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    Cina, rallenta la crescita dell'attività manifatturiera

    (Teleborsa) – Rallenta leggermente a marzo l’espansione dell’attività manifatturiera in Cina, confermando comunque la ripresa dell’economia cinese dopo la crisi innescata dalla pandemia di coronavirus. Lo conferma il sondaggio mensile di Caixin e Markit.A marzo, il PMI manifaturiero scende a 50,6 punti, dai 50,9 precedenti e rispetto ai 51,3 attesi, mantenendosi oltre la soglia critica dei 50 punti, sopra i quali c’è espansione.Produzione e commesse hanno continuato la loro crescita, seppur a ritmi moderati, mentre l’occupazione si avvicina alla stabilizzazione. Nel frattempo le nuove attività finalizzate all’esportazione sono tornate a crescere, con l’economia globale che ha continuato a dare segnali di ripresta dalla crisi economica causata dalla pandemia.”Il dato di marzo è stato il più basso da aprile 2020, nonostante abbia segnato l’undicesimo mese consecutivo di espansione – ha commentato Wang Zhe, Senior Economist di Caixin Insight Group – Ciò indica che la ripresa post-epidemia sta continuando a vacillare”.”Le imprese manifatturiere sono continuate a essere fiduciosie che l’economia continuerà a riprendersi e che la pandemia sarà portata sotto controllo, con aspettative di produzione superiori alla media nel lungo termine – ha aggiunto – Dovremmo prestare attenzione all’inflazione in futuro in quanto indicatori quali i prezzi alla produzione aumentano da diversi mesi”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 876 mila barili

    (Teleborsa) – Diminuiscono le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 26 marzo 2021, sono scesi di circa 876 mila barili a 501,8 MBG, contro attese per una crescita di 107 mila unità.Gli stock di distillati hanno registrato invece un incremento di 2,5 milioni a 144,1 MBG, contro attese per una crescita di 171 mila, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 1,7 milioni a quota 230,5 MBG (era atteso un aumento di 730 mila).Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste invariate a 637,8 MBG.(Foto: skeeze / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, le vendite di case in corso crollano a febbraio

    (Teleborsa) – In USA frenano per il secondo mese consecutivo le compravendite in corso di abitazioni, stando al dato sui copromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di febbraio, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), è sceso del 10,6%, dal -2,4% del mese scorso, attestandosi a 110,3 punti dai 123,4 punti registrati a gennaio (dato rivisto da 122,8).Il dato si mostra peggiore delle attese degli analisti che indicavano un -2,6%.Il mercato immobiliare statunitense sta soffrendo il suo più basso livello nella storia per quanto riguarda l’offerta di abitazioni. Alla fine di febbraio c’erano solo 1,03 milioni di case in vendita, un calo del 29,5% rispetto a febbraio 2020. “La domanda per l’acquisto di una casa è sostenuta, le offerte multiple sono prevalenti e i giorni in cui gli immobili restano sul mercato sono pochi, ma non si riescono a firmare molti contratti”, ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR.”Solo il mercato di fascia alta sta registrando un’attività più sostenuta a causa dell’offerta ragionevole – ha continuato – La domanda, è interessante, non sembra ancora essere influenzata dai recenti e modesti aumenti dei tassi sui mutui”. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago marzo sale a 66,3 punti

    (Teleborsa) – Migliora più del previsto l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di marzo, l’indice PMI Chicago si è attestato a 66,3 punti (ai massimi da luglio 2018) dai 59,5 punti del mese precedente. Il dato risulta sopra le attese degli analisti che erano per un aumento più contenuto fino a 60,7 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense.Tra le componenti dell’indice, la produzione è aumentata di 10,1 punti a marzo e ora si attesta ai massimi da 3 anni, mentre la produzione è aumentata a 68,4 nel primo trimestre, il livello più alto dal quarto trimestre 2017. LEGGI TUTTO

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    USA, a marzo gli occupati nel settore privato aumentano a ritmo più alto da settembre

    (Teleborsa) – Cresce al ritmo più alto da settembre 2020 l’occupazione negli Stati Uniti a marzo. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 557 mila posti, dopo i 176 mila del mese precedente (dato rivisto al rialzo da una stima iniziale di 117 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento più marcato di circa 550 mila unità. É quanto anticipa il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. La crescita è sempre determinata dal settore dei servizi (+437 mila), in particolare quello Leisure e Ricettività (+169 mila) e da quelli dei Trasporti ed utilities (+92 mila) e Professional & Business (+83 mila). Nel settore manifatturiero i nuovi posti di lavoro sono saliti di 49 mila unità, mentre in quello delle costruzioni c’è un aumento di 32 mila.Hotel, ristoranti, bar e simili hanno “le maggiori opportunità di migliorare poiché l’economia continua a riaprire gradualmente e il vaccino è reso sempre più disponibile”, ha affermato Nela Richardson, capo economista di ADP. “Continuiamo a seguire da vicino i settori più colpiti, ma si stanno gettando le basi per un ulteriore impulso al ritmo mensile delle assunzioni nei mesi a venire”.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un forte aumento degli occupati (+174 mila), mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 188 mila e l’industria di grandi dimensioni di 115 mila. LEGGI TUTTO

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    USA, continuano a scendere le richieste di mutui settimanali

    (Teleborsa) – Scendono ancora le domande di mutuo negli Sati Uniti nella settimana al 26 marzo 2021. L’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un calo del 2,2% dopo il -2,5% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sceso del 2,5%, mentre quello relativo alle nuove domande segna un decremento dell’1,52%. Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA) precisando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 3,33% dal 3,36%.(Foto: © Alexander Raths / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Gran Bretagna, aumenta deficit partite correnti 4° trimestre

    (Teleborsa) – Aumenta a 26,3 miliardi di sterline il deficit delle partite correnti in Gran Bretagna nel 4° trimestre del 2020, rispetto al disavanzo di 14,3 miliardi del trimestre precedente (rivisto da -15,7 miliardi). Nel 4° trimestre 2019 il deficit era di 22,8 miliardi.Il dato, comunicato dall’Office for National Statistics del Regno Unito, risulta tuttavia migliore della stima degli analisti che avevano previsto un rosso di 33 miliardi. Il deficit corrente si attesta così al 4,8% del PIL. LEGGI TUTTO

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    Cina, la manifattura continua l'espansione

    (Teleborsa) – Nel mese di marzo l’indice PMI manifatturiero cinese è salito a 51,9 punti rispetto ai 50,6 punti di febbraio, facendo meglio dei 51,2 punti attesi dagli analisti. Il dato conferma la fase di espansione dell’attività manifatturiera del paese. Il valore dell’indicatore, infatti, si conferma superiore ai 50 punti, soglia di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e di espansione (valori al di sopra) dell’attività economica.In forte miglioramento anche dell’indice PMI servizi che si porta a 56,3 punti dai 51,4 punti di febbraio, ben al di sopra dei 52 punti stimati dal consensus. Bene, in particolare, il sottoindice delle costruzioni balzato a 62,3 punti contro i 54 precedenti. LEGGI TUTTO