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    USA, ADP: ad ottobre 571 mila occupati in più. Sopra le attese

    (Teleborsa) – Non delude la crescita dei posti di lavoro nel settore privato a ottobre negli Stati Uniti, che risulta superiore rispetto al mese precedente e alle stime degli analisti. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 571 mila posti di lavoro, dopo i +523 mila del mese precedente (dato rivisto al ribasso da un iniziale 568 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 400 mila unità. È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 5 novembre 2021.L’aumento maggiore è ancora quello del settore dei servizi (+458 mila), in particolare quello Leisure e Ricettività (+185 mila) e da quelli dei Professionisti (+88 mila) e dei Trasporti (+78 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro sono saliti di 53 mila unità, mentre in quello delle costruzioni c’è un aumento di 54 mila. A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 115 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 114 mila e l’industria di grandi dimensioni con 342 mila.”Il mercato del lavoro ha mostrato un rinnovato slancio il mese scorso, con un balzo rispetto alla media del terzo trimestre di 385.000 posti di lavoro mensili aggiunti, segnando quasi 5 milioni di posti di lavoro guadagnati quest’anno – ha affermato Nela Richardson, capo economista di ADP – I fornitori del settore dei servizi hanno guidato l’aumento e i guadagni del settore dei beni sono stati ampi, riportando la lettura più forte dell’anno. Le grandi aziende hanno alimentato la ripresa più forte a ottobre, segnando il secondo mese consecutivo di crescita impressionante”. LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin servizi ottobre aumenta a 53,8 punti

    (Teleborsa) – Aumenta per il secondo mese consecutivo il settore dei servizi in Cina. Il PMI dei servizi elaborato da Caixin/Markit è aumentato a quota 53,8 punti a ottobre dai 53,4 precedenti. Il valore è sopra la soglia chiave dei 50 punti, che segnala una espansione dell’attività. L’ulteriore ripresa delle condizioni è stata accompagnata da pressioni inflazionistiche più forti, con i costi di input che sono aumentati al tasso più rapido da luglio. In particolare, ad ottobre sono tornati a crescere i nuovi ordini dall’estero, dopo un lieve calo a settembre. Sebbene solo marginale, l’aumento delle vendite all’estero è stato il più rapido degli ultimi sei mesi.”L’offerta e la domanda hanno entrambe recuperato poiché le interruzioni dovute ai focolai locali di Covid-19 sono svanite a metà ottobre – ha commentato Wang Zhe, Senior Economist presso Caixin Insight Group – Gli indicatori per l’attività commerciale e il totale delle nuove attività hanno raggiunto entrambi il livello più alto in tre mesi. Anche la domanda estera è rimbalzata, con le nuove attività di esportazione che si sono spostate in territorio espansivo”.”I prezzi nel settore dei servizi hanno continuato a salire – ha aggiunto – I costi di input sono aumentati per il 16° mese consecutivo e sono aumentati a un ritmo più rapido rispetto al mese precedente a causa dell’aumento dei costi del lavoro e delle materie prime. La solida domanda ha consentito alle aziende di trasferire parte di questo aumento dei costi a valle, portando i prezzi praticati dai fornitori di servizi al valore più alto in tre mesi”.”Le imprese sono rimaste relativamente ottimiste, sebbene la misura delle aspettative delle imprese sia scesa al punto più basso in quattro mesi – ha concluso l’economista – Alcune aziende intervistate erano preoccupate per l’aumento dei costi e la stabilità delle catene di approvvigionamento”.(Foto: Yinan Chen) LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero peggiora ma supera attese

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana decelera a ottobre. Lo indica l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 60,8 punti dai 61,1 di settembre. Il dato risulta superiore alle attese degli analisti che stimavano un livello a 60,5 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, resta ben oltre la soglia chiave di 50, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini cala a 59,8 punti da 66,7, mentre quella sull’occupazione sale a 52 da 50,2 e la componente relativa ai prezzi si porta a 85,7 da 81,2. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni in calo a settembre e sotto attese

    (Teleborsa) – In calo a settembre le spese per costruzioni in USA. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.573 miliardi di dollari registrando un un calo dello 0,5% dopo il +0,1% di agosto ed il +0,4% stimato dagli analisti. Su base annua si è visto invece un incremento del 7,8%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,5% a 1.230 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono calate dello 0,4% a 782,4 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un decremento dello 0,7% a 343,7 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, indice PMI manifattura in calo anche a ottobre

    (Teleborsa) – Si riduce ancora l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da Markit, confermando peraltro una crescita ancora solida del settore.Nel mese di ottobre, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 58,4 punti dai 60,7 del mese precedente, in ribasso anche rispetto ai 59,2 della stima preliminare.L’indice si conferma sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Germania, vendite giù a settembre e sotto attese

    (Teleborsa) – Un settembre di passione per il commercio al dettaglio in Germania. Le vendite in termini reali hanno registrato infatti un forte calo del 2,5% su mese, dopo il +1,2% registrato il mese precedente (rivisto da +1,1%). Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che erano per un moodesto incremento dello 0,6%. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (DESTATIS), inoltre, la variazione annua si attesta a -0,9% dal +0,)% rilevato ad agosto (rivisto da +0,4%) e rispetto al +1,8% del consensus. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifatturiero accelera a ottobre

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone ha continuato a crescere ad ottobre, confermandosi in buona espansione. L’indice PMI manifatturiero Jibun Bank, pubblicato da Markit, indica un valore di 53,2 punti, migliore dei 53 punti indicati nella stima preliminare e rispetto ai 51,5 punti di settembre.L’indicatore si rafforza così sopra la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita economic, e risulta al suo massimo dal mese di aprile ed il secondo dato più alto dell’anno.L’economista Usamah Bhatti ha spiegato che “le imprese hanno continuato ad esprimere preoccupazione per le interruzioni della catena di approvvigionamento, che ha indebolito la produzione e la domanda nell’ultimo periodo di indagine. Inoltre,le carenzie di materiali ed i ritardi nelle consegne hanno indotto forti aumenti dei prezzi imput”. Tutto questo – ha sottolineato – ha spinto l’inflazione al massimo da 13 anni. LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI manifatturiero in lieve miglioramento a ottobre

    (Teleborsa) – In modesta accelerazione l’attività manifatturiera in Cina. Secondo il sondaggio mensile di Caixin/Markit, il PMI manifaturiero è salito a ottobre a 50,6 punti, dai 50 precedenti ed attesi, continuando a galleggiare poso sopra la soglia critica dei 50 punti. Il settore manifatturiero è il risultato di una combinazione di forte domanda e offerta debole”, ha affermato Wang Zhe, senior economist di Caixin Insight Group, spiegando che “la produzione è diminuita per il terzo mese consecutivo” a causa delle strozzature nelle catene di approvvigionamento dell’energia e delle materie prime. La domanda – ha spiegato – è risultata robusta in Cina, mentre all’estero la domanda è rimasta fiacca, poiché i nuovi ordini di esportazione sono diminuiti per il terzo mese consecutivo.(Foto: kitleong) LEGGI TUTTO