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    USA, scorte ingrosso agosto +1,2% m/m, vendite -1,1% m/m

    (Teleborsa) – Crescono ancora le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di agosto, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una variazione positiva dell’1,2% a 731,1 miliardi di dollari. Il mese precedente si era registrato un +0,6%. Su base annua si registra una salita del 12,3%. Nello stesso periodo le vendite sono scese dell’1,1% su base mensile a 595,5 miliardi di dollari, rispetto al +2,1% precedente e al +1% stimato dagli analisti. Su anno si è registrato un incremento del 20,6%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,23 contro l’1,32 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    Brasile, inflazione settembre al +10,25% su anno e +1,16% su mese

    (Teleborsa) – L’indice dei prezzi al consumo del Brasile è cresciuto dell’1,16% a settembre su base mensile, rispetto al +0,87% di agosto e al +1,25% atteso dal mercato. Si tratta del cambiamento più grande per un mese di settembre dal 1994, quando l’indice era dell’1,53%, mentre a settembre 2020 la variazione mensile era stata dello 0,64%. Lo ha comunicato l’Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE), evidenziando che l’indice su base annua è salito al 10,25% dal 9,68% di un mese prima, risultando inferiore alla previsione del 10,33% degli analisti.Si registrano incrementi in otto dei nove gruppi di prodotti e servizi censiti. L’impatto maggiore (0,41 p.p.) e la variazione maggiore (2,56%) sono arrivati ?dalle Abitazioni, in accelerazione rispetto ad agosto (0,68%). Seguono Trasporti (1,82%) e Alimenti e bevande (1,02%), i cui impatti sono stati rispettivamente di 0,38 p.p. e 0,21 p.p.. Questi tre gruppi hanno contribuito, insieme, con circa l’86% al risultato di settembre (1,0 p.p. sul totale di 1,16). LEGGI TUTTO

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    USA, occupati crescono molto meno delle attese a settembre (+194 mila)

    (Teleborsa) – Delude pesantemente il dato sul mercato del lavoro in USA a settembre. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è calato al 4,8% rispetto al 5,2% del mese precedente e al 5,1% del consensus. Sono stati però aggiunti solo 194 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che ad agosto erano stati creati 366 mila buste paga (dato rivisto da 235 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è peggiore delle attese del mercato che indicava un aumento di 500 mila di posti di lavoro.Il dato è peggiore delle aspettative anche nel settore privato: sono stati aggiunti appena 317 mila posti di lavoro contro previsioni di aumento di 455 mila posti e rispetto ai 332 mila rivisti di agosto. Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 26 mila unità, al di sopra del consensus di 25 mila, ma si confrontano con i 31 mila del mese precedente (dato rivisto da 37 mila).Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 30,85 dollari, registrando un aumento dello 0,6% su mese (atteso un +0,4%) e del 4,6% su anno (atteso un +4,6%) dopo il +0,4% mensile e +4% tendenziale registrato ad agosto. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    Germania, cala surplus della bilancia commerciale in agosto

    (Teleborsa) – Scende a sorpresa l’export tedesco ad agosto, mentre l’avanzo commerciale corretto dagli effetti del calendario è calato a 13 miliardi di euro rispetto ai 17,7 miliardi di luglio ed ai 15,8 miliardi stimati dagli analisti. Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), le esportazioni sono calate dell’1,2% su base mensile (+0,6% a luglio) contro attese per un aumento dello 0,5%, mentre le importazioni hanno registrato una crescita del 3,5% dopo il -3,6% del mese precedente e contro il +1,8% stimato.Parallelamente, il surplus delle partite correnti ad agosto, secondo i dati forniti dalla Bundesbank, si è attestato a 11,8 miliardi di euro e si confronta con i 17,6 miliardi di luglio. LEGGI TUTTO

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    Cina, il settore terziario torna in fase di espansione e batte le attese

