More stories

  • in

    USA, Empire State index settembre aumenta a 34,3 punti

    (Teleborsa) – Aumenta più delle attese l’indice manifatturiero Empire State di New York, che si è portato a settembre a 34,3 punti dai 18,3 punti di agosto. Il dato è migliore delle stime degli analisti, che erano per una leggera diminuzione fino a 18 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini migliora a 33,7, mentre quella sulle consegne aumenta a 26,9 e quella sulle scorte a 11,3. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, prezzi import agosto -0,3% prezzi export +0,4%

    (Teleborsa) – Giungono segnali contrastanti dai prezzi import-export USA nel mese di agosto. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato un -0,3% su mese dal +0,4% di luglio (dato rivisto da +0,3%), risultando inferiore al +0,3% atteso degli analisti. Si tratta del primo calo mensile dell’indice da una diminuzione dello 0,1% nell’ottobre 2020.Su base annua, i prezzi import registrano una variazione positiva pari a +9%, il più piccolo aumento di 12 mesi da marzo 2021. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato su mese un -0,1%. I prezzi export hanno riportato un incremento dello 0,4% dopo il +1,1% del mese precedente (dato rivisto da +1,3%), uguale al consensus (+0,4%).Su anno il dato evidenzia un incremento del 16,8%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un +0,2%. LEGGI TUTTO

  • in

    Regno Unito, inflazione sale al 3,2%: è il balzo più grande mai registrato

    (Teleborsa) – Segnali di evidente rafforzamento giungono dall’inflazione nel Regno Unito nel mese di agosto. Lo rileva l’Office for National Statistics (ONS), spiegando che su base annua i prezzi al consumo segnano una crescita del 3,2%, contro il +2% del mese precedente, e sopra il +2,9% del consensus. L’aumento di 1,2 punti percentuali è il più grande aumento mai registrato nella serie dei tassi di inflazione a 12 mesi dall’inizio della serie storica nel gennaio 1997.L’Office for National Statistics ha osservato che l’aumento è “probabilmente un cambiamento temporaneo” e ha affermato che il programma “Eat Out to Help Out” del governo – messo in campo lo scorso anno – potrebbe aver accentuato il balzo dell’inflazione. In particolare, nell’agosto 2020 molti prezzi nei ristoranti e nei bar sono stati scontati a causa del suddetto programma, che offriva ai clienti cibo e bevande a metà prezzo (fino al valore di 10 sterline) dal lunedì al mercoledì.Su base mensile l’inflazione ha registrato un incremento dello 0,7%, superiore al +0,5% del mese precedente e atteso degli analisti. Il dato core dell’inflazione, che esclude le componenti più volatili quali cibo e carburanti, accelera al 3,1% dall’1,9% del mese precedente e contro il +2,9% delle stime del mercato. Su base mensile si registra un +0,7% (era atteso +0,4%) contro il +0,5% del mese precedente. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, indice servizi luglio -0,6% su mese

    (Teleborsa) – Torna a calare il settore servizi giapponese nel mese di luglio. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato una variazione negativa dello 0,6% su base mensile dopo il +2,2% di giugno (dato rivisto da un preliminare di +2,3%). Il dato registra su base annua un incremento del 2%. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, ordini di macchinari settore privato luglio +1,3%, core +0,9%

    (Teleborsa) – In aumento gli ordini di macchinari in Giappone a luglio, anche se meno delle attese. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI).Il totale degli ordinativi al settore privato segna una crescita su base mensile dell’1,3%, dopo il -0,4% riportato a giugno. In salita anche gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, che segnano un +0,9% dopo il -1,5% precedente. Il dato è sotto le attese del mercato (+3,1%).Il dato complessivo – che registra un aumento degli ordinativi dell’11,7% dopo il -6,6% di giugno – beneficia soprattutto dell’aumento degli ordini dall’estero che salgono del 24,1%, mentre quelli governativi mostrano una salita più contenuta, ovvero del 14%. LEGGI TUTTO

