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    USA, indici PMI: l'economia accelera nonostante i colli di bottiglia

    (Teleborsa) – Resta sostenuta l’attività manifatturiera degli Stati Uniti ad ottobre. La stima flash sull’indice PMI elaborato da Markit indica infatti un livello di 59,2 punti, in lieve calo dai 60,7 punti di settembre e sotto le attese degli analisti (60,3 punti). L’indicatore si conferma ben al di sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In aumento, invece, l’indice del settore terziario. La stima flash, sul PMI dei servizi, pubblicata da Markit, indica un valore di 58,2 punti nel mese di ottobre, rispetto ai 54,9 di settembre e ai 55,1 del consensus. Il PMI composito si attesta così a 57,3 punti dai 55 precedenti.”Ottobre ha visto una ripresa dell’attività nel settore dei servizi poiché il numero di casi Covid-19 ha continuato a diminuire, segnando un inizio incoraggiante del quarto trimestre per l’economia – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist di IHS Markit – Anche le assunzioni sono aumentate poiché le aziende sono state incoraggiate ad espandere la capacità per soddisfare la crescente domanda”.”Tuttavia, sebbene anche i produttori continuino a segnalare una forte domanda, la produzione in fabbrica rimane afflitta da vincoli, tra cui strozzature record della catena di approvvigionamento e la carenza di manodopera – ha aggiunto – Di conseguenza, i prezzi pagati dalle fabbriche per le materie prime sono aumentati a un altro nuovo ritmo record, generando a loro volta sia prezzi più alti all’ingresso della fabbrica che traboccando nei prezzi più alti del settore dei servizi. È inoltre necessario offrire salari più elevati per attrarre o trattenere il personale, aumentando le pressioni inflazionistiche”.”Quindi, mentre l’economia sembra destinata a una crescita più forte nel quarto trimestre, anche l’aumento delle pressioni inflazionistiche non mostra segni di cedimento”, ha concluso Williamson. LEGGI TUTTO

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    Giappone, migliora settore manifatturiero. PMI servizi torna in fase espansiva

    (Teleborsa) – Nel mese di ottobre, l’indice PMI manifatturiero del Giappone è salito a 53 punti dai 51,5 punti di settembre, superando anche i 51,4 punti attesi dal consensus. La lettura preliminare dell’indice Jibun Bank-Markit Manufacturing conferma la fase di espansione del settore, in quanto superiore ai 50 punti, linea che fa da spartiacque tra contrazione (valori al di sotto) ed espansione (valori al di sopra) dell’attività economica. Segnali positivi giungono anche dall’indice dei servizi che sale fino a 50,7 dai 47,8 punti precedenti. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 22 ottobre 2021

    (Teleborsa) – Venerdì 22/10/202101:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. -0,4%)02:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 51,5 punti)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (atteso -0,4%; preced. 0%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,5%; preced. -0,9%)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 55,2 punti; preced. 56,2 punti)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 57 punti; preced. 58,6 punti)10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 55,5 punti; preced. 56,4 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 55,1 punti; preced. 54,9 punti)15:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 60,3 punti; preced. 60,7 punti) LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +92 BCF

    (Teleborsa) – Crescono leggermente più del previsto gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 15 ottobre 2021, sono risultati in aumento di 92 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (+90 BCF). La settimana prima si era registrata una crescita di 81 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.461 miliardi di piedi cubici, risultando in calo dell’11,7% rispetto ad un anno fa (quando erano pari a 3.919) e in diminuzione del 4,2% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (3.612 BCF). LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori peggiora a ottobre

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a ottobre. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo e mostra un indicatore a -4,8 punti. Si registra un calo di 0,8 punti rispetto ai -4 di settembre. Le attese del mercato erano per un peggioramento fino a -5 punti.Con -6,1 punti (UE) e -4,8 punti (zona euro), l’indicatore rimane vicino o al di sopra del livello pre-pandemia in entrambe le regioni. LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator settembre aumenta meno delle attese

    (Teleborsa) – Aumenta a un tasso minore delle attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 117,5 punti a settembre, in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il dato è inferiore alle attese degli analisti (0,4%) e si confronta con lo 0,8% del mese scorso (rivisto da +0,9%). La componente che riguarda la situazione attuale è rimasta invariata a 105,8 punti, mentre quella sulle aspettative future è aumentata dello 0,3% a 106,5 punti.”Il LEI degli Stati Uniti è aumentato di nuovo a settembre, anche se a un ritmo più lento, il che suggerisce che l’economia rimane su una traiettoria di crescita più moderata rispetto alla prima metà dell’anno – ha affermato Ataman Ozyildirim, direttore senior della ricerca economica presso il Conference Board – La variante Delta, l’aumento dei timori di inflazione e le interruzioni della catena di approvvigionamento stanno creando venti contrari per l’economia statunitense”.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti balzano del 7% a settembre

    (Teleborsa) – Segnali di rafforzamento giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a settembre un balzo del 7%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -2% riportato ad agosto.Sono state vendute 6,29 milioni di unità rispetto ai 5,88 milioni di agosto e sopra le aspettative (6,09 milioni). Su base annua, le vendite sono scese del 2,3% (erano state 6,44 milioni di unità a settembre 2020).”Alcuni miglioramenti nell’offerta durante i mesi precedenti hanno contribuito a stimolare le vendite a settembre – ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR – La domanda di alloggi rimane forte poiché gli acquirenti probabilmente vorranno assicurarsi una casa prima che i tassi dei mutui aumentino ulteriormente l’anno prossimo”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, Philly Fed ottobre si indebolisce a 23,8 punti

    (Teleborsa) – Continua ad espandersi, anche se a un tasso minore, l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia negli Stati Uniti. Nel mese di ottobre l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto FED di Philadelphia (Philly FED) è sceso a 23,8 punti dai 30,7 di settembre. Il dato è inferiore alle attese degli analisti, che indicavano un calo minore a 25 punti.Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è aumentato a 30,8 punti da 15,9 punti, quello sulle condizioni di business si porta a 24,2 da 20. Sale quello sull’occupazione, che si attesta a 30,7 da 26,3 punti, mentre quello sui prezzi aumenta a 70,3 da 63,3 punti, mentre quello sulla spesa per gli investimenti (capex) sale a 32,4 da 23,6. LEGGI TUTTO