More stories

  • in

    Manovra, prosegue iter: audizioni al via da venerdì

    (Teleborsa) – Nulla osta della Commissione Bilancio del Senato al testo della Legge di Bilancio per quanto riguarda il rispetto delle regole di copertura. Dalle disposizioni della manovra, rileva la Commissione, emerge “un saldo netto da finanziare, in termini di competenza pari a 202 miliardi per il 2022, dovuto a entrate finali pari a 628 miliardi e spese finali pari a 830 miliardi. Nel 2023 il saldo netto da finanziare è pari a 179 miliardi per effetto di entrate finali per 638 miliardi e spese finali pari a 818 miliardi. Nel 2024 il saldo netto da finanziare è pari a 116 miliardi con le entrate finali che si attestano a 645 miliardi e spese finali a 761 miliardi”.”Passando ai corrispondenti valori dell’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni – prosegue la Commissione – si rileva che nel 2022, le entrate finali per la PA sono pari a 891 miliardi, le spese finali ammontano a 996 miliardi e l’indebitamento netto si attesta su 105 miliardi; nel 2023 le entrate finali sono pari a 926 miliardi, le spese finali ammontano a 1.002 e l’indebitamento si attesta su 76 miliardi; nel 2024 le entrate finali sono pari a 934 miliardi, le spese finali ammontano a 1.001 e l’indebitamento si attesta su 66 miliardi”. Per la V commissione del Senato “tali valori del saldo netto appaiono coerenti, al netto degli arrotondamenti, sia con il livello massimo del saldo netto da finanziare fissato dall’articolo 1 del disegno di legge di bilancio, sia con l’indebitamento netto programmatico, come risultante dai valori tendenziali riportati nella Nota di aggiornamento del DEF 2021, modificati alla luce degli effetti complessivi della manovra, come rappresentati dal prospetto riepilogativo allegato al disegno di legge di bilancio 2022”.Stralciate dalla legge di bilancio alcune norme contenute nella legge di bilancio su lavoro, cig e proroga dell’uso della App Immuni che “appaiono di contenuto ordinamentale e prive di effetti finanziari”. In particolare, la Commissione Bilancio del Senato ha proposto alla Presidenza, che ha disposto la trasformazione delle norme in autonomi disegni di legge, lo stralcio dell’articolo 58 “che introduce la possibilità di procedere anche in via telematica all’esame congiunto della situazione relativa alla tutela dei lavoratori nel caso della comunicazione di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro”; dell’articolo 59 “che interviene sull’individuazione della sede INPS competente a concedere le integrazioni salariali ordinarie” e dell’articolo 64 “che introduce la possibilità dell’esame anche in via telematica della situazione aziendale nel caso di consultazione sindacale a seguito di richiesta di trattamento straordinario di integrazione salariale”. Chiesto lo stralcio anche dell’articolo 90 comma 2 “che prevede il differimento al 31 dicembre 2022 del termine per l’utilizzo dell’App-immuni e della piattaforma relativa” e dell’articolo 93 comma 3 “che affida alle federazioni nazionali degli ordini delle professioni sanitarie compiti di organizzazione e gestione di una rete unitaria di connessione, interoperabilità e software”.Intanto, inizierà venerdì il consueto giro di audizioni davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla manovra che si chiuderà martedì della prossima settimana con l’intervento del ministro dell’Economia, Daniele Franco. Gli uffici sono ancora al lavoro per la bozza definitiva e infatti non e’ stato ancora confermato l’orario esatto per il ministro. LEGGI TUTTO

  • in

    Manovra: Reddito di Cittadinanza, Quota 102 e Superbonus, cosa cambia

    (Teleborsa) – La Manovra è stata trasmessa in Parlamento, dove era attesa dal 20 ottobre. La sessione di bilancio è all’ordine del giorno della prossima seduta dell’Aula del Senato quando sono previste le comunicazioni della Presidente Casellati. Il testo di 219 articoli sarà esaminato dalla Commissione bilancio.Tra le misure principali il fondo da 8 miliardi di euro su cui il Parlamento con il Governo dovranno decidere la destinazione delle risorse, gli interventi per le imprese, le famiglie e la scuola, il Superbonus e i bonus edilizi, il Reddito di cittadinanza, le pensioni verso Quota 102 e la riforma degli ammortizzatori sociali. “Si stima su elaborazioni tramite modello di microsimulazione Irpef che la quota di soggetti con reddito Isee fino a 25mila euro potenzialmente interessati dalla norma sia pari al 67%”: è quanto si legge nella relazione tecnica alla legge di bilancio inviata in Parlamento sulla proroga al 31 dicembre del Superbonus del 110% per le villette unifamiliari.Dalla relazione emerge anche che lo stanziamento strutturale per il Reddito di cittadinanza contenuto nella manovra, ossia 8,784 miliardi all’anno, è ritenuto “congruo” anche in considerazione di un “prevedibile progressivo miglioramento del contesto economico e sociale” e “anche” grazie alla stretta contenuta nell’articolo 21 finalizzato a spingere per il reimpiego dei soggetti beneficiari.Con quota 102 nel 2022, ossia con la possibilità di andare in pensione con 64 anni di età e 38 anni di contributi, la platea dei beneficiari viene stimata in 16.800 persone con un assegno medio di 26mila euro. La previsione di spesa è pari a oltre 175,7 milioni di euro. “Sulla base della stima dei potenziali soggetti interessati, di una distribuzione comunque prudenziale delle adesioni e degli accessi al pensionamento, di un importo medio annuo di pensione pari a circa 26mila euro che tengono conto anche degli oneri per anticipo del Tfr per i lavoratori dipendenti del settore privato per le aziende sopra i 50 dipendenti per i quali la prestazione è a carico della finanza pubblica”, si legge nella relazione tecnica.La proroga dell’Ape social fino al 2022 con l’estensione delle categorie di lavori usuranti e con l’eliminazione della condizione che siano passati 3 mesi dalla fine del godimento dell’intera prestazione Naspi, dovrebbe vedere l’accesso alla misura per il 2022 “per circa 21.200 soggetti”. Quanto allo stop del cashback nel 2022 permette di risparmiare quasi 1,5 miliardi di euro. Di questa somma, 3 milioni vengono accantonati, “in via conservativa” per le spese di copertura di PagoPa e Consap. Le risorse risparmiate andranno a coprire parte della riforma degli ammortizzatori sociali.Le misure della manovra che prevedono di derogare al limite massimo di alunni consentiti nelle classi delle scuole svantaggiate del Paese non prevedono specifici investimenti in edilizia scolastica nè incremento dell’organico a legislazione vigente. Secondo la relazione tecnica infatti, le risorse che saranno disponibili a regime per tale intervento sono quelle “liberate dall’andamento decrescente della popolazione in età scolare”, derivante “dal calo delle nascite non più compensato dal fenomeno migratorio”. Ciò “consentirà ad invarianza di organico complessivo docente, amministrativo, tecnico e ausiliario”, di costituire classi più piccole. E nella relazione si puntualizza che non ci sarà neanche impatto sull’edilizia scolastica perchè la riduzione della dimensione massima avverrà “solo nelle scuole che dispongono già delle aule necessarie”. LEGGI TUTTO

  • in

    Assemblea Anci, Draghi ai sindaci: “Successo PNRR nelle vostre mani”

    (Teleborsa) – Sindaci, sarete al centro della stagione che abbiamo davanti: una straordinaria occasione di riforme e investimenti, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il successo del Piano è nelle vostre mani, come nelle nostre”.Lo ha detto il Premier Mario Draghi chiudendo l’assemblea dell’Anci a Parma richiamando alla necessitò di “cooperazione tra tutti i livelli dell’amministrazione, nella fase di pianificazione degli investimenti e in quella di attuazione. Questo sforzo deve coinvolgere tutti: Comuni, Regioni, Ministeri”. “A pochi mesi dall’approvazione del Piano da parte della Commissione Europea, siamo pienamente nella sua fase di attuazione. Nelle prossime settimane il Governo ha in programma una serie di incontri in molte città italiane per confrontarci sulla sua realizzazione. Abbiamo già approvato 159 progetti di rigenerazione urbana su cui investiamo 2,8 miliardi”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio. “Oggi si apre una nuova fase per l’Italia e per i suoi quasi 8.000 Comuni. Un’occasione di sviluppo, progettazione, idee, che dobbiamo essere pronti a cogliere per i nostri cittadini e per le generazioni future”, dice Draghi elencando le misure della legge di bilancio e ricordando che “Comuni e Città Metropolitane dovranno amministrare quasi 50 miliardi di euro come soggetti attuatori del PNRR. Dalla transizione digitale a quella ecologica; dagli investimenti nella cultura all’edilizia pubblica; dagli asili nido al sostegno agli anziani più vulnerabili; Il futuro dell’Italia vi vede oggi protagonisti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Manovra vede il traguardo: da Reddito cittadinanza a pensioni, le novità

    (Teleborsa) – L’Inps effettuerà un monitoraggio “a cadenza trimestrale e, entro il mese successivo alla fine di ciascun trimestre” sul Reddito di cittadinanza e ne comunicherà i risultati al ministero del lavoro e delle politiche sociali e al MEF. Se emergeranno “anche in via prospettica” risparmi rispetto allo stanziamento le risorse potranno “essere destinate ad interventi di politiche attive del lavoro”. E’ quanto si legge nell’ultima bozza della Manovra che si appresta a tagliare il traguardo. Il testo, infatti, è atteso in Senato tra domani sera e venerdì. Nel frattempo la capigruppo di Palazzo Madama ha fissato per venerdì, alle 10, le comunicazioni della Presidente Casellati che daranno avvio alla sessione di bilancio.Il fondo per l’uscita anticipata di lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi che abbaino raggiunto i 62 anni di età ‘perde’ 50 milioni nell’anno 2022. Nell’ultima bozza della manovra lo stanziamento per il prossimo anno scende da 200 milioni a 150 milioni di euro (rispetto al testo precedente). Restano confermati 200 milioni per il 2023 e altrettanti 200 milioni nel 2024.Ratificata l’intesa raggiunta su Opzione donna. Rispetto al testo precedente salta la parte che incrementava a 60 anni per le lavoratrici dipendenti e 61 per le autonome l’eta’ per poter usufruire dell’uscita anticipata. Restano dunque i requisiti attuali: 58 anni per le dipendenti e 59 per le lavoratrici autonome.Scende da 2.400 euro a 2mila euro il tetto massimo di detrazione per i contratti di affitto dei giovani. “Ai giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, che stipulano un contratto di locazione, per l’intera unità immobiliare o porzione di essa da destinare a propria abitazione principale, sempre che la stessa sia diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge, spetta, per i primi quattro anni, una detrazione dall’imposta lorda pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di euro 2mila di detrazione” (non più 2.400).In arrivo 700 milioni di euro nell’anno 2022 per un apposito fondo a sostegno al reddito dei lavoratori nel processo di uscita dalla fase emergenziale. “In relazione ai differenti impatti nei settori produttivi per la tutela delle posizioni lavorative nell’ambito della progressiva uscita dalla fase emergenziale, connessa alla crisi epidemiologia, mediante interventi in materia di integrazione salariale, in deroga alla legislazione vigente, è istituito, nell’ambito dello stato di previsione del ministero del lavoro e delle politiche sociali, un apposito fondo con una dotazione di 700 milioni di euro per l’anno 2022”. L’utilizzo dei fondi sarà “disciplinato con un successivo provvedimento normativo nel limite del predetto importo che costituisce limite massimo di spesa”.Entrano in manovra più risorse per il turismo ma anche una stretta anti-evasione sulle strutture ricettive intervenendo sulla banca dati. Nell’ultima bozza si legge che “per le esigenze di contrasto all’evasione fiscale e contributiva, la banca dati” che contiene il codice di identificazione delle strutture, è accessibile all’amministrazione finanziaria degli enti creditori per le finalità istituzionali” e si stanziano 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. In compenso arrivano maggiori risorse, rispetto alla versione precedente del ddl di bilancio, per rilanciare il turismo, sostenere gli operatori e investire per rendere più attrattiva la meta italiana. “Al fine di razionalizzare gli interventi finalizzati all’attrattività e alla promozione turistica nel territorio nazionale, sostenendo gli operatori del settore nel percorso di attenuazione degli effetti della crisi e per il rilancio produttivo ed occupazionale in sinergia con le misure previste dal Pnrr”, è istituito il Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, con una dotazione pari 120 milioni di euro per gli anni 2022 (nella versione precedente erano 90 milioni). Confermate le somme stanziate per gli anni successivi, 2023 e 2024. Risorse incrementate anche per la realizzazione di “investimenti finalizzati ad incrementare l’attrattività turistica del Paese, anche in relazione all’organizzazione di manifestazioni ed eventi, compresi quelli sportivi, connotati da spiccato rilievo turistico” nel “Fondo unico nazionale per il turismo di conto capitale, con una dotazione pari a 50 milioni di euro (30 nella precedente versione) per l’anno 2022. Confermati 100 milioni di euro per l’anno 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.Via libera al Fondo per la strategia di mobilità sostenibile che potrà contare su 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, 150 milioni per ciascuno degli anni 2027 e 2028, 200 milioni per il 2029, 300 milioni per il 2030 e 250 milioni per ciascuno degli anni dal 2031 al 2034. Obiettivo contribuire al “raggiungimento degli obiettivi” del pacchetto green presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, con la finalità di ridurre, entro l’anno 2030, le emissioni nette di almeno il 55% rispetto ai livelli registrati nell’anno 1990, sino al raggiungimento, da parte dell’Unione europea, di emissioni zero entro l’anno 2050″.Viene incrementato di 100 milioni di euro il Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici per l’edilizia. LEGGI TUTTO

