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    USA, balzo delle richieste di mutui settimanali (+8,5%)

    (Teleborsa) – Tornano ad aumentare le domande di mutuo negli Stati Uniti nella settimana al 4 marzo 2022. L’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra una crescita dell’8,5% dopo il -0,7% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è salito dell’8,5%, mentre quello relativo alle nuove domande segna un decremento dell’8,6%. Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), precisando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 4,09% dal 4,15% rilevato in precedenza.”I tassi sui mutui sono scesi per la prima volta in 12 settimane, poiché la guerra in Ucraina ha stimolato una fuga degli investitori verso la qualità, che ha spinto i rendimenti dei Treasury statunitensi al ribasso – ha affermato Joel Kan, economista MBA – Guardando al futuro, il potenziale per una maggiore inflazione in mezzo alle interruzioni dei flussi di petrolio e altre materie prime porterà probabilmente a un periodo di volatilità dei tassi poiché questi effetti agiscono l’uno contro l’altro”.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Italia, Istat: shock energetico costa 0,7 punti percentuali di PIL

    (Teleborsa) – L’impatto dello shock sui prezzi dei beni energetici porterà a un effetto al ribasso sul livello del PIL italiano nel 2022 di 0,7 punti percentuali, rispetto a uno scenario base con le quotazioni dei beni energetici sui livelli di inizio anno. Lo afferma l’Istat nella nota mensile sull’andamento economia italiana, evidenziando che la stima dell’impatto della crisi geopolitica sull’economia italiana “è estremamente difficile” e che l’evoluzione del conflitto e gli effetti delle sanzioni finanziarie ed economiche decise dai paesi occidentali “sono caratterizzati da elevata incertezza”.L’Istituto nazionale di statistica spiega che, in Italia, la decelerazione della ripresa economica nel quarto trimestre del 2021 è stata seguita, a gennaio, dalla caduta della produzione industriale e da una flessione delle vendite al dettaglio. L’evoluzione del mercato del lavoro si è associata a quella dell’attività produttiva con un rallentamento tra ottobre e dicembre della crescita delle unità di lavoro e delle ore lavorate e, a gennaio, una stabilizzazione del tasso di occupazione.A febbraio, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo IPCA ha segnato un ulteriore significativo aumento tendenziale, raggiungendo il 6,2%, quattro decimi di punto in più rispetto alla media dell’area euro. “Il differenziale dell’indice al netto dei beni energetici si mantiene, tuttavia, a favore dell’Italia”, viene sottolineato.L’Istat evidenzia che le prospettive per l’economia italiana sono cambiate velocemente, in quanto a inizio anno mostravano un quadro favorevole. A febbraio, la fiducia dei consumatori, su livelli storicamente elevati, aveva segnato moderate correzioni, con la componente clima futuro ancora in deciso aumento. Nello stesso mese, anche la fiducia delle imprese, era cresciuta dopo il forte calo di gennaio, in particolare nelle costruzioni e nei servizi di mercato. Le forti tensioni geopolitiche hanno però modificato sostanzialmente il quadro internazionale e la possibile evoluzione dell’economia italiana. Con l’impennata dei prezzi energetici, “l’attività economica verrebbe condizionata negativamente dal più basso livello dei consumi delle famiglie che si accompagnerebbe a una riduzione della propensione al risparmio. Rispetto allo scenario base risulterebbe più bassa sia l’occupazione, sia il saldo della bilancia di beni e servizi misurato in percentuale di PIL”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PIL 4° trimestre 2021 rivisto al ribasso a +1,1% t/t +4,6% a/a

    (Teleborsa) – Rivista al ribasso la stima del PIL del Giappone nel 4° trimestre 2021. Secondo l’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il Prodotto Interno Lordo (PIL) nei tre mesi ha registrato un incremento dell’1,1% su trimestre, tuttavia inferiore al +1,3% della stima preliminare e al +1,4% atteso dagli analisti. Il dato si confronta con un -0,9% registrato nel 3° trimestre 2021.Anche su base annuale il Prodotto Interno Lordo è stato rivisto al ribasso a +4,6%, dal +5,4% della stima preliminare e rispetto alle aspettative di consensus (+5,6%). A trainare il PIL sono soprattutto i consumi interni (+2,4% su base trimestrale). Anche in questo caso la lettura è inferiore alle attese (+2,7%). LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso gennaio in linea con attese

    (Teleborsa) – Crescono come da attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di gennaio, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una variazione positiva dello 0,8% a 799,9 miliardi di dollari, inferiore al +2,2% precedente (dato rivisto da +0,8%) ma in linea con le stime degli analisti. Su base annua si registra una salita del 18,1%. Nello stesso periodo le vendite sono salite del 4% su base mensile a 663,9 miliardi di dollari, rispetto al +0,8% precedente. Le attese degli analisti erano per una crescita più contenuta, ovvero dell’1,2%. Su anno si è registrato un incremento del 22,4%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,20 contro l’1,25 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale gennaio sale a 89,7 miliardi

    (Teleborsa) – Aumenta il deficit commerciale americano. Nel mese di gennaio 2022 la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 89,7 miliardi di dollari, in aumento del 9,4% rispetto al passivo di 82 miliardi di dollari di dicembre 2021 (dato rivisto da -80,7 miliardi di dollari).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta superiore alle stime degli analisti, che erano per un disavanzo in crescita più contenuta a 87,1 miliardi di dollari. Le esportazioni sono diminuite a 224,4 miliardi di dollari (-1,7%) e le importazioni sono aumentate a 314,1 miliardi di dollari (+1,2%). LEGGI TUTTO

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    Giappone, deficit partite correnti gennaio a 1.188 miliardi

    (Teleborsa) – La bilancia dei pagamenti del Giappone si chiude in deficit nel mese di gennaio 2022. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), il disavanzo delle partite correnti si è attestato a 1.188 miliardi di yen, rispetto ai 371 miliardi del mese precedente e ai 506 miliardi dello stesso mese del 2021. Le stime degli analisti erano per un disavanzo di 880 miliardi di yen.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 2.342 miliardi di yen, contro il passivo di 640 miliardi di dicembre 2021 e di 578 miliardi dell’anno prima, a fronte di un aumento delle esportazioni a 6.562 miliardi di yen (+15,2%) e di una crescita maggiore delle importazioni a 8.166 miliardi (+39,9%). LEGGI TUTTO

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    Cina, export migliore delle attese. Import rallenta

    (Teleborsa) – Le esportazioni cinesi sono cresciute più del previsto nei primi due mesi del 2022, anche se a un tasso inferiore rispetto ai mesi precedenti, mentre le importazioni sono aumentate meno delle attese. I dati hanno fatto salire il surplus commerciale della grande economia asiatica, anche se il conflitto in Ucraina potrebbe pesare sull’outlook 2022 del commercio cinese. È quanto emerge dai dati pubblicati stamattina da Pechino, che evidenziano un forte miglioramento del saldo della bilancia commerciale, in surplus per 115,95 miliardi di dollari rispetto all’avanzo di 94,46 miliardi precedente. Battute le attese del mercato che erano per un saldo di 99,50 miliardi circa.Le esportazioni sono aumentate del 16,3% su base annuale, dopo il +20,9% registrato a dicembre rispetto al +15% atteso dagli analisti, mentre le importazioni sono salite del 15,5%, dopo il +19,5% precedente e rispetto al +16,5% atteso.”Questi numeri saranno probabilmente ben accolti. Le esportazioni cinesi sono elevate e anche le importazioni continuano”, ha affermato Louis Kujis, capo economista dell’Asia Pacifico presso S&P Global, aggiungendo che le esportazioni rimangono una componente dell’economia che sta ancora supportando la crescita. “Dobbiamo vedere quanto durerà l’impatto economico della crisi ucraina – ha aggiunto – L’economia cinese nel complesso è grande e dovrebbe essere in grado di continuare a crescere anche di fronte a shock esterni, ma la crescita delle esportazioni ne risentirà”. LEGGI TUTTO

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    USA, balzo degli occupati a febbraio. Ben sopra le attese

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese, per quanto riguarda il molto osservato dato dei non-farm payrolls, il mercato del lavoro negli Stati Uniti a febbraio 2022. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è diminuito al 3,8% rispetto al 4% del mese precedente e al 3,9% del consensus. Sono stati aggiunti 678 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a gennaio erano state create 481 mila buste paga (dato rivisto da 467 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è migliore delle attese del mercato che indicava un aumento di 400 mila di posti di lavoro.Il dato è migliore alle aspettative anche nel settore privato: sono stati aggiunti 654 mila posti di lavoro, contro previsioni di aumento di 378 mila posti e rispetto ai 448 mila rivisti di gennaio. Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 36 mila unità, al di sopra del consensus di 20 mila, e si confrontano con i 16 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 31,58 dollari, registrando un aumento marginale rispetto ai 31,57 dollari del mese precedente e del 5,1% su anno dopo il +0,6% mensile e +5,5% tendenziale registrato a gennaio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO