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    NaDEF, via libera di Camera e Senato alla risoluzione di maggioranza

    (Teleborsa) – Camera dei Deputati e Senato hanno approvato la risoluzione di maggioranza sulla NaDEF. A Montecitorio i voti a favore sono stati 379, 42 i contrari e 4 gli astenuti, mentre a Palazzo Madama i sì sono stati 139, 37 i no e un astenuto. È stata invece respinta la risoluzione avanzata da Fratelli d’Italia.Tra i punti contenuti all’interno della risoluzione approvata c’è la richiesta della maggioranza al Governo di valutare nel prorogare il Superbonus 110% la possibilità di estenderlo anche agli immobili in stato di degrado, i cosiddetti immobili collabenti, non accatastati o accatastati tra quelli che non producono reddito. Nello specifico si chiede all’esecutivo di “valutare di includere altre tipologie di edifici al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti, mediante la semplificazione dell’accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura”. Tale impegno è stato inserito nella risoluzione al Nadef dopo un lungo confronto tra i gruppi di maggioranza, che si è concluso solo pochi minuti prima del deposito in Aula. La logica dell’impegno inserito nella risoluzione, spiegano fonti di maggioranza, consiste nel raggiungere l’obiettivo pratico di un miglioramento energetico effettivo del maggior numero di immobili oggi esistenti. Durante la discussione era stato osservato che sono numerosi oggi gli edifici cosiddetti collabenti, cioè fortemente degradati e accatastati nella categoria F/2 o non accatastati, per evitare la pressione fiscale. Alla fine del 2020 le unità accatastate in categoria F/2 erano 550 mila.Il documento contiene complessivamente dieci impegni per il governo: da interventi a favore della natalità agli ammortizzatori sociali e misure per implementare “meccanismi di flessibilità in uscita” dal mercato del lavoro. Tra gli impegni che l’esecutivo viene chiamato a sottoscrivere, ci sono “iniziative necessarie a risolvere le emergenti problematiche di carattere sociale e le crescenti disparità generazionali, territoriali, di genere e salariali, in particolare con interventi finalizzati ad invertire il trend demografico del Paese e a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e delle donne, nonché rafforzando gli interventi a sostegno della ripresa economica nelle aree svantaggiate del Paese”.Si chiedono inoltre misure per la “razionalizzazione e l’equità del sistema fiscale” mentre si appoggia la scelta del governo di consolidare la “crescita del PIL, stimolata dagli investimenti e dalle riforme previste dal PNRR chiedendo di spingere per l’aumento delle “entrate fiscali attraverso il contrasto all’evasione, nonché indirizzando le risorse di bilancio verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione e sanità” e di proseguire nell’attuazione del Green New Deal con iniziative “anche normative per favorire la transizione ecologica”. Si sottolinea come debba essere proseguita l’azione di contrasto del cosiddetto “caro-energia”, “adottando un approccio organico, sostenibile e strutturale, volto ad implementare politiche pubbliche che tutelino e mettano al riparo, da oscillazioni eccessive del prezzo dell’energia elettrica, microimprese e clienti finali, soprattutto civili vulnerabili o in condizioni” e prevedendo anche “interventi per la riduzione della dipendenza energetica del Paese e per la diversificazione degli approvvigionamenti”. LEGGI TUTTO

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    Revisione Patto Stabilità: discussione entra nel vivo, le prossime tappe

    (Teleborsa) – La Commissione europea pubblicherà il 19 ottobre le sue considerazioni sull’impatto economico della pandemia sull’economia europea e le sue implicazioni per le regole di bilancio Ue, mentre lancia un dibattito su come cambiare le regole alla base della moneta unica.Le regole di bilancio dell’Unione europea, chiamate Patto di stabilità e crescita, pongono limiti all’indebitamento dei Governi per salvaguardare il valore dell’euro. Attualmente, il Patto è sospeso fino al 2023 per dare ai governi spazio di manovra sufficiente a combattere la pandemia di coronavirus.”La Commissione ha in programma di adottare il 19 ottobre una Comunicazione per esprimere le proprie considerazioni sull’impatto della crisi e le sue implicazioni per una revisione della governance economica”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Ecofin. sottolineando che “è necessario un coinvolgimento vasto ed inclusivo di tutti gli stakeholder, con l’obiettivo di raggiungere consenso sulla strada da seguire in tempo per il 2023″.”Inquadreremo la discussione con le lezioni da apprendere dalla pandemia”, ha detto Gentiloni. “Presenteremo delle proposte il prossimo anno”, ha aggiunto, facendo notare che, con il patto che tornerà in vigore nel 2023, la finestra di opportunità è limitata.Gentiloni ha spiegato che una delle questioni che la revisione dovrà prendere in considerazione è come gestire i pesanti debiti pubblici accumulati durante la pandemia dai governi.Le regole del Patto di stabilità e crescita stabiliscono che i Governi non possono avere deficit di bilancio superiori al 3% del Pil e un debito pubblico non superiore al 60%. Se il debito è più alto, dovrebbe essere ridotto di 1/20 della cifra superiore al 60% ogni anno.Ma con il debito pubblico medio della zona euro ora al 100% del Pil, va da sè che queste regole non sono più praticabili. Da qui la necessità da parte della Commissione di trovare la giusta sintesi, garantendo al tempo stesso ai mercati che il debito della zona euro sarà sostenibile.In molti spingono anche per far sì che le nuove regole includano uno status speciale per gli investimenti, in un momento in cui l’Europa si sta lanciando in un programma di ampio respiro per trasformare la propria economia in modo da portare a zero le emissioni di Co2 entro il 2050.L’Eurocommissario ha anche fissato il timing del piano per la ripresa messo in campo da Bruxelles. Dopo i pre-finanziamenti, già effettuati nel corso degli ultimi due mesi, di gran parte dei Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) presentati dagli Stati membri, nelle prossime settimane “partirà l’iter per i primi esborsi” della Commissione europea relativi al conseguimento degli obiettivi, e delle tappe intermedie (“milestones”) sul percorso per raggiungerli, nel quadro del “Next Generation Eu”.Durante la riunione, i ministri finanziari dell’Ue hanno preso atto dell’attuazione già molto avanzata della prima fase del Recovery Plan comunitario: 22 piani nazionali già approvati dalla Commissione, di cui 19 (ultimo, oggi , quello di Malta), approvati anche dal Consiglio Ue, con un esborso del prefinanziamento del 13% effettuato per 16 Stati membri per un totale finora di 51,5 miliardi di euro, e una emissione di euro obbligazioni per finanziare il “Next Generation EU” che ha raccolto finora 54 miliardi di euro sui mercati. LEGGI TUTTO

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    ESMA, Parlamento UE approva nomina della tedesca Ross a presidente

    (Teleborsa) – Come previsto, il parlamento europeo ha ratificato la nomina dell’economista tedesca Verena Ross a capo dell’Autorità di vigilanza europea sui mercati finanziati (ESMA). Il 22 settembre il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio dell’Unione europea (Coreper) l’aveva preferita al commissario della Consob Carmine di Noia, ed oggi il Parlamento UE ha avallato la scelta con 555 voti a favore, 56 contrari e 81 astenuti.Ross è direttore esecutivo dell’ESMA e, in precedenza, è stata direttore della Divisione Internazionale presso la Financial Services Authority (FSA) del Regno Unito. La tedesca succede all’olandese Steven Maijoor, che era in carica dal 2011 ed è stato nominato in primavera Executive Director della banca centrale dei Paesi Bassi. LEGGI TUTTO

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    Amministrative: Milano, Napoli e Bologna al centrosinistra, ballottaggio a Roma, Torino e Trieste

    (Teleborsa) – Il centrosinistra ha vinto al primo turno a Bologna, Napoli e Milano mentre si va al ballottaggio a Roma e Trieste – dove è avanti il candidato della coalizione di centrodestra – e a Torino dove invece è in testa al primo turno il suo candidato. Al centrodestra va invece la Regione Calabria, dove ha vinto Roberto Occhiuto che ha superato il 50% delle preferenze. Si è ormai infatti delineato il quadro delle elezioni amministrative che oltre all’elezione dei sindaci dei sindaci e dei consigli comunali di Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste e della Calabria, ha coinvolto centinaia di Comuni in tutta Italia. A Roma passano quindi al ballottaggio il candidato del centrodestra, Enrico Michetti, con circa il 30% delle preferenze e quello del centrosinistra, Roberto Gualtieri, che si ferma invece intorno al 26-27%. Fuori dai giochi invece la sindaca uscente Virginia Raggi del M5S che si contende il terzo posto con l’altro principale candidato alla carica di sindaco: entrambe si trovano al momento intorno al 20%.Al ballottaggio del 17-18 ottobre si andrà anche a Torino – dove Stefano Lo Russo (csx) è al momento di poco sopra al 44%, seguito da Paolo Damilano (cdx) che si ferma intorno al 38% – e a Trieste, dove il candidato del centrodestra Roberto Dipiazza si aggira intorno al 47%, seguito da Francesco Russo (csx) che si è fermato al 30% circa.Vittoria diretta al primo turno invece per Giuseppe Sala a Milano (sopra al 57% delle preferenze), Matteo Lepore a Bologna (sopra al 60% al momento) e Gaetano Manfredi a Napoli (al 63%). Questi i dati elaborati dalla proiezioni di Opinio Italia per la Rai con una copertura compresa tra il 20% e il 30%, dati abbastanza solidi per stabilire i risultati in maniera piuttosto affidabile. Lo spoglio comunque è ancora in corso. LEGGI TUTTO