  • in

    Legge sulla Concorrenza, via libera del Governo. Draghi: “Avviamo operazione trasparenza”

    (Teleborsa) – “Oggi presentiamo il disegno di legge annuale sulla concorrenza. Prima di lasciare la parola al ministro Giorgetti e al sottosegretario Garofoli, che esporranno il provvedimento nel dettaglio, voglio dire alcune parole sulla logica di queste misure”.Questo l’ esordio del Presidente del Consiglio Mario Draghi. “Nel recente passato, i governi italiani hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l’opposizione di tanti gruppi d’interesse. Altri governi hanno invece ignorato la questione. La legge che ci apprestiamo a varare dovrebbe avere natura annuale. Eppure, dal 2009 a oggi, è stata approvata una sola volta, nel 2017, a due anni dalla presentazione. Questo Governo intraprende una terza strada, che crediamo possa essere più efficace. Avviamo un’operazione di trasparenza”, ha sottolineato. In materia di salute modificati i criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, “per valorizzare la qualità dei servizi offerti. Abbiamo modificato le modalità di selezione della dirigenza medica, per basarla su criteri certi e limitare la discrezionalità”. Confermata nel testo, approvato dal consiglio dei ministri, la delega per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea che prevede, tra l’altro, la regolazione dei servizi tipo Uber e una riforma delle licenze taxi e Ncc. Tuttavia, secondo quanto si apprende, dopo una “approfondita” discussione in Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti avrebbe chiesto un esplicito riferimento a tutele per chi ha già la licenza. Subito sul piede di guerra i tassisti. Ancora una volta pronti a scendere in piazza “perché noi siamo una delle ultime categorie che protesta per affermare i propri diritti, siamo una sacca di critica sociale nei confronti di un lavoro che si vuole privato di diritti”. “L’ipotesi di introdurre il comparto del trasporto pubblico non di linea nel ddl concorrenza è per noi inaccettabile. Siamo pronti alla mobilitazione”, annunciano uniti Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Usb taxi, Or.S.A taxi, Ati Taxi, Fast Confsal e Associazione Tutela Legale Taxi. E spiegano: “La normativa che disciplina il settore è già stata profondamente revisionata e adeguata nel 2019, e ha abbondantemente superato il vaglio di legittimità della corte costituzionale, allora presieduta dal Ministro Marta Cartabia. Ad oggi occorre solo concludere l’iter di riforma con l’approvazione dei previsti decreti attuativi e di un DPCM per la disciplina delle app, già nella disponibilità legislativa della Presidenza del Consiglio”. Salta dal testo la norma che riguardava l’autorizzazione e l’esercizio degli impianti inceneritori di rifiuti e degli impianti di produzione di energia elettrica tramite coincenerimento. La bozza in entrata prevedeva delle disposizioni, poi cancellate nella versione definitiva, che facevano scattare il potere sostitutivo del governo nel caso in cui l’autorità competente non avesse risposto, sulla domanda di autorizzazione integrata ambientale entro 150 giorni e che in caso di “perdurante inerzia” avrebbe portato alla nomina di un commissario.Ieri, nella cabina di regia prima del varo, il Premier aveva scelta la via della mediazione, dunque niente liberalizzazioni delle concessioni balneari e per gli ambulanti. Ma una mappatura in vista di una futura riforma. “Cna Balneari apprezza la decisione adottata dal Governo di non rimettere in discussione nel Decreto Concorrenza la misura, già convertita in legge dal Parlamento, che estende al 2033 le attuali concessioni demaniali marittime. Una richiesta avanzata da tempo dalla nostra Confederazione per garantire stabilità a un comparto da 30mila imprese e che il Governo ha accolto con una dimostrazione di sensibilità e di concretezza”. Lo afferma con una nota Cna Balneari. LEGGI TUTTO

  • in

    Dl Concorrenza al traguardo, i contenuti della bozza

    (Teleborsa) – Atteso nel Consiglio dei Ministri in programma oggi, il dl Concorrenza dopo la cabina di regia voluta dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.Secondo quanto prevede la bozza, arriva l’obbligo per i gestori di infrastrutture o di reti di coordinare i lavori anche coi concorrenti, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle reti tlc a fibra ottica. “Ogni gestore di infrastrutture fisiche e ogni operatore di rete che esegue direttamente o indirettamente opere di genio civile deve coordinarsi con altri operatori di rete che hanno dichiarato pubblicamente piani di realizzazione nella stessa area allo scopo di installare elementi di reti di comunicazione elettronica ad alta velocita’”. Il coordinamento, prosegue la norma, “riguarda il processo di richiesta dei permessi, la non duplicazione inefficiente di opere del genio civile, la condivisione dei costi di realizzazione”. La bozza prevede anche che le imprese che utilizzano servizi di intermediazione forniti dai giganti web sono sempre considerate in “dipendenza economica” da queste salvo prova contraria. Rafforzati, dunque, gli strumenti di contrasto all’abuso di dipendenza economica in mano all’Antitrust. “Salvo prova contraria – recita la bozza – si presume la dipendenza economica nel caso in cui un’impresa utilizzi i servizi di intermediazione forniti da una piattaforma digitale che ha un ruolo determinante per raggiungere utenti finali o fornitori, anche in termini di effetti di rete o di disponibilità dei dati”. Scende dai tre ai due anni consecutivi la tempistica oltre la quale scatterà la cancellazione d’ufficio delle società a controllo pubblico che non abbiano depositato il bilancio d’esercizio ovvero non abbiano compiuto atti di gestione. Rafforzato anche il ruolo della Corte dei Conti sulla motivazione della costituzione di una società a partecipazione pubblica o di acquisto di partecipazioni, anche indirette, da parte di amministrazioni pubbliche. Prevista poi l’istituzione da parte dell’Autority sui trasporti di un “proprio regolamento” che punti alla conciliazione e/o risoluzione delle controversie tra gli operatori economici e gli utenti. “Se le anticipazioni di stampa sul disegno di legge sulla concorrenza corrispondono a realtà, dobbiamo dare atto al ministro Giorgetti di aver mantenuto fede agli impegni assunti in sede di assemblea Confcommercio lo scorso mese di settembre, anche se permangono diversi aspetti da approfondire, a partire da una procedura piuttosto complicata”. Lo sottolinea Giacomo Errico, presidente della Fiva Confcommercio, in merito alla bozza di provvedimento attesa oggi in CdM. “Bene una delega al Governo e bene una mappatura della situazione. La trasparenza – continua Errico – specialmente in un settore come il nostro appare di vitale e fondamentale necessità. Tuttavia, al momento, sembrano mancare taluni elementi di chiarezza sul futuro delle concessioni e su alcune situazioni in atto”. “Il ricorso alla delega – afferma ancora Errico – lascia spazi ampi se non si definisce puntualmente la materia. Mi auguro che in sede parlamentare emergano le condizioni per chiudere definitivamente, sul tema delle concessioni, una fase che dura ormai da un decennio”. “Ringraziamo il Ministro Giorgetti e il Viceministro Pichetto Fratin – conclude Errico – per le preziose interlocuzioni. E restiamo vigili sull’iter del provvedimento”. LEGGI TUTTO

