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    Germania, vendite al dettaglio maggio +4,2% mese -2,4% anno

    (Teleborsa) – Cresce meno delle aspettative il commercio al dettaglio in Germania. A maggio le vendite in termini reali hanno registrato un aumento del 4,2% su mese, dopo il -6,8% registrato il mese precedente. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che erano per un incremento più sostenuto del 5%. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (DESTATIS), inoltre, la variazione annua si attesta a -2,4% dal +5,1% di aprile. L’aumento su base mensile, commenta DESTATIS, “è probabilmente dovuto al calo dell’incidenza del coronavirus in tutta la Germania e, di conseguenza, all’allentamento delle restrizioni”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, indice PMI manifattura giugno scende a 52,4 punti

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone nel mese di giugno ha continuato ad espandersi, anche se a un ritmo inferiore rispetto al mese precedente. L’indice PMI manifatturiero Jibun Bank, pubblicato da IHS Markit, indica un valore di 52,4 punti, in ribasso rispetto ai 53 punti di maggio. L’indicatore rimane sopra la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita economica, e si confronta con i 51,5 punti attesi dagli analisti. L’afflusso di nuovi ordini è rallentato al minimo in cinque mesi a giugno a causa delle restrizioni per la Covid-19 e delle pressioni sulla catena di approvvigionamento. I continui ritardi nelle consegne hanno messo a dura prova i produttori, con conseguente intensificazione delle pressioni sui prezzi di input, ai massimi da marzo 2011. “I produttori giapponesi hanno segnalato che il grado di ottimismo per quanto riguarda le prospettive di produzione nei prossimi 12 mesi si è rafforzato nel mese di giugno – ha commentato Usamah Bhatti, economista di IHS Markit – La fiducia sulle prospettive future ha raggiunto il livello più alto dall’inizio della serie nel luglio 2012, con le speranze per la fine della pandemia che prendono piede. Ciò è sostanzialmente in linea con le previsioni di IHS Markit per una crescita della produzione industriale dell’8,8% nel 2021, anche se ciò non consentirà di recuperare tutte le perdite della pandemia”. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'1 luglio 2021

    (Teleborsa) – Giovedì 01/07/202101:50 Giappone: Indice Tankan, trimestrale (atteso 15 punti; preced. 5 punti)02:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 51,5 punti; preced. 53 punti)03:45 Cina: PMI manifatturiero Caixin (atteso 51,8 punti; preced. 52 punti)08:00 Germania: Vendite dettaglio, annuale (preced. 5,1%)08:00 Germania: Vendite dettaglio, mensile (atteso 5%; preced. -6,8%)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 63,1 punti; preced. 63,1 punti)10:00 Italia: Tasso disoccupazione (atteso 10,8%; preced. 10,7%)11:00 Unione Europea: Tasso disoccupazione (atteso 8%; preced. 8%)13:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 24,59K unità)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 390K unità; preced. 411K unità)15:45 USA: PMI manifatturiero (preced. 62,1 punti)16:00 USA: Spese costruzioni, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,2%)16:00 USA: ISM manifatturiero (atteso 61 punti; preced. 61,2 punti)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (atteso 68 Mld piedi cubi; preced. 55 Mld piedi cubi) LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin manifatturiero giugno cala a 51,3 punti

