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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -139 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono poco oltre le attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 25 febbraio 2022, sono risultati in diminuzione di 139 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela sopra il consensus (-138 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 129 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.643 miliardi di piedi cubici, risultando in calo dell’11,6% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.859) e in diminuzione del 13,4% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.898 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero febbraio cala a 56,5 punti

    (Teleborsa) – Si indebolisce il settore terziario americano. Lo segnala l’indice ISM dei servizi elaborato dall’Institute for Supply Management, in contrasto con il rafforzamento segnalato dall’altro indice, il PMI dei servizi di Markit. Nel mese di febbraio, l’ISM non manifatturiero si è portato a 56,5 punti dai 59,9 punti del mese precedente. Il dato è inferiore alle attese del mercato che erano per un aumento a 61 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’andamento aziendale è scesa a 55,1 punti da 59,9 del mese precedente e quella sugli ordini è calata a 56,1 da 61,7. Quella dell’occupazione è scesa a 48,5 punti da 52,3 mentre la componente sui prezzi è salita a 83,1 da 82,3. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini industria gennaio +1,4%

    (Teleborsa) – Accelera la crescita degli ordini all’industria americana. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di gennaio 2022 gli ordini hanno evidenziato un aumento dell’1,4%, più del previsto (+0,5%) e contro il +0,7% registrato nel mese precedente (dato rivisto da -0,4%). Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti dell’1% dal +0,5% di dicembre, mentre al netto del settore difesa ha segnato variazione positiva dell’1,6% come il mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI servizi febbraio migliora a 56,5 punti grazie a forte domanda

    (Teleborsa) – Si rafforza il settore dei servizi negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2022. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da Markit, sale a 56,5 punti dai 51,2 precedenti, risultando appena inferiore alle stime di consensus e della prima lettura (56,7). L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, mostra dunque un tasso di crescita più forte e si conferma al di sopra della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con la fase di espansione. Migliora anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 55,9 punti rispetto ai 51,1 del mese precedente e ai 56 attesi.”Le società statunitensi del settore dei servizi hanno registrato un forte rimbalzo dell’attività commerciale nel mese di febbraio, poiché le misure di contenimento del virus sono state ridotte al minimo da novembre – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist di IHS Markit – I dati si aggiungono alle prove delle indagini sul settore manifatturiero che l’ondata Omicron sembra aver avuto solo un impatto modesto e di breve durata sull’economia”.”L’ottimismo aziendale per l’anno a venire è aumentato nel settore manifatturiero e dei servizi a febbraio ai massimi degli ultimi 15 mesi, poiché le aziende hanno guardato avanti per l’allentamento delle restrizioni Covid-19 e hanno visto segni di allentamento dei vincoli di fornitura – ha aggiunto – Tuttavia, la resilienza di questo ottimismo sarà messa alla prova dal conflitto in Europa e dovrà essere monitorata nelle prossime settimane come barometro della propensione al rischio in termini sia di spesa che di investimento”. LEGGI TUTTO

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    OCSE, inflazione in accelerazione ai massimi dal 1991

    (Teleborsa) – L’inflazione nell’area OCSE continua a lievitare ed ha raggiunto il 7,9% a gennaio, al top dal 1991, dal 6,6% registrato a dicembre. E’ quanto rileva l’OCSE, segnalando che l’accelerazione è stata determinata dall’impennata registrata in Turchia, al netto della quale l’inflazione sarebbe stata del 5,8%. L’inflazione sconta l’aumento dei prezzi dell’energia e degli alimentari, mentre se si escludono cibo ed energia, i prezzi sono saliti del 5,1% (precedente 4,7%). Nel complesso della Zona Euro, l’inflazione si è attestata al 5,1% dal 5% precedente. Nel dettaglio, in Italia l’inflaizone sale al 5,1% dal 4,2%, in Francia al 3,3% dal 3,2% e in Germania al 5,1% dal 5,7%. In Regno Unito inflazione in aumento al 4,64% dal 4,2%. LEGGI TUTTO

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    USA, Challenger: in calo i licenziamenti a febbraio, ai minimi dal 1997

    (Teleborsa) – Si registra una diminuzione dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2022. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 15.245 posti di lavoro. Il dato rivela un calo del 20% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 19.064 licenziamenti, e un decremento del 56% rispetto ai 34.531 dello stesso periodo del 2021. “Gli ultimi numeri forniscono ulteriori prove del fatto che la creazione di posti di lavoro è forte e che i datori di lavoro continuano a mantenere salda la propria forza lavoro. L’abbandono del mercato del lavoro deriva dalle dimissioni”, ha affermato Andrew Challenger, vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.Nei primi due mesi dell’anno, i datori di lavoro hanno annunciato 34.309 tagli, in calo del 70% rispetto ai 114.083 tagli annunciati fino a febbraio 2021. Febbraio 2022 è il dato più basso dal giugno 1997, quando sono stati registrati 15.091 tagli. Il totale di gennaio-febbraio è il più basso da quando l’azienda ha iniziato a monitorare i tagli di posti di lavoro nel 1993.Oltre un terzo dei tagli di febbraio è dovuto alle condizioni di mercato: per questo motivo sono stati tagliati 5.558 posti di lavoro. Altri 4.671 tagli sono stati causati dalla chiusura di negozi, unità o impianti, mentre 1.430 tagli sono stati causati dal rifiuto dei lavoratori di vaccinarsi. Da giugno 2021, i datori di lavoro hanno annunciato 14.821 tagli a causa del rifiuto del vaccino. Per il terzo mese consecutivo, il settore Health Care ha annunciato il maggior numero di tagli di posti di lavoro con 3.875 a febbraio. Il settore governativo ha registrato il secondo maggior numero di tagli a febbraio con 3.010, seguito da Entertainment/Leisure con 1.032. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 2,6 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite, a sorpresa, le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 25 febbraio 2022, sono scesi di circa 2,6 milione di barili a 413,4 MBG, contro attese per un incremento di 2,7 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una decrescita di 0,6 milioni a 119,1 MBG, contro attese per un calo di 1,7 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 0,5 milioni a quota 246 MBG (era atteso un calo di 1,4 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 2,4 milioni a 580 MBG.(Foto: © Artem Egoro / 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, ADP: 475 mila occupati in più a febbraio. Spiccano le grandi aziende

    (Teleborsa) – Sorprende in positivo l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a febbraio 2022, che risulta inferiore rispetto al mese precedente e superiore alle stime degli analisti. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 475 mila posti di lavoro, dopo i +509 mila del mese precedente (dato fortemente rivisto al rialzo da un iniziale -301 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 378 mila unità.È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 4 marzo 2022.L’aumento maggiore è quello del settore dei Servizi (+417 mila), in particolare quello Leisure e Ricettività (+170 mila) e Trasporti (+98 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro sono aumentati di 30 mila unità, mentre in quello delle costruzioni c’è un incremento di 26 mila. A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato una diminuzione degli occupati di 96 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 18 mila e l’industria di grandi dimensioni di 552 mila.”Le assunzioni rimangono solide, ma limitate da una ridotta offerta di manodopera dopo la pandemia. Il mese scorso le grandi aziende hanno dimostrato di essere ben pronte a competere con salari più alti e offerte di benefici e hanno registrato la lettura più forte dai primi giorni della ripresa dalla pandemia – ha affermato Nela Richardson, capo economista di ADP – Le piccole aziende hanno perso terreno mentre continuano a faticare per tenere il passo con i salari e i benefici necessari per attirare un pool limitato di lavoratori qualificati”. LEGGI TUTTO