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    USA, prezzi import ottobre +1,2% prezzi export +1,5%

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese i prezzi import-export USA nel mese di ottobre. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato un +1,2% su mese dal +0,4% di settembre. Il dato è superiore alle attese degli analisti, che avevano stimato una crescita dell’1%. Su base annua, i prezzi import registrano una variazione positiva pari al 10,7%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato un +5,5% tendenziale. I prezzi export hanno riportato un incremento dell’1,5% contro il +0,4% del mese precedente (dato rivisto da +0,1%) e il +0,9% del consensus. Su anno il dato evidenzia un incremento del 18%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni segnano una variazione del +17,2%. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio ottobre +1,7% m/m. Sopra le attese

    (Teleborsa) – Crescono, molto più delle attese, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di ottobre, si è registrato infatti un aumento mensile dell’1,7% a 638,2 miliardi di dollari, dopo il +0,8% del mese precedente (dato rivisto da +0,7%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è superiore alle attese degli analisti, che indicavano un +1,2%. Su base annua si è registrato un aumento del 16,31%, dopo il +14,26% a settembre (dato rivisto da un +13,95%). Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +1,7% dopo il +0,7% di settembre (rivisto da +0,8%) ed il +1% del consensus.Le vendite del commercio al dettaglio sono aumentate dell’1,9% rispetto a settembre 2021 e del 14,8% rispetto allo scorso anno. Le stazioni di servizio sono aumentate del 46,8% da ottobre 2020, mentre i servizi di ristorazione e i locali per bere sono aumentati del 29,3% rispetto allo scorso anno. LEGGI TUTTO

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    Giappone, indice servizi settembre +0,5% su mese

    (Teleborsa) – Cresce il settore servizi giapponese nel mese di settembre. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato una variazione positiva dello 0,5% su base mensile dopo il -1,1% di agosto (dato rivisto da -1,7%). Il dato registra su base annua un decremento dell’1%, dopo la variazione nulla del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State index novembre vola a 30,9 punti

    (Teleborsa) – Balza oltre attese l’indice manifatturiero Empire State di New York, che si è portato a novembre a 30,9 punti dai 19,8 punti di ottobre. Le stime degli analisti erano per una salita più contenuta, ovvero fino a 21,6 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini migliora a quota 28,8 punti, mentre quella sulle consegne vola a 28,2 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori delude ancora

    (Teleborsa) – Peggiora ancora la fiducia dei consumatori americani a novembre. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in calo a 66,8 punti rispetto ai 71,7 punti del mese di ottobre e risulta inferiore alle attese degli analisti che si attendevano una risalita a 72,4 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 73,2 punti dai 77,7 punti precedenti, mentre l’indice sulle attese è peggiorato a 62,8 punti dai 67,9 precedenti. LEGGI TUTTO

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    Gentiloni: “UE in espansione ma esistono rischi. Non rilevati effetti inflazione su salari”

    (Teleborsa) – L’UE non si fa intimidire dalle minacce arrivate dal Premier bielorusso Aleksander Lukashenko, che ha ipotizzato un blocco delle forniture di gas all’Europa come rappresaglia pe le sanzioni imposte da Bruxelles a causa della gestione dell’emergenza migranti. Lo ha detto il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa sulle previsioni economiche d’autunno. La UE ne consueto rapporto d’autunno ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita europee a +5% e quelle dell’Italia a +6,2%, ritoccando al rialzo anche le stime di inflazione che si aggirano sul 2,4% per effetto dell’aumento dei costi energetici. Stime che confermano una ripresa che “sta mutando da rimbalzo a espansione” – ha sottolineato il Commissario all’Economia – anche se si presentano “alcuni venti contrari” come l’andamento die contagi Covid, l’inflazione e la catena di approvvigionamento.”Certamente non ci facciamo intimidire dalle minacce di Lukashenko”, ha chiarito Gentiloni, ipotizzando invece un rafforzamento delle relazioni con il Nord Africa e la Russia nel breve e medio periodo.Sempre parlando della crescita dell’inflazione, il Commissario ha escluso per il momento effetti di secondo livello sulla crescita dei salari, affermando “quando diciamo che non vediamo al momento un aumento dei salari che vada oltre la produttività, cioè effetti di secondo livello, guardiamo alla realtà”, ma questo “non significa che non possano accadere in futuro”. Gentiloni, infine, ha chiarito che “è impossibile” includere i cosiddetti “rischi politici”, perlopiù legati a nuove elezioni, all’interno delle previsioni macroeconomiche, ma ha ammesso che questi ci sono ed ha citato il caso del Portogallo, dove “il governo si è ritrovato senza maggioranza sul progetto di bilancio” ed implica che si dovrà procedere con elezioni anticipate. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite all'ingrosso sopra attese a settembre

    (Teleborsa) – Crescono ancora le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di settembre, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una variazione positiva dell’1,4% a 742,2 miliardi di dollari. Il mese precedente si era registrato un +1,1%. Su base annua si registra una salita del 13,1%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dell’1,1% su base mensile a 603,1 miliardi di dollari, rispetto al -0,9% precedente e al +0,4% stimato dagli analisti. Su anno si è registrato un incremento del 22%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,23 contro l’1,33 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    USA: richieste sussidi disoccupazione calano, ma sotto attese

    (Teleborsa) – Scendono meno del previsto le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 5 novembre, i “claims” sono risultati pari a 267.000 unità, in calo di 5 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 271.000 (dato rivisto da 289.000). Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che erano per richieste in calo fino a 265 mila. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 278.000 unità, in calo di 7.250 rispetto al dato della settimana precedente (284.750 unità). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 30 ottobre, le richieste continuative di sussidio sono salite a 2.160.000, con un incremento di 59 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (2.101.000). Il consensus indicava 2.095.000. LEGGI TUTTO