More stories

  • in

    USA, FHFA: prezzi case rimangono alti, ma segnano punto di svolta

    (Teleborsa) – Si mantengono in crescita a un ritmo elevato i prezzi dell’immobiliare statunitense nel mese di novembre. L’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato un incremento mensile dell’1,1%, uguale al mese precedente e alle attese del mercato. Su base annua l’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito del 17,5% rispetto al +17,4% del mese precedente.”I livelli dei prezzi delle abitazioni sono rimasti elevati a novembre, ma i dati indicano un punto svolta – ha affermato Will Doerner, economista presso la Divisione di ricerca e statistica della FHFA – Gli ultimi quattro mesi riflettono guadagni medi di 1 punto percentuale, in calo rispetto ai più grandi rialzi precedenti durante i mesi primaverili ed estivi”. “Questa nuova tendenza è un cambiamento positivo, ma comunque il doppio della media mensile che abbiamo visto negli ultimi 20 anni, il che riecheggia preoccupazioni per l’accesso e l’accessibilità ai mercati immobiliari”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, S&P: prezzi case aumentano a ritmo alto, ma in decelerazione

    (Teleborsa) – Rallenta leggermente la crescita dei prezzi delle case negli Stati Uniti a novembre 2021. Secondo quanto rilevato da Standard & Poor’s, l’indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua del 18,3% rispetto al +18,5% del mese precedente e il +18% del consensus. Su base mensile si registra un aumento dell’1%, rispetto al +0,8% del mese precedente. L’indice destagionalizzato ha riportato una salita dell’1,2% contro il +0,9% del mese precedente e delle attese.Phoenix, Tampa e Miami hanno riportato i più alti rialzi anno su anno tra le 20 città a novembre. Phoenix ha aperto la strada con un aumento dei prezzi del 32,2% su base annua, seguita da Tampa con un aumento del 29% e Miami con un aumento del 26,6%. Undici delle 20 città hanno riportato aumenti dei prezzi più elevati nell’anno terminato a novembre 2021 rispetto all’anno terminato a ottobre 2021.“Negli ultimi mesi, i prezzi delle case sono aumentati a un ritmo molto alto, ma in decelerazione. Questa tendenza è proseguita nel novembre 2021″, ha commentato Craig J. Lazzara, managing director presso S&P DJI. “Continuiamo a vedere una crescita molto forte a livello cittadino. Tutte le 20 città hanno registrato aumenti dei prezzi nell’anno terminato a novembre 2021 e i prezzi in 19 città sono ai massimi storici”, ha aggiunto.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Markit: settori manifatturiero e terziario in calo a gennaio

    (Teleborsa) – Resta in fase di espansione l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, sebbene registri a gennaio una lieve frenata. La stima flash sull’indice PMI elaborato da Markit indica infatti un livello di 55 punti, in diminuzione dai 57,7 punti di gennaio e sotto le attese degli analisti (56,7 punti).L’indicatore si conferma ben al di sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In calo anche l’indice del settore terziario. La stima flash, sul PMI dei servizi, pubblicata da Markit, indica un valore di 50,9 punti, sempre nel mese di gennaio, rispetto ai 57,6 di dicembre ed ai 55 del consensus. Il PMI composito si attesta così a 50,8 punti dai 57 precedenti.(Foto: PublicDomainPictures / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, indice CFNAI dicembre scende a -0,15 punti

    (Teleborsa) – Rallenta la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) si è portato a -0,15 punti a dicembre, rispetto ai +0,44 punti di novembre (dato rivisto da +0,37).La media mobile a tre mesi sempre a dicembre si è portata a 0,33 punti rispetto ai +0,4 punti di novembre.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, indice PMI manifattura gennaio sale a 54,6 punti

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone ha continuato a crescere a gennaio, confermandosi in buona espansione. L’indice PMI manifatturiero Jibun Bank, pubblicato da Markit, indica un valore di 54,6 punti, migliore dei 54,3 punti di dicembre. L’indicatore si rafforza così sopra la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita economic, e risulta al suo massimo dal gennaio 2018. Le attese del mercato erano per un valore di 55 punti. Arrivano invece dati negativi dal PMI servizi, che è sceso a 46,6 punti dai 52,1 punti del mese precedente. Ciò porta sotto la soglia critica dei 50 punti anche il PMI composito. “I dati Flash PMI hanno indicato che l’attività delle imprese del settore privato giapponese è scesa in territorio di contrazione per la prima volta in quattro mesi all’inizio del 2022 – ha commentato Usamah Bhatti, economista di IHS Markit – Il ritmo del calo è stato modesto, guidato dal calo più netto dell’attività di servizi da agosto, mentre i produttori ha commentato un leggero aumento della crescita della produzione”.”Le aziende del settore privato hanno riferito che l’aumento dei casi di Covid-19 della variante Omicron ha ostacolato la fiducia dei clienti, in particolare nei settori a contatto con i clienti in tutto il settore dei servizi, poiché le restrizioni sono state reintrodotte in varie prefetture, inclusa la capitale Tokyo – ha aggiunto – Perturbazioni sono state segnalate anche nel mercato del lavoro, dove i livelli di occupazione sono diminuiti per la prima volta in un anno. Positivamente, è apparso che le pressioni sui prezzi potrebbero aver raggiunto il picco alla fine dello scorso anno, poiché le aziende hanno notato per la prima volta in cinque mesi un indebolimento dell’inflazione dei prezzi degli input. Infine, le aziende sono rimaste fiduciose riguardo alle prospettive per l’attività in Giappone per il prossimo anno, anche se l’ottimismo è sceso al livello più debole da gennaio 2021″. LEGGI TUTTO

  • in

    Euro Zona, fiducia consumatori gennaio peggiora a -8,5 punti

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a gennaio 2022. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo e mostra un indicatore che si deteriora a -8,5 punti rispetto ai -8,4 punti di dicembre (dato rivisto da una stima preliminare di -8,3 punti). Le attese del mercato erano per un peggioramento fino a -9 punti. Nel complesso dell’Unione Europea l’indicatore è pari a -10 punti. Entrambi gli indicatori sono sotto i livelli pre-pandemia e si stanno avvicinando alla traiettoria di lungo termine. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, leading indicator dicembre sale dello 0,8%

    (Teleborsa) – Aumenta secondo le attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 120,8 punti a dicembre, in aumento dello 0,8% rispetto al mese precedente. Il dato è uguale alle attese degli analisti (0,8%) e si confronta con il +0,7% del mese scorso (dato rivisto da +1,1%). La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,2% a 107,4 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,1% a 109,4 punti.”Il LEI statunitense ha chiuso il 2021 con una traiettoria ascendente, suggerendo che l’economia continuerà ad espandersi fino a primavera – ha affermato Ataman Ozyildirim, Senior Director of Economic Research presso The Conference Board – Per il primo trimestre, i venti contrari dalla variante Omicron, la carenza di manodopera e le pressioni inflazionistiche, nonché i previsti aumenti dei tassi di interesse dalla Federal Reserve, potrebbero moderare la crescita economica”.”Il Conference Board prevede che la crescita del PIL per il primo trimestre del 2022 rallenti fino a un comunque positivo +2,2% (su base annua) – ha aggiunto – Tuttavia, per tutto il 2022, prevediamo che l’economia statunitense si espanderà di un robusto 3,5%, ben al di sopra della crescita tendenziale pre-pandemia”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 515 mila barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate a sorpresa le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 14 gennaio 2022, sono saliti di circa 515 mila barili a 413,8 MBG, contro attese per un decremento di 0,9 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una decrescita di 1,4 milioni a 128 MBG, contro attese per un calo di 0,8 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un incremento di 5,9 milioni a quota 246,6 MBG (era atteso un aumento di 2,6 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 1,3 milioni a 592 MBG. LEGGI TUTTO