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    USA, PMI manifatturiero febbraio rivisto al rialzo a 52,2 punti

    (Teleborsa) – Secondo l’ultimo sondaggio PMI compilato da S&P Global, i dati di febbraio hanno segnalato un ritmo di miglioramento più rapido nella salute del settore manifatturiero statunitense. Il tasso di crescita complessivo è stato il più rapido da luglio 2022, con la ripresa sostenuta da un rinnovato aumento della produzione e da un aumento più rapido dei nuovi ordini. La domanda dei clienti nazionali ed esteri si è rafforzata, facendo aumentare le vendite totali al ritmo più rapido da maggio 2022. Il maggiore afflusso di nuovi ordini ha innescato un ritmo più rapido nella creazione di posti di lavoro e un aumento degli acquisti di input, poiché l’accumulo di scorte è diventato un obiettivo rinnovato.L’indice S&P Global US Manufacturing Purchasing Managers’ Index (PMI) destagionalizzato si è attestato a 52,2 punti a febbraio, in aumento rispetto ai 50,7 di gennaio e superiore alla stima flash precedentemente pubblicata di 51,5.”Il settore manifatturiero sta mostrando segnali incoraggianti di uscita dal malessere che ha perseguitato il settore della produzione di beni per gran parte degli ultimi due anni – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence – Dopo un lungo periodo di riduzione delle scorte per tagliare i costi, le fabbriche stanno ora ricostruendo sempre più i livelli delle scorte di magazzino, aumentando la domanda di input e spingendo la produzione più in alto a un ritmo che non si vedeva dall’inizio del 2022″. “Ci sono anche segnali di una domanda più forte di beni di consumo, legato in parte ai segnali di allentamento della crisi del costo della vita – ha aggiunto – Le aziende stanno di conseguenza investendo in più personale e più attrezzature, ponendo le basi per ulteriori incrementi della produzione nei prossimi mesi per favorire, si spera, una ripresa più forte e sostenibile dell’economia manifatturiera”. LEGGI TUTTO

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    Gas, EIA; stoccaggi USA in calo di 96 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 23 febbraio 2024 sono risultati in calo di 96 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (-86 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 60 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.374 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 11,7% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.126) e in crescita del 26,5% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 1.876 BCF. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, compromessi di acquisto case in calo a gennaio

    (Teleborsa) – Frenano le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di gennaio 2024, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un decremento del 4,9% su base mensile, portandosi a quota 74,3 punti dai 78,1 di dicembre. Il mese precedente si era registrato un aumento (rivisto) del 5,7%.Il dato si confronta con il +1,4% atteso dagli analisti.(Foto: © Alexander Raths / 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago scende e delude attese

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di febbraio, l’indice PMI Chicago si è attestato a 44 punti contro i 46 punti del mese precedente. Il dato risulta peggiore delle stime degli analisti, che erano per un aumento fino a 48,1 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione salgono a 215 mila unità

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 24 febbraio 2024, i “claims” sono risultati pari a 215 mila unità, in aumento di 13.000 mila unità rispetto alle 202.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 201 mila). Le stime degli analisti erano per una salita fino a 209 mila unità. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 212.500 unità, in diminuzione di 3.000 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 17 febbraio, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.905.000, in calo di 45.000 mila unità rispetto alle 1.860.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.862.000 mila). Gli analisti si aspettavano un valore pari a 1.874.000. LEGGI TUTTO

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    USA, a gennaio spese personali +0,2% e redditi +1%

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese i redditi delle famiglie americane, mentre sono cresciute secondo previsioni le spese personali. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono aumentati dello 0,2% a gennaio 2024 dopo il +0,7% del mese precedente e rispetto al +0,2% atteso dagli analisti. I consumi reali hanno registrato un -0,1%, dopo il +0,6% del mese precedente. I redditi personali hanno registrato un incremento dell’1%, sotto il +0,3% registrato il mese precedente e rispetto al +0,4% del consensus. Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione positiva dello 0,4% su mese (rispetto al +0,4% atteso e al +0,1% registrato il mese precedente) e del 2,8% su anno (+2,9% il mese precedente, +2,8% le attese) LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione sotto attese a febbraio al 2,5% tendenziale

    (Teleborsa) – Risulta a di sotto delle attese l’inflazione tedesca a febbraio 2024. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4% su mese, rispetto al +0,2% del mese precedente e contro il +0,5% del consensus.Su base annuale, la variazione dei prezzi è indicata a +2,5%, dopo il +2,9% del mese precedente e sotto il +2,6% del consensus.L’inflazione armonizzata ha registrato su mese una variazione pari a +0,6%, in linea con il consensus, rispetto al -0,2% precedente. Su anno si registra un incremento del 2,7%, come atteso, che risulta inferiore al 3,1% precedente. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio gennaio +2,3% a/a

    (Teleborsa) – In aumento a gennaio 2024 le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite sono salite del 2,3% su base annuale, più del +2% stimato dagli analisti e meno del +2,4% di dicembre (rivisto da un preliminare del +2,1%).Su base mensile le vendite sono salite dello 0,8% contro il -2,6% del mese precedente.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +0,4% su anno e un -4,8% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento dello 0,9% tendenziale e un calo del 2,9% su mese.(Foto: Photo by Alex Knight on Unsplash) LEGGI TUTTO