More stories

  • in

    Euro Zona, fiducia consumatori aprile migliora a -14,7 punti

    (Teleborsa) – Segnali di lieve miglioramento per la fiducia dei consumatori europei ad aprile 2024. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è negativo ancora ma si porta a -14,7 punti rispetto ai -14,9 di marzo.Il dato è peggiore delle attese del mercato che erano per un livello a -14 punti. Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -15,2 punti, come il mese precedente. LEGGI TUTTO

  • in

    Regno Unito, vendite al dettaglio stagnanti a marzo

    (Teleborsa) – Tornano a frenare le vendite al dettaglio in Regno Unito. Secondo l’Office for National Statistics, le vendite retail hanno segnato a marzo 2024 una variazione nulla su base mensile, dopo l’aumento dello 0,1% registrato a febbraio (dato rivisto da un +0%). Il dato è peggiore del consensus che indicava un aumento dello 0,3%.Su base annua si registra una variazione positiva dello 0,8%, dopo il -0,3% di febbraio. Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono scese dello 0,3% su mese, dopo il +0,3% del mese precedente. Su anno, il dato core ha segnato un +0,4% rispetto al -0,4% precedente. LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, prezzi alla produzione marzo +0,2% mese -2,9% anno

    (Teleborsa) – Mostrano un andamento contrastante i prezzi alla produzione in Germania. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco, i prezzi all’industria hanno registrato a marzo 2024 un decremento annuo del 2,9%, contro il -4,1% del mese precedente e rispetto al -6,6% delle aspettative degli analisti. Su base mensile, i prezzi hanno segnato un incremento dello 0,2%, rispetto al -0,4% di febbraio, risultando superiori al consensus (+0%). I prezzi dell’energia sono risultati invariati su base mensile e sono diminuiti del 7% a livello tendenziale. LEGGI TUTTO

  • in

    Appuntamenti macroeconomici del 19 aprile 2024

    (Teleborsa) – Venerdì 19/04/202401:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,7%; preced. 2,8%)08:00 Germania: Prezzi produzione, annuale (preced. -4,1%)08:00 Germania: Prezzi produzione, mensile (atteso 0%; preced. -0,4%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (preced. -0,3%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,1%)10:00 Italia: Produzione costruzioni, mensile (preced. 3,7%) LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, inflazione marzo +2,7% su anno

    (Teleborsa) – Rallenta l’inflazione in Giappone a marzo 2024. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento del 2,7% su anno, dopo il +2,2% di febbraio.Il dato su base mensile (non destagionalizzato) si attesta al 0,3% dopo il +0,0% registrato a febbraio. Il dato core, che esclude la componente alimentare e l’energia, si è attestata +2,6% a livello tendenziale dal +2,8% di febbraio e rispetto al +2,7% atteso.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, stoccaggi gas ultima settimana +50 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano, meno delle attese, gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 12 aprile 2024 sono risultati in aumento di 50 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela inferiore ai 54 BCF stimati dal consensus. La settimana prima si era registrato un incremento di 24 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.333 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 22,2% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.909) e in crescita del 36,4% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 1.711 BCF. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, leading indicator cala più delle attese a marzo

    (Teleborsa) – È tornato a scendere a marzo 2024 il superindice USA che sintetizza le condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 102,4 punti in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente (quando era aumentato dello 0,2%) e al di sotto del -0,1% atteso dagli analisti.La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,3% a 112 punti, mentre la componente sulle aspettative future è rimasta invariata a 119 punti.”Il rialzo di febbraio del LEI statunitense si è rivelato effimero poiché l’indice ha registrato un calo a marzo – ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso il Conference Board – I contributi negativi provenienti dallo spread di rendimento, dai nuovi permessi di costruzione, dalle prospettive dei consumatori sulle condizioni commerciali, dai nuovi ordini e dalle richieste iniziali di assicurazione contro la disoccupazione hanno guidato il declino di marzo”. “I tassi di crescita semestrale e annuale del LEI rimangono negativi, ma il ritmo di contrazione è rallentato – ha aggiunto – Nel complesso, l’indice segnala prospettive fragili, anche se non recessive, per l’economia statunitense. In effetti, l’aumento del debito al consumo, i tassi di interesse elevati e le persistenti pressioni inflazionistiche continuano a rappresentare rischi per l’attività economica nel 2024. Il Conference Board prevede che la crescita del PIL si raffredderà dopo la rapida espansione nella seconda metà del 2023. Con il rallentamento della spesa dei consumatori, il PIL degli Stati Uniti Si prevede che la crescita si modererà nel secondo e terzo trimestre di quest’anno”.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, vendita di case esistenti in calo a marzo

    (Teleborsa) – Segnali di pessimismo giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a marzo 2024 un decremento del 4,3% su base mensile. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +9,5% riportato a febbraio.Sono state vendute 4,19 milioni di abitazioni rispetto ai 4,38 milioni di febbraio e ai 4,20 milioni di unità previsti dagli analisti.Su base annua, le vendite sono scese del 3,7%.”Sebbene in ripresa dai minimi ciclici, le vendite di case sono bloccate perché i tassi di interesse non hanno fatto grandi mosse – ha detto Lawrence Yun, capo economista della NAR – Ora ci sono quasi sei milioni di posti di lavoro in più rispetto ai massimi pre-COVID, il che suggerisce che sul mercato esistono più aspiranti acquirenti di case”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO