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    Corea del Sud, inflazione al +3,7% a/a a dicembre

    (Teleborsa) – Si mantiene su livelli elevati l’inflazione in Corea del Sud a dicembre. Secondo l’ufficio nazionale di statistica (KOSTAT), l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un +3,7% su base annua. Il valore è uguale al mese precedente e leggermente al di sopra del 3,6% atteso dal mercato. Il dato su base mensile evidenzia un aumento dello 0,2%, rispetto al +0,4% di novembre e al +0,1% del consensus.Il dato che esclude la componente alimentare e l’energia registra un +2,2% a livello tendenziale ed è in aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente. Il tasso medio di inflazione al consumo per l’intero anno è salito al 2,5%, il più elevato dal 2011. La lettura risulta superiore alle attese della banca centrale della Corea del Sud, che erano per un +2,3%, secondo stime pubblicate a novembre. LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI settore manifatturiero sale a 50,3 punti a dicembre

    (Teleborsa) – L’economia cinese cresce inaspettatamente a dicembre, grazie all’avanzamento del settore manifatturiero e dei servizi. Lo indicano i dati dei PMI pubblicati oggi da Pechino. Secondo i dati forniti dal National Bureau of Statistics, il PMI composito è rimasto stabile a 52,2 punti, consolidando oltre la soglia chiave dei 50 punti, dalla quale scatta l’espansione dell’attività. Guadando alle diverse componenti, si nota un rafforzamento del PMI dei servizi, salito a 52,7 punti dai 52,3 precedenti (atteso a 52 punti), e del PMI manifatturiero, salito a 50,3 punti dai 50,1 precedenti, superando i 50 del consensus.L’attività industriale cinese è quindi tornata inaspettatamente ad espandersi a novembre a causa di una migliore situazione dell’approvvigionamento energetico e dei prezzi più bassi delle materie prime. “I tre principali indici – PMI manifatturiero, indice di attività economica e indice composito – sono rimasti tutti nel territorio espansivo, mostrando che l’economia nazionale nel suo insieme mantiene una tendenza alla ripresa e il livello di prosperità è in costante ripresa”, ha affermato lo statistico della NBS Zhao Qinghe. LEGGI TUTTO

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    USA, si rafforza l'attività manifatturiera nell'area di Chicago

    (Teleborsa) – Si rafforza l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, confermandosi in zona espansione. Nel mese di dicembre, l’indice PMI Chicago si è attestato a 63,1 punti dai 61,8 punti del mese precedente. Il dato risulta anche superiore alle attese degli analisti che erano per una salita fino a 62 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione a 198.000 unità. Meno delle attese

    (Teleborsa) – Sono in leggero calo e sorprendono il mercato le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 24 dicembre, i “claims” sono risultati pari a 198.000 unità, in diminuzione di 8.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 206.000 (dato rivisto da 205.000). Il dato è migliore delle attese degli analisti, che erano per richieste in leggero aumento 208 mila.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 199.250 unità, in diminuzione di 7.250 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (206.500 unità). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Quello diffuso oggi risulta il livello più basso dal 25 ottobre 1969 (quando era di 199.250).Infine, nella settimana al 18 dicembre, le richieste continuative di sussidio sono diminuite a 1.716.000, con decremento di 140 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (1.856.000). Il consensus indicava 1.868.000. Questo diffuso oggi risulta il livello più basso dal 14 marzo 2020 (quando era 1.730.750) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 3,6 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 24 dicembre 2021, sono scesi di circa 3,6 milioni di barili a 420 MBG, contro attese per un decremento di 3,2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una diminuzione di 1,7 milioni a 122,4 MBG, contro attese per nessuna variazione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 1,5 milioni a quota 222,7 MBG (non era attesa alcuna variazione).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 1,4 milioni a 595 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite di case in corso novembre -2,2%

    (Teleborsa) – In USA frenano le compravendite in corso di abitazioni, stando al dato sui compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui. Nel mese di novembre, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), è sceso del 2,2%, dai +7,5%, attestandosi a 122,4 punti dai 125,2 punti registrati a ottobre. Il dato si mostra peggiore delle attese degli analisti che indicavano un +0,5%.”Questo mese ci sono state meno operazioni azioni in sospeso per la vendita di case, cosa che attribuirei alla bassa offerta di alloggi, ma anche agli acquirenti che esitano sui prezzi delle case”, ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR. “Anche se non mi aspetto né una riduzione dei prezzi, né un altro anno di aumenti di prezzo a ritmo record, il mercato vedrà più inventario nel 2022 e questo aiuterà alcuni consumatori con l’accessibilità”, ha evidenziato.Yun ha fatto notare che la domanda di alloggi continua ad essere elevata, spiegando che le case messe sul mercato per la vendita passano da “in offerta” a “sotto contratto” in circa 18 giorni. “La sola concorrenza tra gli acquirenti è implacabile, ma quest’anno chi cerca casa ha dovuto anche fare i conti con gli impatti negativi delle interruzioni della catena di approvvigionamento e della carenza di manodopera”, ha affermato. “Questi aspetti, insieme ai prezzi esorbitanti e alla mancanza di case disponibili, hanno creato una stagione di acquisto molto più dura”, è la sua conclusione.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale delle merci sale a novembre

    (Teleborsa) – Il deficit commerciale delle merci degli Stati Uniti è stato di 97,8 miliardi di dollari a novembre, in aumento di 14,6 miliardi di dollari dagli 83,2 miliardi di ottobre. Il dato è superiore alle attese del mercato, che erano per un aumento più contenuto a quota 89 miliardi di dollari. Le esportazioni di merci per novembre sono state di 154,7 miliardi di dollari, 3,3 miliardi (-2,1%) in meno rispetto a ottobre. Le importazioni di merci sono state di 252,4 miliardi di dollari, 11,3 miliardi (+4,7%) in più rispetto al mese precedente.Lo si legge nel rapporto mensile dell’US Census Bureau, che ha anche mostrato che le scorte all’ingrosso sono aumentate dell’1,2% il mese scorso. Le scorte al dettaglio sono aumentate del 2%. Le scorte al dettaglio, escluse le auto, che entrano nel calcolo del prodotto interno lordo, sono aumentate dell’1,3%. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Richmond: migliora a dicembre l'attività manifatturiera

    (Teleborsa) – Migliora a dicembre l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto è salito fino a 16 punti dagli 11 di novembre. Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un recupero della componente delle consegne che si porta a 12 punti da 4 del mese precedente, mentre quella dei servizi sale a 12 punti dagli 8 precedenti. LEGGI TUTTO