  • in

    Appuntamenti macroeconomici del 15 settembre 2021

    (Teleborsa) – Mercoledì 15/09/202101:50 Giappone: Ordini macchinari core, mensile (atteso 3,1%; preced. -1,5%)04:00 Cina: Produzione industriale, annuale (atteso 5,8%; preced. 6,4%)04:00 Cina: Vendite dettaglio, annuale (atteso 7%; preced. 8,5%)04:00 Cina: Tasso disoccupazione (preced. 5,1%)06:30 Giappone: Indice servizi, mensile (atteso 0,2%; preced. 2,2%)08:00 Regno Unito: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,6%)08:00 Regno Unito: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,9%; preced. 2%)08:00 Regno Unito: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,5%; preced. 0%)08:00 Regno Unito: Prezzi produzione, annuale (atteso 5,4%; preced. 4,9%)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (preced. 0,1%)08:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (preced. 1,2%)10:00 Italia: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,1%; preced. 1,9%)10:00 Italia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,5%)11:00 Unione Europea: Indice costo lavoro, annuale (preced. 1,5%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, annuale (atteso 6,3%; preced. 9,7%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, mensile (atteso 0,6%; preced. -0,3%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -1,9%)14:30 USA: Prezzi export, mensile (atteso 0,4%; preced. 1,3%)14:30 USA: Prezzi import, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,3%)14:30 USA: Empire State Index (atteso 18 punti; preced. 18,3 punti)15:15 USA: Produzione industriale, annuale (preced. 6,55%)15:15 USA: Produzione industriale, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,9%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -3,9 Mln barili; preced. -1,53 Mln barili) LEGGI TUTTO

  • in

    Cina, rallenta la produzione industriale. Deludono le vendite al dettaglio

    (Teleborsa) – Giungono segnali negativi da alcuni importanti dati macro cinesi pubblicati stamattina, che indicano una crescita inferiore alle attese della produzione e delle vendite al dettaglio. I dati riflettono il duro approccio di Pechino ai nuovi focolai di coronavirus, ma anche altri fattori come le strozzature della catena di approvvigionamento, la carenza di semiconduttori, le nuove regole per le industrie altamente inquinanti e la crisi del settore immobiliare.Secondo i dati del Bureau of Statistics cinese, la produzione industriale è cresciuta del 5,3% ad agosto, meno del mese precedente (+6,4%) e del consensus (+5,8%). Si tratta della lettura più debole da luglio 2020. Da inizio anno la produzione segna un +13,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo il +14,4% rilevato a luglio.Crescono sotto le attese anche gli investimenti delle imprese, che segnano un +8,9%, contro il +9% atteso dal mercato e rispetto al +10,3% del mese precedente. Peggio delle aspettative fanno anche le vendite al dettaglio. I consumi, infatti, registrano sempre ad agosto un incremento del 2,5% su base annua dopo il +8,5% rilevato a luglio. Le stime del mercato erano per una crescita del 7%. Dall’inizio dell’anno fino ad agosto, il dato è salito del 18,15%, in lieve contrazione rispetto al +20,72% del periodo gennaio-luglio. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, inflazione mensile agosto rallenta a +0,3%, dato “core” +0,1%

    (Teleborsa) – Rallenta – e risulta sotto le attese – l’inflazione su base mensile negli Stati Uniti ad agosto. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un incremento dello 0,3% su base mensile, sotto il +0,4% del consensus e il +0,5% di luglio. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 5,3%, inferiore al +5,4% del mese precedente e uguale al +5,3% atteso dal mercato. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla FED, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile, inferiore al consensus (+0,3%) e al mese precedente (+0,3%). Si tratta dell’incremento più piccolo da febbraio 2021. Il dato tendenziale attesta un aumento del 4%, anche in questo caso al di sotto delle aspettative e del mese prima (rispettivamente +4,2% e +4,3%).L’indice energetico è aumentato del 2% su base mensile, principalmente a causa di un aumento del 2,8% dell’indice della benzina. L’indice per il cibo è aumentato dello 0,4%, con gli indici per il cibo a casa e il cibo fuori casa entrambi in aumento dello 0,4%. L’indice energetico è aumentato del 25% negli ultimi 12 mesi e l’indice alimentare è aumentato del 3,7%; entrambi sono stati superiori agli aumenti per il periodo di 12 mesi conclusosi a luglio. LEGGI TUTTO