    (Teleborsa) – L’indice PMI dei servizi della Cina, stilato da Caixin e Markit, è salito nel mese di settembre a 53,4 punti dai 46,7 di agosto, confermando un rinnovato e solido aumento dell’attività aziendale. Il dato è superiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra). Nel mese di agosto si era registrato il livello peggiore dall’esplosione della pandemia Covid-19. Il dato risulta anche migliore delle stime degli analisti che avevano previsto un recupero più contenuto, ovvero fino a 50,7 punti. (Foto: Parco GG) LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'8 ottobre 2021

    (Teleborsa) – Venerdì 08/10/202101:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso -2%; preced. -0,9%)01:50 Giappone: Partite correnti (atteso 1.541 Mld ¥; preced. 1.911 Mld ¥)03:45 Cina: PMI servizi Caixin (preced. 46,7 punti)08:00 Germania: Bilancia commerciale (atteso 15,8 Mld Euro; preced. 17,7 Mld Euro)14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 5,1%; preced. 5,2%)14:30 USA: Variazione occupati (atteso 500K unità; preced. 235K unità)16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 0,6%)16:00 USA: Vendite ingrosso, mensile (atteso 1%; preced. 2%) LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidio disoccupazione calano più delle attese

    (Teleborsa) – Scendono più del previsto le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 1° ottobre, i “claims” sono risultati pari a 326.000 unità, in calo di 38 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 364.000 (dato rivisto da 362.000). Il dato è migliore delle attese degli analisti, che erano per richieste in calo fino a 348 mila. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 344.000 unità, in aumento di 3.500 rispetto al dato della settimana precedente (340.500 unità). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 24 settembre, le richieste continuative di sussidio sono scese a 2.714.000, con un decremento di 97 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (2.811.000). Il consensus indicava 2.780.000. LEGGI TUTTO

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    USA, licenziamenti Challenger settembre aumentano a 17.895 unità

    (Teleborsa) – Si registra una crescita dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di settembre. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 17.895 posti di lavoro. Il dato rivela un aumento del 14% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 15.723 licenziamenti, e un decremento dell’85% rispetto ai 118.804 dello stesso periodo del 2020.Da inizio anno si sono registrati 265.221 licenziamenti (-87% rispetto al pari periodo del 2020). È il totale gennaio-settembre più basso mai registrato, col il secondo valore più basso che si è verificato nel 1997 (281.496 tagli nei primi nove mesi dell’anno).”Le aziende assumono e cercano di trattenere lavoratori, e le persone in cerca di lavoro hanno molto potere di avanzare richieste in questo momento”, ha affermato Andrew Challenger, Senior Vice President di Challenger, Gray & Christmas. “Sappiamo che ci sono milioni di posizioni aperte, ma molti datori di lavoro hanno difficoltà a tenere il passo con i loro candidati, impiegano troppo tempo per raggiungerli, non facendo offerte abbastanza velocemente o perdendo le offerte più interessanti”, ha aggiunto. Come ad agosto, i tagli sono stati guidati dalle aziende del settore Health Care/Products a settembre, che hanno annunciato 2.673 tagli. “L’assistenza sanitaria sta affrontando un’enorme carenza di talenti, poiché il personale medico e di supporto si allontana da situazioni di lavoro stressanti e salari che potrebbero sembrare inadeguati per la quantità di lavoro. Altri sistemi stanno affrontando scioperi o licenziamenti di personale non vaccinato, ampliando ulteriormente la carenza di lavoratori”, si legge nel rapporto.I produttori di beni industriali hanno annunciato il secondo maggior numero di tagli a settembre con 2.328 e Warehousing ha seguito con 1.936. Entrambi i settori sono afflitti da problemi nella catena di approvvigionamento. Il settore dei servizi ha annunciato 1.679 tagli di posti di lavoro a settembre, mentre le aziende tecnologiche ne hanno annunciati 1.546. LEGGI TUTTO