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    USA, indice FHFA marzo +1,4% m/m +13,9% a/a

    (Teleborsa) – Accelerano i prezzi dell’immobiliare statunitense nel mese di marzo. L’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato un incremento dell’1,4% a livello mensile dopo il +1,1% del mese precedente (dato rivisto da +0,9%). Su base annua l’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito del 13,9% in accelerazione rispetto al +12,6% del mese precedente. I prezzi delle case sono aumentati ora per 39 trimestri consecutivi, o dal settembre 2011.”La crescita dei prezzi delle abitazioni nel corso dell’ultimo anno ha più che doppiato il tasso di crescita osservato nel primo trimestre del 2020, appena prima che gli effetti della pandemia si facessero sentire nei mercati immobiliari – ha affermato Lynn Fisher, vicedirettore della divisione FHFA di ricerca e statistica – A marzo, i tassi di apprezzamento hanno continuato a salire, superando il 15% su base annuale nelle divisioni censite del Pacific, Mountain e New England”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice prezzi case S&P Case-Shiller marzo +2,2% m/m +13,3% a/a

    (Teleborsa) – Si amplia la crescita dei prezzi delle case negli Stati Uniti a marzo. Secondo quanto rilevato da Standard & Poor’s, l’indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua del 13,3% rispetto al +12% del mese precedente (dato rivisto da +11,9%). Il dato risulta superiore anche al consensus (+12,3%). Su base mensile si registra un aumento del 2,2% dopo il +1,3% del mese precedente. L’indice destagionalizzato ha riportato una salita dell’1,6% dopo il +1,2% di febbraio.Phoenix, San Diego e Seattle hanno riportato i più alti rialzi anno su anno tra le 20 città a marzo. Phoenix è in cima alla classifica con un aumento dei prezzi del 20,0% su base annua, seguita da San Diego con un aumento del 19,1% e Seattle con un aumento del 18,3%. Tutte le 20 città hanno registrato aumenti di prezzo più elevati nell’anno che termina a marzo 2021 rispetto all’anno che si conclude a febbraio 2021.”Questi dati sono coerenti con l’ipotesi che la pandemia abbia incoraggiato i potenziali acquirenti a spostarsi dagli appartamenti urbani alle case di periferia – ha commentato Craig J. Lazzara, Managing Director e Global Head of Index Investment Strategy di S&P DJI – Questa domanda può rappresentare acquirenti che hanno accelerato gli acquisti che sarebbero avvenuti comunque nei prossimi anni. In alternativa, potrebbe esserci stato un cambiamento secolare nelle preferenze, che ha portato a un cambiamento permanente nella curva della domanda di alloggi. Saranno necessari più tempo e dati per analizzare questa domanda”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Germania, PIL 1° trimestre rivisto a -1,8% t/t e -3,4% a/a

    (Teleborsa) – L’economia della Germania peggiora, nel primo trimestre 2021, dopo essere stata colpita dalla seconda ondata di pandemia di coronavirus. Lo conferma la lettura finale diffusa dall’Ufficio statistico federale tedesco (Destatis): il PIL del 1° trimestre evidenzia una diminuzione dell’1,8% su base trimestrale superiore alla stima preliminare (-1,7%) e al consensus (-1,7%).Male anche il dato su base tendenziale che evidenzia una contrazione del 3,4% contro il -3,3% della prima lettura e degli analisti, e rispetto al -2,3% rilevato in precedenza.Dopo che l’economia tedesca si era in qualche modo ripresa nella seconda metà del 2020 (+8,7% nel terzo trimestre e +0,5% nel quarto trimestre), la crisi pandemica ha causato un altro calo della performance economica all’inizio del 2021, sottolinea l’Ufficio federale di statistica. Rispetto al quarto trimestre del 2019, il trimestre prima dell’inizio della crisi da coronavirus, il PIL è stato inferiore del 5%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 25 maggio 2021

    (Teleborsa) – Martedì 25/05/202108:00 Germania: PIL, annuale (atteso -3,3%; preced. -2,7%)08:00 Germania: PIL, trimestrale (atteso -1,7%; preced. 0,3%)09:00 Spagna: Prezzi produzione, annuale (preced. 6,3%)10:00 Germania: Indice IFO (atteso 98,2 punti; preced. 96,8 punti)15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. 0,9%)15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 12,3%; preced. 11,9%)16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 119,4 punti; preced. 121,7 punti)16:00 USA: Indice Fed Richmond (preced. 17 punti)16:00 USA: Vendita case nuove, mensile (preced. 20,7%) LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti calano per il terzo mese consecutivo

    (Teleborsa) – Giungono dati negativi dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a ad aprile una diminuzione del 2,7%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -3,7% riportato a marzo. Il dato è peggiore delle stime degli analisti (-2%) e segna il terzo mese consecutivo in calo.Sono state vendute 5,85 milioni di unità rispetto ai 6,01 milioni di marzo, dato che risulta inferiore alle aspettative del consensus (6,09 milioni). Su base annua, le vendite sono salite del 33,9% dai 4,37 milioni di unità di aprile 2020.”Le vendite di case sono diminuite di nuovo in aprile rispetto al mese precedente, poiché l’offerta di alloggi continua a essere inferiore alla domanda – ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR – Vedremo più inventario arrivare sul mercato entro la fine dell’anno, man mano che la campagna vaccinale prosegue e potenziali venditori di case saranno più a loro agio nel mettere in vendita le loro case”.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eurozona, migliora la fiducia dei consumatori a maggio

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia dei consumatori nell’area euro a maggio. Il dato migliora di tre punti base a -5,1 punti, rispetto a -8,1 di aprile e al -6,8 atteso dagli analisti. Il miglioramento da un mese all’altro è lo stesso anche per la fiducia nell’intera Unione europea, il cui dato passa a -6 punti.Il dato è reso noto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN). Il dato dell’Unione europea è tornato ai livelli pre-pandemia, mentre quello della zona euro li ha leggermente superati. LEGGI TUTTO

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    USA, nuovi record per PMI Manifattura e Servizi a maggio. Battuto il consensus

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a maggio. La stima flash sull’indice PMI elaborato da Markit indica infatti un livello di 61,5 punti dai 60,5 punti di aprile. Il dato risulta migliore delle attese degli analisti, che stimavano un livello in discesa a 60,2, e comunque al di sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione del settore manifatturiero. Segnali ancora più positivi giungono dal settore terziario. La stima flash, sul PMI dei servizi, pubblicata da Markit, indica un valore di 70,1 punti nel mese di maggio, rispetto ai 64,7 di aprile ed ai 64,5 del consensus. Il PMI composito si attesta a 54,4 punti dai 54,6 precedenti. Adeguato per fattori stagionali, l’indice PMI composito statunitense raggiunge quindi quota 68,1 punti, rispetto ai 63,5 di aprile. Tutti tre i dati hanno ritoccato i loro massimi storici, segnala Markit.”L’economia statunitense ha visto un’accelerazione spettacolare nella sua crescita nel mese di maggio, con il tasso di espansione dell’attività commerciale che è volato ben al di sopra di qualsiasi dato registrata in precedenza, mentre l’economia ha continuato a riaprirsi dopo l’allentamento delle restrizioni da Covid-19″, ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit.”Il settore dei servizi ha visto un aumento particolarmente impressionante della crescita, battendo tutti i record precedenti di ampio margine, accompagnato da un’altra solida espansione di produzione manifatturiera – ha aggiunto Williamson – La crescita sarebbe stata ancora più forte se non fosse stato che le imprese sono spesso vincolate da problemi nella catena di approvvigionamento e dalla difficoltà nel coprire i posti vacanti”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, settori manifattura e terziario ancora deboli a maggio

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di maggio, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 52,5 punti, in calo rispetto ai 53,6 punti di aprile.L’indicatore si indebolisce ma resta sopra la soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. La stima flash del PMI dei servizi contemporaneamente conferma invece un ristagno del settore terziario, con il relativo indice che peggiora a 45,7 punti da 49,5. LEGGI TUTTO