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    USA, indice manifatturiero FED Richmond marzo balza a 13 punti

    (Teleborsa) – Migliora molto più delle attese a marzo l’indice FED di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto è salito fino a 13 punti dagli 1 punti di febbraio e contro attese per una crescita molto contenuta fino a 2 punti.Il dato, pubblicato dal Distretto FED della capitale della Virginia, evidenzia un netto miglioramento della componente delle consegne che si porta a 9 punti dai -11 del mese precedente, mentre quella dei servizi scende a 9 punti dagli 11 precedenti. LEGGI TUTTO

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    USA, NAR: crolla la vendita di case a febbraio

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a febbraio un calo del 7,2%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +6,6% riportato a gennaio.Sono state vendute 6,02 milioni di unità rispetto ai 6,49 milioni di gennaio ed i 6,10 milioni di unità previste dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 2,4% (erano state 6,17 milioni di unità a febbraio 2021). LEGGI TUTTO

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    USA, superindice in aumento a febbraio ma non riflette pieno impatto conflitto Ucraina

    (Teleborsa) – Sale come previsto il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 119,9 punti a febbraio, in aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente risultanto in linea con quanto atteso dagli analisti. Il dato si confronta con il -0,5% del mese scorso (dato rivisto da -0,3%). La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,4% a 108 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,7% a 110,3 punti. “Il LEI statunitense è leggermente aumentato a febbraio, invertendo parzialmente il calo di gennaio” – ha affermato Ataman Ozyildirim, Direttore del dipartimento ricerca del Conference Board -. Tuttavia – ha aggiunto – “gli ultimi risultati non riflettono il pieno impatto dell’invasione russa dell’Ucraina, che potrebbe abbassare la tendenza del LEI e segnalare una crescita economica più lenta del previsto nella prima metà dell’anno. L’impatto economico globale della guerra sulle catene di approvvigionamento e l’impennata dei prezzi di energia, cibo e metalli, insieme all’aumento dei tassi di interesse, alla carenza di manodopera esistente e all’elevata inflazione, sono tutti fattori contrari alla crescita economica degli Stati Uniti. Mentre l’onda Omicron e il suo impatto economico sono diminuiti negli ultimi mesi, il potenziale per nuove varianti di Covid-19 rimane. Tra questi rischi – ha concluso Ozyildirim – “il Conference Board ha rivisto la sua proiezione di crescita per l’economia statunitense al 3% di crescita del PIL anno su anno nel 2022, ancora ben al di sopra del tasso di crescita pre-pandemia, che era in media di circa il 2%”.(Foto: Brandon Mowinkel / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eurozona, balzo del deficit della bilancia commerciale a gennaio

    (Teleborsa) – Aumenta in modo significativo il deficit della bilancia commerciale dell’Eurozona a gennaio 2022, registrando un disavanzo di 27,2 miliardi di euro, rispetto ai -4,8 miliardi del mese precedente (dato rivisto da -4,6 miliardi di euro) e al surplus di 10,7 miliardi di euro di gennaio 2021.Il dato, reso noto dall’Istituto di statistica dell’Unione Europea (Eurostat), indica che le esportazioni sono state pari a 199,5 miliardi di euro, in aumento del 18,9% su anno, mentre le importazioni nello stesso periodo sono salite del 44,3% a 226,7 miliardi di euro. La crescita dell’importa è stata trainata dal comparto energetico.L’interscambio commerciale all’interno dell’area della moneta unica si è portato a 192,3 miliardi di euro, in aumento del 24,2% rispetto a gennaio 2021.Per l’intera Unione Europea si è registrato un deficit di 36 miliardi di euro, rispetto all’avanzo di 8,5 miliardi registrato a gennaio 2021. Le esportazioni sono aumentate del 19,6% a 178,2 miliardi di euro, mentre le importazioni hanno registrato una crescita del 52,4% rispetto all’anno prima a 214,3 miliardi di euro LEGGI TUTTO

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    Italia, in calo la produzione delle costruzioni a gennaio

    (Teleborsa) – L’Istat stima che a gennaio 2022 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni sia diminuito dello 0,9% rispetto a dicembre 2021. Nella media del trimestre novembre 2021 – gennaio 2022 la produzione nelle costruzioni aumenta del 4% rispetto al trimestre precedente.Su base tendenziale, l’indice grezzo registra una crescita del 13,2%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario cresce del 17,2% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20, contro i 19 di gennaio 2021). Si tratta della quinta variazione positiva consecutiva.”A gennaio 2022 nonostante la flessione registrata rispetto al mese precedente, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni si mantiene elevato e ben al di sopra dei livelli pre-pandemici di febbraio 2020 – evidenzia l’Istituto nazionale di statistica – Malgrado il calo dell’ultimo mese, nella media del trimestre novembre-gennaio l’indice segna un rialzo del 4% rispetto ai tre mesi precedenti”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione febbraio +0,4% mese +0,9% anno

    (Teleborsa) – Accelera l’inflazione in Giappone a febbraio 2022. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un +0,9% su anno, dopo il +0,5% del mese precedente. Il dato su base mensile evidenzia un aumento dello 0,4%, dopo la lettura invariata di gennaio.Il dato core, che esclude la componente alimentare, registra un +0,6% a livello tendenziale, risultando superiore uguale al consensus e superiore al +0,2% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale febbraio in linea con attese

    (Teleborsa) – Crescono sia la produzione industriale che manifatturiera negli Stati Uniti, nel mese di febbraio. L’attività industriale ha registrato un incremento dello 0,5% dopo il +1,4% del mese precedente ed in linea con le attese degli analisti. Su base annua si registra una salita del 3,1%.La produzione manifatturiera registra una crescita dell’1,2%, contro il +0,6% del consensus e dopo il -0,1% di gennaio (dato rivisto da +0,2%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è salita al 77,6% dal 77,3% del mese precedente, ma meno delle stime degli analisti (77,8%). LEGGI TUTTO

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    USA, Philly FED marzo balza a 27,4 punti

    (Teleborsa) – Cresce molto più delle attese l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia negli Stati Uniti. A marzo l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto FED di Philadelphia (Philly FED) è salito a 24,7 punti dai 16 di febbraio. Il dato è superiore alle attese degli analisti, che indicavano un calo fino a 15 punti, e il più elevato da novembre 2021.Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è salito a 25,8 punti da 14,2 punti, quello sulle condizioni di business si porta a 22,7 da 28,1, quello sull’occupazione si attesta a 38,9 da 32,3 punti e quello sui prezzi a 81 da 69,3 punti, mentre quello sulla spesa per investimenti (capex) aumenta a 24,8 da 21,5. LEGGI TUTTO