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    USA, fiducia consumatori dicembre sale a 115,8 punti

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia dei consumatori americani a dicembre. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un rialzo a 115,8 punti rispetto agli 111,9 punti del mese di novembre (rivisti da un preliminare di 109,5). Il dato è superiore alle aspettative degli analisti che erano per un indice a 110,8 punti. Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è calato marginalmente a 144,1 punti dai 144,4 precedenti, mentre l’indice sulle attese è salito a 96,9 punti da 90,2 punti.”La fiducia dei consumatori è ulteriormente migliorata a dicembre, dopo un guadagno molto modesto a novembre”, ha affermato Lynn Franco, direttore senior degli indicatori economici presso il Conference Board. “L’indice della situazione attuale è leggermente diminuito ma rimane molto elevato, il che suggerisce che l’economia ha mantenuto il suo slancio nell’ultimo mese del 2021 – ha evidenziato – Le aspettative sulle prospettive di crescita a breve termine sono migliorate, ponendo le basi per una crescita continua all’inizio del 2022. La percentuale di consumatori che prevede di acquistare case, automobili, grandi elettrodomestici e vacanze nei prossimi sei mesi è aumentata. “”Nel frattempo, le preoccupazioni sull’inflazione sono diminuite dopo aver raggiunto il massimo in 13 anni il mese scorso, così come le preoccupazioni per il Covid-19, nonostante le segnalazioni di continui aumenti dei prezzi e l’emergere della variante Omicron – ha aggiunto Franco – Guardando al 2022, sia la fiducia che la spesa dei consumatori continueranno ad affrontare venti contrari a causa dell’aumento dei prezzi e di un previsto aumento invernale della pandemia”. LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti novembre +1,9%

    (Teleborsa) – Segnali di crescita giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a novembre un aumento dell’1,9%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +0,8% riportato a ottobre. Sono state vendute 6,46 milioni di unità rispetto ai 6,34 milioni di ottobre, risultando inferiori alle aspettative di consensus (6,52 milioni). Su base annua, le vendite sono scese del 2% dai 6,59 milioni di unità di novembre 2020.”Acquirenti determinati sono stati in grado di acquistare abitazioni prima che i tassi dei mutui salissero ulteriormente nei prossimi mesi”, ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR. “L’opportunità di avere una rata del mutuo costante e stabile ha motivato molti consumatori, che si sono stancati dell’escalation degli affitti nell’ultimo anno”, ha aggiunto, sottolineando di aspettarsi che i tassi dei mutui aumenteranno nel 2022, ma che il rialzo non sia “eccessivamente drammatico”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI novembre scende a 0,37 punti

    (Teleborsa) – Si indebolisce a novembre l’attività economica americana. L’indice Fed Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) si è portato a 0,37 punti rispetto agli 0,75 punti di ottobre (dato rivisto da 0,76). La media mobile a tre mesi sempre a novembre si è portata a +0,37 punti rispetto agli 0,25 punti di ottobre. L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale. LEGGI TUTTO

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    USA, PIL 3° trimestre 2021 rivisto al rialzo al +2,3%

    (Teleborsa) – L’economia americana si conferma in espansione nel 3° trimestre del 2021 (+2,3%), a un livello leggermente superiore alle attese degli analisti e alla lettura precedente (+2,1%). Lo comunica il Dipartimento del Commercio americano. Il dato si confronta con il +6,7% registrato nel 2° trimestre 2021, evidenziando una continua ripresa dalla pandemia da Covid-19.La spesa reale dei consumatori, che misura la quantità di denaro spesa dalle famiglie nell’economia statunitense al netto dell’inflazione, è aumentata del 2% nel 3° trimestre, rispetto al +1,7% stimato in precedenza. Il PCE price index, che dà un’approssimazione sulla misura dell’inflazione ed è monitorato con attenzione dalla Federal Reserve per valutare l’andamento dei prezzi, è aumentato del 5,3%, uguale alla stima precedente e a un tasso inferiore rispetto al secondo trimestre (6,5)%. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori peggiora in ottobre

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN) evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo e mostra un indicatore che si deteriora a -8,3 punti rispetto ai -6,8 di settembre. Le attese del mercato erano per un peggioramento fino a -8 punti. Nel complesso dell’Unione Europea l’indicatore è pari a -9,6 punti.Entrambi gli indicatori si stanno avvicinando alla traiettoria di lungo termine (-8,3 per l’Area Euro e -9,6 punti per l’UE27). LEGGI TUTTO

