More stories

  • in

    Regno Unito, in frenata le vendite al dettaglio a marzo

    (Teleborsa) – Calano più delle attese le vendite al dettaglio in Regno Unito. Secondo l’Office for National Statistics, nel mese di marzo hanno segnato un decremento dell’1,4% su base mensile, dopo il -0,5% messo a segno a febbraio. Il dato risulta peggiore delle aspettative degli analisti che erano per una discesa dello 0,3%.Su base annua si registra una variazione positiva dello 0,9% rispetto al +7,2% di febbraio (dato rivisto da un preliminare di +7%) e contro il +2,8% del consensus.Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono scese dell’1,1% su mese dopo il -0,9% del mese precedente ed a fronte di un -0,4% stimato dal mercato. Su anno, il dato core ha segnato un -0,6% rispetto al +4,7% precedente e al +0,7% atteso. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, frena la manifattura in aprile. Terziario torna in fase di espansione

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di aprile, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 53,4 punti, in calo rispetto ai 54,1 punti di marzo. L’indicatore resta comunque sopra la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. La stima flash del PMI dei servizi contemporaneamente conferma un miglioramento del settore terziario, con il relativo indice che aumenta a 50,5 punti da 49,4. LEGGI TUTTO

  • in

    Appuntamenti macroeconomici del 22 aprile 2022

    (Teleborsa) – Venerdì 22/04/202201:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 0,9%)02:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 54,1 punti)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (atteso 2,8%; preced. 7,2%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso -0,3%; preced. -0,5%)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 54,7 punti; preced. 56,5 punti)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 53,9 punti; preced. 54,9 punti)10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 55 punti; preced. 55,6 punti)10:00 Unione Europea: Partite correnti Zona Euro (preced. 23 Mld Euro)10:00 Italia: Produzione costruzioni, mensile (preced. -0,9%)15:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 58,2 punti; preced. 58,8 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 58 punti; preced. 58 punti)15:45 USA: PMI composito (atteso 57 punti; preced. 57,7 punti) LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, inflazione marzo ancora sotto target Bank of Japan

    (Teleborsa) – Sale anche a marzo l’inflazione in Giappone. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato una variazione pari a +1,2% su anno dopo il +0,9% di febbraio. Le stime degli analisti erano per un aumento dell’1,3%.Il dato su base mensile evidenzia un aumento dello 0,4%.Il dato core, che esclude la componente alimentare, registra un +0,8% a livello tendenziale, come atteso dal consensus e contro il +0,6% del mese precedente. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, leading indicator in aumento a marzo

    (Teleborsa) – Sale come previsto il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 119,8 punti a marzo, in aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente risultando in linea con quanto atteso dagli analisti. Il dato si confronta con il +0,6% del mese scorso (dato rivisto da +0,3%). La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,4% a 108,7 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,6% a 110,9 punti. “Il LEI statunitense è cresciuto di nuovo a marzo nonostante i venti contrari della guerra in Ucraina” – ha affermato Ataman Ozyildirim, Direttore senior della ricerca economica presso il Conference Board -. “Questo ampio miglioramento segnala che è probabile che la crescita economica continui fino al 2022, nonostante la volatilità dei prezzi delle azioni e l’indebolimento delle aspettative di imprese e consumatori. Il Conference Board prevede una crescita del PIL statunitense del 3% anno su anno nel 2022, più lenta del ritmo del 5,6% del 2021, ma ancora ben al di sopra della tendenza pre-covid. Questo tasso riflette anche un downgrade di 0,5 ppt incorporato nel nostro caso base per includere gli effetti della guerra in Ucraina rispetto a prima della guerra (3,5%)”. Tuttavia – conclude Ozyildirim – “permangono rischi al ribasso per le prospettive di crescita, associati all’intensificazione delle interruzioni della catena di approvvigionamento e dell’inflazione legate alle persistenti chiusure per pandemia e alla guerra, nonché all’inasprimento della politica monetaria e alla persistente carenza di manodopera”. LEGGI TUTTO

  • in

    Euro Zona, fiducia consumatori migliora in aprile

    (Teleborsa) – Segnali di miglioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo e mostra un indicatore che tuttavia risale a -16,9 punti ad aprile rispetto ai -18,7 di marzo. Le attese del mercato erano per un peggioramento fino a -20 punti. Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -17,6 punti.Entrambi gli indicatori sono sotto i livelli pre-pandemia e si stanno avvicinando alla traiettoria di lungo termine. LEGGI TUTTO

  • in

    Ocse, cresce tasso occupazione nel quarto trimestre 2021

    (Teleborsa) – Il tasso di occupazione nella zona Ocse è cresciuto al 68,7% nel quarto trimestre 2021 contro il 68,2% del terzo trimestre. Lo rileva lo stesso organismo internazionale con sede a Parigi. In particolare, il tasso di occupazione nella zona euro è aumentato di 0,4 punti e raggiunge il 68,8%. L’Italia si conferma sotto la media Ocse, ma sopra i livelli pre-crisi con un tasso complessivo del 59,4%, in miglioramento dal 58,8% del terzo trimestre e superiore al 59% registrato del quarto trimestre 2019, con un totale di 22,16 milioni di occupati. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Philly FED aprile cala a 17,6 punti

    (Teleborsa) – Diminuisce più delle attese l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia negli Stati Uniti. Ad aprile l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto FED di Philadelphia (Philly FED) è sceso a 17,6 punti dai 27,4 di marzo. Il dato è inferiore alle attese degli analisti, che indicavano un calo fino a 21 punti. Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è sceso a 17,8 punti da 25,8 punti, quello sulle condizioni di business si porta a 8,2 da 22,7, quello sull’occupazione si attesta a 41,4 da 38,9 punti e quello sui prezzi a 84,6 da 81 punti, mentre quello sulla spesa per investimenti (capex) diminuisce a 19,9 da 24,8. LEGGI TUTTO