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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori attesa in crescita a dicembre

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia dei consumatori americani a dicembre. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in aumento a 70,4 punti rispetto ai 67,4 punti del mese di novembre e risulta anche superiore alle attese degli analisti che si attendevano una risalita fino a 67,1 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è cresciuto a 74,6 punti dai 71 punti precedenti, mentre l’indice sulle attese è salito a 67,8 punti dai 63,5 precedenti. LEGGI TUTTO

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    USA, inflazione ai massimi da 40 anni e in linea con attese

    (Teleborsa) – Si conferma in accelerazione l’inflazione negli Stati Uniti a novembre, che si porta ai massimi degli ultimi quarant’anni, per effetto della ripresa post-Covid e delle strozzature nelle catene di approvvigionamento. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, la crescita è stata del 6,8% su base annua, la più alta mai registrata da giugno 1982, superiore al +6,2% del mese precedente, ma in linea con le attese del mercato. I prezzi al consumo hanno registrato, su base mensile, un incremento dello 0,8%, leggermente superiore al +0,7% del consensus e rispetto al +0,9% di ottobre. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla FED, ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile, uguale al consensus, che si confronta con il +0,6% del mese precedente. Il dato tendenziale attesta un aumento del 4,9%, anche in questo caso in linea con le aspettative, rispetto al +4,6% dle mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte e vendite ingrosso corrono a ottobre

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di ottobre, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una variazione positiva del 2,3% a 759,4 miliardi di dollari, superiore al 2,2% della stima preliminare. Il mese precedente si era registrato un +1,4%. Su base annua si registra una salita del 13,1%. Nello stesso periodo le vendite sono salite del 2,2% su base mensile a 742,2 miliardi di dollari, rispetto +1,7% precedente e al +1% stimato dagli analisti. Su anno si è registrato un incremento del 22%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,22 contro l’1,31 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    Cina, prezzi produzione rallentano da record. Inflazione a +2,3% a/a

    (Teleborsa) – La crescita dei prezzi alla produzione cinesi registra una decelerazione nel mese di novembre, rispetto al livello record raggiunto a ottobre. L’indice dei prezzi è aumentato del 12,9% tendenziale dopo il +13,5% riportato il mese precedente. Lo comunica il National Bureau of Statistics (NBS) cinese. La lettura del mese scorso era stata la più elevata in 26 anni. Il dato di novembre è comunque superiore alle attese del mercato, pari a +12,4%. Le recenti politiche del governo per frenare il forte aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime stanno entrando funzionando, ha affermato lo statistico senior della NBS Dong Lijuan.Salgono, invece, i prezzi al consumo su base annua. A novembre l’inflazione ha registrato un incremento del 2,3% dopo il +1,5% di ottobre. Le attese degli analisti erano per un +2,5%. Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,4%, dopo il +0,7% precedente e rispetto al +0,3% del consensus.È interessante notare che i prezzi degli ortaggi freschi in Cina sono aumentati del 30,6% a novembre rispetto a un anno fa, ha sottolineato il National Bureau of Statistics. Il balzo ha seguito un aumento del 15,9% su base annua in ottobre, poiché inondazioni e altre condizioni meteorologiche estreme negli ultimi mesi hanno colpito le aziende agricole. Sebbene l’ufficio statistico abbia evidenziato che l’offerta di verdure è aumentata a novembre, i prezzi sono comunque aumentati su base mensile del 6,8%.”Cibo a parte, le pressioni sui prezzi si stanno generalmente allentando, specialmente nell’industria pesante”, ha affermato in una nota Julian Evans-Pritchard, economista senoior di Capital Economics. “Pertanto, non pensiamo che i timori per l’inflazione tratterranno la Banca popolare cinese (PBOC) da ulteriori misure di allentamento, compresi i tagli dei tassi ufficiali”. Lunedì, la PBOC ha dichiarato che ridurrà il coefficiente di riserva obbligatoria della maggior parte delle banche di 0,5 punti percentuali dalla prossima settimana. LEGGI TUTTO

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    Francia, rallenta crescita occupati nel 3° trimestre

    (Teleborsa) – Rivista leggermente al ribasso la crescita degli occupati in Francia nel 3° trimestre. Secondo l’Istituto di Statistica Nazionale francese (INSEE), il mercato del lavoro ha registrato un incremento dello 0,4% degli occupati che si confronta con il +0,5% della stima preliminare. Nel trimestre precedente si era registrata una crescita dell’1,2%.La variazione è pari ad un aumento in valore assoluto di 108.300 unità contro i 309.500 registrati nel trimestre precedente, che porta la forza lavoro ad un livello leggermente superiore ai livelli pre-crisi (260.900 in più di fine 2019). LEGGI TUTTO

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    Giappone, surplus partite correnti ottobre delude

    (Teleborsa) – Al di sotto delle attese il surplus delle partite correnti del Giappone nel mese di ottobre. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), l’avanzo delle partite correnti si è attestato a 1.180 miliardi di yen, rispetto ai 1.034 miliardi del mese precedente e si confronta con i 1.948 miliardi dello stesso mese del 2020. Il dato è sotto le previsioni che erano per un surplus di 1.309 miliardi.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 408,6 miliardi di yen, contro il passivo di 486,9 miliardi di settembre ed i -586,4 miliardi dell’anno prima, a fronte di un aumento delle esportazioni a 7.080 miliardi di yen (+11,7%) e di una crescita delle importazioni a 6.913 miliardi (+28,3%). LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'8 dicembre 2021

    (Teleborsa) – Mercoledì 08/12/202101:50 Giappone: PIL, trimestrale (atteso -0,8%; preced. 0,5%)01:50 Giappone: Partite correnti (atteso 1.309 Mld ¥; preced. 1.034 Mld ¥)07:30 Francia: Occupazione, trimestrale (atteso 0,5%; preced. 1,1%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -7,2%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,71 Mln barili; preced. -910K barili) LEGGI TUTTO

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    Giappone, PIL 3° trimestre rivisto al ribasso. Ondata Covid colpisce consumi

    (Teleborsa) – Rivista al rialzo la stima del PIL del Giappone nel 3° trimestre, poiché le restrizioni dovute ad una nuova ondata di Covid-19 hanno colpito i consumi e l’ottimismo delle imprese è stato condizionato dalle carenze negli approvvigionamenti. Secondo l’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il Prodotto Interno Lordo (PIL) nei tre mesi ha registrato un decremento dello 0,9% su trimestre, superiore al -0,8% della stima preliminare diffusa a metà novembre. Il dato si confronta con un +0,5% registrato nel 2° trimestre 2020.Anche su base annuale il Prodotto Interno Lordo è stato rivisto al ribasso a -3,6% dal -3% della prima lettura. Il dato si confronta con il +1,9% del trimestre precedente. A frenare il PIL sono soprattutto i consumi interni (-1,3%) e gli investimenti (-2,3%), mentre la domanda estera è stagnante (variazione nulla). LEGGI TUTTO