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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 4,7 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 17 dicembre 2021, sono scesi di circa 4,7 milioni di barili a 423,6 MBG, contro attese per un decremento di 2,7 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 0,4 milioni a 124,2 MBG, contro attese per nessuna variazione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un incremento di 5,5 milioni a quota 224,1 MBG (era atteso un aumento di 0,5 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 2,5 milioni a 596,4 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori dicembre sale a 115,8 punti

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia dei consumatori americani a dicembre. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un rialzo a 115,8 punti rispetto agli 111,9 punti del mese di novembre (rivisti da un preliminare di 109,5). Il dato è superiore alle aspettative degli analisti che erano per un indice a 110,8 punti. Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è calato marginalmente a 144,1 punti dai 144,4 precedenti, mentre l’indice sulle attese è salito a 96,9 punti da 90,2 punti.”La fiducia dei consumatori è ulteriormente migliorata a dicembre, dopo un guadagno molto modesto a novembre”, ha affermato Lynn Franco, direttore senior degli indicatori economici presso il Conference Board. “L’indice della situazione attuale è leggermente diminuito ma rimane molto elevato, il che suggerisce che l’economia ha mantenuto il suo slancio nell’ultimo mese del 2021 – ha evidenziato – Le aspettative sulle prospettive di crescita a breve termine sono migliorate, ponendo le basi per una crescita continua all’inizio del 2022. La percentuale di consumatori che prevede di acquistare case, automobili, grandi elettrodomestici e vacanze nei prossimi sei mesi è aumentata. “”Nel frattempo, le preoccupazioni sull’inflazione sono diminuite dopo aver raggiunto il massimo in 13 anni il mese scorso, così come le preoccupazioni per il Covid-19, nonostante le segnalazioni di continui aumenti dei prezzi e l’emergere della variante Omicron – ha aggiunto Franco – Guardando al 2022, sia la fiducia che la spesa dei consumatori continueranno ad affrontare venti contrari a causa dell’aumento dei prezzi e di un previsto aumento invernale della pandemia”. LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti novembre +1,9%

    (Teleborsa) – Segnali di crescita giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a novembre un aumento dell’1,9%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +0,8% riportato a ottobre. Sono state vendute 6,46 milioni di unità rispetto ai 6,34 milioni di ottobre, risultando inferiori alle aspettative di consensus (6,52 milioni). Su base annua, le vendite sono scese del 2% dai 6,59 milioni di unità di novembre 2020.”Acquirenti determinati sono stati in grado di acquistare abitazioni prima che i tassi dei mutui salissero ulteriormente nei prossimi mesi”, ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR. “L’opportunità di avere una rata del mutuo costante e stabile ha motivato molti consumatori, che si sono stancati dell’escalation degli affitti nell’ultimo anno”, ha aggiunto, sottolineando di aspettarsi che i tassi dei mutui aumenteranno nel 2022, ma che il rialzo non sia “eccessivamente drammatico”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI novembre scende a 0,37 punti

    (Teleborsa) – Si indebolisce a novembre l’attività economica americana. L’indice Fed Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) si è portato a 0,37 punti rispetto agli 0,75 punti di ottobre (dato rivisto da 0,76). La media mobile a tre mesi sempre a novembre si è portata a +0,37 punti rispetto agli 0,25 punti di ottobre. L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale. LEGGI TUTTO

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    USA, PIL 3° trimestre 2021 rivisto al rialzo al +2,3%

    (Teleborsa) – L’economia americana si conferma in espansione nel 3° trimestre del 2021 (+2,3%), a un livello leggermente superiore alle attese degli analisti e alla lettura precedente (+2,1%). Lo comunica il Dipartimento del Commercio americano. Il dato si confronta con il +6,7% registrato nel 2° trimestre 2021, evidenziando una continua ripresa dalla pandemia da Covid-19.La spesa reale dei consumatori, che misura la quantità di denaro spesa dalle famiglie nell’economia statunitense al netto dell’inflazione, è aumentata del 2% nel 3° trimestre, rispetto al +1,7% stimato in precedenza. Il PCE price index, che dà un’approssimazione sulla misura dell’inflazione ed è monitorato con attenzione dalla Federal Reserve per valutare l’andamento dei prezzi, è aumentato del 5,3%, uguale alla stima precedente e a un tasso inferiore rispetto al secondo trimestre (6,5)%. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori peggiora in ottobre

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN) evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo e mostra un indicatore che si deteriora a -8,3 punti rispetto ai -6,8 di settembre. Le attese del mercato erano per un peggioramento fino a -8 punti. Nel complesso dell’Unione Europea l’indicatore è pari a -9,6 punti.Entrambi gli indicatori si stanno avvicinando alla traiettoria di lungo termine (-8,3 per l’Area Euro e -9,6 punti per l’UE27). LEGGI TUTTO

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    USA, deficit partite correnti 3° trimestre aumenta più delle attese

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese il deficit delle partite correnti americano nel 3° trimestre del 2021. Il disavanzo si porta a 214,8 miliardi di dollari rispetto ai 198,3 miliardi precedenti (-190,3 miliardi la prima lettura), aumentando di 16,5 miliardi di dollari (o dell’8,3%). Il dato è comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio statunitense. Le attese del mercato erano per un deficit in aumento fino a 205 miliardi di dollari.Il deficit del terzo trimestre è stato il 3,7% del prodotto interno lordo in dollari correnti, rispetto al 3,5% del secondo trimestre. L’aumento di 16,5 miliardi di dollari del disavanzo ha riflesso un ridotto avanzo sui servizi e un aumento dei disavanzi sul reddito secondario e sui beni che sono stati in parte compensati da un maggiore avanzo sul reddito primario.(Foto: PublicDomainPictures / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator novembre sale dell'1,1%

    (Teleborsa) – Aumenta a un tasso superiore delle attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 119,9 punti a novembre, in aumento dell’1,1% rispetto al mese precedente. Il dato è superiore alle attese degli analisti (0,8%) e si confronta con lo 0,9% del mese scorso. La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,3% a 106,7 punti, mentre quella sulle aspettative future è diminuita dello 0,1% a 107,2 punti.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO