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    Giappone, Premier Yoshihide Suga verso dimissioni

    (Teleborsa) – Il premier giapponese Yoshihide Suga è vicino alle dimissioni ed ha già annunciato non si ricandiderà alla leadership del partito di governo liberaldemocratico (LPD) alle prossime elezioni. La decisione è frutto del progressivo calo dei consensi per l’impopolare risposta data alla pandemia di Covid-19.Suga era stato eletto Primo Ministro lo scorso settembre, dopo le dimissioni dell’ex Premier Shinzo Abe, l’uomo che è rimasto più a lungo alla guida del governo giapponese per ben otto anni. I suoi predecessori avevano governato in media un anno. L’attuale capo del governo, che rinuncia così anche all’ipotesi di rimpasto, ha visto i suoi consensi scendere al di sotto del 30%, mentre il Paese del Sol Levante sta combattendo una dura lotta contro la pandemia di Covid-19 e la risalita dei contagi. LEGGI TUTTO

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    Green pass, obbligo divide la maggioranza: tensione Lega-PD

    (Teleborsa) – Ripartenza subito ad alta tensione per la maggioranza che si “incaglia” di nuovo sul Green Pass con Lega e Pd ancora una volta ai ferri corti dopo la decisione del Carroccio di votare in Commissione alla Camera – insieme a FdI ed ex M5s – a favore degli emendamenti che chiedevano di sopprimere l’articolo 3 del decreto legge in discussione che introduce l’obbligo del green pass. I provvedimenti non sono stati approvati ma il voto ha fatto acceso la miccia dell’ennesima polemica, creando un caso nel Governo. “Io stigmatizzo la scelta della Lega che con i voti di oggi in Commissione alla Camera contro il Green pass ha deciso, proprio nella giornata di oggi, di fare una scelta che la pone al di fuori della maggioranza. Quindi chiedo un chiarimento politico su questo punto. Perché la Lega oggi di fatto si mette contro e fuori dalla maggioranza”. Questo l’affondo del segretario del Pd Enrico Letta, lanciato a margine del suo intervento alla Festa Nazionale dell’Unità. Quanto accaduto “dimostra una situazione intollerabile”. Per Letta “c’è bisogno di responsabilità da parte di tutte le forze politiche”.Non si fa attendere la reazione della Lega. “È Letta che vive fuori dal mondo! Chiedere tamponi salivari gratuiti per gli italiani è buon senso, perché dire di no? Chiedere garanzie per lavoratori e imprenditori, chiedere la scuola per tutti gli studenti, difendere lavoratrici e lavoratori, poliziotti e insegnanti, è buon senso. Su 900 emendamenti migliorativi presentati dalla Lega ne verranno accolti, forse, 2. PD e 5Stelle ragionano come se al governo ci fosse ancora Conte ma, per fortuna, adesso c’è Draghi”, ribattono fonti della Lega.E Salvini torna sui tamponi gratis. “Se lo Stato impone il Green Pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti. Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile. Vediamo se PD e 5S voteranno a favore in Commissione”. LEGGI TUTTO

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    Afghanistan, Mosca: ora conferenza internazionale per ripresa economica

    (Teleborsa) – Da giorni al centro dell’agenda politica internazionale, il “dossier” Afghanistan. Oggi alle 14.00, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in collegamento dall’unità di crisi della Farnesina, parteciperà alla riunione straordinaria, convocata in formato virtuale, dei Paesi G7, più Turchia, Qatar e i rappresentanti di Nato e Ue, che avrà come focus la situazione nel Paese. La Russia, intanto, chiede la convocazione di una “conferenza internazionale”, che veda la partecipazione “dei Paesi i cui eserciti sono stati di stanza lì per 20 anni e hanno fatto quello che vediamo oggi”, per discutere “la ripresa economica dell’Afghanistan”. Lo ha detto il rappresentante presidenziale speciale russo, e direttore del secondo dipartimento asiatico del ministero degli Esteri, Zamir Kabulov. Lo riporta Interfax.”Tutti i Paesi benestanti del mondo dovrebbero riunirsi con i rappresentanti delle nuove autorità afgane per discutere della ripresa economica e sociale. Prima di tutto, questo vale per i paesi i cui eserciti sono stati di stanza lì per 20 anni e hanno fatto quello che vediamo oggi. È un punto d’onore e di coscienza correggere almeno alcuni degli errori che hanno fatto”, ha detto Kabulov.La Russia “ha sempre dichiarato la sua disponibilità ad unirsi agli sforzi internazionali per la riabilitazione socioeconomica dell’Afghanistan post-bellico”, ha precisato. “Questo momento si avvicina”, ha aggiunto. “È necessario sbloccare i beni del governo afgano negli Stati Uniti” per iniziare la ripresa economica dell’Afghanistan. “Questo non deve essere fatto per trasferire il denaro ai Talebani, in nessun caso. Il denaro è necessario per sostenere il tasso di cambio della moneta nazionale, che è crollato”, ha precisato Kabulov.Intanto, il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha condannato gli attacchi Usa contro militanti dell’Isis in Afghanistan, sferrati senza avvertire il movimento. “Condanniamo simili attacchi perché è illegale condurre attacchi arbitrari in altri Paesi. Se ci fosse stata una potenziale minaccia, avrebbe dovuto essere segnalata a noi, non sferrare un attacco arbitrario che ha provocato vittime civili”, ha affermato Mujahid, rispondendo a una domanda posta da China Global Television Network (Cgtn). LEGGI TUTTO

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    Afghanistan, non si fa attendere risposta USA: raid contro Isis-K

    (Teleborsa) – Come annunciato dal Presidente americano Usa Biden non si è fatta attendere la “risposta” degli Stati Uniti agli attacchi kamikaze di giovedì scorso, rivendicati dal gruppo terroristico Isis-K, costati la vita a circa 170 persone, tra le quali 13 marines. Condotti nelle scorse ore, raid difensivi dopo che drone ha ucciso due presunti membri “di alto profilo” di Isis-k e ne ha ferito un altro nella provincia orientale di Nangarhar, nell’Afghanistan. “Le forze americane hanno condotto un raid di autodifesa contro un veicolo a Kabul, eliminando un’imminente minaccia all’aeroporto di Kabul. Abbiamo fiducia nel fatto che il target sia stato colpito”, afferma il Pentagono.Nella mattinata di ieri, alcuni razzi sarebbero stati sparati verso l’aeroporto di Kabul. Secondo Ariana news, alcuni testimoni affermano che i missili sono stati sparati da un’auto posizionata non lontano dallo scalo. Per ora, aggiunge il network, non si hanno notizie di vittime.Ma secondo la testimonianza di un testimone rilasciata a un giornalista locale che lavora con la CNN nove membri di una famiglia sarebbero stati uccisi nel raid americano di ieri, tra cui sei bambini, due dei quali di soli due anni. ìIntanto, il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, ha assicurato che gli Stati Uniti continueranno a sferrare attacchi in Afghanistan, dopo il sanguinoso attentato all’aeroporto di Kabul in cui sono morte circa 170 persone tra le quali 13 militari statunitensi. “Il presidente (Biden, ndr) non intende iniziare una nuova guerra in Afghanistan”, ha osservato, “ma continueremo a compiere raid da oltre frontie. LEGGI TUTTO

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    Dramma Afghanistan, Isis-K rivendica attacchi kamikaze. Biden: “Ve la faremo pagare”

