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    Stati Uniti, domande disoccupazione in lieve calo

    (Teleborsa) – Lieve calo delle richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 31 ottobre, i “claims” sono risultati pari a 751.000 unità, in calo di 7mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 758.000 (751.000 unità la prima lettura). Il dato è migliore delle attese degli analisti che erano per un aumento delle richieste di 732mila.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 787.000 unità in contrazione di 4.000 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 24 ottobre, le richieste continuative di sussidio sono calate a 7.285.000, con un decremento di 538.000 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (7.823.000)(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, produttività sotto attese e costo lavoro in calo

    (Teleborsa) – Nel 3° trimestre dell’anno la produttività del settore non agricolo in USA si è attestata a +4,9%, dopo il +10,6% registrato nel trimestre precedente (rivisto da un preliminare +10,1%), risultando inferiore alle attese che indicavano una salita del 5,6%.Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro è calato a -8,9%, rispetto al precedente +8,5% (rivisto da un iniziale +9%). Le stime del consensus davano una discesa a -11,5%. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, frenano i licenziamenti a ottobre

    (Teleborsa) – Crescono ad un ritmo più lento i licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di ottobre. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 80.666 posti di lavoro in aumento dell’80,7% rispetto ai 118.804 dello stesso periodo del 2019.Da inizio anno si sono registrati 2.162.928 licenziamenti (+320% rispetto al pari periodo del 2019), che rappresentano un nuovo record storico dopo quello segnato nel 2001. LEGGI TUTTO

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    Norvegia, banca centrale lascia tassi invariati

    (Teleborsa) – Tutto invariato in Norvegia. La Norges Bank, nella riunione odierna, ha lasciato i tassi di interesse fermi allo 0%. Una decisione presa all’unanimità e che incontra le aspettative degli analisti.”La forte recessione economica e la considerevole incertezza che circonda le prospettive suggeriscono di mantenere fermo il tasso ufficiale fino a quando non vi saranno chiari segnali di normalizzazione delle condizioni economiche”, afferma il governatore della banca centrale norvegese, Øystein Olsen.”L’aumento dei tassi di infezione da Covid-19 e maggiori misure di contenimento all’estero e in Norvegia – si legge nella nota dell’istituto centrale – probabilmente freneranno la ripresa nel prossimo periodo”.Lo statement della Norges Bank sottolinea come l’economia norvegese sia in profonda recessione. Quanto alla disoccupazione è diminuita, ma è ancora elevata. LEGGI TUTTO

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    Zona Euro, frenano i consumi a settembre

    (Teleborsa) – Frena il commercio al dettaglio dell’Eurozona a settembre. Secondo l’Eurostat, le vendite sono scese del 2% su base mensile, dopo il +4,2% rivisto di agosto (+4,4% il preliminare). Il dato è peggiore delle attese degli analisti che indicavano un calo più conteuto, ovvero dell’1%.Su base annua, le vendite registrano ora un incremento del 2,2% dopo il +4,4% del mese precedente, inferiore al consensus (+2,8%).Le vendite nell’Europa dei 27 sono scese dell’1,7% su base mensile (+3,6% ad agosto), mentre su base annua hanno segnato un +2,1% dal +4,1% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero ottobre cala a 56,6 punti

    (Teleborsa) – Si indebolisce il settore terziario americano. Lo segnala l’indice ISM dei servizi elaborato dall’Institute for Supply Management, in contrasto con il rafforzamento segnalato dall’altro indice, il PMI dei servizi di markit.Nel mese di ottobre, l’ISM non manifatturiero si è portato a 56,6 punti dai 57,8 punti del mese precedente. Il dato è inferiore alle attese del mercato che erano per un calo a 57,5 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’andamento aziendale è scesa a 61,2 punti da 63 del mese precedente e quella sugli ordini è calata a 58,8 da 61,5. Quella dell’occupazione è scesa a 50,1 punti da 51,8 mentre la componente sui prezzi è salita a 63,9 da 59.(Foto: © Frederic Prochasson | 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, si rafforza il settore servizi a ottobre

    (Teleborsa) – Si rafforza il settore dei servizi negli Stati Uniti nel mese di ottobre. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da Markit, sale a 56,9 punti dai 54,6 precedenti, risultando superiore alle stime di consensus (56).L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, mostra dunque un tasso di crescita più forte e si conferma al di sopra della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con la fase di espansione.Migliora anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 56,3 punti rispetto ai 54,3 del mese precedente ed ai 55,5 attesi. LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI servizi conferma stabile espansione

    (Teleborsa) – Confermata la ripresa dell’economia cinese, grazie alla crescita del settore terziario, che pesa per oltre il 60% sull’attività conomica e si aggiunge all’espansione del manifatturiero.Il PMI dei servizi elaborato da Caixin/Markit è rimasto quasi stabile a quota 54,8 punti, confermandosi sopra la soglia chiave dei 50 punti, oltre la quale si segnala una espansione dell’attività. LEGGI TUTTO