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    USA, deficit partite correnti 3° trimestre aumenta più delle attese

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese il deficit delle partite correnti americano nel 3° trimestre del 2021. Il disavanzo si porta a 214,8 miliardi di dollari rispetto ai 198,3 miliardi precedenti (-190,3 miliardi la prima lettura), aumentando di 16,5 miliardi di dollari (o dell’8,3%). Il dato è comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio statunitense. Le attese del mercato erano per un deficit in aumento fino a 205 miliardi di dollari.Il deficit del terzo trimestre è stato il 3,7% del prodotto interno lordo in dollari correnti, rispetto al 3,5% del secondo trimestre. L’aumento di 16,5 miliardi di dollari del disavanzo ha riflesso un ridotto avanzo sui servizi e un aumento dei disavanzi sul reddito secondario e sui beni che sono stati in parte compensati da un maggiore avanzo sul reddito primario.(Foto: PublicDomainPictures / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator novembre sale dell'1,1%

    (Teleborsa) – Aumenta a un tasso superiore delle attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 119,9 punti a novembre, in aumento dell’1,1% rispetto al mese precedente. Il dato è superiore alle attese degli analisti (0,8%) e si confronta con lo 0,9% del mese scorso. La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,3% a 106,7 punti, mentre quella sulle aspettative future è diminuita dello 0,1% a 107,2 punti.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Bankitalia rivede al rialzo stime crescita 2021. Manovra e PNRR aumenteranno PIL

    (Teleborsa) – Bankitalia rivede al rialzo le stime del PIL per quest’anno, indicando un +6,2% rispetto al +5,1% indicato nelle proiezioni di luglio, pr effetto di un andamento migliore delle attese nei due trimestri centrali dell’anno. Le previsioni per il 2022 sono state invece riviste leggermente al ribasso a +4% da +4,4%, per effetto del rallentamento registrato nell’ultima parte di quest’anno, mentre per il 2023 si stima un +2,5%, meglio del 2,3% indicato a luglio, e per il 2024 un +1,7%, grazie all’effetto domino della Manovra e del PNRR.Nel secondo e terzo trimestre 2021 – spiega Bankitalia – la ripresa dell’economia italiana è stata molto sostenuta, grazie al successo della campagna di vaccinazione e al conseguente allentamento delle misure di contenimento. Nel trimestre in corso e nel primo del 2022 sull’attività economica peserebbero gli effetti della recrudescenza della pandemia e le tensioni nelle catene di fornitura globali. Ma si ritiene che il prodotto tornerebbe a espandersi in maniera sostenuta a partire dalla prossima primavera, in concomitanza con il miglioramento del quadro sanitario, e recupererebbe i livelli precedenti lo scoppio della pandemia entro la metà del 2022. Il contributo della domanda estera, stimata in crescita del 9% quest’anno ,dovrebbe rimanere positivo, con una crescita in media del 4% nel prossimo triennio. La crescita dei consumi delle famiglie, elevata quest’anno, dovrebbe rimanere robusta anche il prossimo e proseguire nel biennio successivo, grazie alle misure di stimolo, al miglioramento della situazione occupazionale e alla graduale riduzione dell’incertezza connessa all’evoluzione della pandemia, che determinerebbe un ritorno della propensione al risparmio verso i più contenuti livelli precedenti la crisi pandemica”. Gli investimenti, dopo il forte rimbalzo del 2021 dovrebbero espandersi in misura sostenuta, sospinti dagli interventi delineati nel PNRR e dalle favorevoli condizioni di finanziamento.Quanto all’inflazione è attesa all’1,9% quest’anno ed è attesa in accelerazione al 2,8% nel 2022, sospinta dagli effetti del rincaro dei beni energetici, che esaurirà gli effetti nel 2023, quando l’inflazione è attesa in rallentamento all’1,5% , per assestarsi all’1,7% nel 2024Bankitalia quantifica l’impatto del PNRR e della Manovra sull’attività economica. “Si valuta che le misure di sostegno introdotte nel corso di quest’anno, quelle inserite nel disegno di legge di bilancio e gli interventi del PNRR possano innalzare il livello del PIL complessivamente di circa 5 punti percentuali nell’arco del quadriennio 2021-24, di cui oltre due punti riconducibili alle misure delineate nel PNRR”. LEGGI TUTTO