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    Putin pensa alla prova di forza: test nucleare al confine ucraino, l'indiscrezione

    (Teleborsa) – Putin starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell’Ucraina. Lo rivela il Times che cita un’informativa inviata dalla Nato agli Stati membri.Si tratta di un rapporto dell’intelligence in cui si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica. Secondo altre fonti, un treno militare russo della divisione nucleare sarebbe partito in direzione dell’Ucraina: l’unità è responsabile delle munizioni nucleari, del loro stoccaggio e manutenzione stando all’analista basato in Polonia Konrad Muzyka.Intanto, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che la Russia non vuole “prendere parte” alla “retorica nucleare” dei “media e dei politici occidentali”. “Nei media occidentali, i politici occidentali, i capi di Stato ora hanno molti esercizi di retorica nucleare. Non vogliamo prendere parte a questo”, ha detto citato dalla Tass, commentando la notizia del Times che, citando un’informativa inviata dalla Nato agli Stati membri, sostiene che Vladimir Putin potrebbe in teoria preparare le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell’Ucraina. Nel frattempo, il Consiglio comunale di Kiev riferisce che sta fornendo ai centri di evacuazione pillole a base di ioduro di potassio in preparazione per un possibile attacco nucleare alla capitale, la città più grande dell’Ucraina. Le pillole di iodio possono aiutare a bloccare l’assorbimento delle radiazioni nocive da parte della tiroide se assunte appena prima o immediatamente dopo l’esposizione a radiazioni nucleari. Sempre il Consiglio comunale fa sapere in una nota che le pillole verranno distribuite ai residenti nelle aree contaminate da eventuali radiazioni nucleari se sarà necessario evacuarli. Una escalation che preoccupa e tiene il mondo con il fiato sospeso visto che appena qualche giorno fa il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che userà “tutti i mezzi adisposizione” per vincere la guerra. LEGGI TUTTO

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    Cremlino, domani annessione territori ucraini

    (Teleborsa) – Domani alle 14 ora italiana il Cremlino ospiterà la cerimonia della firma degli accordi per l’adesione di nuovi territori alla Russia. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Gli accordi saranno firmati con tutti e 4 i territori in cui si sono svolti i referendum. Sarà presente Vladimir Putin che terrà un discorso. “Tutti e quattro”” i territori ucraini “”che hanno tenuto referendum e fatto una richiesta conseguente alla parte russa””, ha detto Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul numero di territori per i quali sarebbe stato firmato un accordo per includerli nella Federazione Russa. Si tratta dunque di annessione alla Russia delle cosiddette Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nonché nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.Nei giorni scorsi il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva parlato di “referendum farsa” che ” non hanno alcuna legittimità e non cambiano la natura della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Questa è un’ulteriore escalation della guerra di Putin. La comunità internazionale deve condannare questa palese violazione del diritto internazionale e rafforzare il sostegno all’Ucraina”, aveva scritto in un tweet.In un briefing con la stampa anche il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan aveva fatto sapere che “Gli Stati Uniti non riconosceranno mai come territorio della Russia quelle aree dell’Ucraina in cui Putin ha annunciato di voler tenere dei referendum per l’annessione. Sappiamo che i referendum saranno manipolati. Sono un affronto alla sovranità dell’Ucraina e una violazione della Carte dell’Onu”, ha sottolineato.Intanto, la Cina fa sapere di essere pronta ad “aumentare la comunicazione strategica militare” con la Russia, continuando “la cooperazione concreta in vari campi” in modo “da arricchire le relazioni bilaterali e da dare un contributo stabile e positivo alla pace regionale e mondiale”. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero della Difesa Tan Kefei in risposta a una domanda sull’aumento di consultazioni e scambi nella cooperazione militare dopo l’incontro tra i presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin, tenuto a meta’ settembre a margine del vertice dei Paesi Sco di Samarcanda, in Uzbekistan. LEGGI TUTTO

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    Prove di Governo, Meloni incontra Salvini: nodo incarichi

