More stories

  • in

    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 910 mila barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite meno delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 26 novembre 2021, sono scesi di circa 910 mila barili a 433,1 MBG, contro attese per un decremento di 1,24 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 2,2 milioni a 123,9 MBG, contro attese per un calo di 0,5 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un incremento di 4 milioni a quota 215,4 MBG (non erano attese variazioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 1,9 milioni a 602,6 MBG. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, ISM manifatturiero novembre aumenta a 61,1 punti

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana accelera a novembre. Lo indica l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile. L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 61,1 punti dai 60,8 di ottobre. Il dato risulta superiore alle attese degli analisti che stimavano un livello a 61 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, resta ben oltre la soglia chiave di 50, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini aumenta a 61,5 punti da 59,8, mentre quella sull’occupazione sale a 53,3 da 52 e la componente relativa ai prezzi si porta a 82,4 da 85,7 (le attese erano per 85,5). LEGGI TUTTO

  • in

    USA, spese costruzioni ottobre +0,2% m/m +8,6% a/a

    (Teleborsa) – In aumento a ottobre le spese per costruzioni in USA. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.598 miliardi di dollari registrando una crescita dello 0,2% dopo il -0,1% di settembre ed il +0,4% stimato dagli analisti. Su base annua si è visto invece un incremento dell’8,6%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,2% a 1.245 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono calate dello 0,5% a 774,7 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dell’1,8% a 353 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, PMI manifatturiero novembre al minimo in 11 mesi

    (Teleborsa) – Si riduce ancora l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da Markit, confermando peraltro una crescita ancora solida del settore. Nel mese di novembre, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 58,3 punti dai 58,4 del mese precedente, in ribasso anche rispetto ai 59,1 della stima preliminare. L’indice si conferma sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell’attività, ma è anche il valore più basso da dicembre 2020, con produttori che hanno segnalato ulteriori ritardi nelle forniture e un rallentamento degli afflussi di nuovi ordini al livello più debole finora quest’anno. “Ampie fasce della produzione statunitense rimangono ostacolate da strozzature nella catena di approvvigionamento e difficoltà a riempire i posti vacanti di personale – ha commentato Chris Williamson, capo economista presso IHS Markit – Sebbene novembre abbia portato alcuni segnali di un leggero rallentamento dei problemi della catena di approvvigionamento al livello più basso registrato da sei mesi, la diffusa carenza di input ha comportato che la crescita della produzione è stata nuovamente fortemente limitata”.”Anche se la domanda rimane stabile, novembre ha portato segnali di un raffreddamento della crescita dei nuovi ordini al minimo di quest’anno, legato a carenze che limitano la possibilità di aumentare le vendite e segnali di respingimento da parte dei clienti poiché i prezzi hanno continuato a salire bruscamente durante il mese”, ha aggiunto. “Mentre l’inflazione media dei prezzi di vendita è diminuita, con le aziende che cercavano di acquisire clienti, il tasso di inflazione dei costi di input ha raggiunto un nuovo massimo, suggerendo una compressione dei margini”, ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, ADP: a novembre 534 mila occupati in più. Sopra le attese

    (Teleborsa) – Non delude la crescita dei posti di lavoro nel settore privato a novembre, che risulta inferiore rispetto al mese precedente ma sopra le stime degli analisti. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 534 mila posti di lavoro, dopo i +570 mila del mese precedente (dato rivisto al ribasso da un iniziale +571 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 525 mila unità. È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 3 dicembre 2021.L’aumento maggiore è ancora quello del settore dei servizi (+424 mila), in particolare quello Leisure e Ricettività (+136 mila) e da quelli dei Professionisti (+110 mila) e dei Trasporti (+78 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro sono saliti di 50 mila unità, mentre in quello delle costruzioni c’è un aumento di 52 mila.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 115 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 142 mila e l’industria di grandi dimensioni con 277 mila. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, fiducia consumatori in calo a novembre

    (Teleborsa) – Cala la fiducia dei consumatori americani a novembre. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato una discesa dell’indice a 109,5 punti rispetto ai 111,6 punti del mese di ottobre (rivisti da un preliminare 111,8). Il dato è anche peggiore delle attese degli analisti che erano per un indice in calo fino a 111 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è calato a 142,5 punti da 145,5 precedente, mentre l’indice sulle attese è sceso a 87,6 punti da 89 punti.Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori è basato su un campione rappresentativo di 5.000 famiglie americane ed è condotto per il Conference Board dal NFO WorldGroup. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, frena il settore manifatturiero nell'area di Chicago

    (Teleborsa) – Si indebolisce l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, pur restando in zona espansione. Nel mese di novembre, l’indice PMI Chicago si è attestato a 61,8 punti dai 68,4 punti del mese precedente. Il dato risulta anche inferiore alle attese degli analisti che erano per una discesa fino a 67 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, indice prezzi case S&P Case-Shiller settembre +0,8% m/m +19,1% a/a

    (Teleborsa) – Rallenta la crescita dei prezzi delle case negli Stati Uniti a settembre. Secondo quanto rilevato da Standard & Poor’s, l’indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua del 19,1% rispetto al +19,6% del mese precedente e il +19,3% del consensus. Su base mensile si registra un aumento dello 0,8%, rispetto al +0,9% del mese precedente e al +1,5% atteso dal mercato. L’indice destagionalizzato ha riportato una salita dell’1% contro il +1,2% del mese precedente e delle attese.”Se dovessi scegliere solo una parola per descrivere i dati sui prezzi delle case di settembre 2021, la parola sarebbe “decelerazione” – ha commentato Craig J. Lazzara, managing director di S&P DJI – I prezzi delle case hanno continuato a mostrare una notevole forza a settembre, anche se il ritmo degli aumenti dei prezzi è leggermente diminuito”.”In precedenza abbiamo suggerito che la forza del mercato immobiliare statunitense è guidata dalla reazione delle famiglie alla pandemia di Covid, poiché i potenziali acquirenti si spostano dagli appartamenti urbani alle case suburbane – ha aggiunto – Saranno necessari più dati per capire se questo aumento della domanda rappresenta semplicemente un’accelerazione degli acquisti che si sarebbero verificati nei prossimi anni o riflette un cambiamento secolare nelle preferenze di localizzazione. Il rapporto di settembre è coerente con entrambe le spiegazioni”. LEGGI TUTTO