(Teleborsa) – Facilitare l’avvicinamento della finanza all’economia reale. Questo l’obiettivo dell’evento digitale, organizzato da BPER Banca, “Investire dopo la pandemia. Prospettive per le PMI italiane. Multipli correnti e valutazioni delle IPO” che ha visto la presentazione dello studio sulla valutazione borsistica delle PMI italiane. Finalità del report – sponsorizzato da BPER Banca e sviluppato da Value Track, boutique milanese di analisi finanziaria e advisory – è trarre delle indicazioni di sintesi sui multipli azionari delle PMI italiane, sin dalla fase di ammissione a quotazione (IPO), e individuare scenari per le operazioni future di quotazione, anche alla luce delle novità regolamentari, in vigore dal 2021.”L’anno appena trascorso ha dimostrato come il ruolo delle banche sia stato essenziale per affrontare l’emergenza economica e sociale, in particolare nella gestione delle moratorie e della liquidità con finanziamenti assistiti da garanzie statali. Oggi il compito delle banche – ha sottolineato, aprendo il webinar, il responsabile della Direzione Imprese e Corporate Finance di BPER Banca Davide Vellani – è davvero diventato molteplice. Da un lato c’è un tentativo di indirizzare correttamente la liquidità al sostegno degli investimenti produttivi ma dall’altro è necessario adottare un approccio selettivo per sostenere e rilanciare le imprese realmente competitive cercando anche distimolare il loro rafforzamento patrimoniale e mettendo a disposizione prodotti e servizi adeguati. Ecco perché riteniamo che siano di grande importanza le attività volte a facilitare l’accesso delle PMI al mercato dei capitali che sappiamo, di fatto, essere l’entry gate per raccogliere le migliori opportunità di crescita con le M&A, una maggiore visibilità a livello internazionale, l’incremento della patrimonializzazione, e, ora più che mai, la maggiore resilienza che lo status di quotata può garantire”. Per Vellani “pur in un contesto in continua evoluzione è fondamentale fornire informazioni utili a fare chiarezza per compiere le scelte migliori possibili perché proprio in questi contesti sono maggiori i rischi ma anche le opportunità. In tanti settori – ha spiegato – si sono azzerati vantaggi competitivi e differenze di scala dimensionale. AIM Italia, in particolare, dimostra con il suo dinamismo che anche nel 2021 ci possono essere storie interessanti che danno prospettiva alle aziende e rendimenti agli investitori. Per questo motivo – ha concluso Vellani – BPER Banca mette in campo il team di Investment Banking, che fornisce servizi di consulenza e assistenza nell’ambito delle scelte di investimento e dei processi di quotazione in Borsa e per la raccolta di capitale di debito alternativo come i minibond”.Nel 2020 – secondo quanto emerge dallo studio presentato da Marco Greco e Valentina Romitelli di Value Track – la pandemia ha influito negativamente sulle attività di Equity Capital Markets riducendo numero e dimensione delle operazioni di quotazione. Nel quarto trimestre dello scorso anno, tuttavia, c’è stata una ripresa che, assieme alla pipeline dei primi sei mesi del 2021, rappresentano segni della forte volontà delle aziende di superare questa difficile fase. Le Ipo sul mercato italiano sono state 22 nell’anno appena passato, alle quali si aggiungono altre 7 ammissioni per un totale di 29 operazioni. Aim Italia si è confermato il segmento più dinamico della Borsa con 21 Ipo sul totale, anche se le operazioni sono state di dimensioni ridotte: 6,6 milioni di raccolta media. Inoltre, nel confronto con i mercati del nord Europa, l’Italia ha numeri molto più bassi per numero di Ipo.Esaminando lo scenario macroeconomico del 2021, Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison e docente di Economia industriale all’Università Cattolica di Milano, in riferimento alla situazione italiana ha sottolineato come per vedere una crescita dell’economia del nostro Paese “sarà necessario che vengano utilizzate al meglio le risorse che arriveranno dall’Europa, cosa che Mario Draghi sicuramente farà”. Sarà, inoltre, fondamentale per Fortis che “il Pnrr punti molto ad accelerare la crescita del Mezzogiorno, soprattutto per quanto riguarda infrastrutture, trasporti e digitale e che il piano preveda una riforma della Pubblica amministrazione”. Mettendo a confronto l’Italia con la Germania Fortis ha evidenziato come il nostro Paese complessivamente non cresca come quello tedesco mentre lo fanno alcune regioni singole come la Lombardia. “Servirà – ha aggiunto Fortis – che cresca anche il Sud dell’Italia per crescere mediamente come loroLa spiegazione è nel grande divario che c’è nella produttività e nell’efficienza della Pubblica amministrazione. Il Pnrr deve essere utilizzato per ammodernare la Pa, non tanto per creare posti di lavoro che spesso sono clientelari, quanto per fornire servizi a valore aggiunto ai cittadini. In Germania è il settore pubblico che fa la differenza”.Il webinar ha visto, inoltre, gli interventi Riccardo Morassut di Assogestioni, che ha analizzato il ruolo dei Pir a sostegno dell’economia italiana, e Settimo Stigliano di Arca Sgr che ha parlato delle opportunità di investimento nelle eccellenze italiane. LEGGI TUTTO