Premier Yoshihide Suga ha esortato la popolazione a dimezzare le proprie uscite in particolare nelle aree affollate, facendo riferimento a una possibile modifica dell’attuale legislazione per ottenere una maggiore ottemperanza delle normative. A differenza dei Paesi più colpiti dal Covid, il Giappone non ha mai introdotto sul proprio territorio misure equivalenti ai lockdown dall’inizio della pandemia. LEGGI TUTTO

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    Afghanistan, Biden: “Obiettivo era combattere terrorismo non costruire una nazione”

    (Teleborsa) – Dopo le polemiche della stampa americana e dell’opinione pubblica il Presidente americano Joe Biden chiarisce: “La nostra missione in Afghanistan non è mai stata pensata per costruire una nazione” ma per “impedire attacchi terroristici in America”. Parlando alla nazione, il Presidente ha spiegato che la scelta era “proseguire l’accordo negoziato da Donald Trump con i talebani o tornare a combattere” ed alla fine ha prevalso “l’interesse nazionale” giacché gli americani “non faranno quello che non fanno gli afghani”. “L’Afghanistan è caduto più rapidamente del previsto”, ha ammesso Biden, ricordando che gli USA hanno offerto all’esercito afghano “tutte le opzioni” possibili per combattere i talebani ed assicurando che ci sarà una risposta “devastante” se i talebani attaccheranno gli interessi americani durante le operazioni i evacuazione. Frattanto, la comunità internazionale resta attonita davanti alle scene apocalittiche cui si è assistito nelle ultime 24 ore, soprattutto all’aeroporto di Kabul. I membri del Consiglio di Sicurezza ONU “hanno chiesto l’immediata cessazione di tutte le ostilità in Afghanistan” e l’istituzione di un governo “unito, inclusivo e rappresentativo”, che garantisca “continuità istituzionale e il rispetto degli obblighi internazionali dell’Afghanistan, nonché la sicurezza e l’incolumità di tutti i cittadini afghani e internazionali”.Intanto, il Primo ministro britannico Boris Johnson, che ha la presidenza di turno del G7 ha chiesto un incontro virtuale dei leader “nei prossimi giorni” per discutere della situazione in Afghanistan e definire un “approccio unitario”.La presa di Kabul da parte dei talebani ha spazzato via, in pochissimi giorni, 20 anni di sforzi per garantire la democrazia in Afghanistan. Un impegno che ha comportato costi ingenti da parte di tutte le nazioni coinvolte. Uno studio della Brown University ha stimato che, solo gli USA, abbiano speso quasi mille miliardi di dollari in Afghanistan e Pakistan, oltre al sacrificio di 2.300 vite umane. Costi elevati anche per il Regno Unito (30 miliardi) e la Germania (19 miliardi) mentre l’Italia avrebbe speso circa 8,7 miliardi. LEGGI TUTTO

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    UE, via libera a 450 milioni di euro di aiuti di Stato a grandi imprese italiane

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato uno schema italiano – all’interno del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato – da 450 milioni di euro per sostenere le grandi imprese in temporanea difficoltà finanziaria a causa dell’epidemia di coronavirus. Il sostegno, che si concretizzerà in prestiti agevolati, sarà aperto alle imprese attive in tutti i settori, ad eccezione dei settori finanziario e assicurativo. Il regime sarà gestito da Invitalia (società controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze), che concederà gli aiuti “sulla base di piani realistici e credibili che saranno presentati dai beneficiari, specificando come verrà ripristinata la loro redditività”. Lo scopo della misura – sottolinea l’esecutivo UE – è aiutare i beneficiari a far fronte alle carenze di liquidità che devono affrontare a causa dell’epidemia di coronavirus e migliorare il loro accesso ai finanziamenti, aiutandoli così a continuare le loro attività durante e dopo l’epidemia.La Commissione ha riscontrato che il regime è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare, la scadenza dei prestiti è limitata a cinque anni; i tassi di interesse annui sui finanziamenti rispettino i livelli minimi previsti dal Temporary Framework; l’importo del finanziamento per beneficiario è in linea con quanto previsto dal Temporary Framework; i finanziamenti si riferiscono a esigenze di investimento e/o di capitale circolante; i contratti di prestito saranno firmati entro il 31 dicembre 2021 al più tardi.(Foto: © andreykuzmin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    UE, nuovo prodotto di cartolarizzazione sintetica a sostegno delle PMI

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha dato il via libera, nel quadro delle norme UE sugli aiuti di Stato, a garanzie su segmenti di cartolarizzazione sintetica a beneficio delle imprese colpite dalla pandemia di coronavirus in 22 Stati membri. Il nuovo prodotto si inserisce nell’ambito del Fondo europeo di garanzia gestito dal gruppo BEI (composto dalla Banca europea per gli investimenti e dal Fondo europeo per gli investimenti). Con una dotazione di bilancio specifica prevista di 1,4 miliardi di euro, l’esecutivo UE stima che il nuovo prodotto dovrebbe mobilitare almeno 13 miliardi di euro di nuovi prestiti a favore delle piccole e medie imprese.”Questo nuovo prodotto sosterrà in modo significativo l’obiettivo generale del Fondo europeo di garanzia di mobilitare fino a 200 miliardi di euro per l’economia europea, contribuendo a generare almeno 13 miliardi di euro di nuovi prestiti da intermediari finanziari alle PMI, settore duramente colpito dalla pandemia di coronavirus”, ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione UE e responsabile della politica di concorrenza.La cartolarizzazione sintetica è una tecnica finanziaria in base alla quale un ente cedente (come una banca) individua un pool di attività esistenti (ad esempio un portafoglio di prestiti) che detiene nel proprio bilancio, lo suddivide in segmenti con profili di rischio/rendimento diversi rispetto all’intero pool e successivamente trasferisce una parte del rischio derivante dal pool acquistando la protezione di un segmento specifico da un venditore di protezione, al quale l’ente cedente corrisponde in cambio un premio. Nell’ambito del nuovo strumento il gruppo BEI funge da venditore della protezione, ovvero offre protezione agli intermediari finanziari sotto forma di garanzia su un segmento di rischio specifico di un portafoglio di attività esistente. In cambio della garanzia, il gruppo BEI addebiterà all’intermediario finanziario una commissione di garanzia sovvenzionata.”L’intermediario finanziario dovrà trasferire, nella misura più ampia possibile, il vantaggio finanziario derivante dalla questa operazione ai beneficiari finali del nuovo strumento, ovvero alle PMI che riceveranno nuovi prestiti”, spiega l’esecutivo UE, aggiungendo he “obiettivo di questo nuovo prodotto è contribuire a generare nuovi prestiti più rischiosi alle PMI, liberando la capacità di prestito degli intermediari finanziari e impedendo che le loro risorse siano trasferite verso attività a basso rischio anziché essere utilizzate per prestiti alle PMI”. LEGGI TUTTO

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    Afghanistan, Kabul è caduta: talebani proclamano l'Emirato Islamico. Atteso rientro italiani

    (Teleborsa) – “Voi avete gli orologi, noi il tempo”: riecheggia in queste ore, sinistra e beffarda, la citazione attribuita ad un combattente talebano più di dieci anni fa, indirizzato alle forze occidentali. Dopo vent’anni di missioni internazionali, Kabul, da ieri, è nelle mani dei talebani che hanno annunciato la rinascita dell’Emirato Islamico: sul pennone del Palazzo presidenziale sventola la bandiera bianca con una scritta nera che indica la testimonianza di fede dei musulmani. Al termine di una giornata convulsa, caratterizzata dalla resa di fatto della capitale all’inarrestabile avanzata degli insorti, l’Afghanistan è ormai tornato nella morsa dei talebani. Dopo l’entrata di una testa di ponte nella città, apparentemente per avviare una trattativa e arrivare ad un governo transitorio, i fondamentalisti hanno sterzato verso la piena presa del potere mentre il presidente Ashraf Ghani ha lasciato il Paese. Per evitare “un bagno di sangue”, ha dichiarato. “I talebani hanno vinto… e ora sono responsabili dell’onore, della proprietà e della tutela dei loro connazionali”, ha affermato Ghani in una dichiarazione pubblicata su Facebook. Ghani si è detto convinto che “innumerevoli patrioti sarebbero stati martirizzati e la città di Kabul sarebbe stata distrutta” se fosse rimasto nel Paese. I talebani hanno assicurato di essere entrati in città per garantire la sicurezza, ma Kabul è immediatamente finita nel caos con le strade completamente bloccate per la popolazione in fuga, sparatorie segnalate in città mentre diplomatici e civili stranieri prendevano d’assalto l’aeroporto della capitale.”Sono profondamente preoccupata per le donne, le minoranze e i difensori dei diritti umani”, ha scritto l’attivista e premio Nobel per la pace pakistana, Malala Yousafzai. I talebani hanno assicurato di essere cambiati, e che stavolta rispetteranno i diritti delle donne e consentiranno loro l’accesso all’istruzione. Ma sono in pochi a crederci. Lo dimostra la fuga in massa da Kabul. Migliaia di persone si sono messe in strada, a piedi o in auto, alla ricerca di una via di fuga. Centinaia di afgani hanno raggiunto la Porta dell’Amicizia nella città di Chaman, al confine tra Afghanistan e Pakistan, molti portando solo una borsa con le loro cose dopo essere scappati dalle loro case. Atteso per oggi il rientro degli italiani. “In questo momento il volo dell’aeronautica militare con a bordo i nostri connazionali è partito da Kabul”. Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.”La situazione in Afghanistan è tragica, ma non abbandoneremo il popolo afghano”, ha ribadito allo Speciale Afghanistan su Radiouno Rai il ministro assicurando che dopo il ritiro dei militari italiani, “porteremo avanti progetti di cooperazione per tutelare i diritti delle donne, dei bambini e dei cittadini in genere”.Intanto, l’esercito americano assumerà il controllo del traffico aereo all’aeroporto, dove è stato traferito quasi tutto il personale diplomatico, incluso l’ambasciatore americano in Afghanistan Ross Wilson. “Nelle prossime 48 ore, avremo esteso la nostra presenza a quasi 6.000 militari” finalizzata esclusivamente “all’assunzione del controllo del traffico aereo”, afferma una nota del Pentagono e del Dipartimento di Stato.Oggi si riunirà il Consiglio di sicurezza dell’ONU. LEGGI TUTTO

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    Prima tranche Recovery, Draghi: ingenti risorse richiamano a senso di responsabilità

    (Teleborsa) – “L’Italia beneficia maggiormente dei fondi del programma NextGenerationEU. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato approvato dalla Commissione europea il 22 giugno e oggi arrivano le prime risorse, corrispondenti a una tranche iniziale di 24,9 miliardi di euro. L’Italia è uno dei primi Paesi a ricevere tale prefinanziamento”. È quanto ha affermato il Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi dopo che la Commissione europea ha erogato oggi all’Italia il 13% dell’importo totale stanziato a favore del Paese all’interno del NextGenerationEU.”L’assegnazione di queste ingenti risorse richiama tutti noi al senso di responsabilità nei confronti degli impegni presi verso noi stessi, verso il nostro futuro e verso l’Europa”, sottolinea il premier. Paolo Gentiloni, Commissario UE per l’Economia, ha invece parlato di “un’opportunità unica per l’Italia di rilanciare l’economia e costruire un futuro sostenibile per le prossime generazioni”.Diversi politici e funzionari europei hanno sottolineato il fatto che l’Italia sia uno dei primi Paesi a ricevere il prefinanziamento. “Grazie all’intensa cooperazione con l’Italia e alla solida preparazione all’interno della Commissione siamo riusciti a erogare i fondi in tempi record – ha detto Johannes Hahn, Commissario UE per il Bilancio e l’amministrazione – Questo dimostra che, con le risorse raccolte, saremo in grado di soddisfare rapidamente il fabbisogno di prefinanziamento di tutti gli Stati membri, dando loro l’impulso iniziale nell’attuazione dei numerosi progetti verdi e digitali inclusi nei loro piani nazionali”.La Commissione europea ha valutato positivamente il piano italiano per la ripresa e la resilienza del valore di 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. I finanziamenti previsti dallo strumento per la ripresa e la resilienza – al centro di NextGenerationEU – sosterranno l’attuazione, entro il 2026, delle misure fondamentali di investimento e riforma proposte dall’Italia per uscire più forte dalla pandemia. LEGGI TUTTO

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    Recovery, versati i primi 24,9 miliardi all'Italia. Gentiloni: “Opportunità storica”

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha erogato oggi all’Italia – a titolo di prefinanziamento – 24,9 miliardi di euro, pari al 13% dell’importo totale stanziato a favore del Paese all’interno del NextGenerationEU, il piano per la ripresa e la resilienza post-pandemia. L’Italia – che è uno dei primi Paesi a ricevere un prefinanziamento – dovrebbe ricevere complessivamente 191,5 miliardi di euro nel corso della durata del piano nazionale (68,9 miliardi in sovvenzioni e 122,6 miliardi in prestiti).Paolo Gentiloni, Commissario UE per l’Economia, ha parlato di “opportunità storica per investire nella forza dell’Italia”. “Il prefinanziamento odierno è un primo passo concreto e tangibile per avviare gli investimenti e le riforme che l’Italia si è impegnata a realizzare: un sistema di mobilità più verde e più sostenibile, un aumento delle energie rinnovabili, la digitalizzazione delle imprese, la diffusione del 5G e della banda ultralarga, una pubblica amministrazione più efficiente e un contesto imprenditoriale più attraente e competitivo”, ha spiegato.L’erogazione odierna, sottolinea l’esecutivo UE, fa seguito al recente successo della prima emissione di titoli nell’ambito di NextGenerationEU; entro la fine saranno raccolti complessivamente fino a 80 miliardi di euro di finanziamenti a lungo termine. Il piano dell’Italia prevede 32,1 miliardi di euro per garantire la transizione verde (con interventi su rete ferroviaria ad alta velocità, trasporto locale e rete di di ricarica per auto elettriche), 13,4 miliardi di euro per promuovere l’adozione delle tecnologie digitali e 26 miliardi di euro per rafforzare la resilienza economica e sociale (scuola, politiche del lavoro, modernizzazione del pubblico impiego).”Oggi, con la prima erogazione di fondi a favore dell’Italia nel quadro di NextGenerationEU, si avvia una ripresa duratura nel Paese – ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen – L’UE è stata al vostro fianco con piena solidarietà durante la crisi e continuerà ad esserlo quando inizieranno a delinearsi giorni migliori. Il vostro piano di ripresa, Italia Domani, presenta il livello di ambizione necessario per fare del Paese un motore di crescita per tutta l’Europa, perché per un’Europa forte serve un’Italia forte”. LEGGI TUTTO

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    Nyt elogia Draghi: dopo populismo, stagione di razionalità

    (Teleborsa) – “Dopo un lungo periodo populista che ha privilegiato il fervore anti-establishment e la propaganda virale su pragmatismo e competenza, gli italiani stanno improvvisamente godendo di un’alta stagione di razionalità”. Il New York Times definisce così il governo di Mario Draghi, il “primo ministro più intransigente d’Europa”, in un lungo articolo pubblicato oggi nel quale si analizza in particolare l’introduzione dell’obbligo di green pass per consumare all’interno di ristoranti e bar e per entrare in musei, palestre e teatri. Misura che gode di “un ampio sostegno”, si legge nell’articolo, che non risparmia le critiche sul leader della Lega Matteo Salvini.”Draghi, il cui governo è costituito da una grande coalizione di partiti, ha mostrato un talento nel mettere al loro posto politici populisti che speculano nel diffondere dubbi irragionevoli. Ciò include Matteo Salvini, il leader del partito nazionalista della Lega e un tempo il politico più potente in Italia, che ha faticato per avere rilevanza sotto il franco Draghi”, scrive il Nyt, aggiungendo che il leghista ha preso “una posizione ambigua sul vaccino”, per poi sottoporsi all’inoculazione dopo le parole del premier che ha detto che “l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire”. LEGGI TUTTO