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    UE, Commissione propone status di candidato per Bosnia-Erzegovina

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha raccomandato che la Bosnia-Erzegovina ottenga lo status di candidato da parte del Consiglio, fermo restando che vengono adottate una serie di misure per rafforzare la democrazia, la funzionalità delle istituzioni statali, lo stato di diritto, la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, che sia garantita la libertà dei media e migliorata la gestione della migrazione nel Paese. L’annuncio è arrivato in occasione dell’adozione del “2022 Enlargement Package”, che fornisce una valutazione dettagliata dello stato di avanzamento dei progressi compiuti dai Balcani occidentali e dalla Turchia nei rispettivi percorsi verso l’Unione europea.”Raccomandiamo oggi al Consiglio di concedere lo status di candidato alla Bosnia ed Erzegovina – ha commentato Josep Borrell, alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri – Stiamo infondendo una dinamica positiva nel processo e speriamo che la regione cogli l’occasione e la segua attuando riforme chiave”.”Non stiamo solo valutando le prestazioni dei partner, ma anche dei futuri Stati membri – ha aggiunto – Le valutazioni che facciamo ora riguardano anche il tipo di Unione che vogliamo per il futuro. Ed è chiaro che crediamo nel futuro europeo dei nostri partner. La brutale invasione russa dell’Ucraina mette in forte rilievo l’importanza dell’allargamento dell’UE, che assume un nuovo significato geopolitico. È un investimento a lungo termine per la pace, la prosperità e la stabilità per il nostro continente”.Gli attuali paesi candidati, ovvero in procinto di “recepire” (o integrare) la legislazione dell’UE nell’ordinamento nazionale, sono: Albania; Moldavia; Montenegro; Macedonia del Nord; Serbia; Turchia; Ucraina. I paesi candidati potenziali sono: Bosnia-Erzegovina; Georgia; Kosovo. LEGGI TUTTO

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    Governo Meloni, accordo raggiunto su Presidenza Camere

    (Teleborsa) – Accordo raggiunto sulla Presidenza della Camera dei Deputati e del Senato. Lo conferma direttamente la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, candidata alla formazione del nuovo Governo di centrodestra. Arrivanti negli uffici del suo gruppo alla Camera, Meloni ha affermato con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini “ci vedremo più tardi”, aggiungendo “sono ottimista. Mi pare che le cose vadano bene”.”Saremo pronti”, ha promesso la leader di FdI, parlando della nomina dei Presidenti delle Camere a partire dalla prima riunione domani, giovedì 13 ottobre. “Penso che non possiamo perdere tempo, la situazione dell’Italia non è facile”, ha aggiunto.”Sulle presidenze di Camera e Senato non ci sono problemi, un accordo c’è”, ha confermato il Senatore di Fdi Giovanbattista Fazzolari, che non è parso preoccupato neanche della formazione della squadra di governo ed ha ribadito che con Lega e Forza Italia “non ci sono ma state particolari criticità”. LEGGI TUTTO

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    Decreto Putin, centrale Zaporizhzhia è proprietà russa

    (Teleborsa) – Il presidente russo Vladimir Putin ha emanato un decreto che inserisce formalmente la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia nella lista degli asset federali della Russia. Lo riporta la Tass. Mosca aveva già annesso la regione dove si trova l’impianto.Quanto ai “risultati dei referendum” a favore dell’annessione a Mosca delle quattro regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia “non verranno messi in discussione” perché le consultazioni “sono state perfettamente trasparenti, convincenti e oggettive”, ha detto Putin che ha firmato le quattro leggi che ratificano la l’annessione delle regioni alla Federazione Russa. Lo riporta sempre la Tass. Il testo di legge recita: “I confini dei nuovi soggetti della Federazione, come risulta dai trattati, saranno determinati dai confini che esistevano il giorno della loro formazione e accettazione nella Federazione Russa”. Fino all’elezione dei capi delle nuove regioni saranno guidate da funzionari temporanei ad interim nominati da Putin. Le forze russe non controllano pienamente nessuna delle quattro aree.”La guerra è entrata in una nuova fase, ma una fase pericolosa – dice l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell -, perché è una guerra tradizionale contro una potenza nucleare: è uno scenario preoccupante e dobbiamo mostrare che continueremo a sostenere l’Ucraina. La Russia continua ad avere superiorità di fuoco e di effettivi”.”Ora avremo una politica estera chiara verso l’Ucraina, mentre prima era sussidiaria alla nostra politica verso la Russia perché dipendenti dall’energia russa”.Intanto, secondo la Casa Bianca non è da escludere che Putin potrebbe fare la mossa “disperata” di lanciare una bomba nucleare tattica, anche se “i rischi sarebbero piu’ dei vantaggi”. Da tempo il Pentagono, i laboratori nucleari americani e le agenzie di intelligence stanno facendo simulazioni al computer su quanto potrebbe accadere e come gli Stati Uniti potrebbero rispondere. LEGGI TUTTO

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    Putin pensa alla prova di forza: test nucleare al confine ucraino, l'indiscrezione

    (Teleborsa) – Putin starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell’Ucraina. Lo rivela il Times che cita un’informativa inviata dalla Nato agli Stati membri.Si tratta di un rapporto dell’intelligence in cui si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica. Secondo altre fonti, un treno militare russo della divisione nucleare sarebbe partito in direzione dell’Ucraina: l’unità è responsabile delle munizioni nucleari, del loro stoccaggio e manutenzione stando all’analista basato in Polonia Konrad Muzyka.Intanto, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che la Russia non vuole “prendere parte” alla “retorica nucleare” dei “media e dei politici occidentali”. “Nei media occidentali, i politici occidentali, i capi di Stato ora hanno molti esercizi di retorica nucleare. Non vogliamo prendere parte a questo”, ha detto citato dalla Tass, commentando la notizia del Times che, citando un’informativa inviata dalla Nato agli Stati membri, sostiene che Vladimir Putin potrebbe in teoria preparare le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell’Ucraina. Nel frattempo, il Consiglio comunale di Kiev riferisce che sta fornendo ai centri di evacuazione pillole a base di ioduro di potassio in preparazione per un possibile attacco nucleare alla capitale, la città più grande dell’Ucraina. Le pillole di iodio possono aiutare a bloccare l’assorbimento delle radiazioni nocive da parte della tiroide se assunte appena prima o immediatamente dopo l’esposizione a radiazioni nucleari. Sempre il Consiglio comunale fa sapere in una nota che le pillole verranno distribuite ai residenti nelle aree contaminate da eventuali radiazioni nucleari se sarà necessario evacuarli. Una escalation che preoccupa e tiene il mondo con il fiato sospeso visto che appena qualche giorno fa il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che userà “tutti i mezzi adisposizione” per vincere la guerra. LEGGI TUTTO

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    Cremlino, domani annessione territori ucraini

    (Teleborsa) – Domani alle 14 ora italiana il Cremlino ospiterà la cerimonia della firma degli accordi per l’adesione di nuovi territori alla Russia. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Gli accordi saranno firmati con tutti e 4 i territori in cui si sono svolti i referendum. Sarà presente Vladimir Putin che terrà un discorso. “Tutti e quattro”” i territori ucraini “”che hanno tenuto referendum e fatto una richiesta conseguente alla parte russa””, ha detto Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul numero di territori per i quali sarebbe stato firmato un accordo per includerli nella Federazione Russa. Si tratta dunque di annessione alla Russia delle cosiddette Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nonché nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.Nei giorni scorsi il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva parlato di “referendum farsa” che ” non hanno alcuna legittimità e non cambiano la natura della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Questa è un’ulteriore escalation della guerra di Putin. La comunità internazionale deve condannare questa palese violazione del diritto internazionale e rafforzare il sostegno all’Ucraina”, aveva scritto in un tweet.In un briefing con la stampa anche il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan aveva fatto sapere che “Gli Stati Uniti non riconosceranno mai come territorio della Russia quelle aree dell’Ucraina in cui Putin ha annunciato di voler tenere dei referendum per l’annessione. Sappiamo che i referendum saranno manipolati. Sono un affronto alla sovranità dell’Ucraina e una violazione della Carte dell’Onu”, ha sottolineato.Intanto, la Cina fa sapere di essere pronta ad “aumentare la comunicazione strategica militare” con la Russia, continuando “la cooperazione concreta in vari campi” in modo “da arricchire le relazioni bilaterali e da dare un contributo stabile e positivo alla pace regionale e mondiale”. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero della Difesa Tan Kefei in risposta a una domanda sull’aumento di consultazioni e scambi nella cooperazione militare dopo l’incontro tra i presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin, tenuto a meta’ settembre a margine del vertice dei Paesi Sco di Samarcanda, in Uzbekistan. LEGGI TUTTO

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    Prove di Governo, Meloni incontra Salvini: nodo incarichi

    (Teleborsa) – La candidata in pectore alla Presidenza del Consiglio, Giorgia Meloni è al lavoro sulla squadra di governo e ha incontrato a Montecitorio il leader della Lega Matteo Salvini per fare il punto. Un colloquio durato circa un’ora dal quale emerge la voglia di “grande collaborazione e unità di intenti”.”Entrambi i leader – si legge in una nota diffusa al termine del faccia a faccia – hanno espresso soddisfazione per la fiducia data dagli italiani alla coalizione e hanno ribadito il grande senso di responsabilità che questo risultato comporta. Meloni e Salvini hanno fatto il punto della situazione e delle priorità e urgenze all’ordine del giorno del governo e del Parlamento, anche alla luce della complessa situazione che l’Italia sta vivendo”.”Non si è parlato né oggi e né in questi giorni di nomi, incarichi, attribuzioni di deleghe né separazioni di ministeri e sono prive di fondamento retroscena di stampa su presunti veti, così come le notizie già smentite da P.Chigi su un ‘patto’ Meloni-Draghi”, hanno sottolineato fonti di Fdi in una nota riferendosi all’incontro ricordando il post della Meloni su Fb in cui aveva scritto ‘Trovo surreale che certa stampa inventi di sana pianta miei virgolettati, pubblicando ricostruzioni del tutto arbitrarie. Si mettano l’anima in pace: il centrodestra unito ha vinto le elezioni ed è pronto a governare”.Nel frattempo, come da copione, impazza il toto nomi. Si parla dell’attuale vertice del Dis Elisabetta Belloni agli Esteri, del braccio destro di Berlusconi Licia Ronzulli alla Scuola o alla Salute. Antonio Tajani il più gettonato: c’è chi lo dà alla Farnesina, chi come presidente della Camera o alla guida della Difesa. E ancora: sui giornali il nome di Giulia Bongiorno compare sia per la Giustizia, sia per la P.A, mentre, sempre alla Salute, si ipotizza Letizia Moratti. Ma è evidente che in questa sorta di gioco di società di ‘trova la casella giusta’ non si saprà nulla di veramente certo fino all’ultimo.Tra i rumors del Transatlantico, si darebbe fuori dalla compagine ministeriale Salvini per il quale invece la leader di FdI potrebbe ritagliare un ruolo da vicepremier, in tandem con il ‘jolly’ Tajani.Secondo molti, obiettivo della Meloni è rendere “inattaccabile” la squadra da ogni critica esterna. LEGGI TUTTO

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    Mosca, “referendum” per annessione quattro regioni: i primi dati

    (Teleborsa) – Secondo i primi dati resi noti dalle commissioni elettorali create dalle amministrazioni filorusse, oltre il 95% dei votanti si sono espressi a favore dell’annessione a Mosca nei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Lo riporta la Tass.Intanto, stando a quanto riferito da una fonte vicina al governo della Crimea e un interlocutore del Consiglio della Federazione alquotidiano economico russo Vedomosti, dopo il referendum di annessione, i territori occupati di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson entreranno a far parte del nuovo distretto federale della Crimea. Molto probabilmente il nuovo rappresentante presidenziale sara’ Dmitry Rogozin, l’ex direttore generale dell’Agenzia spaziale russa Roskosmos.Le stesse fonti hanno spiegato al quotidiano la necessità di creare un nuovo distretto federale per via della “situazione difficile” attorno ai referendum e che serve “un politico di peso” per gestirla. Rogozin ha lasciato la carica di capo di Roskosmos il 15 luglio. Al suo posto ora c’è Yury Borisov, vice primo ministro per l’industria della difesa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha risposto alla domanda di Vedomosti sulla nomina di Rogozin, così come il diretto interessato. Una fonte di Roskosmos ha affermato che l’ex direttore generale vorrebbe questa nomina. Nei giorni scorsi il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva parlato di “referendum farsa” che ” non hanno alcuna legittimità e non cambiano la natura della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Questa è un’ulteriore escalation della guerra di Putin. La comunità internazionale deve condannare questa palese violazione del diritto internazionale e rafforzare il sostegno all’Ucraina”, aveva scritto in un tweet. in un briefing con la stampa anche il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan aveva fatto sapere che “Gli Stati Uniti non riconosceranno mai come territorio della Russia quelle aree dell’Ucraina in cui Putin ha annunciato di voler tenere dei referendum per l’annessione. Sappiamo che i referendum saranno manipolati. Sono un affronto alla sovranità dell’Ucraina e una violazione della Carte dell’Onu”, ha sottolineato.I referendum nelle (autoproclamate) Repubbliche popolari di Donetsk (Rpd) e Lugansk (Rpl) e nei territori liberati per entrare a far parte della Russia sono conformi alle norme internazionali e alla Carta delle Nazioni Unite: aveva replicato la presidente del Consiglio della Federazione russa Valentina Matviyenko ai giornalisti. LEGGI TUTTO

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    Commissione Ue, speriamo in cooperazione costruttiva con Governo italiano

    (Teleborsa) – “La Commissione lavora con i governi eletti dal voto nelle urne negli stati Ue, lo stesso si applica in questo caso come in tutti gli altri: speriamo di avere una cooperazione costruttiva con le autorità italiane, ora stiamo aspettando che l’Italia formi un governo secondo le procedure della sua costituzione”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Europea, Eric Mamer.”Non c’è alcuna connessione tra la questione dello stato di diritto e le elezioni in Italia”, ha aggiunto rispondendo ad una domanda sulle parole pronunciate da Ursula von der Leyen giovedì scorso e ribadendo che il riferimento agli “strumenti” citati era per Ungheria e Polonia. “Vedremo il risultato del voto in Italia, ci sono state anche le elezioni in Svezia. Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”, aveva detto rispondendo qualche giorno fa la Presidente von der Leyen rispondendo a una domanda a Princeton sul possibile risultato delle elezioni in Italia, dato che, era stato fatto notare, tra i candidati vi sono figure vicine a Putin.Intanto, Marine Le Pen e Viktor Orban si congratulano per la vittoria del centrodestra in Italia mentre c’è preoccupazione in alcuni partiti europei, dalla Germania alla Francia alla Spagna. L’Italia è un Paese molto amico dell’Europa, abitato da cittadini molto amici dell’Europa e ci aspettiamo che questo non cambi”, ha detto il portavoce di Olaf Scholz, Wolfgang Buechne.”La Francia sarà “attenta” al “rispetto” dei diritti umani e dell’aborto in Italia dopo la vittoria del partito post-fascista di Giorgia Meloni alle elezioni legislative”, afferma il primo ministro francese Elisabeth Borne LEGGI TUTTO