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    Migranti, Francia accoglie la Ocean Viking: “sbarcheranno tutti”

    (Teleborsa) – La Francia “si prepara ad aprire il porto di Marsiglia alla nave Ocean Viking, o nella notte fra mercoledì e giovedì o nella giornata di giovedì. Dipenderà da quando lascerà il sud del Mediterraneo”: lo riporta l’Ansa che cita una fonte del ministero dell’Interno francese.”Lo sbarco a Marsiglia si svolgerà sotto la supervisione della Prefettura. Saranno fatti scendere tutti i migranti dalla nave e poi registrati come richiedenti asilo”, viene spiegato. “Ci stiamo preparando come se la nave dovesse arrivare nelle prossime ore”. Non ci sarà quindi alcuna selezione fra i passeggeri della Ocean Viking, non saranno fatti scendere i deboli e lasciati a bordo gli altri: “Non ci sono restrizioni possibili, tutti hanno diritto di presentare la domanda di asilo”, aggiungono le fonti francesi.Secondo quanto riferito da una fonte del ministero dell’Interno francese vicina al dossier migranti, La decisione francese di aprire il porto di Marsiglia alla Ocean Viking è stata presa dopo che ieri sera la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato con il capo dello stato francese, Emmanuel Macron.L’Italia è “rimasta ferma sulle sue posizioni” e così è stato anche “oggi pomeriggio in un ultimo contatto telefonico fra i ministri Matteo Piantedosi e Gerald Darmanin”.Intanto, interviene il vicepremier e ministro delle infrastrutture saluta positivamente la decisione della Francia di aprire il porto di Marsiglia all’Ocean Viking sulla quale ci sono 234 persone, tra cui 55 minori dei quali 43 non accompagnati. “Bene così. – scrive Salvini sui social – L’aria è cambiata”. LEGGI TUTTO

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    Dl Aiuti ter, arriva pacchetto emendamenti Governo

    (Teleborsa) – Depositato in Commissione speciale alla Camera il pacchetto di emendamenti del governo al decreto aiuti ter che dovrebbe approdare in Aula martedì prossimo. Le proposte di modifica riguardano l’estensione della garanzia all’80% sui mutui prima casa per gli under 35 fino a fine anno anche nel caso il cui il tasso del finanziamento sia superiore a quello medio trimestrale pubblicato da Mef. Spazio anche alla proroga al fine 2023 del termine di adesione alla procedura di riversamento del bonus ricerca e sviluppo e al 16 dicembre quello per il pagamento e una misura sui finanziamenti Simest alle imprese nell’ambito del PNRR.Nel pacchetto presentato dal governo anche la norma che fa confluire nel decreto aiuti ter il testo del dl che ha prorogato al 18 novembre gli sconti sulle accise dei carburanti. Non c’è invece la norma sul rinvio a giugno prossimo delle multe per chi non si è vaccinato. LEGGI TUTTO

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    AIEA: “Nessuna prova di bomba sporca in centrali ucraine”

    (Teleborsa) – Gli ispettori nucleari non hanno trovato prove di “attività nucleari non dichiarate” in tre centrali in Ucraina. Lo ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), citata da Sky News.L’Ucraina, infatti, ha chiesto agli ispettori di visitare le sue centrali nucleari per smentire le affermazioni della Russia secondo cui Kiev intende utilizzare una “bomba sporca”. “La nostra valutazione tecnica e scientifica dei risultati che abbiamo finora è che non c’è alcun segno di attività e materiali nucleari non dichiarati in queste tre località”, ha affermato l’Aiea, aggiungendo che saranno analizzati campioni ambientali prelevati.Citato da Tass, il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolaj Patrushev oggi aveva accusato Kiev preparare una ‘bomba sporca’ non senza la partecipazione dell’Occidente, mettendo in guardia sul rischio che la situazione si trasformi in un disastro se non verrà fermata.Nel frattempo, il ministero degli Esteri russo ha presentato all’ambasciatrice britannica a Mosca una “decisa protesta”, accusando Londra di addestrare forze ucraine a scopo di sabotaggio nel Mar Nero e nel Mar d’Azov. Lo riferisce l’agenzia Tass. “Siamo in possesso di informazioni che la Marina britannica ha fornito alla parte ucraina droni sottomarini”.Secondo Mosca, azioni britanniche quali l’addestramento di militari ucraini a scopo di sabotaggio in mare, portano “la minaccia di una escalation della situazione e possono provocare conseguenze imprevedibili e pericolose”. “Tutta la responsabilità delle conseguenze dannose” che potranno derivarne “ricadrà interamente sulla parte britannica”. LEGGI TUTTO

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    Governo, da caro energia a Legge bilancio: le prossime tappe

    (Teleborsa) – Dopo i primi interventi su pandemia e giustizia, il Governo Meloni è pronto a intervenire con un decreto sul tema più urgente, ossia il caro bollette andando ad attingere a 5/6 miliardi dal tesoretto di 10 lasciato in eredità dal predecessore Draghi.A quanto risulta bisognerà attendere anche qualche giorno: nel Consiglio dei ministri che si dovrebbe tenere nel pomeriggio di domani non andrà il nuovo decreto aiuti con, tra l’altro, la proroga degli interventi sulle bollette. E’ quanto riferiscono fonti di Governo spiegando che il provvedimento “al momento” non è previsto e potrebbe essere varato la prossima settimana. Il Cdm dovrebbe esaminare invece le modifiche alla Nadef, con le nuove stime sul Pil e lo scenario programmatico legato agli interventi previsti in manovra, e la richiesta al Parlamento di aggiustamento di bilancio necessaria per utilizzare il maggiore gettito fiscale.Al netto della data, con il nuovo decreto dovrebbe, comunque, arrivare la proroga di alcune delle misure messe in campo dal precedente esecutivo, come ad esempio il credito d’imposta a favore delle imprese, che arriva al 40% per ridurre l’impatto delle bollette, in scadenza alla fine del mese.Ancora in fase di studio l’intervento sul bonus sociale o la replica dell’una tantum da 150 euro, oltre all’introduzione di uno scudo di sei mesi per chi non riesce a pagare le bollette. Anche in questo caso, la misura sarebbe ricalcata in scia a quella messa in campo dall’esecutivo Draghi che ha distribuito prima un’erogazione da 200 euro a favore delle famiglie con un reddito inferiore ai 35mila euro l’anno, e poi, con il decreto Aiuti ter, un secondo bonus da 150 euro a favore di una platea più ristretta.Si va anche verso la proroga del taglio delle accise sui carburanti – 30 centesimi al litro per benzina e diesel e a circa 10 centesimi per il gpl introdotta a marzo dall’esecutivo. Uno degli ultimi atti del Ministero dell’Economia sotto la guida Draghi era stata la proroga della misura al 18 novembre. La misura pesa sulle casse dello Stato per circa un miliardi di euro al mese ,ma se fosse cancellato si andrebbe incontro al rischio piuttosto concreto di una impennata dei prezzi.Intanto, sarà la nuova Nadef a fornire anche un primo quadro di massima della manovra, che destinerà i tre quarti delle risorse al pacchetto energia. “I pochi soldi che ci sono serviranno a coprire il taglio delle bollette per chi è in difficoltà”, torna a ribadire la premier Giorgia Meloni.Per il resto, la prossima legge di bilancio interverrà certamente sul tema pensioni (le ipotesi sono tutte sul tavolo, dal bonus per rimanere al lavoro oltre 63 anni al restyling – o anche proroga – di quota 102) ma anche sul cuneo (dando continuità all’attuale taglio di due punti), varando peraltro, probabilmente con un dl fiscale collegato. Di fatto, una nuova rottamazione. LEGGI TUTTO

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    Regione Lombardia, si dimette Letizia Moratti

    (Teleborsa) – Di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il Presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia”. Lo annuncia Letizia Moratti in una nota.Per rispetto dei cittadini – spiega – con senso di responsabilità ed in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione”.Per Moratti, si tratta di “un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell’azione di questa Amministrazione, che a mio avviso non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi”. Una scelta “di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico, anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia”. L’impegno dei mesi scorsi (sul Covid) “ha portato la Lombardia ad essere tra le prime aree al mondo per adesione e copertura: un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido”, ha aggiunto Moratti. “Da una parte – ha proseguito – prendo positivamente atto che la linea da me stabilita per i cittadini lombardi è stata quella di seguire il parere degli esperti della Cabina di Regia lombarda che ho attivato sull’obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa”; dall’altra, “registro con preoccupazione la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini”. Esempi “emblematici” di una “diversa impostazione politica in questo ambito”. LEGGI TUTTO

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    Stop obbligo vaccini medici, ok mascherine in ospedale: Meloni in conferenza

    (Teleborsa) – Stop all’obbligo vaccinale per i sanitari, restano invece le mascherine negli ospedali. Sono questi i primi provvedimenti ufficiali del Governo Meloni che si presenta in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri insieme al Ministro dell’Interno Piantedosi, della Giustizia Nordio e della Salute Schillaci. “L’obbligo vaccinale è scaduto lo scorso giugno e sopravviveva fino a dicembre per gli operatori sanitari. Noi abbiamo deciso di anticipare all’1 novembre la fine dell’obbligo e questo ci consente di recuperare 4 mila persone ora ferme in un sistema sotto-orgqanico”, dice sottolineando che “viene confermato l’uso delle mascherine, ho letto notizie di ogni genere che non corrispondevano a verità”. Nel decreto spazio anche alla norma che prevede il rinvio della riforma Cartabia. “Qualcuno ha detto che con questo rinvio rischiamo di far saltare una delle milestones del Pnrr”. Invece, “ai fini del Pnrr non cambia nulla. Ci siamo presi 2 mesi mantenendo impegni presi con commissione Ue, per valutare se vi siano questioni da perfezionare. Ma non c’è alcun rischio che venga compromesso”, ha precisato il Presidente del Consiglio. “Ringrazio i medici che si sono prodigati contro il Covid e stamane ho firmato l’ordinanza che proroga l’utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie non solo contro il Covid ma anche per l’approssimarsi della stagione influenzale. Mai abbiamo pensato di non andare in questa direzione, che è condivisa anche con il primo ministro”, dice il ministro della Salute, Orazio Schillaci in conferenza. Arriva anche la stretta sui rave party “ci stavano già lavorando. I requisiti di necessità e urgenza nascono dal fatto che l’assenza di una normativa efficace nel nostro Paese ci rendeva particolarmente vulnerabili, come testimonia la cronaca degli ultimi anni”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.Sull’ergastolo ostativo “abbiamo accolto l’indicazione della Consulta”, spiega il ministro della Giustizia Carlo Nordio, sottolineando che “la norma non compromette la sicurezza e la certezza della pena. “Si tratta di adeguarci alle indicazioni della Corte, e anche di recepire l’indicazione data dal precedente Parlamento che aveva proposto questa modifica”Preoccupazione dall’opposizione – “Prendiamo atto con soddisfazione che la richiesta di rivedere l’annunciata abolizione dell’obbligo di mascherine in ospedale e in Rsa e’ stata recepita dal ministro Schillaci. Si tratta di una scelta saggia che risponde alla nostra preoccupazione così come a quella dei medici ospedalieri, dei gestori delle Rsa, e di quanti operano quotidianamente con la salute dei cittadini in particolare da quelli vulnerabili e fragili”. Così in una nota Sandra Zampa, responsabile Salute nella segreteria PD per la quale però “Resta forte il dissenso e la preoccupazione per l’anticipato reintegro di medici, infermieri e degli altri operatori sanitari non vaccinati e per l’assenza di un piano per le vaccinazioni. Se diciamo che Covid non è sconfitto, pur prendendo atto che possiamo convivere con il virus, lo dobbiamo alla straordinaria adesione alla campagna vaccinale. Bisogna essere coerenti con gli assunti che la scienza propone, non contraddirli”. LEGGI TUTTO

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    Meloni alla prova internazionale: sente Scholz e Zelensky

    (Teleborsa) – Continuano i colloqui telefonici della premier Giorgia Meloni con i leader mondiali: stamattina la telefonata con il cancelliere tedesco Scholz. Entrambi hanno posto l’accento sulla forte partnership tra Italia e Germania, al centro il comune impegno per Kiev contro l’invasione russa e il dossier energetico sul quale, fa sapere Palazzo Chigi, Meloni ‘ha ribadito l’importanza dei passi avanti compiuti a livello europeo e l’urgenza di arrivare, quanto prima, a misure concrete per ridurre i prezzi’.Nella conversazione telefonica la presidente del Consiglio ha ribadito l’importanza dei passi avanti compiuti a livello europeo e ha ribadito l’urgenza di arrivare, quanto prima, a misure concrete per ridurre i prezzi dell’energia. Meloni e Scholz hanno anche affrontato i dossier relativi alla gestione europea dei flussi migratori e il tema della crescita economica. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Dopo quello con il cancelliere tedesco Scholz è stata la volta del presidente ucraino Zelensky. Il Presidente del Consiglio ha rinnovato il pieno sostegno del Governo italiano a Kiev nel quadro delle alleanze internazionali sul fronte politico, militare, economico, umanitario e per la futura ricostruzione e ha confermato l’impegno dell’Italia per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione dell’aggressione della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina.Nel colloquio telefonico, il Presidente del Consiglio dei ministri ha auspicato il rinnovo dell’intesa sull’esportazione del grano dai porti ucraini, accordo fondamentale per scongiurare una possibile crisi alimentare.”Mi sono congratulato con Giorgia Meloni per la sua nomina a primo ministro italiano. Spero in un’ulteriore proficua collaborazione. Abbiamo discusso dell’integrazione dell’Ucraina nell’Ue e nella Nato. Ho parlato della situazione attuale nel nostro paese e l’ho invitata a visitare l’Ucraina”. Lo scrive su Twitter Volodymyr Zelensky dopo il colloquio odierno. LEGGI TUTTO

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    Tetto contanti, flat tax, PNRR: ecco la ricetta Meloni

    (Teleborsa) – Dal tetto al contante al PNRR passando per il salario minimo: dopo l’ok della Camera, la Meloni ottiene la fiducia anche al Senato con 115 sì. 49 minuti di intervento, rispondendo punto a punto alle critiche e tracciando la sua ricetta per risollevare l’Italia dalla pesante “eredità” dei governi passati.Il Presidente del Consiglio parla davanti ai senatori con la voce che di tanto in tanto la abbandona, lei si scusa ma non si risparmia nel raccontare la sua idea di Paese dopo che si è fatta una “operazione verità” proprio grazie alle critiche in Aula che hanno fatto emergere la vera situazione in cui si trova il Paese e traccia la via da seguire. Dal tetto al contante, che non frena l’evasione e “penalizza i poveri” fino al salario minimo che non risolve il problema dei “bassi salari”. E poi la gestione del Covid, le scelte “senza basi” sposando la scienza quasi fosse “una religione”. Da oggi cambia tutto. All’Italia “senza visione”, che non trova soluzioni “efficaci” a tanti problemi promette risposte. Che non dovrà passare “dalla dipendenza dal gas russo a quella dalle materie prime cinesi”, che dovrà superare blocchi burocratici incomprensibili, far ripartire le trivelle nell’adriatico perché se il gas lo estraggono altri “non è che inquina di meno”. E trasformare il Sud “nell’hub energetico dell’Europa”, anche per evitare di dover correre a installare rigassificatori “con procedure di urgenza e gravosi impatti sui territori”. Meloni ha le idee chiare anche sulla pace – è stata criticata per l’assenza della parola nel discorso-manifesto di ieri – che non si ottiene né “con la resa di Kiev” né “con le bandiere arcobaleno” in piazza.Nel mirino il Movimento 5 Stelle, ma anche il Pd. Quando ricorda chi “brindava per l’abolizione della povertà” e quando spiega che il salario minimo rischia di essere uno “specchietto per le allodole” mentre la soluzione per contrastare il lavoro povero è l’estensione dei contratti collettivi”, oltre al taglio del cuneo 5 punti per alzare tutti gli stipendi. Quando passa al capitolo tasse, invece, chiama in causa direttamente i governi del Pd e l’ex ministro Pier Carlo Padoan. Era proprio lui, ricorda, a sostenere che non c’era correlazione tra livello del contante ed evasione. E delinea una delle prime mosse “concrete” del suo esecutivo, oltre a introdurre la “flat tax incrementale” (che di fatto è un premio “al merito” di chi si impegna per fare di più), anche quella di “rimettere mano al tetto al contante” , trovando il muro di Pd e M5s. Idea lanciata poco prima dalla Lega, che in questi primi giorni corre – non senza creare qualche irritazione in casa di Fdi – ad anticipare l’agenda.Infine, un appello alle opposizioni. “Noi abbiamo fatto sempre un’opposizione molto franca, credo che il dibattito sia il sale della democrazia. Credo che diverse volte si è potuto contare sul sostegno di FdI. Ci chiesero, quando votammo sulla riduzione dei parlamentari, “cosa vi aspettate in cambio?”. Niente, perchè la condividiamo. E questo coraggio e questa lealtà che posso chiedere all’opposizione, che si possa parlare nel merito, che non si facciano dibattito ideologici. Mi auguro che vogliate valutare i provvedimenti nel merito e valutare se votarli o meno”, conclude Meloni. LEGGI TUTTO