  • in

    Dl Concorrenza, Governo cerca la quadra

    (Teleborsa) – Si dovrebbe tenere nel pomeriggio di oggi, intorno alle 18 – salvo slittamenti – una cabina di regia a Palazzo Chigi con il Premier Mario Draghi in vista del Consiglio dei Ministri di domani, dove è attesa la legge sulla concorrenza. E’ quanto si apprende da diverse fonti di Governo.Il testo doveva essere varato insieme alla manovra la settimana scorsa, il 28 ottobre. Ma, come spiegato dallo stesso Presidente del Consiglio nella conferenza stampa a margine dell’approvazione della Legge di bilancio “sono emerse tante perplessità su diversi punti”. Di qui lo slittamento. “Sono questioni complesse – aveva detto il Premier- e molto tecniche. Questa è una legge delega ed è meglio farla bene, affrontare le perplessità che ci sono ed avere il consenso del consiglio dei ministri. Perplessità peraltro molto ragionevoli per cui ci pensiamo un altro po’”.Il provvedimento, infatti, interviene sui servizi pubblici locali. La scorsa settimana in cabina di regia si era registrato un braccio di ferro sulle concessioni per lo smaltimento dei rifiuti e le gestioni in house mentre non è ancora chiaro se ci sarà un intervento o meno sulle concessioni balneari e per gli ambulanti. LEGGI TUTTO

  • in

    Manovra al traguardo: pensioni verso Quota 102

    (Teleborsa) – Quota 102 per un anno: alla fine, dovrebbe essere questa la soluzione individuata sulle pensioni in cabina di regia, un “segnale” che va nella direzione del raggiungimento di un “equilibrio attuariale”, cioè della garanzia di sostenibilità del sistema pensionistico, che consente anche di ragionare per il futuro di nuovi interventi di flessibilità in uscita più “mirati” del sistema delle quote.Il punto di caduta finale rispecchierebbe la gradualità di un ritorno al sistema ordinario voluta da Draghi e allo stesso tempo mitigherebbe, rispetto ad altre soluzioni, le criticità di Quota 100 ai danni di donne e carriere discontinue.Arriva anche la stretta sul Reddito di Cittadinanza con l’inasprimento dei controlli preventivi per ottenerlo e un taglio dell’assegno per coloro che rifiutino due proposte di lavoro: queste le modifiche principali previste dalla legge di bilancio per il Reddito.Il “decalage” dell’assegno dovrebbe essere progressivo, dal secondo rifiuto in poi, ma non sarebbero state indicate le percentuali del taglio. La direzione è quella “giusta”, soprattutto per la stretta sui controlli, ma per dare una valutazione definitiva il Movimento 5 Stelle si riserverebbe di valutare “l’equilibrio complessivo” delle modifiche al Reddito di cittadinanza.Arriva la proroga per il Superbonus al 110% anche sulle abitazioni monofamiliari per tutto il 2022, ma con un tetto di Isee per i proprietari fino a 25mila euro e limitato quindi, viene spiegato, alle sole prime case. Il bonus facciate dovrebbe essere rinnovato per tutto il 2022, ma con una percentuale al 60%. Oggi ha una percentuale al 90%: nelle ipotesi del Documento programmatico di bilancio, la misura era destinata a non essere rinnovata, mentre ora viene confermata con una percentuale ridotta. Verso lo stop definitivo, invece, al cashback, “eredità” dell’esperienza di Governo targata Conte. LEGGI TUTTO