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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori cala ma meglio di attese

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di novembre, l’indice sul consumer sentiment è stato rivisto a 67,4 punti dai 66,8 della lettura preliminare e del consensus, e contro i 71,7 di ottobre.Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 63,5 sopra i 63 stimati dagli analisti e dalla prima lettura, mentre quella sulla condizione attuale si posiziona a 73,6 punti leggermente al di sotto dei 73,2 dell’indicazione preliminare e degli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, PIL 3° trimestre rivisto a +2,1%

    (Teleborsa) – Confermata una crescita dell’economia americana nel 3° trimestre 2021, con il dato del PIL che nelle seconda lettura è stato rivisto al rialzo al 2,1% dal 2% della stima preliminare. Il dato, diffuso oggi dal Dipartimento del Commercio americano, si confronta anche con un +2,2% del consensus.Le spese personali reali, motore principale della crescita americana, sono cresciute dell’1,7% rispetto all’1,6% precedente. Rallenta la crescita dei profitti delle imprese, che fanno segnare un aumento del 4,2% doppo il +10,5% del trimestre precedente. L’indice PCE price (PCE price index), che dà un’approssimazione sulla misura dell’inflazione ed è monitorato con attenzione dalla Federal Reserve per valutare l’andamento dei prezzi, segna un +5,3% e si confronta con un +5,3% del trimestre precedente. L’indice PCE core, che esclude cibi freschi ed energia, registra un +4,5%, in linea con le attese e con il trimestre precedente.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, ordini beni durevoli ottobre -0,5%, core +0,5%

    (Teleborsa) – Sono diminuiti, contro attese per un lieve aumento, gli ordinativi di beni durevoli americani a ottobre. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato un decremento dello 0,5% dopo il -0,4% del mese precedente. Il dato risulta peggiore delle stime che indicavano un +0,2%.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, risulta in aumento dello 0,5% rispetto al +0,7% del mese precedente (dato rivisto da +0,4%) e al +0,5% del consensus. Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi sono aumentati dello 0,8%, dopo il -1,9% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione ai minimi dal 1969

    (Teleborsa) – Scendono molto più del previsto le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 19 novembre, i “claims” sono risultati pari a 199.000 unità, in calo di 71 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 270.000 (dato rivisto da 268.000). Il dato è migliore delle attese degli analisti, che erano per richieste in calo fino a 260 mila. Questo è il livello più basso per le richieste iniziali dal 15 novembre 1969, quando erano 197.000.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 252.250 unità, in calo di 21 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (273.2500 unità). Si tratta del livello più basso dal 14 marzo 2020, ovvero dall’inizio della pandemia. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 13 novembre, le richieste continuative di sussidio sono calate a 2.049.000, con un decremento di 60 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (2.109.000). Il consensus indicava 2.033.000. Si tratta del livello più basso dal 21 marzo 2020. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Richmond: settore manifatturiero in calo a novembre

    (Teleborsa) – Scivola a novembre l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto è sceso fino a 11 punti dai 12 di ottobre. Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un recupero della componente delle consegne che si porta a 4 punti da 1 del mese precedente, mentre quella dei servizi scende a 8 punti dai 9 precedenti. LEGGI TUTTO

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    USA, Markit: si rafforza l'attività manifatturiera, frena il terziario

    (Teleborsa) – Resta sostenuta l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a novembre. La stima flash sull’indice PMI elaborato da Markit indica infatti un livello di 59,1 punti, in aumento dai 58,4 punti di ottobre e sopra le attese degli analisti (59 punti).L’indicatore si conferma ben al di sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In calo invece l’indice del settore terziario. La stima flash, sul PMI dei servizi, pubblicata da Markit, indica un valore di 57 punti, sempre nel mese di novembre, rispetto ai 58,7 di ottobre e ai 59 del consensus.Il PMI composito si attesta così a 56,5 punti dai 57,6 precedenti.(Foto: © Frederic Prochasson | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Zona Euro, fiducia consumatori novembre cala a -6,8 punti

    (Teleborsa) – A novembre 2021, l’indice della fiducia dei consumatori è diminuito notevolmente sia nell’UE (2,1 punti in meno) che nell’area euro (2 punti in meno) rispetto a ottobre 2021. A -8,2 punti (UE) e -6,8 punti (zona euro), l’indicatore è sceso al di sotto (UE) o vicino (zona euro) al livello pre-pandemia, ma rimane al di sopra della sua media a lungo termine. È quanto emerge dalla stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN). Le stime degli analisti erano per un -5,5 punti nell’eurozona. LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti ottobre +0,8%

    (Teleborsa) – Segnali di rafforzamento giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a ottobre un aumento dello 0,8%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +7% riportato ad settembre.Sono state vendute 6,34 milioni di unità rispetto ai 6,29 milioni di settembre e sopra le aspettative (6,20 milioni). Su base annua, le vendite sono scese del 5,8% (erano state 6,73 milioni di unità a ottobre 2020). L’inventario totale delle abitazioni a fine ottobre ammontava a 1,25 milioni di unità, in calo dello 0,8% rispetto a settembre e del 12% rispetto a un anno fa (1,42 milioni).”Le vendite di case rimangono resilienti, nonostante il basso inventario e le crescenti sfide di accessibilità – ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR – Le pressioni inflazionistiche, come l’aumento rapido degli affitti e l’aumento dei prezzi al consumo, potrebbero indurre alcuni potenziali acquirenti a cercare la protezione di una rata del mutuo fissa e coerente”.Le proprietà in genere sono rimaste sul mercato per 18 giorni a ottobre, rispetto ai 17 giorni di settembre e ai 21 giorni di ottobre 2020. L’82% delle case vendute nell’ottobre 2021 è rimasto sul mercato per meno di un mese. A ottobre, i primi acquirenti erano responsabili del 29% delle vendite, in aumento dal 28% di settembre e in calo dal 32% di ottobre 2020.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO