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    USA, accelera la ripresa: record storico di nuove offerte di lavoro a marzo

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro registrate a marzo negli Stati Uniti ha raggiunto il numero record di 8,1 milioni, risultando il livello più alto dall’inizio della serie storica nel dicembre del 2000. Lo ha comunicato il Bureau of Labor Statistics, fornendo un segnale incoraggiante per la ripresa del mercato del lavoro, dopo i segnali in chiaroscuro della settimana scorsa: lo stesso ente aveva comunicato la creazione di 266 mila posti di lavoro nei settori non agricoli, un dato sensibilmente inferiore ai 978 mila stimati dal consensus.Il dato odierno di 8,1 milioni è superiore alle stime degli analisti, che si aspettavano 7,5 milioni di “job openings”, e mostra un incremento di 597 mila unità rispetto al mese precedente. Le offerte di lavoro sono aumentate soprattutto in quei settori che erano stati maggiormente colpiti dalla pandemia: alloggi e servizi di ristorazione (+185.000), istruzione statale e locale (+155.000), arti e intrattenimento (+81.000). Il numero di offerte di lavoro è invece diminuito nell’assistenza sanitaria e sociale (-218.000).Il rapporto del Bureau of Labor Statistics, combinato con altri indicatori recenti, mostra che “la carenza di manodopera è diffusa, fa aumentare i prezzi e potenzialmente agisce da freno alla ripresa”, ha scritto in una nota Michael Pearce, economista senior di Capital Economics. Gli economisti di Goldman Sachs hanno invece osservato che “l’offerta di manodopera sembra essere più stretta di quanto il tasso di disoccupazione suggerisca, probabilmente riflettendo l’impatto di sussidi di disoccupazione insolitamente generosi e di persistenti impedimenti al lavoro legati ai virus”.A marzo, il numero di assunzioni è stato pari a 6 milioni. Si sono registrate assunzioni in aumento nell’istruzione statale e locale (+62.000), nei servizi educativi (+31.000) e nell’estrazione mineraria e disboscamento (+17.000). Il livello e il tasso di dimissioni sono stati invece pari a a 3,5 milioni e 2,4%, rispettivamente. Le dimissioni sono aumentate nei servizi di alloggio e ristorazione (+63.000) e nell’informazione (+16.000), mentre sono diminuite nell’istruzione (-19.000). Il numero di licenziamenti è sceso a un minimo di 1,5 milioni. LEGGI TUTTO

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    Area OCSE, migliora superindice in aprile

    (Teleborsa) – Migliora lo stato di salute delle economie dei Paesi dell’area OCSE. Lo confermano gli indicatori anticipatori della congiuntura, compresi nel leading indicator, pubblicati dall’Organizzazione. Per il mese di aprile, il superindice che anticipa di 6-9 mesi le tendenze economiche future, si è attestato a quota 100,3 punti dai 100 di marzo. Risale anche l’indicatore dell’Eurozona a 99,7 punti dai 99,4 precedenti. Tra i paesi membri dell’UE, in Francia l’indicatore sale a 98,1 da 98 punti, mentre in Germania cresce a 101,1 da 100,8. In Italia, il leading indicator aumenta a 100,8 da 100,4 punti.L’indicatore economico anticipatore del Giappone sale a 100,4 da 100,3 punti, quello degli Stati Uniti a 100,5 da 100,2 punti e quello della Gran Bretagna a 99,3 punti da 99. LEGGI TUTTO

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    Cina, brusco rialzo dei prezzi di fabbrica in aprile

    (Teleborsa) – I prezzi di fabbrica cinesi sono aumentati al ritmo più veloce in oltre tre anni, nel mese di aprile, sostenuti dal rapido aumento dei costi per metalli, petrolio e altri materiali. Nel dettaglio, l’indice dei prezzi alla produzione è salito del 6,8% ad aprile rispetto all’anno precedente, accelerando rispetto al +4,4% di marzo. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica si tratta del livello più alto dall’ottobre 2017, quando il PPI è cresciuto del 6,9% ed ha battuto le aspettative degli analisti che erano per un +6,5%. Su base mensile, l’indice dei prezzi alla produzione è cresciuto dello 0,9%. Nel frattempo, l’ufficio di statistica ha pubblicato anche l’indice dei prezzi al consumo della Cina, risultato in aumento dello 0,9% rispetto all’anno precedente, sempre ad aprile. L’indicatore è salito dello 0,4% a marzo rispetto al mese prima. Il risultato è stato in linea con le aspettative.. LEGGI TUTTO

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    Germania, accelerano i prezzi all'ingrosso in aprile

    (Teleborsa) – In accelerazione ad aprile i prezzi all’ingrosso in Germania, che registrano un incremento dell’1,1% su base mensile dopo il +1,7% di marzo. Lo annuncia l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (Destatis), secondo cui i prezzi all’ingrosso su base annuale sono saliti del 7,2%, dopo il +4,4% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Giappone, spesa famiglie marzo oltre attese

    (Teleborsa) – Nel mese di marzo i consumi familiari mensili in Giappone sono balzati del 6% in termini nominali a 309.800 yen e del 6,2% in termini reali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico supera le aspettative degli analisti che erano per un incremento dell’1,5%. Sempre a marzo, la media mensile dei redditi delle famiglie operaie, si è attestata a 484.914 yen con un calo tendenziale nominale dell’1,2% e reale dell’1%.(Foto: Jason Goh / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'11 maggio 2021

    (Teleborsa) – Martedì 11/05/202101:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso 2,1%; preced. 2,4%)03:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso 6,5%; preced. 4,4%)03:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso 1%; preced. 0,4%)08:00 Germania: Prezzi ingrosso, mensile (preced. 1,7%)08:00 Germania: Prezzi ingrosso, annuale (preced. 4,4%)10:00 Italia: Produzione industriale, annuale (atteso 37,2%; preced. -0,6%)10:00 Italia: Produzione industriale, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,2%)11:00 Germania: Indice ZEW (atteso 72 punti; preced. 70,7 punti) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte e vendite all'ingrosso in aumento a marzo

    (Teleborsa) – Crescono ancora le scorte di magazzino negli Stati Uniti, seppur ad un ritmo inferiore rispetto alla precedente rilevazione. Nel mese di marzo, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una variazione positiva dell’1,3% a 693,6 mld di dollari dopo il +1,4% del mese precedente. Su base annua si conferma una salita del 4,5%. Nello stesso periodo le vendite sono salite del 4,6% su base mensile a 567,9 mld di dollari, rispetto al -0,8% precedente. Le stime degli analisti erano per un aumento dell’1%. Su anno si è registrato un incremento del 19%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,22 contro l’1,39 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    USA, deludono i +266 mila occupati di aprile. Tasso disoccupazione al 6,1%

    (Teleborsa) – Peggiore delle aspettative il dato sul mercato del lavoro in USA ad aprile. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione sale al 6,1% contro il 6% del mese precedente e contro un aumento al 5,8% del consensus. Sono stati creati 266 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a marzo erano state create 770 mila buste paga (dato rivisto da 916 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è peggiore del consensus che indicava un aumento di almeno 978 mila di posti di lavoro.Il dato è peggiore delle attese anche nel settore privato: sono stati guadagnati 218 mila posti di lavoro (era previsto un aumento di 893 mila), dopo la crescita di 708 mila registrata a marzo (dato rivisto da 780 mila). Gli occupati del settore manifatturiero sono scesi di 18 mila unità, facendo peggio del consensus che indicava un aumento di 55 mila, e si confrontano con i 54 mila del mese precedente (dato rivisto da 53 mila).Si sono registrati notevole guadagni di posti di lavoro nei settori del tempo libero e dell’ospitalità, altri servizi e istruzione, che sono stati però parzialmente compensati dal calo dell’occupazione nei servizi di aiuto temporaneo e nei corrieri e spedizioni.Le retribuzioni medie orarie salgono a 35 dollari dai 34,9 dollari del mese scorso e attesi. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO