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    Giappone, in frenata a giugno manifattura e terziario

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di giugno, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 51,5 punti, in calo rispetto ai 53 punti di maggio.L’indicatore si indebolisce ma resta sopra la soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. La stima flash del PMI dei servizi contemporaneamente conferma invece un ristagno del settore terziario, con il relativo indice che peggiora a 47,2 punti da 46,5. LEGGI TUTTO

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    BPER Banca, plafond da 1 miliardo di euro per PMI marchigiane

    (Teleborsa) – BPER Banca ha stanziato un plafond da un miliardo di euro per le piccole e medie imprese marchigiane, denominato Rilancio Marche, per favorire il consolidamento e la ripresa produttiva delle piccole e medie imprese della regione. Si tratta, ancor più nel dettaglio, di “un impegno orientato in particolare ai temi della digitalizzazione, dell’innovazione di prodotto e di processo e della internazionalizzazione”, spiega Giuliano Lugli, direttore regionale Marche di BPER Banca.”Siamo pronti a essere partner attivi del percorso di ripresa e vogliamo favorire la crescita delle aziende del territorio sui mercati esteri. Ci rivolgiamo all’intero tessuto produttivo, offrendo la nostra disponibilità ad accompagnare la crescita e il recupero di competitività nello scenario interno e internazionale, attraverso il rilancio degli investimenti produttivi – osserva Lugli – Questo è il momento giusto per essere a fianco delle aziende che intendono investire: dopo un 2020 non brillante, infatti, si respira da più parti la voglia di ripartire con decisione, ponendosi obiettivi sfidanti”.Il direttore regionale sottolinea inoltre il ruolo di riferimento assunto da BPER Banca nelle Marche, con quote di mercato significative, a seguito dell’acquisizione di un importante ramo di azienda dal gruppo Intesa Sanpaolo. La nuova direzione regionale ha sede ad Ancona ed è composta da tre Aree: Marche nord (provincia di Pesaro) guidata da Massimo Tombolini, Marche Centro (provincia di Ancona) guidata da Maddalena Lepretti e Marche Sud (province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno), guidata da Domenico Luciani.In totale le filiali sono 130, al servizio di circa 260 mila clienti, mentre il prodotto bancario lordo (raccolta e impieghi) supera i 12 miliardi. Nel segmento imprese, in particolare, BPER Banca ha complessivamente oltre 35.000 clienti, considerando i piccoli operatori economici (circa 20.000) e le aziende medio-grandi (oltre 15.000). LEGGI TUTTO

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    Imprese femminili, Unioncamere: “Nascita nuove attività trainata da under 35”

    (Teleborsa) – Nel primo trimestre del 2021 la crescita delle imprese femminili è spinta delle giovani di meno di 35 anni. Rispetto alle iscrizioni registrate nei primi tre mesi dello scorso anno, le nuove imprese fondate da under 35 aumentano dell’8,1% mentre nelle fasce d’età più adulte la voglia di mettersi in proprio è inferiore del 2%. È quanto emerge dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere.Dopo la caduta delle iscrizioni complessive di nuove attività guidate da donne registrata nel corso di tutto il 2020, – rileva il rapporto – torna comunque a salire lievemente nel primo trimestre 2021 l’indicatore principe della vitalità imprenditoriale: 26.299 le imprese femminili nate tra gennaio e marzo scorso, contro le 26.044 dello stesso periodo di un anno fa, il dato più basso dal 2015. Sebbene ancora ben al di sotto delle performance del passato, la crescita dell’1% rispetto a gennaio-marzo 2020 segna quindi una prima svolta rispetto ai trimestri precedenti, anche se non assume ancora la robustezza degli anni passati. In tutto questo lungo anno di pandemia, comunque, le giovani aspiranti imprenditrici si sono mostrate – sottolinea l’Osservatorio – un po’ più resilienti delle over 35. Nel secondo e nel terzo trimestre 2020, infatti, le iscrizioni delle imprese femminili giovanili si sono ridotte in misura minore rispetto a quelle (sempre rosa) non giovanili (-38,6% contro -44,0% nel secondo trimestre, -3,7 contro -5,3% nel terzo), fino a tornare in positivo nei primi tre mesi del 2021. Le donne, comunque, continuano a pagare un prezzo più alto degli uomini alla crisi indotta dalla pandemia. Anche nel primo trimestre di quest’anno, infatti, – stando ai dati riportati nell’analisi – l’incremento percentuale delle nuove imprese guidate da donne continua ad essere ben inferiore a quello delle imprese maschili (1% a fronte del 9,5%).A fine marzo, le imprese femminili superano complessivamente il milione e 330mila, pari al 21,97% del totale del sistema produttivo nazionale. A livello regionale il maggior numero di imprese guidate da donne si concentra in Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. Molise, Basilicata e Abruzzo sono, invece, le regioni in cui il peso delle donne d’impresa è maggiore e pari a oltre un quarto del totale delle attività esistenti. LEGGI TUTTO

