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    USA, ADP: occupati a febbraio crescono meno delle attese

    (Teleborsa) – Dati deludenti sul versante della creazione di posti di lavoro nel settore privato negli Stati Uniti a febbraio. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 117 mila posti di lavoro, dopo i +195 mila del mese precedente (dato rivisto al rialzo da un iniziale 174 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di circa 177 mila unità.È quanto registra il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo.L’aumento è stato determinato perlopiù dal settore dei Servizi (+ 131 mila), in particolare quello Leisure e Ricettività (+26 mila) e da quello dei Trasporti (+48 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro sono scesi di 14 mila unità, mentre in quello delle costruzioni di 3 mila.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 32 mila unità, mentre le imprese di medie dimensioni di 57 mila, mentre quelle di grandi dimensioni hanno segnato un aumento di 28 mila buste paga. LEGGI TUTTO

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    OCSE, inflazione in accelerazione a gennaio

    (Teleborsa) – L’inflazione nell’area OCSE ha accelerato a gennaio, portandosi all’1,5% dall’1,2% registrato a dicembre. E’ quanto rileva l’OCSE, segnalando che l’accelerazione è stata favorita dal minor calo dei prezzi dell’energia (-3,9% a gennaio da-6,5% di dicembre).I prezzi alimentari sono saliti del 3,1%, evidenziando una lieve decelerazione dal 3,2% precedente, mentre se si escludono cibo ed energia, i prezzi sono saliti dell’1,7% (precedente 1,6%).Nel complesso della Zona Euro, l’inflazione si è attestata allo 0,9% dal -0,3% precedente. Nel dettaglio, in Italia l’inflazione sale allo 0,4% dal -0,2%, in Francia allo 0,6% (era zero a dicembre e in Germania all’1% da -0,3%. In Regno Unito inflazione in leggero aumento allo 0,9% da 0,8%.Inflazione stabile negli Stati Uniti all’1,4%, mentre in Giappone rallenta la caduta dei prezzi a -0,6% da -1,2%.(Foto: © Tomas Griger | Dreamstime) LEGGI TUTTO

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    Cina, indice PMI Caixin servizi in calo per il terzo mese consecutivo

    (Teleborsa) – L’attività del settore dei servizi cinese è aumentata solo modestamente a febbraio, con il tasso di crescita che è sceso ai minimi da dieci mesi. Il rallentamento è causato da un aumento più contenuto della nuova produzione totale, in parte dovuto a un nuovo calo dell’export.Il PMI dei servizi elaborato da Caixin/Markit è infatti sceso a quota 51,2 punti a febbraio dai 52 precedenti, confermandosi sopra la soglia chiave dei 50 punti, oltre la quale si segnala una espansione dell’attività. Il PMI composito scende così a 51,7 punti dai 52,2 precedenti.”L’indice dell’attività commerciale dei servizi cinesi è arrivato a 51,5 a febbraio, in calo per il terzo mese consecutivo e toccando il punto più basso da aprile 2020, poiché lo slancio della ripresa dei servizi si è ulteriormente indebolito”, ha commentato Wang Zhe, economista senior presso Caixin Insight Group.Wang Zhe ha però aggiunto che le aziende sono “generalmente ottimiste sulla ripresa economica e particolarmente fiduciose che la pandemia svanirà sia internamente al Paese che all’estero”, fatto testimoniato dal rialzo dell’indicatore sulle aspettative.(Foto: Free-Photos) LEGGI TUTTO

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    Giappone, tasso disoccupazione gennaio stabile al 2,9%

    (Teleborsa) – Stabile la disoccupazione in Giappone. Il Ministero degli Affari interni delle poste e telecomunicazioni nipponico segnala che nel mese di gennaio il tasso dei senza lavoro è rimasto invariato al 2,9% rispetto al mese precedente e contro aspettative di una risalita al 3%. LEGGI TUTTO

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    USA, indice ISM manifatturiero febbraio sale a 60,8 punti

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana cresce a febbraio. Lo indica l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile. L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 60,8 punti dai 58,7 di gennaio. Il dato risulta migliore delle attese degli analisti che stimavano un incremento più contenuto, ovvero fino a 58,8 punti.L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si rafforza oltre la soglia chiave di 50, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini sale a 64,8 da 61,1 punti, mentre quella sull’occupazione cresce a 54,4 da 52,6 e la componente relativa ai prezzi a 86 da 82,1. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni gennaio +1,7% m/m +5,8% a/a

    (Teleborsa) – Aumentano più del previsto le spese per costruzioni in USA nel mese di gennaio. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si porta a 1.521,5 miliardi di dollari registrando un aumento dell’1,7% dopo il +1,1% di dicembre (rivisto da +1%). Il dato risulta tuttavia migliore delle stime degli analisti che erano per un aumento dello 0,8%.Su base annua si è visto invece un incremento del 5,8%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono cresciute dell’1,7% a 1.160 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono salite del 2,5% a 713 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un aumento dello 1,7% a 361,2 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI manifatturiero febbraio si mantiene su livelli record

    (Teleborsa) – Cala leggermente l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da IHS Markit, per il mese di febbraio, pur mantenendosi su livelli record. Nel mese scorso, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 58,6 punti dai 58,5 della stima preliminare e dai 59,2 del mese precedente. L’indice è comunque ben sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell’attività.Sebbene il tasso di crescita sia diminuito, è stato il secondo più alto dall’aprile 2010 ed è stato sostenuto da forti aumenti della produzione e nuovi ordini. Tuttavia, sottolinea IHS Markit, l’interruzione senza precedenti della catena di approvvigionamento, con carenze nei fornitori e ritardi nei trasporti, ha portato a un aumento sostanziale dei costi di input.”Un altro mese di forte crescita della produzione suggerisce che il settore manifatturiero statunitense è vicino a recuperare completamente la produzione persa a causa della pandemia dello scorso anno, e una rinnovata ondata di ottimismo suggerisce che la ripresa è molto più avanzata”, ha commentato Chris Williamson, capo economista di IHS Markit. LEGGI TUTTO

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    USA, sopra attese la fiducia dei consumatori – Università Michigan

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di febbraio, l’indice sul consumer sentiment è stato rivisto a 76,8 punti dai 76,2 della lettura preliminare e dai 76,5 del consensus. A gennaio era pari a 79.Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 70,7 sopra i 69,8 stimati dagli analisti e dalla prima lettura (69,8), mentre quella sulla condizione attuale si posiziona a 86,2 punti confermando l’indicazione preliminare e degli analisti. LEGGI TUTTO