    (Teleborsa) – Finiscono in tragedia le ultime ore delle operazioni di evacuazione, precipitate letteralmente nell’orrore: in Afghanistan l’incubo peggiore è diventato realtà. A poche ore dall’allerta attentati lanciato dagli 007 occidentali, due forti esplosioni hanno squassato l’aeroporto di Kabul uccidendo decine di civili, tra cui bambini, e almeno dodici militari americani. Nessun italiano risulta coinvolto poiché le esplosioni sono avvenute in un’area distante da dove stanno operando i nostri militari con il personale dell’ambasciata rimasto sul campo.Il bilancio, in continuo aggiornamento, parla di almeno 90 morti e 158 feriti, rimasti vittime degli attacchi kamikaze rivendicati dall’Isis.Il capo del comando centrale statunitense, Kenneth McKenzie, ha affermato che Washington è pronta alla rappresaglia contro gli autori dell’attacco, nel quale ha detto di non ravvisare una complicità dei Talebani. Secondo le ricostruzioni, si è trattato di un attacco “complesso” nella zona dell’Abbey Gate, area controllata dalle truppe Usa e britanniche dove, in quel momento, erano ammassate almeno 5.000 persone in attesa di conoscere il proprio destino.La prima esplosione è stata opera di un kamikaze che si è fatto saltare in aria fuori dal Baron Hotel, che in questi giorni è diventata la base di giornalisti e truppe del Regno Unito. Quindi un altro kamikaze, o un’autobomba secondo altre fonti, più vicino al gate, in prossimità di un canale fognario diventato la terrificante sala d’attesa di migliaia di disperati. Lì centinaia di famiglie aspettano un cenno dai militari. Da lì i soldati si affacciano per tirar su quelli che ce l’hanno fatta e saranno imbarcati sui voli verso una nuova vita. Lì gli attentatori hanno colpito. I media anche riferito di altre esplosioni. In serata, l’Isis ha rivendicato gli attacchi, pubblicando anche la foto di uno dei kamikaze, secondo quanto riferisce il Site.”E’ stato come il giorno del giudizio universale, persone ferite ovunque. Ho visto persone correre con il sangue sui loro volti e sui loro corpi”, ha raccontato un altro testimone. Poco prima che scoppiasse l’inferno, un C-130 italiano con a bordo anche alcuni giornalisti era decollato tra i proiettili: erano di una mitragliatrice afghana che sparava in aria per disperdere la folla che pressava verso il gate dell’aeroporto ma a bordo si sono vissuti attimi di terrore.In serata ha parlato alla nazione il Presidente Usa Joe Biden che non ha trattenuto le lacrime definendo i marines caduti degli “eroi morti a Kabul per una missione altruista”. Poi promette: “Non dimenticheremo, vi prenderemo e ve la faremo pagare. E l’America non si farà intimidire, l’evacuazione va avanti e siamo pronti a inviare altre truppe se sarà necessario”.Per il presidente americano sono le ore più difficili e drammatiche. Di fronte a lui lo scenario più tragico che poteva scaturire dalla crisi afghana e dalla irrevocabile decisione di abbandonare il Paese entro il 31 agosto. LEGGI TUTTO

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    Fuga dall'Afghanistan, Gentiloni: servono corridoi umanitari e “quote”

    (Teleborsa) – Occorre impostare politiche migratorie “con corridoi umanitari e quote” per gli afgani in fuga da Kabul, meccanismi che scongiurino flussi incontrollati e il ritorno dei populismi, evitando di “ripetere schemi che a mio avviso hanno funzionato ma che hanno mille controindicazioni”, come in Turchia. Così il Commissario UE agli Affari economici Paolo Gentiloni. “Alzare muri paradossalmente può avere un effetto pull, evocando grandi flussi migratori che certo ora non ci sono. In futuro potremmo usare anche la direttiva UE di protezione temporanea dei profughi decisa ai tempi dell’intervento in Kossovo. Consente, con una decisione a maggioranza nel Consiglio Ue, di dargli una protezione temporanea di sei mesi. Il rischio di un secondo flusso di profughi c’è”, spiega a la Repubblica. “Non è ragionevole fare stime. Ma i fenomeni migratori sono inevitabili. Si tratta di scegliere se gestirli in modo legale e organizzato oppure lasciarli alla clandestinità. La Commissione ha già attivato in questi giorni una consultazione sulla disponibilità di quote di accoglienza da parte degli Stati membri e credo che si possa arrivare a cifre significative”, aggiunge parlando di cifre superiori a quelle di 20mila date dal Canada. “Stiamo parlando di decine di migliaia, non di milioni. Il meccanismo inevitabile e’ quello delle quote e dei corridoi umanitari”. I migranti regolari sono necessari alle nostre economie. La clandestinità e l’irregolarità alimentano il populismo, il nazionalismo e il sovranismo”, spiega. “Non si possono chiudere gli occhi di fronte al fatto che la più importante missione militare della storia della NATO si è conclusa in modo disastroso. Abbiamo di fronte ancora giornate molto delicate e difficili. La situazione a Kabul attorno all’aeroporto non si è ancora normalizzata. Allungando lo sguardo: e’ chiaro che questa sconfitta avrà un impatto geopolitico notevole”, dice l’Eurocommissario, aggiungendo che “è un terribile paradosso ma da questa debacle può scaturire l’ora dell’Europa”. “La ripresa in corso è migliore del previsto. L’economia sembra aver trovato un modo di coabitare con questa pandemia a bassa intensità. Ed è molto importante che i soldi dei Recovery arrivino adesso, a ripresa avviata. Non verranno usati per la risposta di emergenza ma per investimenti e riforme e qualità della nostra economia futura. L’Italia nel ’22 tornerà ai livelli pre Covid. Ma non puntiamo solo al rimbalzo. Quanto ai fondi bloccati per Polonia e Ungheria ha aggiunto: “Ci sono alcune raccomandazioni fatte sia alla Polonia che all’Ungheria: il rispetto di queste raccomandazioni e’ essenziale per poter autorizzare i fondi del Recovery. Al momento non ci siamo ancora. Abbiamo rinviato più volte. Stiamo discutendo”. LEGGI TUTTO

