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    USA, gli occupati crescono molto più delle attese a febbraio

    (Teleborsa) – È molto migliore delle aspettative il dato sul mercato del lavoro in USA a febbraio. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione cala al 6,2%, rispetto al 6,3% del mese precedente e del consensus.Sono stati aggiunti 379 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a gennaio erano state create 166 mila buste paga (dato rivisto da 49 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è miglio del consensus che indicava un aumento di almeno 182 mila di posti di lavoro.Il dato è migliore delle attese anche nel settore privato: sono stati creati 465 mila posti di lavoro (era previsto un aumento di 210 mila), dopo la crescita di 90 mila registrata a gennaio.A febbraio, la maggior parte della creazione di posti di lavoro è avvenuta nei settori del tempo libero e dell’ospitalità, con minori guadagni nei servizi di aiuto temporaneo, assistenza sanitaria e sociale, commercio al dettaglio. L’occupazione è diminuita nei settori dell’istruzione, dell’edilizia e delle attività minerarie.Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 21 mila unità, al di sopra del consensus che indicava un aumento di 18 mila, e si confrontano con i -14 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie scendono a 34,6 dollari da 34,9 dollari. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    USA, crescono oltre attese gli ordinativi industriali a gennaio

    (Teleborsa) – Crescono gli ordini all’industria americana. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di gennaio gli ordini hanno evidenziato un aumento del 2,6% più del previsto (+2,1%) ed in accelerazione rispetto al +1,6% registrato nel mese precedente (dato rivisto da +1,1%).Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti dell’1,7% dal +1,9% di dicembre (rivisto da +1,4%) mentre al netto del settore difesa ha segnato variazione positiva del 2,3% come il mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, costo unitario del lavoro 4° trimestre +6%, produttività -4,2%

    (Teleborsa) – Nel quarto trimestre 2020 la produttività del settore non agricolo in USA è diminuita del 4,2%, meno del 4,8% indicato dalla stima preliminare, rispetto al +5,1% registrato nel trimestre precedente. Il dato è leggermente migliore delle attese, che indicavano un -4,7%.Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro è aumentato del 6%, superando sia il dato preliminare (-9,7%) sia il dato del trimestre precedente (-7%). Le stime di consensus erano per un +6,6%. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione rimangono elevate

    (Teleborsa) – Aumentano, anche se leggermente meno delle attese, le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 26 febbraio, i “claims” sono risultati pari a 745.000 unità, in flessione di 9 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 736.000 (730.000 unità la prima lettura). Il dato è migliore delle attese degli analisti che erano per richieste in aumento fino a 750 mila.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 790.750 unità in aumento di 16.750 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (807.500). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, le richieste continuative di sussidio sono scese a 4.295.000, con una contrazione di 124.000 unità rispetto al dato della settimana precedente (4.419.000). LEGGI TUTTO

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    USA, crollano i licenziamenti a febbraio. Ripresa in vista

    (Teleborsa) – Crollano i licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di febbraio. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 34.531 posti di lavoro in diminuzione del 39,1% rispetto ai 56.660 dello stesso periodo del 2019.I tagli annunciati dalle società statunitensi sono diminuiti del 57% rispetto ai 79.552 di gennaio, registrando il dato mensile più basso da dicembre 2019.Da inizio anno si sono registrati 114.083 licenziamenti, l’8% in meno rispetto ai 124.395 annunciati nei primi due mesi del 2020.”Il tasso di licenziamento si è fermato. Se seguirà una sana creazione di posti di lavoro, ciò potrebbe significare che una piena ripresa è all’orizzonte, soprattutto perché le aziende vedono la fine della pandemia”, ha affermato Andrew Challenger, vicepresidente di Challenger, Gray & Christmas.”Se non vedremo i posti di lavoro tornare, potremmo entrare in un ciclo di stagnazione, potenzialmente mantenendo i disoccupati attuali senza lavoro più a lungo – ha aggiunto – La buona notizia è che stiamo assistendo a un numero elevato di piani di assunzione, in particolare nei settori delle vendite al dettaglio, dell’intrattenimento e dell’assistenza sanitaria”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, fiducia consumatori febbraio sale a 33,8 punti

    (Teleborsa) – Migliora leggermente il sentiment dei consumatori giapponesi a febbraio. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a 33,8 punti, rispetto ai 29,6 di gennaio.L’indice resta anche al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante. Sono migliorate tutte le componenti dell’indice, la situazione personale, la crescita del reddito, l’occupazione e la propensione all’acquisto di beni durevoli. LEGGI TUTTO

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    USA, scivola l'indice ISM non manifatturiero ma resta sopra soglia 50 punti

    (Teleborsa) – Si indebolisce il settore terziario americano, secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti elle aziende dei servizi.Nel mese di febbraio, l’ISM non manifatturiero si è portato a 55,3 punti dai 58,7 punti del mese precedente. Il dato è peggiore anche delle attese del mercato che erano per un livello invariato a 58,7 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è scesa a 55,5 punti dai 59,9 del mese precedente e quella sugli ordini è calata a 51,9 da 61,8. Quella dell’occupazione è diminuita a 55,5 punti da 59,9 mentre la componente sui prezzi è salita a 71,8 da 64,2.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, indice PMI servizi febbraio migliora a 59,8 punti

    (Teleborsa) – Si rafforza il settore dei servizi negli Stati Uniti nel mese di febbraio. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da Markit, sale a 59,8 punti dai 58,3 precedenti, risultando superiore alle stime di consensus (58,9).L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, mostra dunque un tasso di crescita più forte e si conferma al di sopra della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con la fase di espansione.Migliora anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 59,5 punti rispetto ai 58,3 del mese precedente. LEGGI TUTTO