    (Teleborsa) – La candidata in pectore alla Presidenza del Consiglio, Giorgia Meloni è al lavoro sulla squadra di governo e ha incontrato a Montecitorio il leader della Lega Matteo Salvini per fare il punto. Un colloquio durato circa un’ora dal quale emerge la voglia di “grande collaborazione e unità di intenti”.”Entrambi i leader – si legge in una nota diffusa al termine del faccia a faccia – hanno espresso soddisfazione per la fiducia data dagli italiani alla coalizione e hanno ribadito il grande senso di responsabilità che questo risultato comporta. Meloni e Salvini hanno fatto il punto della situazione e delle priorità e urgenze all’ordine del giorno del governo e del Parlamento, anche alla luce della complessa situazione che l’Italia sta vivendo”.”Non si è parlato né oggi e né in questi giorni di nomi, incarichi, attribuzioni di deleghe né separazioni di ministeri e sono prive di fondamento retroscena di stampa su presunti veti, così come le notizie già smentite da P.Chigi su un ‘patto’ Meloni-Draghi”, hanno sottolineato fonti di Fdi in una nota riferendosi all’incontro ricordando il post della Meloni su Fb in cui aveva scritto ‘Trovo surreale che certa stampa inventi di sana pianta miei virgolettati, pubblicando ricostruzioni del tutto arbitrarie. Si mettano l’anima in pace: il centrodestra unito ha vinto le elezioni ed è pronto a governare”.Nel frattempo, come da copione, impazza il toto nomi. Si parla dell’attuale vertice del Dis Elisabetta Belloni agli Esteri, del braccio destro di Berlusconi Licia Ronzulli alla Scuola o alla Salute. Antonio Tajani il più gettonato: c’è chi lo dà alla Farnesina, chi come presidente della Camera o alla guida della Difesa. E ancora: sui giornali il nome di Giulia Bongiorno compare sia per la Giustizia, sia per la P.A, mentre, sempre alla Salute, si ipotizza Letizia Moratti. Ma è evidente che in questa sorta di gioco di società di ‘trova la casella giusta’ non si saprà nulla di veramente certo fino all’ultimo.Tra i rumors del Transatlantico, si darebbe fuori dalla compagine ministeriale Salvini per il quale invece la leader di FdI potrebbe ritagliare un ruolo da vicepremier, in tandem con il ‘jolly’ Tajani.Secondo molti, obiettivo della Meloni è rendere “inattaccabile” la squadra da ogni critica esterna. LEGGI TUTTO

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    Mosca, “referendum” per annessione quattro regioni: i primi dati

    (Teleborsa) – Secondo i primi dati resi noti dalle commissioni elettorali create dalle amministrazioni filorusse, oltre il 95% dei votanti si sono espressi a favore dell’annessione a Mosca nei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Lo riporta la Tass.Intanto, stando a quanto riferito da una fonte vicina al governo della Crimea e un interlocutore del Consiglio della Federazione alquotidiano economico russo Vedomosti, dopo il referendum di annessione, i territori occupati di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson entreranno a far parte del nuovo distretto federale della Crimea. Molto probabilmente il nuovo rappresentante presidenziale sara’ Dmitry Rogozin, l’ex direttore generale dell’Agenzia spaziale russa Roskosmos.Le stesse fonti hanno spiegato al quotidiano la necessità di creare un nuovo distretto federale per via della “situazione difficile” attorno ai referendum e che serve “un politico di peso” per gestirla. Rogozin ha lasciato la carica di capo di Roskosmos il 15 luglio. Al suo posto ora c’è Yury Borisov, vice primo ministro per l’industria della difesa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha risposto alla domanda di Vedomosti sulla nomina di Rogozin, così come il diretto interessato. Una fonte di Roskosmos ha affermato che l’ex direttore generale vorrebbe questa nomina. Nei giorni scorsi il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva parlato di “referendum farsa” che ” non hanno alcuna legittimità e non cambiano la natura della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Questa è un’ulteriore escalation della guerra di Putin. La comunità internazionale deve condannare questa palese violazione del diritto internazionale e rafforzare il sostegno all’Ucraina”, aveva scritto in un tweet. in un briefing con la stampa anche il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan aveva fatto sapere che “Gli Stati Uniti non riconosceranno mai come territorio della Russia quelle aree dell’Ucraina in cui Putin ha annunciato di voler tenere dei referendum per l’annessione. Sappiamo che i referendum saranno manipolati. Sono un affronto alla sovranità dell’Ucraina e una violazione della Carte dell’Onu”, ha sottolineato.I referendum nelle (autoproclamate) Repubbliche popolari di Donetsk (Rpd) e Lugansk (Rpl) e nei territori liberati per entrare a far parte della Russia sono conformi alle norme internazionali e alla Carta delle Nazioni Unite: aveva replicato la presidente del Consiglio della Federazione russa Valentina Matviyenko ai giornalisti. LEGGI TUTTO

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    Commissione Ue, speriamo in cooperazione costruttiva con Governo italiano

    (Teleborsa) – “La Commissione lavora con i governi eletti dal voto nelle urne negli stati Ue, lo stesso si applica in questo caso come in tutti gli altri: speriamo di avere una cooperazione costruttiva con le autorità italiane, ora stiamo aspettando che l’Italia formi un governo secondo le procedure della sua costituzione”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Europea, Eric Mamer.”Non c’è alcuna connessione tra la questione dello stato di diritto e le elezioni in Italia”, ha aggiunto rispondendo ad una domanda sulle parole pronunciate da Ursula von der Leyen giovedì scorso e ribadendo che il riferimento agli “strumenti” citati era per Ungheria e Polonia. “Vedremo il risultato del voto in Italia, ci sono state anche le elezioni in Svezia. Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”, aveva detto rispondendo qualche giorno fa la Presidente von der Leyen rispondendo a una domanda a Princeton sul possibile risultato delle elezioni in Italia, dato che, era stato fatto notare, tra i candidati vi sono figure vicine a Putin.Intanto, Marine Le Pen e Viktor Orban si congratulano per la vittoria del centrodestra in Italia mentre c’è preoccupazione in alcuni partiti europei, dalla Germania alla Francia alla Spagna. L’Italia è un Paese molto amico dell’Europa, abitato da cittadini molto amici dell’Europa e ci aspettiamo che questo non cambi”, ha detto il portavoce di Olaf Scholz, Wolfgang Buechne.”La Francia sarà “attenta” al “rispetto” dei diritti umani e dell’aborto in Italia dopo la vittoria del partito post-fascista di Giorgia Meloni alle elezioni legislative”, afferma il primo ministro francese Elisabeth Borne LEGGI TUTTO

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    Elezioni 2022, Meloni: “È il tempo della responsabilità. Governeremo per tutti gli italiani”

    (Teleborsa) – “Dagli italiani arriva un’indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia. Questo è il tempo della responsabilità, il tempo in cui se si vuole far parte della storia si deve capire quale responsabilità abbiamo verso decine di milioni di persone perché l’Italia ha scelto noi e non la tradiremo come non l’abbiamo mai tradita. Se saremo chiamati a governare la nazione lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide. Il fatto che Fdi sia primo partito significa tante cose per tanti di noi: questa è sicuramente per tanti di noi una notte di orgoglio, di riscatto, di lacrime, abbracci, sogni. Siamo nuovamente orgogliosi di essere italiani”. È con queste parole che Giorgia Meloni ha commentato, nella notte, i risultati dal comitato elettorale di Fratelli d’Italia all’Hotel Parco dei Principi di Roma. Meloni ha ringraziato i suoi alleati, da Matteo Salvini a Silvio Berlusconi e Maurizio Lupi. “Voglio ringraziare Fdi e tutto lo staff, non abbiamo mollato, non ci siamo abbattuti, abbiamo capito, come gli italiani, che le scorciatoie sono una illusione”. Meloni ha chiuso citando San Francesco: “si comincia a fare il possibile per poi scoprire di aver raggiunto l’impossibile”.La coalizione composta da FdI, Lega, Fi e Noi moderati ha raggiunto il 44,5% dei voti vincendo nella stragrande maggioranza dei collegi uninominali di Camera e Senato. La Lega di Salvini crolla all’8,9%, ben al di sotto delle aspettative pre-elettorali e dimezzando il 17% del 2018, mentre Forza Italia è all’8%.Il centrosinistra, composto da Pd, Alleanza Verdi Sinistra, +Europa, Impegno civico, si è fermato al 26,2%. Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 15,2% dei voti vincendo n oltre dieci collegi uninominali del sud, soprattutto nel napoletano, nel palermitano e a Foggia, dove il tema del Reddito di cittadinanza è molto sentito. La lista Azione-Iv ha ottenuto il 7,9%. LEGGI TUTTO

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    Elezioni Italia, Ue precisa su parole von der Leyen: “Non è intervenuta sul voto”

