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    OCSE, crescita PIL 4° trimestre più brillante all'1,2%

    (Teleborsa) – Economie Area OCSE in crescita nel 4° trimestre dell’anno ad un ritmo più veloce del trimestre precedente. Il PIL dell’area registra un aumento dell’1,2% a fronte del +1,1% registrato nel 3° trimestre, portando la crescita dell’intero 2021 a +5,5% dopo il -4,6% registrato l’anno precedente. Nel 3° trimestre, la risalita dell’economia è stata generalizzata per quasi tutti i Paesi del G7: Stati Uniti +1,7%, Canada +1,6% e Giappone +1,3%. Il Regno Unito è cresciuto dell’1%. Fra le economie dell’Eurozona, la Germania registra un calo dello 0,7%, mentre l’Italia e la Francia segnano rispettivamente un +0,6% ed un +0,7%.Nel complesso dell’UE si registra una espansione del PIL dello 0,4% (da +2,2%), mentre nell’Area Euro un aumento dello 0,3% (da +2,3%). LEGGI TUTTO

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    Giappone, indice PMI manifattura febbraio scende a 52,9 punti

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di febbraio, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 52,9 punti, in calo rispetto ai 55,4 punti di gennaio. L’indicatore si indebolisce, ma resta sopra la soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. La stima flash del PMI dei servizi contemporaneamente conferma un peggioramento del settore terziario, con il relativo indice che scende a 42,7 punti da 47,6.”L’attività presso le imprese del settore privato giapponese si è fortemente contratta nel mese di febbraio poiché la variante Omicron del Covid-19 ha portato a numeri record di casi e rinnovate restrizioni in Giappone – ha commentato Usamah Bhatti, economista di IHS Markit – Si tratta del secondo calo consecutivo, anche se è stato il più netto registrato negli ultimi 20 mesi, cioè dalla prima ondata di pandemia nel maggio 2020. Inoltre, i produttori hanno segnalato per la prima volta una riduzione della produzione in cinque mesi, anche se il tasso di contrazione è stato notevolmente più contenuto rispetto a quello registrato nel settore dei servizi, nel complesso è stato solo lieve”.“Anche le aziende del settore privato hanno notato per la prima volta da settembre un calo della nuova attività aggregata, in gran parte trainata dalle riduzioni interne mentre i nuovi ordini all’esportazione sono sostanzialmente stagnanti – ha aggiunto – Le imprese hanno continuato a segnalare che l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione e la carenza di materiali, in particolare di combustibili e metalli, hanno continuato a frenare l’attività del settore privato. In effetti, febbraio ha visto il più forte aumento degli oneri medi dei costi dall’agosto 2008″. LEGGI TUTTO

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    USA, NAR: rimbalza la vendita di case esistenti a gennaio

    (Teleborsa) – Segnali di rafforzamento giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a gennaio un aumento del 6,7%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -3,8% riportato a dicembre.Sono state vendute 6,5 milioni di unità rispetto ai 6,09 milioni di dicembre ed i 6,10 milioni di unità previste dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 2,3% (erano state 6,65 milioni di unità a gennaio 2021). LEGGI TUTTO

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    USA, scende a sorpresa il leading indicator

    (Teleborsa) – Scende a sorpresa il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 119,6 punti a dicembre, in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente. Il dato si confronta con il +0,2% atteso dagli analisti (0,8%) e si confronta con il -0,7% del mese scorso (dato rivisto da +0,8%). La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,5% a 107,9 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,7% a 110,2 punti. (Foto: TheDigitalArtist / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori peggiora a febbraio

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo e mostra un indicatore che si deteriora a -8,8 punti a febbraio rispetto ai -8,5 di gennaio. Le attese del mercato erano per un miglioramento fino a -8 punti. Nel complesso dell’Unione Europea l’indicatore è pari a -10 punti.Entrambi gli indicatori sono sotto i livelli pre-pandemia e si stanno avvicinando alla traiettoria di lungo termine.(Foto: © iloveotto/123RF) LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione gennaio +0,5% su anno

    (Teleborsa) – Sale anche a gennaio 2022 l’inflazione in Giappone. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato una variazione pari a +0,5% su anno dopo il +0,8% di dicembre.Il dato su base mensile evidenzia un aumento dello 0,1%, mentre il dato non destagionalizzato riporta un +0,3%.Il dato core, che esclude la componente alimentare, registra un +0,2% a livello tendenziale, contro il +0,5% del mese precedente e il +0,3% atteso dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -190 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono secondo attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata l’11 febbraio 2022, sono risultati in diminuzione di 190 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela leggermente al di sopra del consensus (-193 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 222 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.911 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 17,5% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.315) e in diminuzione dell’11,6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.162 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, permessi edilizi gennaio +0,7% apertura cantieri -4,1%

    (Teleborsa) – Segnali contrastanti giungono dal mercato edilizio USA a gennaio 2022. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati hanno registrato un calo del 4,1%, attestandosi a 1,638 milioni di unità, dopo l’aumento dello 0,3% registrato a dicembre (dato rivisto da +1,4%). Le attese degli analisti avevano previsto un numero di cantieri in aumento fino a 1,700 milioni. I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo un incremento dello 0,7% a 1,899 milioni di unità, dopo il +9,8% registrato il mese precedente. Le attese degli analisti erano per un aumento dei permessi a 1,760 milioni. LEGGI TUTTO