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    PIL, Giorgetti “vede” +6%: pensiamo di raggiungerlo

    (Teleborsa) – Le previsioni del Governo contenute nel DEF (Documento di Economia e Finanza, ndr) di aprile indicavano una crescita del 4,5% ma – dopo i dati sul primo e sul secondo trimestre – molti esponenti dell’esecutivo, oltre alle istituzioni nazionali e internazionali, concordano su una crescita superiore al 5%. Due settimane fa sono stato a cena con il Ministro dell’Economia tedesca che mi ha detto: “quest’anno andiamo bene, noi pensiamo di fare il 4% del PIL”. Gli ho detto che noi pensiamo di fare il 6%. Non sarà merito di Giorgetti, forse di Draghi, però è un dato di fatto”. Questo il racconto del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nel corso di un talk al Meeting di Rimini.Lo incalzano: Draghi come Mancini? “Mi sembra che siamo sulla buona strada. Si giudicherà dai risultati”.In futuro avremo sempre più bisogno “di tanti lavoratori imprenditori, tanti lavoratori padroni di se stessi che si possono esprimere in autonomia sul luogo di lavoro anche se magari il contratto di lavoro è subordinato”, ha aggiunto il Ministro durante il talk “Il lavoro che verrà” organizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà all’interno del Meeting di Cl. “Un mondo che continua a cambiare e continuerà a cambiare sempre più velocemente – ha spiegato Giorgetti – richiede delle competenze cognitive ma anche la capacità di adattamento e la capacità di assumersi responsabilità e anche la capacità di immaginarsi il nuovo”. Anche in Italia “abbiamo bisogno di tanti lavoratori imprenditori, tanti lavoratori padroni di se stessi che si possono esprimere in autonomia sul luogo di lavoro anche se magari il contratto di lavoro e’ subordinato”. “E ovviamente – ha aggiunto – abbiamo bisogno di accettare le sfide che ci vengono poste”. LEGGI TUTTO

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    Afghanistan, 007 occidentali: Rischio attacchi Isis a Kabul “alto e specifico”

    (Teleborsa) – Caos e disperazione all’aeroporto Hamid Karzai di Kabul, assediato da una folla di circa 20mila persone che vogliono lasciare il Paese. Intanto, arriva l’alert delle intelligence di USA, GB e Germania citate dai media internazionali: c’è un alto e “specifico” rischio di attacchi dell’Isis contro le operazioni di evacuazione all’aeroporto di Kabul condotte dagli occidentali. Si temono in particolare attacchi suicidi contro militari e civili ancora imbrigliati nella ressa all’aeroporto. “C’è un afflusso di potenziali kamikaze in città”, avvertono gli 007.Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, secondo quanto si apprende, nel pomeriggio ha presieduto un tavolo straordinario con la vice ministra Marina Sereni e i rappresentanti delle Organizzazioni della Società Civile che operano in Afghanistan. Al centro dell’incontro, che si è svolto all’Unità di Crisi della Farnesina, l’impegno delle OSC e un focus sulla Cooperazione umanitaria in relazione alla crisi afghana.Secondo quanto riferisce Reuters, i talebani hanno minacciato e picchiato personale delle Nazioni Unite: spiegando che la notizia proviene da un documento interno dell’Onu, viene precisato che sono decine gli episodi di minacce e violenze da parte dei talebani registrati dal 10 agosto scorso. Il documento riferisce anche che ci sono stati saccheggi negli uffici delle Nazioni Unite.I talebani però proseguono nella loro “strategia” e ribadiscono di essere “assolutamente impegnati” rispetto ai “diritti delle donne”. “Hanno diritto all’istruzione, al lavoro, alla proprietà”, ha detto Mohammad Naeem, portavoce dell’ufficio politico dei Talebani a Doha, in Qatar, in un’intervista all’agenzia turca Anadolu, nell’intento dichiarato di “rassicurare tutti”. Rassicurazioni che, però, non convincono nessuno. LEGGI TUTTO