    (Teleborsa) – “Penso che sia assolutamente chiaro che la Presidente von der Leyen non è intervenuta nelle elezioni italiane quando ha parlato di strumenti e ha fatto riferimento a procedure in corso in altri Paesi”. Lo ha chiarito il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer specificando che nella sua risposta la presidente Ursula von der Leyen “ha esplicitamente detto che la Commissione lavorerà con tutti i governi che usciranno dalle elezioni e che vogliono lavorare con la Commissione europea”. La precisazione è arrivata dopo che in Italia sta montando la polemica per le dichiarazioni di ieri della Presidente della Commissione Ue, von der Leyen. “Vedremo il risultato del voto in Italia, ci sono state anche le elezioni in Svezia. Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”, aveva detto rispondendo a una domanda a Princeton sul possibile risultato delle elezioni in Italia, dato che, è stato fatto notare, tra i candidati vi sono figure vicine a Putin.Parole che secondo molti interpretano il “wait and see” con cui a Palazzo Berlaymont si guarda a un possibile governo guidato da Giorgia Meloni. Ma Bruxelles ribadisce che non c’è alcuna intromissione, visto che ciò che conta è l’atteggiamento collaborativo con cui i leader si siedono al Consiglio europeo.Frasi che però non sono affatto piaciute al leader della Lega. “Quelle di Ursula von der Leyen sono di una gravità inaudita, comporterebbero dimissioni o scuse immediate”, ha commentato Matteo Salvini. “Cosa vuol dire ‘se le cose vanno in una direzione difficile?’ Se non vince la sinistra? È un’invasione di campo non richiesta”.”Penso che” la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen “sicuramente chiarirà, perché la sua frase si presta ad ambiguità. Von der Leyen viene dallo stesso partito del quale fanno parte Berlusconi e Tajani, non è che stiamo parlando di una pericolosa comunista. Stiamo parlando di una persona assolutamente equilibrata e che non ha nulla di pregiudiziale verso quell’area culturale”, ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta. LEGGI TUTTO

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    Putin annuncia “mobilitazione parziale”: proteste e fughe da Mosca

    (Teleborsa) – Dalla protesta nelle piazze direttamente all’ufficio reclutamento. E’ quanto sarebbe capitato, secondo attivisti dell’opposizione, a diversi giovani che manifestavano in decine di città russe contro l’annuncio di Vladimir Putin sul richiamo di 300.000 riservisti.Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha smentito, sottolineando anzi che ciò “non è contro la legge”. Il giorno dopo il discorso del presidente alla nazione, a Mosca, San Pietroburgo e nelle altre grandi città russe continuano ad impazzare voci e interpretazioni sul reale significato della mobilitazione, e soprattutto su quanti e quali saranno i richiamati alle armi, in un’atmosfera di crescente nervosismo. Ad alimentare l’incertezza è la scomparsa, nella versione pubblicata dal Cremlino, di uno dei dieci punti di cui si compone il decreto firmato da Putin, per l’esattezza il numero 7.Secondo Novaya Gazeta Europe, che cita una fonte di alto livello, il misterioso articolo prevedrebbe la possibilità di richiamare alle armi non i 300.000 uomini di cui ha parlato il ministro della Difesa Serghei Shoigu bensì addirittura fino a un milione.A far salire l’asticella della tensione anche il monito lanciato da Putin secondo il quale la Russia userà “tutti i mezzi a sua disposizione” per difendersi da un Occidente che vuole “distruggerla”. In una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha denunciato quelle che ha definito “le spericolate minacce nucleari russe”, accusando Putin di voler “fare a pezzi l’ordine mondiale” con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov che ha risposto accusando a sua volta “gli Usa e i loro alleati” di essere parte del conflitto in Ucraina, che a suo dire “sta diventando uno Stato totalitario di tipo nazista”. Per poi abbandonare polemicamente la sala subito dopo il discorso.Intanto Ovd-Info riferisce che sono più di 1.300 le persone fermate dalla polizia nelle proteste contro la mobilitazione parziale di mercoledì sera, la stragrande maggioranza a Mosca e San Pietroburgo. Mentre file di auto con a bordo molti giovani in età da reclutamento in uscita dalla Russia sono segnalate da alcuni canali Telegram ai confini con Georgia, Kazakhstan, Mongolia e Finlandia. La guardia di frontiera finlandese ha sottolineato che gli arrivi via terra dalla Russia sono superiori al normale e nella sola giornata di mercoledì sono stati quasi 5.000. Anche le richieste di visto presso alcune ambasciata europee a Mosca hanno subito un’impennata, mentre i voli verso quei Paesi che non richiedono permessi di ingresso per i cittadini russi (in primis la Turchia) continuano a registrare il tutto esaurito. LEGGI TUTTO