    (Teleborsa) – Continua ad essere in espansione l’attività manifatturiera in Cina, anche se a un ritmo inferiore rispetto al mese precedente. Lo conferma il sondaggio mensile di Caixin e Markit. A giugno, il PMI manifaturiero scende a 51,3 punti, dai 52 precedenti e rispetto ai 51,8 attesi, rimanendo comunque oltre la soglia critica dei 50 punti (sopra la quale si segnala espansione) per il 14esimo mese consecutivo.Nel sondaggio mensile, le aziende hanno indicato che il recente aumento dei casi di Covid-19 e le difficoltà della catena di approvvigionamento hanno pesato sulla produzione, mentre la pandemia ha frenato la domanda sia in patria che all’estero.”I tempi di consegna delle imprese manifatturiere hanno continuato ad allungarsi. Le loro scorte di acquisti sono aumentate, mentre le scorte di prodotti finiti sono diminuite – ha commentato Wang Zhe, Senior Economist presso Caixin Insight Group – La carenza di prodotti finiti e la recrudescenza del coronavirus nela Cina meridionale hanno allungato i tempi di consegna dei fornitori. Di conseguenza, alcune imprese manifatturiere hanno rifornito le loro scorte, con l’indicatore per gli stock di acquisti che è salito in territorio espansivo per la prima volta in sei mesi”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, migliora l'indice Tankan nel 2° trimestre

    (Teleborsa) – Sentiment in crescita, anche se meno delle attese, per le imprese giapponesi. È quanto emerge da sondaggio trimestrale dalla bank of Japan. Nel 2° trimestre, l’indice Tankan relativo alle grandi imprese della manifattura è salito infatti a 14 punti da 5, e si confronta con attese per 15 punti.Quello delle grandi imprese non manifatturiere si è attestato a 1 punto da -1 e si confronta con i 3 attesi, mentre quello delle piccole imprese manifatturiere passa a -7 da -13 (atteso -5) e delle PMI non manifatturiere a -9 da -11. Da rilevare che un valore inferiore allo zero segnala che le imprese pessimiste sono più numerose di quelle ottimiste. Gli incrementi hanno indotto anche un miglioramento delle aspettative future, con l’indice per le grandi imprese manifatturiere che sale a 13 punti da 4 e per le PMI a -6 da -12 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, sopra attese i compromessi per l'acquisto di case

    (Teleborsa) – Rimbalzano in USA le compravendite in corso di abitazioni, stando al dato sui compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di maggio, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), è salito dell’8%, attestandosi a 114,7 punti dai 106,2 punti registrati ad aprile.Il dato si mostra migliore delle attese degli analisti che indicavano un -0,8% e si confronta con un -4,4% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, settore manifatturiero area Chicago frena più delle attese

    (Teleborsa) – Frena l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, pur confermandosi in zona espansione. Nel mese di giugno, l’indice PMI Chicago si è attestato a 66,1 punti dai 75,2 punti del mese precedente. Il dato risulta anche inferiore alle attese degli analisti che erano per una discesa fino a 70 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    USA, a giugno +692 mila occupati ADP: dato sopra le attese

    (Teleborsa) – È in calo, ma maggiore del previsto, la creazione di posti di lavoro in USA a giugno. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 692 mila posti di lavoro, dopo i +886 mila del mese precedente (dato rivisto al ribasso da un iniziale +978 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di circa 600 mila unità. È quanto segnala il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo.L’aumento è stato determinato perlopiù dal settore dei servizi (+624 mila), in particolare dalle sottocategorie Leisure e Hospitality (+332 mila), Education & Health (+123 mila) e Trasporti (+62 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro sono aumentati di 19 mila unità, mentre in quello delle costruzioni c’è un aumento di 47 mila. L’unico calo – di 4 mila unità – si registra nel settore Information. A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato una crescita degli occupati di 215 mila unità, le imprese di medie dimensioni di 236 mila e quelle di grande dimensioni di 240 mila.”La ripresa del mercato del lavoro rimane solida, con giugno che chiude un forte secondo trimestre di crescita dei posti di lavoro – ha affermato Nela Richardson, capo economista di ADP – Mentre i libri paga sono ancora quasi 7 milioni al di sotto dei livelli pre-Covid, sono stati aggiunti circa 3 milioni posti di lavoro da inizio 2021. I fornitori di servizi, il settore più colpito, continuano a fare il lavoro pesante, con il tempo libero e l’ospitalità che registrano il guadagno più forte in quanto le aziende iniziano a riaprire a piena capacità in tutto il Paese”. LEGGI TUTTO