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    SIMEST, nel primo semestre sostenuto l'export di 30 PMI e MidCap italiane

    (Teleborsa) – Nel primo semestre 2021 SIMEST – società di CDP che sostiene la crescita e la competitività delle aziende italiane che operano anche all’estero – ha supportato più di 30 imprese italiane, principalmente PMI, produttrici di beni strumentali consentendo loro di esportare in quasi 30 Paesi e incassare circa 210 milioni di euro.Il sostegno di SIMEST è avvenuto su operazioni di Credito fornitore attraverso il “Contributo Export”, un contributo a fondo perduto a parziale o totale riduzione del costo dello smobilizzo di titoli di pagamento che vengono normalmente emessi dall’acquirente estero a fronte delle dilazioni a medio e lungo termine concesse nei contratti di vendita. Alcune delle operazioni hanno beneficiato anche della copertura della SACE.I settori trainanti si confermano quelli dei macchinari tessili, delle macchine agricole, della lavorazione dei metalli, della produzione della carta e gli impianti per la produzione di tensioattivi. Tra i Paesi di destinazione delle forniture ci sono Brasile, Cina, Pakistan, Colombia, Messico e Ucraina. LEGGI TUTTO

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    Da CDP e Intesa Sanpaolo un miliardo di euro per agevolare il credito a Midcap e PMI

    (Teleborsa) – Nell’ambito della più ampia collaborazione fra Cassa Depositi e Prestiti e Intesa Sanpaolo, volta a promuovere lo sviluppo di iniziative congiunte per il supporto alle imprese italiane, è stata sottoscritta da CDP un’obbligazione senior unsecured preferred, della durata di 7 anni emessa da Intesa Sanpaolo del valore nominale di 1 miliardo di euro, che sarà integralmente impiegata dalla Banca per erogare nuovi finanziamenti a MidCap e PMI italiane finalizzati ad investimenti sul territorio nazionale.L’iniziativa consolida la partnership tra CDP e Intesa Sanpaolo e consente di mettere a disposizione ulteriori risorse nell’ambito di “Motore Itali”, il programma strategico di interventi di Intesa Sanpaolo volti a consentire a MidCap e PMI di superare la fase di difficoltà, ricostituire progressivamente i propri cash flow e rilanciarsi attraverso nuovi progetti di sviluppo e crescita. In particolare, in coerenza con le linee del programma, l’iniziativa consentirà alle PMI un miglior accesso al credito riducendo il costo del finanziamento e contribuendo a ottenere nuova liquidità al fine di superare la fase ancora critica post pandemia o di finanziare nuovi investimenti per la crescita e il recupero della competitività sui mercati nazionali e internazionali, facendo leva sulle filiere produttive.Tali agevolazioni sono infatti indirizzate a sostenere nuovi finanziamenti per gli investimenti nella transizione digitale e sostenibile del tessuto produttivo italiano, anche in logica di filiera, oltre che per l’allungamento delle scadenze di finanziamenti esistenti, fino anche a 15 anni. I finanziamenti alle imprese potranno avere un importo massimo di 25 milioni di euro e scadenza minima non inferiore a 24 mesi incluso il preammortamento.In questo contesto di ripartenza, CDP e Intesa Sanpaolo hanno rafforzato le iniziative a supporto della crescita e della competitività del tessuto imprenditoriale del Paese, favorendo progetti di innovazione e sostenibilità per superare la fase di difficoltà causata dall’emergenza sanitaria e per cogliere le opportunità e le nuove sfide dell’attuale e futuro contesto economico.”Il finanziamento sottoscritto rappresenta una conferma dell’impegno di CDP, in sinergia con Intesa Sanpaolo, per il sostegno al tessuto imprenditoriale del Paese”, ha dichiarato Paolo Calcagnini, Vicedirettore Generale e Chief Business Officer di CDP. “La collaborazione permetterà di favorire l’accesso al credito delle MidCap e delle PMI italiane con l’obiettivo di rilanciarne produttività e competitività, in questa fase di ripartenza post COVID-19. Le risorse saranno orientate, in particolare, a sostegno di progetti di investimento per la transizione digitale ed ecologica delle imprese e su iniziative di crescita domestica e internazionale delle stesse”.”Questo accordo con CDP, che si aggiunge a tante altre iniziative congiunte in corso, conferma la nostra volontà di creare una rete insieme con i maggiori operatori del sistema economico italiano, per individuare soluzioni e risorse da mettere a disposizione delle PMI italiane in questa fase di rilancio dell’economia, in linea con il nostro programma Motore Italia e con il Piano strategico di ripartenza del Paese”, ha commentato Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. “Filiere e transizione digitale ed ecologica sono alla base del rilancio della nostra economia; nei primi cinque mesi dell’anno, Intesa Sanpaolo ha già erogato 11 miliardi di euro a favore delle PMI, di cui oltre 1,5 miliardi a sostegno della transizione sostenibile e intendiamo rafforzare ulteriormente il nostro impegno in questa linea di sviluppo e di crescita”. LEGGI TUTTO

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    USA, settore manifatturiero in calo a giugno

    (Teleborsa) – Lieve frenata per l’attività economica negli Stati Uniti, in particolare nel settore manifatturiero. La stima flash sull’indice PMI manifatturiero elaborato da Markit indica infatti un livello di 62,1 punti che si confronta con i 62,6 del mese precedente.Il dato comunque resta sopra la soglia critica dei 50 punti oltre la quale scatta l’espansione. LEGGI TUTTO

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    USA, settore manifatturiero area Chicago frena più delle attese

    (Teleborsa) – Frena l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, pur confermandosi in zona espansione. Nel mese di giugno, l’indice PMI Chicago si è attestato a 66,1 punti dai 75,2 punti del mese precedente. Il dato risulta anche inferiore alle attese degli analisti che erano per una discesa fino a 70 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Giappone, in frenata a giugno manifattura e terziario

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di giugno, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 51,5 punti, in calo rispetto ai 53 punti di maggio.L’indicatore si indebolisce ma resta sopra la soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. La stima flash del PMI dei servizi contemporaneamente conferma invece un ristagno del settore terziario, con il relativo indice che peggiora a 47,2 punti da 46,5. LEGGI TUTTO

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    BPER Banca, plafond da 1 miliardo di euro per PMI marchigiane

    (Teleborsa) – BPER Banca ha stanziato un plafond da un miliardo di euro per le piccole e medie imprese marchigiane, denominato Rilancio Marche, per favorire il consolidamento e la ripresa produttiva delle piccole e medie imprese della regione. Si tratta, ancor più nel dettaglio, di “un impegno orientato in particolare ai temi della digitalizzazione, dell’innovazione di prodotto e di processo e della internazionalizzazione”, spiega Giuliano Lugli, direttore regionale Marche di BPER Banca.”Siamo pronti a essere partner attivi del percorso di ripresa e vogliamo favorire la crescita delle aziende del territorio sui mercati esteri. Ci rivolgiamo all’intero tessuto produttivo, offrendo la nostra disponibilità ad accompagnare la crescita e il recupero di competitività nello scenario interno e internazionale, attraverso il rilancio degli investimenti produttivi – osserva Lugli – Questo è il momento giusto per essere a fianco delle aziende che intendono investire: dopo un 2020 non brillante, infatti, si respira da più parti la voglia di ripartire con decisione, ponendosi obiettivi sfidanti”.Il direttore regionale sottolinea inoltre il ruolo di riferimento assunto da BPER Banca nelle Marche, con quote di mercato significative, a seguito dell’acquisizione di un importante ramo di azienda dal gruppo Intesa Sanpaolo. La nuova direzione regionale ha sede ad Ancona ed è composta da tre Aree: Marche nord (provincia di Pesaro) guidata da Massimo Tombolini, Marche Centro (provincia di Ancona) guidata da Maddalena Lepretti e Marche Sud (province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno), guidata da Domenico Luciani.In totale le filiali sono 130, al servizio di circa 260 mila clienti, mentre il prodotto bancario lordo (raccolta e impieghi) supera i 12 miliardi. Nel segmento imprese, in particolare, BPER Banca ha complessivamente oltre 35.000 clienti, considerando i piccoli operatori economici (circa 20.000) e le aziende medio-grandi (oltre 15.000). LEGGI TUTTO

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    Imprese femminili, Unioncamere: “Nascita nuove attività trainata da under 35”

    (Teleborsa) – Nel primo trimestre del 2021 la crescita delle imprese femminili è spinta delle giovani di meno di 35 anni. Rispetto alle iscrizioni registrate nei primi tre mesi dello scorso anno, le nuove imprese fondate da under 35 aumentano dell’8,1% mentre nelle fasce d’età più adulte la voglia di mettersi in proprio è inferiore del 2%. È quanto emerge dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere.Dopo la caduta delle iscrizioni complessive di nuove attività guidate da donne registrata nel corso di tutto il 2020, – rileva il rapporto – torna comunque a salire lievemente nel primo trimestre 2021 l’indicatore principe della vitalità imprenditoriale: 26.299 le imprese femminili nate tra gennaio e marzo scorso, contro le 26.044 dello stesso periodo di un anno fa, il dato più basso dal 2015. Sebbene ancora ben al di sotto delle performance del passato, la crescita dell’1% rispetto a gennaio-marzo 2020 segna quindi una prima svolta rispetto ai trimestri precedenti, anche se non assume ancora la robustezza degli anni passati. In tutto questo lungo anno di pandemia, comunque, le giovani aspiranti imprenditrici si sono mostrate – sottolinea l’Osservatorio – un po’ più resilienti delle over 35. Nel secondo e nel terzo trimestre 2020, infatti, le iscrizioni delle imprese femminili giovanili si sono ridotte in misura minore rispetto a quelle (sempre rosa) non giovanili (-38,6% contro -44,0% nel secondo trimestre, -3,7 contro -5,3% nel terzo), fino a tornare in positivo nei primi tre mesi del 2021. Le donne, comunque, continuano a pagare un prezzo più alto degli uomini alla crisi indotta dalla pandemia. Anche nel primo trimestre di quest’anno, infatti, – stando ai dati riportati nell’analisi – l’incremento percentuale delle nuove imprese guidate da donne continua ad essere ben inferiore a quello delle imprese maschili (1% a fronte del 9,5%).A fine marzo, le imprese femminili superano complessivamente il milione e 330mila, pari al 21,97% del totale del sistema produttivo nazionale. A livello regionale il maggior numero di imprese guidate da donne si concentra in Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. Molise, Basilicata e Abruzzo sono, invece, le regioni in cui il peso delle donne d’impresa è maggiore e pari a oltre un quarto del totale delle attività esistenti. LEGGI TUTTO

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    USA, si rafforza l'attività economica a maggio

    (Teleborsa) – Si conferma in ripresa l’attività economica negli Stati Uniti, grazie al miglioramento del settore manifatturiero. La stima flash sull’indice PMI manifatturiero elaborato da Markit indica infatti un livello di 62,1 punti, rafforzandosi oltre la soglia critica dei 50 punti oltre la quale scatta l’espansione. Il dato si confronta con il 61,5 precedente ed il 60,5 del consensus. LEGGI TUTTO