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    USA, si rafforza l'attività economica a maggio

    (Teleborsa) – Si conferma in ripresa l’attività economica negli Stati Uniti, grazie al miglioramento del settore manifatturiero. La stima flash sull’indice PMI manifatturiero elaborato da Markit indica infatti un livello di 62,1 punti, rafforzandosi oltre la soglia critica dei 50 punti oltre la quale scatta l’espansione. Il dato si confronta con il 61,5 precedente ed il 60,5 del consensus. LEGGI TUTTO

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    Assemblea Manageritalia: dialogo più stretto tra manager e Governo per progresso del Paese

    (Teleborsa) – A Milano si è svolta l’Assemblea di Manageritalia, Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato (che associa oltre 37.000 manager), dal titolo: “Riprendiamoci il gusto del futuro”, frase del Presidente Mario Draghi. Mario Mantovani, Presidente di Manageritalia ha discusso del futuro del Paese insieme a diversi esponenti del Governo, sottolineando il ruolo strategico dei manager per la ricostruzione socioeconomica del Paese. Secondo il Presidente Mantovani: “Un futuro di salute economica dipende dal rafforzamento delle imprese, dalla loro crescita, da uno sviluppo sostenibile. La ripartenza deve concentrarsi sui settori dei servizi che, come indicheremo tra qualche giorno presentando il nuovo Osservatorio Manageritalia del Terziario, mostrano rilevanti volumi e margini di potenziale crescita della produttività. Inoltre, è necessario agire sulla leva fiscale agevolando le famiglie con figli: non solo nella fascia bassa, già oggi ben 23,9 milioni di contribuenti (57,7% del totale) con redditi inferiori a 20mila euro pagano soltanto l’11,9% dell’Irpef), ma anche per i redditi medio alti. Basti pensare che un reddito di 100mila euro lordi per un dipendente con due figli a carico, ha un’incidenza delle ritenute fiscali e contributive sul lordo del 43,7% in Italia, del 34,2% in Germania e del 28,1% in Francia”.Il PNRR può consentire di colmare i gap strutturali, ma in molte aziende il gap di competenze e managerialità è un freno alla crescita. In tal senso, nelle imprese a conduzione familiare occorre aumentare il numero dei manager, necessari allo sviluppo di nuovi servizi e mercati, alle strategie finanziarie e di aggregazione, alla digitalizzazione e alla riconversione green. Per far progredire il Paese, occorre un dialogo più stretto con le organizzazioni di rappresentanza del management, in grado di collaborare nella messa a punto di strumenti di recruitment e valorizzazione delle competenze e di offrire un prezioso supporto operativo per la sburocratizzazione.”I manager devono essere protagonisti nella partita del Recovery. Le risorse a disposizione del settore turistico sono 2,4 miliardi da spendere entro il 2026 e il ruolo dei manager è fondamentale, ad esempio nella gestione del futuro hub digitale. La qualità e la professionalità dei manager vanno utilizzate dunque per supportare il percorso dell’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Europa” ha detto Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo.”Nel Dl Sostegni Bis sono state previste numerose misure che danno possibilità alle aziende di avere liquidità in un momento critico. In tale prospettiva l’efficienza dei manager italiani servirà per dare risposte alla crisi. Le aziende hanno bisogno di manager, pertanto occorre fare sinergie, ascoltarli e affidarci al loro buon lavoro affinché tali norme possano avere effetti e ricadute positive nell’economia reale. In tal senso vanno potenziati strumenti come il contratto di espansione per sostenere le aziende” spiega Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia.”Le misure introdotte con il decreto liquidità hanno raggiunto livelli ragguardevoli, si è trattato di un’operazione di natura emergenziale per dare respiro alle imprese di piccola e media dimensione. I dati epidemiologici stanno consentendo di ripartire. La proroga del fondo per le piccole e medie imprese, l’estensione delle garanzie pubbliche per i prestiti, come peraltro la moratoria sui prestiti sono aspetti importanti. La sfida è quella di mobilitare i risparmi degli italiani che in questi mesi sono cresciuti nei conti correnti, pertanto occorre creare un sistema di incentivi per puntare a investire queste risorse nell’economia reale” ha dichiarato Antonio Misiani, Senatore e Responsabile Economico del PD.Per Maria Cecilia Guerra, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia: “La ripresa economica post pandemia implica una riprogettazione a partire dal comparto del turismo, dei trasporti e dei servizi. Appare, dunque, fondamentale coinvolgere i manager per quanto riguarda l’ambito delle tutele e degli investimenti nelle competenze ed è importante il focus per implementare la presenza delle donne nei ruoli apicali. È necessario, infine, rafforzare il rapporto fra mondo dei manager e istituzioni nella fase di attuazione del PNRR per promuovere uno sviluppo sostenibile che sappia guardare al futuro, tenendo conto delle specificità presenti a livello locale”. LEGGI TUTTO

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    USA, si rafforza l'attività manifatturiera di Chicago

    (Teleborsa) – Rimbalza l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, che si conferma in zona espansione. Nel mese di maggio, l’indice PMI Chicago si è attestato a 75,2 punti dai 72,1 punti del mese precedente. Il dato risulta superiore alle attese degli analisti che erano per una discesa fino a 68 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis interviene per garantire i depositanti di Aigis Banca

    (Teleborsa) – Banca Ifis comunica che sono stati condivisi con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi i termini e le condizioni dell’intervento volto a garantire i depositanti di Aigis Banca, posta in liquidazione coatta amministrativa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. La Banca d’Italia, che ha nominato il Commissario Liquidatore di Aigis Banca, ha approvato la cessione di attività, passività e rapporti giuridici della stessa in favore di Banca Ifis. Il Commissario di Aigis Banca, in data odierna, ha stipulato con Banca Ifis l’atto di cessione definitivo.”L’intervento di Banca Ifis permette di evitare le gravi conseguenze sociali ed economiche determinate dalla situazione che si è creata in Aigis Banca, in conseguenza dell’esposizione di quest’ultima verso Greensill Bank AG, da marzo 2021 in procedura di insolvenza. L’intervento di Banca Ifis avverrà tutelando i risparmi dei clienti retail, garantendo la continuità dei finanziamenti alle imprese e salvaguardando l’occupazione delle persone che ci lavorano – spiega Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis –. Aigis Banca è focalizzata sul credito alle piccole e medie imprese ed effettua raccolta attraverso conti correnti remunerati e conti deposito. La similitudine con le attività di Banca Ifis ci consentirà di gestire in maniera efficace il processo di integrazione”. Il perimetro oggetto di acquisizione da parte di Banca Ifis riguarda prevalentemente i crediti alle piccole e medie imprese per finanziamenti di medio lungo termine assistiti da garanzia MCC e factoring (298 milioni di euro), titoli di stato e di CDP (135 milioni di euro), i depositi, inclusi quelli della clientela retail (440 milioni di euro), nonché il relativo personale presente sulle sedi di Milano, Roma e Bari. Sono esclusi dal perimetro di acquisizione: i titoli collegati a Greensill Bank AG in insolvenza, le attività fiscali, il prestito obbligazionario subordinato emesso da Aigis Banca, nonché alcuni altri rapporti giuridici considerati non funzionali all’operazione. Gli attivi ricompresi nel ramo d’azienda oggetto di acquisizione sono pari a circa il 5% del totale attivo del gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2021, per corrispondenti RWA nell’ordine dei 100 milioni di euro.Il prezzo corrisposto da Banca Ifis, a titolo simbolico, pari a un euro, insieme all’intervento del Fondo Interbancario di Tutela Depositi dei Depositi, per complessivi 48,8 milioni di euro, e ai termini del contratto garantiscono l’assenza di impatti materiali sui ratios patrimoniali (CET1), di asset quality e sul conto economico del Gruppo Banca Ifis. LEGGI TUTTO

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    Unindustria, presentato il Progetto “Digital Innovation Shortcuts”

    (Teleborsa) – Le piccole e medie imprese sono l’asse portante dell’economia della Regione Lazio. Per renderle più competitive Unindustria ha presentato il progetto Digital Innovation Shortcuts – La trasformazione digitale a portata di impresa, organizzato dalla componente Piccola Industria, insieme alle Sezioni Comunicazioni e Information Technology. L’iniziativa, che partirà il 7 giugno, si svilupperà in sei webinar, ognuno dei quali approfondirà un settore centrale della vita di un’azienda: dalla produzione alla logistica, dalle risorse umane al marketing. I protagonisti saranno gli imprenditori che, attraverso le loro testimonianze dirette, illustreranno i vantaggi che la digitalizzazione ha portato all’interno delle loro imprese attraverso casi concreti e pratici. Ad accompagnare gli imprenditori in questo percorso ci sarà la Luiss Business School, in qualità di partner accademico, che guiderà le aziende verso questo processo culturale prima ancora che tecnologico. “La trasformazione digitale è la vera sfida non solo del Paese, ma anche delle nostre imprese. La pandemia Covid-19 ha accelerato alcuni trend in corso come lo smart working o la vendita sui canali on-line, tanto da farli entrare nella nostra vita quotidiana. Digitalizzarsi vuol dire affrontare il cambiamento e le PMI devono saper sfruttare questa crisi per evolvere i propri modelli di business verso i paradigmi dettati dalla transizione digitale”, ha osservato Fausto Bianchi, presidente del Comitato Piccola Industria di Unindustria.”La consapevolezza che ormai il digitale è un fattore trainante e indispensabile per il nostro Paese deve essere una certezza per tutte le imprese, in particolare le PMI. È questo quindi il momento per trovare la forza per innovare i processi organizzativi e il capitale umano. Abbiamo eccellenze di grande livello che devono essere valorizzate per favorire la competitività digitale del Made in Italy”, ha affermato Vittoria Carli, presidente della Sezione Information Technology di Unindustria. “Le reti di telecomunicazione durante la pandemia hanno visto una enorme crescita del traffico dati. Gli operatori con grande impegno e responsabilità sono riusciti a garantire il funzionamento e la continuità dei servizi, permettendo a persone, studenti, imprese e PA di continuare a lavorare, studiare, comunicare. Oggi, il nostro compito è quello mettere a disposizione il know-how delle nostre imprese a servizio delle PMI, traducendo le tecnologie in azioni concrete che possano aiutare gli imprenditori a comprendere i vantaggi della digital trasformation e lo faremo dando il nostro contributo al progetto che le nostre Sezioni hanno messo in campo”, ha aggiunto Francesco D’Angelo, Presidente della Sezione Comunicazioni. All’evento è intervenuto anche il Presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, Carlo Robiglio, che ha apprezzato molto il progetto presentato da Unindustria, un’iniziativa che potrebbe rappresentare una best practice replicabile a livello nazionale. LEGGI TUTTO