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    Amministrative, al via il conteggio dei voti: Sala verso la conferma a Milano, duello Michetti-Gualtieri a Roma

    (Teleborsa) – Chiusi i seggi per le amministrative 2021 alle ore 15, si passa al conteggio dei voti. Diverse centinaia i Comuni in cui si è votato per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali – compresi 20 capoluoghi di provincia e 6 capoluoghi di regione – oltre che per la presidenza della Regione Calabria. In base alle prime rilevazioni dei principali istituti, il centrosinistra sembra aver ottenuto buoni risultati nei principali centri urbani.In base agli exit pool di Opinio Italia Ferrari delle ore 15, a Roma si fa strada l’ipotesi di ballottaggio tra il candidato del centrodestra, Enrico Michetti, e quello del centrosinistra, Roberto Gualtieri, che si avviano verso un testa a testa per il primato al primo turno. Staccati gli altri due principali candidati, Carlo Calenda e la sindaca uscente Virginia Raggi.A Milano invece viaggia verso la conferma diretta il sindaco uscente Giuseppe Sala che in base agli exit pool ha superato la barriera del 50% (forbice tra il 54% e il 58%). Molto indietro invece il candidato del centrodestra, Luca Bernardo, che si ferma al 32-36%. Nessun ballottaggio in vista in base agli exit pool anche a Bologna – dove il candidato del centrosinistra Matteo Lepore è dato al 61-65% – e a Napoli dove Gaetano Manfredi del centrosinistra sembra ormai destinato al ruolo di primo cittadino del capoluogo campano (57-61%). A Trieste avanti il centrodestra con Roberto Dipiazza (46-50%). seguito da Francesco Russo (centrosinistra) con il 29-33%, mentre a Torino il candidato Stefano Lo Russo (centrosinistra) raggiunge una forchetta del 44-48%, seguito da Paolo Damilano (centrodestra) con il 36,5-40,5%.Centrodestra avanti in Calabria, dove il candidato Roberto Occhiuto raggiunge una forchetta del 46,5-50.5%, seguito da Amalia Cecilia Bruni (centrosinistra) con il 24-28%.A 621 comuni campionati, su un totale di 1.153, il Viminale ha reso noto che la percentuale dell’affluenza alle ore 15 è stata pari al 59,79%. Nelle precedenti consultazioni, nel 2016, il dato era stato del 65,98% ma in quell’occasione si era andati al voto in un solo giorno. LEGGI TUTTO

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    USA, approvata norma per evitare “shutdown” Governo

    (Teleborsa) – Semaforo verde di Senato e Camera Usa, in via bipartisan, al disegno di legge che evita lo shutdown del Governo. Nell’ultimo giorno dell’anno fiscale, trovata, dunque, la quadra per evitare la paralisi delle attività federali.Il voto della Camera segue l’approvazione al Senato, ottenuta con 65 favorevoli e 35 contrari. Il testo è già finito sulla scrivania del Presidente Joe Biden per la firma. Oltre a finanziare il Governo, il disegno di legge provvisorio “fornirà finanziamenti per aiutare a reinsediare i rifugiati afghani e fornire aiuti in caso di calamità per gli americani colpiti da tempeste e incendi”, ha precisato il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer.Il testo prevede, infatti, 28,6 miliardi di dollari di aiuti legati ai disastri ambientali e 6,3 miliardi di sostegno agli evacuati afghani.In una prima fase, i democratici avevano tentativo di aggiungere alla legge la sospensione del tetto del debito, scontrandosi però con il muro dei repubblicani che si erano rifiutati di votarlo. Una volta tolta dal tavolo la spinosa questione, è arrivata, sul filo di lana, l’intesa. LEGGI TUTTO

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    Germania, obiettivo coalizione prima di Natale. Mercati non spaventati

    (Teleborsa) – “Vorremmo costruire una coalizione di governo velocemente”, con l’obiettivo che la Germania abbia un nuovo governo “prima di Natale”. Lo ha detto Olaf Scholz, aspirante cancelliere e leader del Partito Socialdemocratico tedesco (SPD), che ha ottenuto la maggioranza dei voti alle elezioni che si sono tenute domenica nel Paese. Come previsto, il processo per un nuovo esecutivo sarà lungo e tortuoso, in quanto serviranno tre partiti per avere la maggioranza al Bundestag. I risultati preliminari ufficiali vedono infatti l’SPD in testa con circa il 25,7% (avrà la maggioranza relativa dei parlamentari per la prima volta dal 2002), la CDU-CSU al 24,1%, i Verdi al 14,8%, i liberali dell’FDP all’11,5%, l’ultradestra dell’AFD al 10,3% e la sinistra Die Linke al 4,9%.L’unica certezza è che uno degli ex partiti di governo (SPD e CDU-CSU) sarà il nuovo leader della coalizione. Nei prossimi giorni inizieranno le trattative per cercare di formare una maggioranza di governo, mentre Angela Merkel rimarrà in carica per gli affari correnti. Gli scenari più probabili sono quelli di una coalizione “Semaforo” (SPD, Verdi, FDP) e una coalizione “Giamaica” (CDU/CSU, Verdi, FDP), mentre sono meno quotate un’altra versione della Grande coalizione o una coalizione Kenya (SDP, CDU/CSU, Verdi).Secondo Stephanie Kelly, Deputy Head of Research Institute di ABRDN, “la sfida più grande è il superamento delle differenze politiche tra i Verdi e la FDP su questioni come il freno al debito, l’aumento delle tasse e la spesa pubblica. Mentre i due partiti sono d’accordo sulle questioni principali come la digitalizzazione e gli investimenti green, le due forze politiche hanno bisogno di trovare una via di mezzo su come il governo intende impiegare e finanziare la spesa per costruire un governo”.Il mercato tedesco mostra un buon rialzo nella prima seduta post elezioni federali, e gli investitori non si aspettano scossoni dal processo di formazione del nuovo governo. “È improbabile che la fine di un’era di governi guidati dalla CDU venga rimpianta dai mercati finanziari, dato che la cancelliera Merkel non era molto apprezzata dagli attori di mercato – ha affermato Niall Gallagher, Investment Director European Equities di GAM Investments – Se l’esperienza del governo guidato da Schroder è un qualcosa a cui ispirarsi, soprattutto per le riforme Hartz che hanno portato a politiche favorevoli al mercato e che sono riuscite di rinvigorire l’economia tedesca dalla metà degli anni 2000 in poi, non c’è quindi motivo di temere una coalizione guidata dalla SPD”.”Dal punto di vista economico e dei mercati finanziari, la grande notizia è che una potenziale coalizione sinistra-verde-sinistra con SPD, Verdi e Die Linke non può raggiungere la maggioranza, il che riduce l’incertezza per i mercati in vista dei negoziati di coalizione”, è stato il commento di Reto Cueni, Chief Economist di Vontobel. “Tuttavia, non pensavamo e non pensiamo che i colloqui di coalizione saranno al centro dell’attenzione dei mercati finanziari, poiché in entrambi i casi uno degli ex partiti di governo sarà il nuovo leader della coalizione”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Patto Stabilità, Gentiloni: proposta Commissione nei prossimi mesi

    (Teleborsa) – “Nelle prossime settimane riprenderemo le discussioni” sul Patto di Stabilità e di crescita con l’obiettivo di “concludere nei prossimi mesi e arrivare ad una proposta della Commissione europea”.E’ quanto ha affermato il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, durante una conferenza stampa congiunta con il Presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe. “La discussione sul Patto sarà cruciale, sappiamo che il tema è sempre stato controverso. Penso – ha aggiunto Gentiloni – che dobbiamo fare uno sforzo per considerarla pensando al futuro, senza tornare sulle vecchie diatribe”.La ripresa in Europa migliora, “le prospettive sono positive, ovviamente con alcuni rischi al ribasso ma che finora non stanno compromettendo un certo grado di ottimismo e, lasciatemi dire, anche un certo grado di soddisfazione per come abbiamo reagito a questa crisi”, ha proseguito Gentiloni parlando di risposta UE “veloce, forte e coordinata. E bisogna dare atto al fatto che Donohoe, come Presidente dell’Eurogruppo, ha dato un contributo cruciale a questo coordinamento”. “Ora si apre nuova fase, in tutti i paesi ci coordineremo per avere misure piu’ mirate e selettive, evitare il ritiro prematuro egli aiuti all’economia ma averli più mirati. Sarà la sfida nei prossimi mesi”. In un messaggio inviato alla presentazione dell’Italian Digital Media Observatory dell’Unione Europea alla Luiss, l’Eurocommissario ha poi sottolineato come “negli ultimi anni la crescita del numero dei cittadini che accedono all’informazione online si è accompagnata alla preoccupante diffusione della disinformazione sul web”. Per Gentiloni, “la disinformazione accresce le divisioni nelle nostre società e mina le basi del normale dibattito democratico. La pandemia di Covid 19 ha inoltre evidenziato il terribile impatto della disinformazione sulla salute delle persone”. “E’ dunque nostro compito combatterla nel rispetto dei valori e dei diritti fondamentali europei quali la libertà di espressione e di informazione. E’ una responsabilità che spetta in primi al mondo dell’informazione ma compito delle istituzioni è sostenere questo impegno”. LEGGI TUTTO