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    Eurozona, produzione costruzioni gennaio +0,8%

    (Teleborsa) – In espansione il mercato delle costruzioni nella zona euro a gennaio. Secondo l’Eurostat, la produzione nel settore delle costruzioni è salita dello 0,8% dopo il -1,5% registrato a dicembre (dato rivisto da -3,7%). Nell’Europa dei 27, il settore ha riportato un aumento della produzione dello 0,9% contro il -1,3% registrato il mese precedente. Rispetto ad un anno prima, la produzione subisce una caduta dell’1,9% nell’eurozona e dell’1,8% nell’UE allargata. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria gennaio +0,3% vendite industria +4,7%

    (Teleborsa) – Aumentano le scorte e vendite dell’industria in USA a gennaio. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,3% a 1.982,4 miliardi di dollari, in linea con le attese, dopo il +0,8% del mese precedente. Su base annua si è registrato un calo dell’1,8%. Nello stesso periodo le vendite sono aumentate del 4,7% su base mensile, attestandosi a 1.568,5 miliardi di dollari. Su anno si registra un aumento del 7,1%. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,26. A gennaio 2020 era pari all’1,38. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare, cala la fiducia dei costruttori USA a marzo

    (Teleborsa) – Scende ancora, anche se solo marginalmente, la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A marzo il dato si è attestato a 82 punti, dagli 84 del mese precedente e rispetto agli 83 del consensus.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo.”Sebbene i costruttori continuino a vedere un forte flusso di acquirenti, i recenti aumenti dei costi dei materiali e dei tempi di consegna, in particolare per il legname, hanno fatto diminuire il sentimento dei costruttori questo mese”, ha affermato il presidente di NAHB, Chuck Fowke. Hanno inciso anche i tassi di interesse in aumento.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali è sceso di tre punti a 87, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è aumentato di tre punti a 83, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è rimasto stabile a 72.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale in calo a febbraio per anomalo clima invernale

    (Teleborsa) – Rallenta la produzione industriale negli Stati Uniti a febbraio, principalmente per effetto del maltempo che ha interessato gli Stati del Sud. Il dato ha registrato un calo mensile del 2,2% dopo il +1,1% del mese precedente (dato rivisto da +0,9%), secondo i dati della Federal Reserve. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che indicavano un aumento dello 0,3%. Su base annua si registra ancora una flessione del -4,2% (-1,8% il dato precedente).”Il rigido clima invernale nella regione centro-meridionale del Paese a metà febbraio spiega la maggior parte del calo della produzione – ha sottolineato la stessa Federal Reserve – In particolare, alcune raffinerie di petrolio, impianti petrolchimici e impianti di resina plastica hanno subito danni a causa del congelamento e sono rimasti offline per il resto del mese”.La produzione manifatturiera registra una diminuzione del 3,1%, superiore alle stime di consensus (-0,1%), dopo il +1,2% di gennaio. Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è calata al 73,8% dal 75,5% precedente, al di sotto del consensus (75,5%). LEGGI TUTTO

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    USA, a febbraio prezzi import +1,3% prezzi export +1,6%

    (Teleborsa) – Rallentano i prezzi import-export USA nel mese di febbraio. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato un +1,3% su mese dal +1,4% di gennaio, superando il +1,2% atteso degli analisti. Su base annua, i prezzi import registrano una variazione pari a +3% dopo il 1% del mese precedente. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato su mese un +0,4%. I prezzi export hanno riportato un incremento dell’1,6% dopo il +2,5% del mese precedente, oltre il consensus (+0,9%).Su anno il dato evidenzia un incremento del 5,2% rispetto al +2,3% precedente. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un 1,5%. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio febbraio calano più delle attese per ondata di gelo

    (Teleborsa) – Le vendite al dettaglio sono calate più delle attese a febbraio negli Stati Uniti. Nel secondo mese del 2021, si è registrata infatti una flessione mensile del 3% a 561,7 miliardi di dollari, dopo il +7,6% del mese precedente (dato rivisto da +5,3%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è inferiore alle attese degli analisti che indicavano un -0,5%.Sono due i fattori da considerare per spiegare il calo maggiore del previsto. Da un lato l’ondata di freddo che ha colpito il Texas e altri Stati del Sud e dall’altro l’esaurirsi dell’effetto dell’assegno una tantum da 600 dollari alle famiglie, che facevano parte del pacchetto di aiuti all’economia da 900 miliardi di dollari varato a fine dicembre.Su base annua si è registrato un aumento del 6,3% (+9,5% a gennaio). Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un -2,7% dopo il +8,3% di gennaio e rispetto al -0,1% del consensus. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State index marzo aumenta a 17,4 punti

    (Teleborsa) – Aumenta più delle attese l’indice manifatturiero Empire State di New York, che si è portato a marzo a 17,4 punti dai 12,1 punti di febbraio. Il dato è superiore alle stime degli analisti, che erano per una crescita fino a 14,5 punti.L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini cala a 9,1 da 10,8 punti, mentre quella sulle consegne balza a 21,1 da 4 punti e quella sulle scorte sale a 8,1 da 6,5 punti. LEGGI TUTTO

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    G20, crescita PIL 4° trimestre in frenata al 2,1%

    (Teleborsa) – Rallentata la crescita delle 20 maggiori economie del mondo nel 4° trimestre. Secondo la rilevazione trimestrale effettuata dall’OCSE, il PIL aggregato dei Paei del G20 ha segnato un incremento del 2,1% a fronte del 7,8% riportato nei tre mesi precedenti.Per l’intero anno 2020 si registra così una contrazione del PIL del G20 pari a -3,3%, dove solo Cina (+2,3%) e Turchia (+1,8%) hanno registrato segni più, mentre il Regno Unito ha riportato il calo più ampio del PIL (-9,9%).Per la Zona Euro si è registrato un -0,7% rispetto al +12,5% rilevato nel trimestre precedente. per gli Stati Uniti è andato meglio con un +1% dal +7,5% precedente. L’Area OCSE fa segnare un +0,9% dal +9,3% del trimestre precedente. LEGGI TUTTO